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Song Kang-ho al Florence Korea Film Fest: «Sono cresciuto con i vostri film. Amo il cinema italiano»

Incontro con il regista Kim Jee-woon e l'attore protagonista di Parasite, ospite in questi giorni al festival di Firenze, dove ha ricevuto il premio alla Carriera e ha presentato il film Cobweb. GUARDA LA MASTERCLASS SU MYMOVIES »
di Giovanni Bogani

Song Kang-ho - Capricorno. Interpreta Kim nel film di Jee-woon Kim Cobweb.
venerdì 22 marzo 2024 - Incontri

“Non so come sia, ma ogni volta che vengo ad un festival in Europa ci sono dei lavori in corso… è interessante, è come un esercizio per la concentrazione!”. Song Kang-ho, il protagonista di Parasite (guarda la video recensione) – era il padre della famiglia dei “poveri” nel film che ha vinto l’Oscar 2019 – l’ha presa bene. Fuori dalla stanza, ruspe e martelli pneumatici sono al lavoro, e combattono con l’esile voce dell’interprete coreana che lo accompagna.

Song Kang-ho è a Firenze, ospite del Korea Film Fest. Fra tutti gli attori coreani, è probabilmente il più famoso: l’unico ad aver vinto il premio come miglior attore al festival di Cannes – per Broker di Hirokazu Kore'eda, nel 2022. E Parasite (guarda la video recensione), il film che ha portato il cinema coreano all’attenzione del mondo intero, deve molto alla sua interpretazione. Oggi Song Kang-ho è stato protagonista di una Masterclass al cinema La Compagnia di Firenze. Tutto esaurito già da giorni, ma l'incontro sarà possibile vederlo in streaming su MYmovies ONE.

Questa sera, Song Kang-ho ha ricevuto il Korea Film Fest award alla carriera. Una carriera che lo vede protagonista anche di Mr. Vendetta di Park Chan-wook, di Snowpiercer di Bong Joon-ho, il regista di Parasite (guarda la video recensione), e di Cobweb di Kim Ji-woon, che verrà presentato in anteprima italiana a Firenze, dopo essere stato fuori concorso al Festival di Cannes. Incontriamo l’attore coreano, 57 anni, e con lui il regista Kim Ji-woon.

Mr. Song, il suo stile di recitazione è improntato alla semplicità, alla chiarezza. In altre interviste, lei ha detto “non sono bello come un divo del cinema, preferisco sembrare una persona che puoi incontrare per la strada”. Come definirebbe il suo stile di recitazione?
Il mio stile deve tutto ai registi che ho incontrato. Sono stato molto fortunato, ho lavorato con i più grandi registi del cinema coreano. E senza che me ne rendessi conto, ho imparato tantissimo. La mia formazione è stata teatrale, e quello è stato il grande allenamento, prima di affrontare la macchina da presa.

Rivolgiamo la stessa domanda al regista Kim Jee-woon. Avete lavorato insieme per un gran numero di film, vi conoscete da più di vent’anni. Che cosa fa di Song un attore imprescindibile, per lei?
Song ha la capacità di immergersi nell’attimo, di vivere il momento. Questo è il suo immenso talento come attore. Che cosa lo rende unico? Saper dire la battuta nei tempi giusti, il modo di porgerla, il senso che le dà… Ma soprattutto, Song riesce a cambiare l’atmosfera della stanza. Riesce a costruire tensione o a scioglierla: riesce a raffreddare o a riscaldare l’atmosfera emotiva. Ed è tutto voluto, tutto nasce grazie al suo grande potere di influenzare le emozioni altrui”.
Interviene Song: Ci conosciamo da 27 anni, abbiamo lavorato insieme in cinque film. C’è molta fiducia fra noi. Ma ho capito di avere fatto davvero qualcosa di buono perché, per la prima volta in 27 anni, Kim mi ha offerto una cena!.

In Italia, c’è qualche regista con cui le piacerebbe lavorare? C’è qualcuno che ha influenzato il suo sguardo, il suo modo di vedere le cose?
Sono cresciuto guardando tanti film leggendari, opere di registi italiani: Pasolini, De Sica, Bertolucci, Visconti. Conosco un po’ meno il cinema italiano contemporaneo. Penso alla passione che mettevano quei registi cinquant’anni fa, alla loro purezza, al loro desiderio di realizzare qualcosa di bello. Il mio sogno nel cassetto è realizzare un film in Europa: amo il cinema italiano, ma anche il cinema francese, e certe produzioni dell’Est Europa mi sembrano molto interessanti”.
Interviene di nuovo il regista, Kim Ji-woon: Mi è venuta voglia di comprarmi una casa a Firenze, e di girare un film in questa città, solo per poterci tornare!.

Song, che cosa è cambiato, nella sua vita, dopo Parasite?
“In realtà niente. La mia relazione con gli amici è sempre la stessa, solo che adesso è più difficile per me incontrarli. Ma quando ci incontriamo, parliamo di cinema come spettatori, fra milioni di spettatori”.


GUARDA LA MASTERCLASS IN STREAMING SU MYMOVIES ONE

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