“Alice nella città non è solo un festival ma un progetto”, afferma Gianluca Giannelli, condirettore artistico insieme a Fabia Bettini della sezione autonoma e indipendente della Festa del Cinema di Roma dedicata alle nuove generazioni.  Dopo il lockdown e l’esperienza unica di #cinemadacasa Alice non ha voluto perdere lo spirito di comunità creatosi durante la quarantena: “Abbiamo detto no a tante arene e drive-in per realizzare un’arena flottante al centro del laghetto del’Eur di Roma, un quartiere quanto mai cinematografico”. Si chiamerà Laghetto dell’EUR, in collaborazione con EUR Spa, “una zattera sull’acqua cui si arriva tramite due pedane che attraversano il lago, completamente ecosostenibile”, afferma Bettini. Un nuovo spazio che, come dice il suo Presidente di EUR Spa Alberto Sasso, “punta al rilancio del quartiere nei settori del cinema ma anche dell’arte, lo sport e la cultura e il benessere”. 

Laghetto dell’EUR si ispira ad un’esperienza analoga realizzata a Parigi, “ma là si trattava di una sola sera,”, sottolinea ridendo Fabia Bettini, e sarà un’arena a pagamento (salvo alcune giornate in gratuità per i residenti del quartiere) parte del progetto Moviement, mettendo in vetrina cinema classico ma anche novità e rassegne.
 

L’arena punta ad affiancare l’esercizio, che gestirà l’arena, e la distribuzione, immaginando anche spettacoli pubblici. Un salotto da 150 posti prenotabili online e in presenza.

La programmazione durerà dal 24 agosto al 24 settembre, in totale sicurezza, con audio diffuso e cuffie wireless.  

Fra i primi titoli annunciati per Aspettando Alice il film di animazione stop motion Mister Link di Chris Butler, la cui uscita è prevista per settembre, che vanta le voci original di Zoe Saldana, Hugh Jackman e Emma Thompson. “Un titolo che seguivamo da tempo, firmato dall’autore di Paranorman”, afferma Bettini. Ad aprire il concorso sarà invece Gagarine, opera prima di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh, accolto dal mercato di Cannes con critiche entusiastiche e definito “una rivelazione” dalla rivista Variety. Il film è ambientato in un complesso residenziale della periferia sud di Parigi a rischio demolizione. “Racconta l’altra faccia di I Miserabili (guarda la video recensione) attraverso lo sguardo di un ragazzo di 17 anni”, riassume Bettini. 

Altra anticipazione è il documentario italiano Il mio corpo di Michele Pennetta, “che riflette sullo stato di abbandono della Sicilia da parte delle istituzioni”. Una coproduzione italo-svizzera con protagonisti il giovane Oscar, figlio di un rigattiere, e Stanley, un coetaneo immigrato, entrambi ai margini della società. “Il mio corpo fa parte della sezione Panorama Italia, ideata per recuperare quei film rimasti incastrati durante la quarantena, che nessuno ha avuto l’opportunità di vedere”, afferma Giannelli. 

Sulla stessa linea si muove l’iniziativa Sintonie, “nuova linea di programma nata da un dialogo con il direttore della Mostra del cinema di Venezia Alberto Barbera per allungare la vita ad una selezione di film della 77esima edizione della Mostra con tematiche per ragazzi ed adolescenti, per i quali realizzeremo schede, video recensioni, bibliografie e altre attività didattiche”. Ben coscienti che molti ragazzi quest’anno non potranno essere presenti in grandi numeri alle proiezioni veneziane.