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Ultimo aggiornamento martedì 15 settembre 2020
Il carismatico Sir Lionel Frost si propone di dimostrare l'esistenza di una creatura leggendaria, una bestia piena di sentimento ma piuttosto sola. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto un premio ai Golden Globes, 1 candidatura a Critics Choice Award, 1 candidatura a Producers Guild, In Italia al Box Office Mister Link ha incassato 276 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Sir Lionel Frost è un elegante avventuriero e un abile ed esperto cacciatore di mostri e creature mitologiche. Con suo enorme cruccio, l'alta società inglese non gli riconosce tali doti, così, quando riceve una lettera che promette di portarlo dritto allo Sasquatch, Frost sfida il club degli avventurieri e il suo rivale, Lord Piggot-Dunceby: se tornerà vincitore dovranno ammetterlo tra i membri. Ma a scrivere la lettera è stata proprio la leggendaria creatura, "l'anello mancante" tra la scimmia e l'uomo, la quale, stanca di essere sola, chiede a Frost di aiutarla a trovare i suoi simili. L'aitante Lionel dovrà dunque rivedere i suoi obiettivi, mettere da parte la vanità e quel pizzico di razzismo rimastogli incrostato addosso, e imparare a rispettare l'ipersensibilità del signor Link, adorabile e pelosone cugino degli yeti di montagna, perfettamente a suo agio nell'esprimersi in lingua inglese (meno avvezzo a comprendere i modi di dire, ma sarebbe pretendere troppo) e terribilmente, comicamente maldestro.
A spingere Frost verso il nuovo amico, anche a costo di bastonarlo un po', è l'affascinante Adelina, vedova di Lord Fortnight e unica erede di una mappa per la mitica regione dello Shangri-La, nelle cui vene scorre veemente la voglia di avventura.
Sulla falsariga del classico "Giro del mondo in ottanta giorni", sempre a partire da una scommessa, con Frost al posto di Fogg, Link per Passepartout e la messicana Adelina invece di Auda l'indiana, Chris Butler organizza un viaggio filmico dall'andamento ideale: mentre la presenza del lord invidioso e del suo sicario, sempre alle costole dei protagonisti, garantisce la tensione minima necessaria, scorre sullo schermo uno spettacolo per gli occhi, di cura e bellezza, colori e accessori, inserti cartografici e ambientazioni da vecchio western.
E se qualche gioco di parole si perde purtroppo nella traduzione, lo humour di certo non manca, in un film in cui nessun personaggio ama le visite, c'è una vecchia signora che si ciba solo di yak e una creatura mitologica alta due metri e mezzo e pesante 295 chili che vorrebbe tanto chiamarsi "Susan".
Così, tra un completo di tweed giallo e azzurro, espressioni leggendarie quali "Corbezzoli!" o "Baggianate!", un occhio ai pirati della Aardman, e un sapore di Hollywood anni Cinquanta, l'ultima animazione in stop-motion targata Laika Entertainment ci rivela che evolversi non significa affatto arrivare a far parte di un club esclusivo, al contrario: progresso è rispetto dell'altro, ribaltamento del luogo comune, società di mutuo divertimento. Evoluzione è inclusione.
Film d'animazione realizzato con la tecnica (amatissima da Tim Burton) della stop-motion, Missing Link è la seconda fatica dietro la macchina da presa di Chris Butler, 45enne animatore e sceneggiatore americano che ha lavorato anche a La sposa cadavere, Tarzan 2, Kubo e la spada magica, Coraline e, soprattutto, ParaNorman, il suo esordio da regista.
Il titolo del film è la traduzione inglese di 'anello mancante', che richiama esplicitamente il famoso concetto darwiniano degli anelli di congiunzione (ossia gli esemplari di specie che stanno a metà tra due tipi di animali differenti) perché il protagonista di questo lungometraggio animato è uno sasquatch.
Forse più conosciuto con il nome di bigfoot, lo sasquatch protagonista di Missing Link scrive a sir Lionel Frost, il coprotagonista umano della vicenda, e decide di rivelarglisi apertamente in moda da chiedergli aiuto per mettersi in contatto con gli yeti che vivono sull'Himalaya, suoi parenti. Passata la sorpresa iniziale di trovarsi di fronte a una bestia considerata immaginaria prima di quel momento, sir Lionel acconsente ad aiutare lo sasquatch - che lui inizia a chiamare Link, appunto - ma la strana coppia così costituita non sa ancora che, alle loro spalle, lord Piggot-Dunceby, il rivale di Frost, ha messo un cacciatore di taglie alle loro calcagna...
Molto apprezzato dalla critica USA, Missing Link nella versione originale mette insieme un cast di voci di tutto rilievo grazie alla presenza di Hugh Jackman, Zach Galifianakis, Zoe Saldana e Stephen Fry. Jackman, in particolare, ha rivelato di aver guadagnato un milione di punti con suo figlio - grande appassionato di animazione - grazie al fatto di aver lavorato al film di Chris Butler: "Ho semplicemente amato far parte di tutto questo. E, più importante ancora, ora sembro un grande agli occhi di mio figlio. Non è un traguardo facile visto che ha 15 anni e fa tutta la differenza del mondo!", ha scherzato l'attore australiano. Sul suo personaggio, invece, ha detto: "Amo molto sir Lionel e tutte le sue complessità. Sapete, è un tipo eccentrico, coraggioso, avventuroso ed egocentrico".
Il missing link, l'anello mancante tra l'uomo e la scimmia, il regista Chris Butler l'ha immaginato come una creatura mitologica, al pari del mostro di Loch Ness: ossia pane per i denti di sir Lionel Frost, avventuriero e cacciatore di mostri, elegante e donnaiolo, che ha tutto meno la considerazione del club londinese cui brama di appartenere. L'occasione della vita gliela fornisce l'incontro con lo Sasquatch, sorta di cugino di campagna dello yeti, esemplare unico e solitario, alfabetizzato nella lingua inglese e disposto a tutto pur di raggiungere la terra promessa dello Shangri-La, dove vivono gli esseri più prossimi a lui. Se dimostrerà al club l'esistenza di Mr. Link (così Lionel ha ribattezzato il nuovo amico), ne diverrà membro onorario. Peccato che il suo rivale gli abbia posto un sicario alle calcagna e che per raggiungere il Tibet occorra fare il giro del mondo. Parte dunque, e prosegue, come una variazione del capolavoro di Jules Verne, questo gioiellino dell'animazione in stop-motion, targato Laika Entertainment. E il cinema classico anni '50, dei David Niven e dei completi in tweed, è anche tra i riferimenti visivi più evidenti. Completano il quadro una buona dose di umorismo, una cura maniacale del dettaglio (abbigliamento, accessori e ambientazioni) e un personaggio dal cuore grande quanto la sua enorme stazza, che aiuterà Frost a mettere da parte la vanagloria e a scoprire il valore dell'amicizia.
Da Voce di Mantova, 19 settembre 2020
MISTER LINK disponibile in DVD o BluRay |
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Sir Lionel Frost, che si vanta di essere il miglior investigatore di creature mitologiche, viene reclutato da un gigantesco Bigfoot che, stanco della solitudine, si è rivolto a lui per ritrovare i suoi parenti Yeti, sull'Himalaya. Per farlo, i due rubano una mappa a Adelina, una vecchia conoscenza di Lionel, che si unirà ai due nella missione. Qualcuno, però, cerca di fermarli.