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La Favorita sbanca gli EFA 2019, miglior film e premiata anche Olivia Colman

Antonio Banderas vince come miglior attore protagonista per la sua interpretazione in Dolor Y Gloria di Pedro Almodovar.
di Massimiliano Carbonaro

Olivia Colman (Sarah Caroline Olivia Colman) (50 anni) 30 gennaio 1974, Norfolk (Gran Bretagna) - Acquario. Interpreta La regina Anne nel film di Yorgos Lanthimos La favorita.
domenica 8 dicembre 2019 - Premi

Non c'è stata partita agli European film Awards, la 32esima edizione degli Oscar europei ha premiato La Favorita (guarda la video recensione) del regista greco Yorgos Lanthimos e l'attrice protagonista di questo film, la splendida Olivia Colman. In realtà l'opera ambientata nel 1708 con al centro le vicende della Regina Anna è stata in grado di aggiudicarsi oltre che il premio come miglior film europeo, quello come miglior commedia, quindi miglior regista appunto a Yorgos Lanthimos (suo The Lobster del 2015), poi la miglior fotografia per Robbie Ryan, riconoscimento anche per l'editing con il premio a Yorgos Mavropsaridis, ai costumi premiando Sandy Powell. Infine miglior hair & make-up per Nadia Stacey.

È l'anno d'oro di Olivia Colman ora al centro dell'attenzione con la terza stagione di The Crown, l'attrice completa la sua personalissima scalata nell'empireo del cinema ottenendo il premio come miglior attrice agli AFA 2019 dopo aver portato a casa per la sua interpretazione ne La Favorita anche la Coppa Volpi a Venezia e l'Oscar.
Massimiliano Carbonaro

Si deve accontentare invece del premio al suo attore feticcio Pedro Almodóvar che ha visto completamente trascurato il suo Dolor y Gloria (guarda la video recensione) eccetto che per il riconoscimento come miglior attore a Antonio Banderas (assente alla cerimonia a Berlino per impegni teatrali) e per il premio alla scenografia. Niente anche per l'altro grande film in gara, L'Ufficiale e la Spia (guarda la video recensione), il riuscitissimo ultimo lavoro di Roman Polanski arrivava forte di tre nomination ed è tornato a casa a mani vuote e sembra qualche polemica di troppo legata alla sua mai dimenticata fuga dagli Stati Uniti.

Completano il parterre dei delusi Marco Bellocchio e il suo Il traditore (guarda la video recensione). Il film era in gara anche per la sceneggiatura, la regia e per l'attore protagonista (Pierfrancesco Favino), ma non ha riscosso nessuno successo. Come per altro sul fronte italiano tornano a casa senza riconoscimenti i due documentari in corsa, Selfie (guarda la video recensione) di Agostino Ferrente e La scomparsa di mia madre di Beniamino Barrese.

I momenti più intensi della serata sono stati per Juliette Binoche e Werner Herzog, entrambi hanno visto riconosciuto il loro importante lavoro. L'attrice salutata da una standing ovation ha ricevuto il premio per il Contributo europeo al cinema mondiale, mentre il regista osannato dai presenti ha ottenuto il premio alla carriera.


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