Un film sul cinema, sulla rinascita e sulla felicità. Dal 24 maggio al cinema.
di Francesca Ferri
Cinque italiani squattrinati vengono convinti da un sedicente produttore a girare un film in Armenia. Appena arrivati all'hotel Gagarin, albergo isolato nei boschi, scoppia una guerra e il produttore sparisce con i soldi. I loro sogni vengono infranti, ma nonostante tutto la troupe trova il modo di trasformare questa esperienza in un'occasione indimenticabile.
Una commedia divertente, poetica e sgangherata come i suoi protagonisti, che racconta di sogni, di incontri, di cinema.
Dopo molti anni come aiuto regista, Simone Spada debutta nel lungometraggio con una tragicomica avventura metacinematografica (è stato aiuto regista per Non essere cattivo e Lo chiamavano Jeeg Robot). E delinea il ritratto di questi precari nella vita e nell'anima in un racconto corale trainato da un frizzante humour di gruppo. Hotel Gagarin è una commedia ironica e commovente il cui senso sembra racchiuso nella frase di Tolstoj "se vuoi essere felice, comincia".