Novembre è il mese degli attesissimi.
di Chiara Renda
Tra fantasia e noir
Con l'arrivo di novembre e del grande freddo, al cinema si entra nel periodo caldo, ricco di film attesi, successi in America, come il Nemico pubblico di Michael Mann e il fantastico Nel paese delle creature selvagge.
Nuovo progetto dello sperimentale Spike Jonze, a sette anni di distanza da Il ladro di orchidee, Nel paese delle creature selvagge è tratto da un libro per ragazzi di Maurice Sendak e ha conquistato il pubblico americano grazie all'universo fantastico che è riuscito a ricreare dalle poche parole del romanzo. Spike Jonze, visionario autore di videoclip per Bjork, Fat Boy Slim, attinge al suo universo visivo (ricordate il cane del video di "Da Funk" dei Daft Punk?) per raccontare la storia di Max, un bambino che si ritrova in un mondo di creature selvagge che riuscirà a conquistare e dalle quali verrà addirittura incoronato sovrano. Una favola non soltanto per bambini perché – come recita la frase di lancio del film – "in ognuno di noi c'è paura, in ognuno di noi c'è speranza e in ognuno di noi c'è... avventura".
A proposito di avventura, ma di tutt'altro genere, il Nemico pubblico di Michael Mann si avventura nel genere gangster movie per un ritratto di John Dillinger, fuorilegge glamour incarnato nel suo lato più sentimentale e romantico da un tragico Johnny Depp. Un film tragico e noir da non perdere per gli amanti del genere e del regista di adrenalinici capolavori come Heat, Insider e Collateral.
Autori ritornano
Tornano grandi autori americani come i Coen e Michael Moore. Dopo il grande successo del premiatissimo Non è un paese per vecchi e la commedia Burn after Reading, i fratelli che giocano con i generi tornano a una storia tipicamente americana, ambientata nel Midwest di fine anni '60, e a un uomo normale, il "serious man" del titolo, Larry Gopnik, un professore di fisica lasciato dalla moglie a causa della sua inettitudine che – un po' come L'uomo che non c'era – si ritrova invischiato in un piano più grande di lui per portarlo al fallimento.
C'è da aspettarsi l'immancabile umorismo tragicomico dei Coen, come ricorda il loro stile anche la strampalata commedia L'uomo che fissa le capre, storia di un giornalista pavido e impacciato, abbandonato dalla moglie e a caccia dello scoop della vita nella guerra in Iraq. Diretto dallo sceneggiatore di Good Night, and Good Luck, Grant Heslov, è un film demenziale e dissacrante che denuncia gli orrori della politica e dell'esercito americano.
Novembre segna anche un altro importante ritorno, quello di Pedro Almodovar con Gli abbracci spezzati, presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes: un melodramma che omaggia il cinema classico attraverso la storia di un regista non vedente. Protagonista la splendida Penelope Cruz, esaltata dai colori del regista spagnolo (come già in Volver) e dalla forza che il regista infonde da sempre ai suoi personaggi femminili.