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Addio ad Harold Pinter, genio ribelle di cinema e teatro

Muore uno dei maestri del teatro del Novecento.
di Stefano Lo Verme

Pinter, il drammaturgo dallo stile complesso e innovativo
Harold Pinter 10 ottobre 1930, Londra (Gran Bretagna) - 24 Dicembre 2008, Londra (Gran Bretagna).

lunedì 29 dicembre 2008 - News

Pinter, il drammaturgo dallo stile complesso e innovativo
Si è spento il 24 dicembre scorso, a Londra, il grande drammaturgo inglese Harold Pinter, uno dei maestri del teatro del Novecento. Pinter, che aveva 78 anni, se ne è andato dopo una lunga battaglia contro un cancro all'esofago; in oltre mezzo secolo di carriera aveva firmato più di trenta commedie, ventidue sceneggiature e diverse raccolte di poesia. Nel 2005, in riconoscimento per il suo straordinario contributo al mondo della cultura, Pinter aveva ricevuto il premio Nobel per la letteratura dall'Accademia di Svezia.
Harold Pinter nasce il 10 ottobre 1930 a Londra, in una famiglia ebraica originaria dell'Europa dell'Est. Da giovane, dopo gli studi, recita come attore professionista in diverse produzioni teatrali, con lo pseudonimo di David Baron; poi, a partire dal 1957 inizia a scrivere testi per il palcoscenico, diventando in breve tempo uno dei massimi esponenti della cosiddetta "commedia della minaccia" grazie a titoli quali Il compleanno, Il guardiano e Il ritorno a casa. Il successo dei suoi drammi consacra Harold Pinter come uno dei massimi autori del teatro contemporaneo, grazie ad uno stile decisamente surreale e alla sua straordinaria capacità nel dar vita a situazioni angosciose e ad atmosfere claustrofobiche, che rispecchiano il senso di isolamento e di insicurezza tipico dei suoi personaggi.
L'incontro con il cinema avviene nel 1963, quando Pinter inaugura il proprio sodalizio con il regista americano Joseph Losey firmando la sceneggiatura de Il servo, un magistrale dramma psicologico sui rapporti di classe interpretato da Dirk Bogarde e James Fox. L'attività di Pinter in campo cinematografico prosegue con Frenesia del piacere di Jack Clayton (1964), ritratto al femminile con protagonista una grandiosa Anne Bancroft, Quiller Memorandum di Michael Anderson (1966) e L'incidente di Joseph Losey (1967). Nel frattempo lavora anche per la radio e per la televisione, rivelandosi un autore estremamente prolifico.
Nel 1971, Harold Pinter torna a collaborare per la terza volta con Losey in Messaggero d'amore, da un romanzo di P.L. Hartley, con Julie Christie e Alan Bates nei ruoli di due amanti appartenenti a differenti classi sociali nell'Inghilterra di inizio Novecento. Dopo Gli ultimi fuochi di Elia Kazan (1976), dal romanzo di Francis Scott Fitzgerald, nel 1981 Pinter adatta per lo schermo un romanzo di John Fowles, La donna del tenente francese, per la regia di Karel Reisz: una storia di passione raccontata attraverso piani narrativi intrecciati, con protagonisti Meryl Streep e Jeremy Irons.
Nel 1983 Pinter cura la versione cinematografica di uno dei suoi più noti drammi teatrali, Tradimenti, diretto da David Jones ed interpretato da Jeremy Irons e Ben Kingsley, al quale fanno seguito diverse altre sceneggiature, fra cui quella per L'amico ritrovato di Jerry Schatzberg (1989). Il suo ultimo script per il cinema è Sleuth - Gli insospettabili di Kenneth Branagh (2007), remake dell'omonimo film basato sul testo di Anthony Shaffer. Fra i suoi progetti non realizzati troviamo una sceneggiatura tratta dal capolavoro di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto.
Come per le sue opere teatrali, i copioni di Pinter per il cinema si contraddistinguono per il loro stile complesso e innovativo, che fa ampio uso della tecnica del flashback. Le tematiche dei film, analogamente a quelle delle sue piéce, riguardano soprattutto le difficoltà nei rapporti di classe, l'oppressione dell'individuo da parte della società in cui vive e quel senso di decadenza e di alienazione che attraversa il mondo contemporaneo, portando a una disgregazione dei valori umani e al prevalere delle convenzioni e dei riti formali. I suoi personaggi si dividono generalmente tra prevaricatori e vittime, coinvolti in pericolosi giochi di potere sia a livello sociale che a livello privato. Un altro tema ricorrente è quello della passione amorosa, ostacolata da fattori esterni o messa in crisi dalla fragilità dei rapporti sentimentali.
Oltre all'attività di drammaturgo e sceneggiatore, nel corso della sua carriera Harold Pinter ha pubblicato varie raccolte di racconti e di poesie, ha lavorato a lungo come regista teatrale (dirigendo in tutto quasi quaranta produzioni per il palcoscenico) ed ha continuato a svolgere la professione di attore. Inoltre, è stato spesso in prima linea nel dibattito su questioni di rilevanza politica e sociale, partecipando attivamente a numerose battaglie in favore dei diritti civili e schierandosi contro ogni tipo di oppressione e di censura da parte delle istituzioni. Convinto sostenitore del movimento pacifista internazionale, Pinter ha criticato con estrema durezza la scelta di invadere l'Iraq da parte dei governi americano e britannico; il suo dissenso verso la guerra è stato ribadito nel discorso Arte, verità e politica, pubblicato in occasione della consegna del premio Nobel nel 2005.
Nella vita privata, Pinter è stato legato prima all'attrice Vivien Merchant e successivamente alla scrittrice Antonia Fraser, che ha sposato in seconde nozze nel 1980. Moltissimi i riconoscimenti a lui tributati per la sua attività in campo letterario, teatrale e cinematografico: oltre al premio Nobel, Pinter è stato insignito della Legion d'Onore nel 2007 ed ha ottenuto un Tony Award e due nomination all'Oscar.

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