Confesso di essere andato a vedere "Tolo Tolo" alquanto prevenuto poiché, il giorno seguente l'uscita del film avevo letto su un noto quotidiano recensioni piuttosto negative, come quella in cui si scriveva che il film sembrava diretto da Virzì e non da Luca Medici e che si rideva poco.
Io credo che gli autori di quelle critiche o hanno visto un altro film oppure non sono riusciti a cogliere gli innumerevoli spunti ironici e autoironici che Checco ha saputo disseminare nella sua ultima fatica.
Checco Zalone è stato coraggioso poiché con il suo intelligente umorismo, mai superficiale e scontato come quello dei soliti, sparuti attori e registi italiani presenti al cinema in questi giorni postnatalizi, ha saputo toccare un tema attualissimo e scottante come quello del fenomeno migratorio.
In fondo è lo stesso coraggio che spronò Roberto Benigni a girare "La vita è bella," rischiando di attirarsi le critiche del mondo ebraico, e non solo, per aver osato fare dell'ironia all'interno di un tema delicatissimo come quello dell'olocausto.
"Tolo Tolo," indubbiamente, non è un capolavoro ed è ben distante dal film di Benigni, tuttavia in esso Zalone, con la sua graffiante satira, rivolge critiche a sé stesso, ai politici, al nostro disastrato paese (vedasi quando, trovandosi tra i disperati compagni di viaggio sull'imbarcazione dell'ong spagnola dice che, se l'unico porto cui poter attraccare è quello di Vibo Valentia, tanto vale fare ritorno a Tripoli) e anche all'Europa (vedasi l'assurdo sistema "ruota della lotteria" con cui si tira a sorte in quali paesi europei trovare asilo.)
Mi è particolarmente piaciuto il finale in cui Checco risponde al perché molti bambini hanno la fortuna di nascere in zone felici e molti altri, come quelli africani, in aree ben poco ospitali e da cui sono costretti a fuggire; é tutta colpa della "cicogna strabica," cioè del destino e basta!
Il destino, la sorte che, anche in Italia, come recita la canzone "favorisce un bambino nato in Val di Susa a scapito di un altro nato a Siracusa."
Tutti i bambini del mondo dovrebbero vivere nelle condizioni per poter crescere felici e sviluppare in pieno le proprie potenzialità.
"Tolo Tolo," al di là di quelle che possono essere le nostre posizioni sul fenomeno migratorio (chiusura dei porti o accoglienza), ci obbliga a riflettere e credo che proprio questo sia stato l'obiettivo di Luca Medici e degli altri autori della pellicola.
Bentornato Checco! Non importa se ti farai nuovamente attendere per un biennio; ciò che conta è che tu, con il tuo inimitabile stile, sempre rimanga te stesso.
Giurg 63.
[+] lascia un commento a giurg 63 »
[ - ] lascia un commento a giurg 63 »
|