In occasione dell'uscita in home video del film di Kenneth Lonergan, ecco 5 film incentrati sui drammi all'interno dei nuclei familiari.
di Andreina Di Sanzo
Lee Chandler (Casey Affleck) è un solitario lavoratore di una famiglia modesta, ormai lontano dai suoi cari conduce una vita nel seminterrato a Boston, con i fantasmi del suo passato. Alla morte di suo fratello maggiore John è costretto a tornare nella sua cittadina di origine nel Massachussetts, Manchester-by-the-sea, dove viene nominato tutore del nipote. Qui Lee non solo dovrà fare i conti con il passato, ma affrontare il presente e le sue tragedie: la comunità del luogo, l'ex moglie Randy, il nipote Patrick che nella sua giovinezza rappresenta il flusso della vita che nonostante tutto deve continuare.
Il film di Kenneth Lonergan è uno dei migliori drammi degli ultimi anni, Casey Affleck interpreta con grande profondità il personaggio di Lee Chandler tanto da ottenere l'Oscar come miglior protagonista maschile.
Disponibile in DVD e Blu-ray(TM) dal 14 giugno con Universal Pictures Home Entertainment Italia, l'home video di Manchester by the Sea propone diverse clip attraverso le quali comprendere meglio la genesi e la scrittura di questo film. Il regista infatti in uno dei contenuti extra sottolinea quanto nel suo cinema il momento della scrittura sia fondamentale per tutta l'opera, Lonergan, non a caso, è anche uno sceneggiatore oltre che drammaturgo.
Manchester by the Sea non è solo un dramma familiare ma è anche un percorso di ritrovamento: ritrovare un dialogo, il rapporto con gli altri, ritrovare sé stessi per rimettersi in gioco. Partendo da questa tematica, riscopriamo insieme 5 film incentrati proprio sui drammi all'interno dei nuclei familiari.
Commedia tragicomica di Todd Solondz, le protagoniste di Happiness sono tre sorelle con i loro drammi, alla ricerca dell'agognata felicità. Joy lascia marito e lavoro, Trish è all'oscuro dei terribili segreti del marito, Helen scrittrice di successo ma tristemente insoddisfatta. Film nerissimo che senza mezzi termini ci mostra una società immorale e corrotta che si veste di buonismo e finzione. Tagliente e spietato, Happiness è un film che fa riflettere mostrando l'altra faccia dell'apparenza.
Palma d'oro al 54° Festival di Cannes, La stanza del figlio è il film che ha definitivamente consacrato Nanni Moretti a livello internazionale. La famiglia di Giovanni, psicoanalista, è come tante altre, felice nella sua ordinaria tranquillità. Ma la morte accidentale del figlio minore, Andrea, porterà la tragedia costringendo il microcosmo a disgregarsi, ognuno nel suo dolore. Solo l'innocenza di una ragazza farà scaturire quella voglia di unione e di un nuovo inizio.
Kym è un'ex modella caduta più volte nel vortice della tossicodipendenza. In occasione del matrimonio di sua sorella torna a casa dopo molto tempo, ma i suoi problemi tornano a riemergere innescando tensioni familiari. Con una magistrale interpretazione di Anne Hathaway, in Rachel sta per sposarsi il regista Jonathan Demme segue il dramma della protagonista cercando, attraverso i movimenti di macchina che accompagnano quelli di Kym, di entrare nella tragedia della ragazza al fine di comprenderla. Echi di Cassavetes.
Ahmad e Marie si sono separati da quattro anni, Ahmad ritorna a casa della ex moglie che intanto ha conosciuto un altro uomo per avviare le pratiche di divorzio. Il ritorno a casa innesca una serie di incomprensioni e di segreti che emergono dal passato di Marie, mentre il rapporto tra la donna e sua figlia si fa sempre più burrascoso. Per vivere il futuro bisogna guardare al passato e liberarsene, nettamente, come il finale del film in cui il regista lascia i suoi personaggi senza una chiusura annunciato o canonica.
Dopo 15 anni insieme Marie e Boris decidono di separarsi, ma la questione non è così semplice: la casa è di Marie, donna benestante con un lavoro fisso mentre Boris l'ha ristrutturata ma vive di lavori saltuari e ha problemi economici da sempre. Separarsi diventa un ulteriore scoglio e vivere insieme complica il trauma delle figlie che non riescono ad accettare la cosa. Joachim Lafosse costruisce un dramma da camera ben calibrato, dove la tensione emotiva si fa strada senza eccessi e dove il luogo, la casa, simboleggia allo stesso tempo l'unità di quel microcosmo ma anche la causa del conflitto. Uno sguardo imparziale.