Il film di fantascienza che aspettavamo e che negli ultimi anni è mancato (Gravity non può essere considerato un vero e proprio film di fantascienza, direi solo scienza).
Una piccola grande nota dolente è che per tutto il film rimane sotto il palato un retrogusto già sentito... Non è proprio un buon segnale se per tutta la durata dell'opera pensi ad un altro film, come se a letto con una donna dici tra te e te: "Hey ma questa mi ricorda Teresa". Non credo sia obiettivo di quella donna ricordarti la tua ex, così come non credo che l'obiettivo di Nolan fosse citare, più e più volte, altri famosi sci-fi del passato (2001: Odissea nello spazio, Donnie Darko ecc.) eppure Interstellar li ricorda tremendamente.
Senza dubbio il finale non ci lascia completamente disorientati come nel caso dei due capolavori prima citati, anzì, su questo punto, possiamo dire che il significato è estramente esplicito, Nolan ci imbocca col cucchiaino la filosofia alla base del suo lungometraggio e la sua interpretazione sui concetti di spazio e tempo. Senza volerlo (o forse si) ci spiega anche la sua interpretazione su quei finali un po' più complicati (ve li ricordate quei due film che in meno di dieci righe ho già nominato tre volte? Beh quelli lì). Piccolo Spoiler: Non avete capito perché il tizio di 2001 diventa un neonato? Guardatevi Interstellar.
Continuando a parlare del finale (dura tre ore e io parlo solo degli ultimi venti minuti), anche questo, come in altri film di Nolan, da un ottimo senso di ciclicità all'opera, in parole povere: il finale spiega l'inizio! Wow! Eppure questo finale (ATTENZIONE GRANDE SPOILER), dopo che aveva raggiunto il picco della drammaticità con lui bloccato in un'altra dimensione costretto a vivere per l'eternità in un posto dove non esiste nè spazio e nè tempo, cosa fa? Ci regala il lieto fine: la dimensione esplode, lui viene salvato da una navicella uscita dal nulla, parla per dieci secondi con la figlia che non vede da 50 anni ma che nel frattempo ha salvato il mondo e col sorriso sulle labbra parte per salvare la donna, presumibilmente, amata. Che tra l'altro non ce lo fa neanche vedere se la salva o no. (Grazie Nolan, con Inception non ci avevi fatto incazzare abbastanza!).
Però gli ho dato quattro stelle, e se gli ho dato quattro stelle c'è un motivo: questa è un'avventura fantascientifica e, come avventura fantascientifica, è un'avventura fantascientifica (Mi piace ripetere il termine avventura fantascientifica così come mi piace mettere parentesi tonde qua e là) con i, permettemi, controcoglioni: onde gigantesche, pianeti ghiacciati, robot parlanti, paradossi temporali e Matt Damon che fa l'infame!
Poi ha una CGI utilizzata davvero bene, dei personaggi interpretati davvero bene, una regia davvero bene, insomma possiamo definire questo film come davvero bene; non il miglior film di Nolan, ma di sicuro uno dei miglior film di quest'anno.
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