Una piccola impresa meridionale

Film 2012 | Commedia, 103 min.

Regia di Rocco Papaleo. Un film con Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova, Rocco Papaleo, Sarah Felberbaum, Claudia Potenza. Cast completo Genere Commedia, - Italia, 2012, durata 103 minuti. Uscita cinema giovedì 17 ottobre 2013 distribuito da Warner Bros Italia. - MYmonetro 2,62 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 25 ottobre 2013

Dopo essersi spretato, Don Costantino torna nel suo paese Natale, dove si rifugia in un vecchio faro che diventa presto un refugium peccatorum. Il film ha ottenuto 1 candidatura ai Nastri d'Argento, 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Una piccola impresa meridionale ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 3,6 milioni di euro e 1,2 milioni di euro nel primo weekend.

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Consigliato nì!
2,62/5
MYMOVIES 2,50
CRITICA 2,67
PUBBLICO 2,69
CONSIGLIATO NÌ
Un film che, fin dalla prima inquadratura, ci fa immergere nel mood di una narrazione musicale, come fossimo alla presenza di un "cinema canzone".
Recensione di Dario Zonta
Recensione di Dario Zonta

Don Costantino è stato un prete e ora non lo è più. Si è innamorato, si è spretato e poi è stato mollato. Con le pive nel sacco se ne torna al paese natale, giù a Sud. Reo confesso, trova nella madre un faro! Non una persona saggia che lo guida nella buia notte in cui si è cacciato, ma un faro vero e proprio, esilio coatto per evitare un altro scandalo famigliare dopo quello procurato dalla sorella, scappata con un amante. Il prete nel faro cerca di raccogliere i pezzi, quelli metaforici della sua anima e quelli reali che cadono dal soffitto della proprietà di famiglia da tempo abbandonata. Pensandosi solo in quei domiciliari, scopre di attrarre altri "volontari", come il cognato cornuto con velleità di pianista raffinato, la sorella slovacca della giovane domestica della madre (una ex prostituta), la ditta di ristrutturazione chiamata a saldare il tetto (una ex compagnia di circensi), come la sorella rediviva. Un'accolita improbabile di "ex", personaggi in cerca di nuova collocazione ai quali si aggiungeranno pian piano altri come fossero gli elementi di un banda musicale in formazione, un po' scombiccherata, ma animata da passione ed entusiasmo.
La musica è sempre stata importante per Rocco Papaleo, forse la cosa più importante. Il "gesto musicale" lo ha sempre accompagnato nelle diverse espressioni della sua arte e mestiere, quando comico e cabarettista, quando attore e caratterista per il cinema e il teatro, quando musicista del suo "teatro canzone" e infine quando regista. Il suo stesso raccontare è musicale.
Questa dimensione lavora a diversi livelli anche nel suo secondo film, talvolta in maniera esplicita, tal altra in maniera profonda. Sin dalla prima inquadratura si è immersi nel mood di una narrazione musicale, come fossimo alla presenza di un "cinema canzone", laddove il personaggio, una sorta di crooner disincantato, canta il suo destino e la sua maledizione, non senza ironia e leggerezza. La "voce-off" di Don Costantino ci porta nei suoi mari remoti, come fosse un cunta storie tra oralità e messa in scena.
Bene, è con questa guida musicale che Papaleo, insieme allo sceneggiatore Valter Lupo, ha scritto e poi interpretato Una piccola impresa meridionale, componendo il quadro con variazioni progressive di temi aggiuntivi, personaggi che si uniscono all'impresa, ognuno con una sua voce e melodia. È così che in maniera più sotterranea gli elementi vanno a congiungersi in un Bolero sudista un po' squinternato che trova e perde i pezzi ad ogni voltar di pagina.
Rispetto a Basilicata coast to coast, film erratico e scomposto, road movie musicale ed esistenziale, canzone scanzonata orecchiabile ma non ripetitiva, Una piccola impresa meridionale ha un'intenzionalità più dichiarata, una partitura dalla scrittura più evidente, anche se tradita da cedimenti improvvisi di fughe e assoli. Immobile il film ondeggia, come lo sfondo marino dietro il suo faro statuario. Mobile è l'intenzione narrativa, rigida è la sua messa in scena. Statica è l'ambientazione (tutto si svolge dentro e fuori dal faro), dinamica è l'entrata dei personaggi che si agitano intorno a quel simbolo dell'isolamento e della solitudine come per esorcizzarne il mandato. Papaleo è un cantastorie ondivago, ti prende per mano e poi ti lascia, ti guida e poi ti abbandona, suona una partitura e poi si perde nella sua variazione, e questo movimento alterno un po' ci piace e un po' ci delude.

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Quel prete nel faro che attira gli sventurati.
Recensione di Dario Zonta

La prima volta non si scorda ma la seconda la si vuole subito dimenticare pensando già alla terza, che non sia la stessa delusione. Questo movimento spesso si estende dalla vita anche al cinema. Eppure c'è della pigrizia, anche critica, in questo andantino e bisognerebbe vedere i film nella loro unicità come fossero sempre numeri primi. Non solo i critici sono vittime di questa cabala numerica, anche i registi a volte subiscono identica pressione chi cercando di replicarsi nella stessa modalità, chi provando a cambiare posizione. Dei due atteggiamenti, il primo è sempre a perdere, il secondo può risultare vincente anche quando l'acrobazia è troppo ardita. Rocco Papaleo ha esordito con un piccolo film, Basilicata coast tu coast, libero, sorprendente e diseguale, un on the road musicale, arioso e ben in equilibrio tra intenzione narrativa e improvvisazione scenica. Nel tentativo di edificare una diversa opera cinematografia, Una piccola impresa meridionale all'opposto è progettuale sin dal titolo. Se l'esordio era erratico e apparentemente casuale, il «seguito» è statico ed intenzionale. Ed è così che il «coast to coast» si è fermato su una scogliéra dove campeggia un faro decadente in attesa di ristrutturazione. La metafora edile accompagna il film anche oltre la sua sinossi che così possiamo sintetizzare: un prete meridionale da poco spretato viene esiliato dalla madre bacchettona in un faro abbandonato di proprietà della famiglia; come una calamita, il prete e il faro attirano sventurati di vario calibro e tipologia, accumunati dall'aver dismesso la loro attività principale (ex mariti, ex prostitute, ex circensi)... una piccola comunità stralunata in attesa di stabilizzazione. Rocco Papaleo, coadiuvato alla scrittura da Valter Lupo, cerca con questo film una maggiore solidità, disegnando così una piccola parabola sudista capace a tratti di volare alto e «sposare» le tematiche dell'amore e dei diritti degli omosessuali. Come quella di Basilicata, anche questa impresa è un'armata brancaleone sui generis, qui più composta e prevedibile, come se in loro l'intenzione prevalesse sull'improvvisazione. Bellissima la colonna jazz di Rita Marcotulli.
Da L'Unità, 17 ottobre 2013

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 20 ottobre 2013
giaspoto

Gli americani avrebbero strombazzato come novità assoluta la denuncia dell'ipocrisia sull'omosessualità femminile, sulle rinunce al sacerdozio, sulle famiglie superallargate. Rocco Papaleo ha trasformato in un capolavoro piccolo piccolo ogni passaggio di un film che ha reso leggero conservando alto il peso specifico. Tutto scontato, nulla prevedibile.

domenica 20 ottobre 2013
mipiacepensare

Il film conferma le doti di ottimo narratore e interprete di Papaleo. Riesce a mio avviso con originalità e ritmo a narrare i colori e le realtà dei meridioni del mondo senza mai cadere nel banale o, peggio, nelle convenzioni e stereotipi di cui si nutrono gran parte delle pellicole che toccano temi anche regionalisti. Il film risulta scorrevolissimo con un giusto mix di ironia e comicità e, pur toccando [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 ottobre 2013
gabrielebaldin

Questo nuovo film di Papaleo è veramente molto carino. Dietro l'apparente facciata da commediola divertente e magari un pò "stupidina" c'è un piccolo film molto interessante, ricco di contenuti. Si possono trovare molte cose che succedono in piccoli paesi e che sono assurde come prendere in giro un uomo dandogli del cornuto perchè tradito e lasciato dalla [...] Vai alla recensione »

sabato 19 ottobre 2013
Aristide77

Nonostante un cast in ottima forma, in cui spicca un insolito Scamarcio, la sempre brava Lojodice e una Bobulova in splendida forma, e nonostante un'ambientazione da sogno e una fotografia di altissimo livello, purtroppo il film non decolla mai. Colpa forse di uno script ondivago e dilatato, che inzeppa troppi personaggini e troppe divagazioni inutili, soprattutto musicali.

venerdì 18 ottobre 2013
Ruger357MgM

Molti difetti saranno trovati a questa godibile operina,ma noi lasciamo ad altri il cavilloso onere di enumerarli.Ne approviamo invece la sceneggiatura brillante,sicuramente teatrale,con battute e ritmi sovente folgoranti, in barba agli estimatori del cinema del pugliese prossimo venturo....Il film mischia diverse convergenti storie che si ritrovano presso un faro male in arnese.

mercoledì 23 ottobre 2013
Marian77

Ci porta altrove Rocco Papaleo, dove per altrove intendo un vero e proprio esodo dal mondo. In un posto immaginifico quanto selvaggio e solitario un gruppo di persone si ritrova, un po’ per caso un po’ per costrizione. In mente rimene impresso il fotogramma di Scamarcio che risale la scogliera su un autocarro, suonando un pianoforte. Poesia; l'immagine non l'attore.

sabato 26 ottobre 2013
Angelo Bottiroli - Giornalista

Seconda opera, come regista (ed attore) di Rocco Papaleo, attore italiano di 55 anni, mai protagonista assoluto in un film ma sempre con parti abbastanza rilevanti in tantissimi film italiani. Personaggio atipico e poliedrico, dopo “Basilicata coast to coast” ecco il secondo film da regista  “Una piccola impresa meridionale” girato ad Oristano, in Sardegna, in posti che [...] Vai alla recensione »

domenica 20 ottobre 2013
muttley72

Commedia "agrodolce" basata sulla "casuale unione" di varie persone (tutte accomunate dall'avere un grave problema) che trovano in un faro costiero (da ristrutturare e trasformare in albergo) una occasione ed un luogo per ricominciare a vivere (meglio). La mesta compagine è formata da: un prete che si è "spretato" (essendo caduto in tentazione), la sorella del prete (che ha lasciato il marito per vivere [...] Vai alla recensione »

martedì 22 ottobre 2013
Flyanto

 Film in cui si racconta di un ex prete, interpretato da Rocco Papaleo, che ritorna al proprio paese natio nel Sud d'Italia dove troverà una situazione familiare non proprio ottimale: la sorella ha infatti abbandonato il marito (Riccardo Scamarcio) al fine di unirsi alla ragazza dell'Est che lavora come domestica a casa della madre, creando ovviamente un grandissimo scandalo per [...] Vai alla recensione »

venerdì 18 ottobre 2013
rita branca

  Una piccola impresa meridionale, film (2013)  di Rocco Papaleo con Barbara Bobulova, Rocco Papaleo, Riccardo Scamarcio, Sara Felderbaum, Claudia Potenza, Giovanni Esposito, Giampiero Schiano,  Mela Esposito, Giuliana Lojodice, Giorgio Colangeli   Film gradevole ambientato prevalentemente in un vecchio faro in rovina appartenuto ad una famiglia meridionale ridotta a brandelli [...] Vai alla recensione »

giovedì 17 ottobre 2013
Fabian T.

Non è facile commentare la visione di un film la cui caratteristica principale è quella di presentarsi come una commedia ridotta ai minimi termini e utilizzata come un pretesto per proiettare sensazioni contrastanti, incertezze e malinconie. Proprio per questa piccola anomalia, diciamo così, il film di Papaleo possiede punti di forza e punti di debolezza che convivono senza problemi.

giovedì 11 giugno 2015
ultimoboyscout

Papaleo abbandona l'amata Basilicata per girare in Sardegna, nella provincia di Oristano, senza dimenticare la sua grande passione per la musica, che fa capolino anche stavolta. L'artista lucano è don Costantino, un prete spretato, confinato nel vecchio e diroccato faro del paese natio per evitare maldicenze. Quel faro diventa piano piano il ritrovo di personaggi bizzarri, come il cognato [...] Vai alla recensione »

martedì 5 novembre 2013
Daniele Frantellizzi

La poetica di De André rivisitata e trasposta su pellicola: è questa la prima sensazione che si ha nell’assistere al nuovo film di Rocco Papaleo. Un prete spretato, una (ex) prostituta, un marito tradito, due ragazze omosessuali, una bimba che invece di andare a scuola fa la manovale nell’impresa di famiglia, gestita da due padri, dei quali uno è un ex circense di nome...Jen [...] Vai alla recensione »

domenica 9 marzo 2014
Daniele G

La seconda fatica cinematografica di Rocco Papaleo può definirsi in tutto e per tutto "un'occasione sprecata". La trama è, tutto sommato, accattivante: un ex prete (Rocco Papaleo), per sfuggire alle malelingue del piccolo paesino meridionale dove è nato e cresciuto, si rifugia nell'abbandonato faro di famiglia.

mercoledì 30 ottobre 2013
PATRICEMAKABU

La musica è uno degli elementi fondamentali che caratterizza questa produzione, l' anello di congiunzione tra la bellezza incontaminata dello scenario circostante e le peculiarità dei personaggi, protagonisti di quello che tutto si potrebbe definire tranne che una classica commedia all' italiana. Una piccola impresa meridionale é in realtà una grande impresa del regista Rocco Papaleo, che si fa portavoce [...] Vai alla recensione »

domenica 13 gennaio 2019
giulio larosa

Un ex prete torna al suo paese dopo essere stato lasciato dall'amante e per evitare lo scandalo viene alloggiato in un faro di proprieta' della famiglia. Un po' alla volta arrivano al faro personaggi piu' o meno strampalati e credibili. Questo sarebbe un film? E' poco piu' di una recita da teatrino della scuola media. Gia' l'incipit della trama e' una trovata sciocca: il prete spretato che fa scandalo [...] Vai alla recensione »

domenica 3 novembre 2013
Rosalba Bilotta

 Il film di Rocco Papaleo “Una piccola impresa meridionale”, uscito lo scorso mese nelle sale cinematografiche italiane, narra il coraggio del cambiamento quando si è veri e sinceri nei confronti di se stessi e con le persone con cui ci si relaziona quotidianamente. Il Faro Capo San Marco rappresenta un punto d’incontro di anime in viaggio, un rifugio lontano dalle critiche [...] Vai alla recensione »

giovedì 24 ottobre 2013
Filippo Catani

Un parrocco di un paesino del Sud decide di ritirarsi presso un faro per non fare sapere in paese che ha abbandonato il ministero da circa tre mesi per amore di una donna che lo ha poi lasciato. Questo faro finirà per diventare un punto di accoglienza per diversi personaggi alle prese con diversi problemi personali. Intorno al faro finiscono per ritrovarsi numerosi personaggi in cerca d'autore. [...] Vai alla recensione »

domenica 29 giugno 2014
Trammina93

Per me non raggiunge la sufficienza questo film. Mi aspettavo un film più divertente, invece di battute divertenti ce ne sono davvero poche, si possono contare sulle dita di una mano. Magari la prima metà è anche guardabile ma la seconda fa venire l'orticaria. Era carino il mistero creatosi su chi fosse l'uomo mistetioso con cui era scappata la moglie di Arturo (Riccardo [...] Vai alla recensione »

domenica 27 ottobre 2013
Stefanomaria

Cosa devo dirvi, il cinema, la proiezione, la sala, il buio, quello splendido schermo che si anima di storie fantastiche (non nel senso delle fantasia; anzi, non solo....), commoventi, drammatiche, dolci, fredde, passionali, dure (talvolta durissime...), vere, false, inventate....mi affascina sempre; sono uno che difficilmente esce dalla sala non appagato, disgustato, deluso.

venerdì 18 ottobre 2013
MAMMUT

Non si puo' inserire come voto 2 stelle e mezzo, ma era il voto da dare. Non mi e' piaciuto, film lento non decolla. L'idea e' buona ma lo sviluppo e' insufficiente. Peccato. Belli i luoghi

giovedì 24 ottobre 2013
no_data

La sceneggiatura verso  la trama non vale tutta la "durata" del film. Non sta in piedi la storia vera ma impossibile, dato lo sconfinamento del luogo, l'impresa edile tutto fare "magica" che arriva e trasforma un rudere in un hotel ricercato, mentre poi risulta una favola da Cenerentola.. Una tipica inaugurazione del resort da Terrazza Martini a Milano.

sabato 19 ottobre 2013
asti72

Peggio di questo lungometraggio credo esista solo "Basilicata coast to coast", dello stesso Papaleo, attore comico anche simpatico ma del tutto inadatto alla regia. Il film è di una noia mortale: dialoghi totalmente assenti, slegati fra di loro, vicende buttate lì e non basta la bravura degli interpreti a dar loro spessore, nemmeno la Bobulova generosamente nuda, nemmeno la Lo Jodice, che pure regala [...] Vai alla recensione »

mercoledì 23 ottobre 2013
fiorenza.gio

Veramente carino, alcune scene ricordano Fellini. Fa riflettere sull'ipocrisia in ogni dove anche se qui siamo al Sud, ma è uguale dappertutto. Io e le mie amiche abbiamo passato una serata molto gradevole. Consigliatissimo!!!!!

giovedì 17 ottobre 2013
movielena

Ieri sera ho avuto il piacere di assistere all'anteprima di questo film ma soprattutto di parlare e di stringere la mano a Rocco Papaleo, in sala a Brescia proprio per l'occasione. Per i pochi minuti in cui noi del pubblico abbiamo potuto intrattenerci con lui, mi è parso un uomo gentilissimo e simpatico, umile e sincero. Una piccola impresa meridionale è un film semplice, piacevole e soprattutto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 13 novembre 2013
Antonello Chichiricco

Chi si aspetta “decolli mozzafiato” o “ritmi incalzanti” non vada a vedere questo film. In un mondo-cinema così modernamente e nevroticamente spottizzato, digitalizzato, effettato e fichizzato in 3D, (avevo appena visto “Gravity”) sentivo un bisogno di analogica distensione e ho scelto questa pellicola, sperando in una favola rilassante.

domenica 20 ottobre 2013
Trilli71

Visto stasera. Inizialmente forse può apparire un poco strano, ma è un film carino, poetico e divertente nello stesso tempo. E con una fotografia bellissima. Ottimi gli attori e ottimo il regista.

mercoledì 13 novembre 2013
Antonello Chichiricco

Chi si aspetta “decolli mozzafiato” o “ritmi incalzanti” non vada a vedere questo film. In un mondo-cinema così modernamente e nevroticamente spottizzato, digitalizzato, effettato e fichizzato in 3D, (avevo appena visto “Gravity”) sentivo un bisogno di analogica distensione e ho scelto questa pellicola, sperando in una favola rilassante. E l’ho trovata.

venerdì 1 novembre 2013
gufetta76

Questo film deve essere visto come una favola moderna. Sebbene la trama non convinca su tutti gli aspetti, perchè certe cose sono forzate e poco credibili, l'umorismo e la positività che ne trapela avvolta da una sottile malinconia acchiappa comunque lo spettatore. Storie di ordinario riscatto in una cornice paesaggistica da cartolina, una Sardegna mai nominata ma presente e riconoscibile ( vedi funerale [...] Vai alla recensione »

martedì 22 ottobre 2013
Spike

Sa troppo di già visto. Soggetto usato e abusato in decine di film, e Papaleo non riesce a farne niente di originale. Attori poco ispirati. Cinema italiano in caduta libera.

lunedì 21 ottobre 2013
maria63

bella sceneggiatura,scenografia made in litorale italiano dei più suggestivi che abbiamo,attori molto bravi(mi è piaciuto persino scamarcio!).finale non condivisibile,un po' stridente anzi stridulo,forzato,non intonato alresto del film,che invece scorre via lieve e piacevole.un misto di teatro dell'assurdo,jazz,realtà,e tanto tanto buon teatro.

sabato 22 febbraio 2014
Liuk

Le potenzialitá di questa pellicola sarebbero state notevoli in quanto la trama é interessante, la location meravigliosa ed il cast ben assortito. Purtroppo manca verve, la commedia si perde per strada senza pungere senza far sorridere, senza alcuna emozione. Soprattutto nel finale si ha la sensazione di qualcosa di abbandonato a se stesso quasi senza regia, un lavoro incompiuto che si spegne nell'indiffere [...] Vai alla recensione »

domenica 3 novembre 2013
leocolangelo

Che dire..... due ore di noia totale, battute e trama prevedibili e poco realistiche' estrema accentuazione del rapporto lesbo tra due protagoniste, non una risata in tutta la proiezione, conclusione.....vade retro!!!!!! Evitatelo

sabato 2 novembre 2013
aqqsar

Dal titolo e da quanto detto nelle interviste ci si aspetta ben altro. Un film sul lavoro, sulle imprese, un film con una storia e una comicita'. Invece non e' nulla: trama povera e slegata, momenti completamente inutili e senza senso o con un senso " ermeticamente ermetico";  ( tipo il funerale, il giro dell'albergo con le sorelle, il giro in barca.

lunedì 28 ottobre 2013
FVM56

La prima cosa che colpisce nel girato è il luogo in cui si svolge l'azione principale: un faro lungo un tratto spettacolare di costa italiana. Già queste immagini meritano di essere viste in tutto il loro splendore. Venendo al film, Papaleo si discosta dallo schema proposto in "Basilicata coast to coast", anche perché qui la storia è assai diversa, come diversi sono gli attori sia per indole artistica [...] Vai alla recensione »

domenica 27 ottobre 2013
esuberante sognatrice

Il film ha un po' deluso le mie aspettative, per quanto mostri una fotografia che lascia senza fiato la storia non ha una base solida su cui poggiarsi. Credo che il regista abbia voluto affrontare troppi temi in una stessa pellicola. Quello per cui pecca davvero il film è l'estrema lentezza,non ha ritmo e tende ad annoiare. Ciò che però riesce a salvare questo film è la bravura di alcuni attori tra [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 ottobre 2013
lavil78

Così è l'impresa meridionale, a resposabilità limitatissima! Film piacevole, ottimi interpreti, scenari bellissimi e ovviamento una colonna sonora che accompagna tutto il film in modo perfetto (in particolare la canzone di Erica Mou - Dove cadono in fulmini). Detto questo la trama non è così originale come il precedente Basilicata coast ti coast, e i personaggi [...] Vai alla recensione »

mercoledì 6 novembre 2013
Akela87

un film più lento forse non esiste... fà venire sonno e le battute sono scontate

mercoledì 23 ottobre 2013
TanoZip

Da Papaleo ci si aspetta sempre il filmone molto comico.. beh.. a noi il film non è dispiaciuto, carino, simpatico, piacevole anche se ti aspetti sempre che "decolli"! Prevedibile ma allo stesso tempo con qualche battuta qua e la che ti fa scompisciare dal ridere.. è una storia particolare di una famiglia "particolare", io lo consiglio.. perché no.

martedì 22 ottobre 2013
fedil

come si fa a creare un film cosi!Premetto che sono un fan di Papaleo nelle parti da caratterista o nella sua simpatia mai banale e "mediterranea".Ma non cè un idea, non succede niente in  tutto il film, una sorta di Grande Fratello dove noi spettatori vediamo gente che mangia, lavora su un tetto, fa avanti e indietro dal paese al famoso Faro.

giovedì 28 gennaio 2021
Fabio

Sembra l'inizio di una barzelletta-tipo italiana; ma fortunatamente la sensibilità di Papaleo impedisce che finisca in macchietta. Un po' lento e mai aggressivo: è questo il modo di raccontare che lo contraddistingue; anche se francamente più ritmo non avrebbe che giovato.

giovedì 19 dicembre 2013
gufoparlante

Un vero peccato. La storia è interessante e offre spunti per dialoghi godibili. Purtroppo la bravura degli artisti non riesce a compensare la sciatteria della sceneggiatura e la scarsa qualità della regia. In particolare mi ha indignato la scena del funerale, dove in presenza del defunto, i suoi figli e gli amici ne approfittano per farsi quattro risate.

mercoledì 6 novembre 2013
Plania

Uno dei film più brutti degli ultimi mesi. Veramente nulla da salvare. Non si ride quando si potrebbe, si ride quando le cose si fanno serie (la scena finale del prete che trascina la folla fuori dalla chiesa in cui si svolgono le nozze gay è davvero risibile). L'impressione è che il difetto sia nel manico perchè anche gli attori sembrano assai poco convinti.

giovedì 31 ottobre 2013
Brunx

100 minuti trascorsi bene. La nota ironica pervade il film. Gli attori bravi, sono a volte personaggi prevedibili ma molto leggeri. Le musiche sono sottofondi ad un panorama splendido. Nell'insieme, bel film.

lunedì 21 ottobre 2013
Meluccio77

Non bastano un po' di musica,una bella fotografia ed il nudo integrale della Bobulova per un film che vorrebbe essere "provocatoriamente impegnato (o impegnativamente provocatorio)". L'impegno è stato tutto mio: nel forzarmi a restare dentro il cinema.

martedì 27 luglio 2021
Barbara

Bellissima avventura musicale, Cast TOP Quality!! Non mi stancherò mai di Vederlo! Grazie Rocco, Sei Grande anche come Regista!!

giovedì 9 maggio 2019
Gennaro

Curioso di scoprire di come tanti personaggi si sarebbero adattati in un faro, sono rimasto abbastanza sorpreso. Un film leggero basato unicamente sulla collaborazione sia di persone che uno conosce, ma anche gente nuova. Inoltre è godibile attraverso le azioni dei personaggi in un luogo meraviglioso e in un certo senso magico. Un prete che ha smesso di esserlo (Rocco Papaleo), una ex prostituta [...] Vai alla recensione »

lunedì 20 agosto 2018
Felicity

Divertente e ben interpretato. con un sacco di stereotipi da barzelletta, l'ex prete, l'ex prostituta, le due lesbiche, il cornuto... Paesaggi mozzafiato, ma non c'è alcun senso ad ambientare una storia in puglia ed effettuare tutte le riprese in sardegna. Lo trovo distonico e disturbante. Rende tutto falso. 

sabato 21 luglio 2018
Sellerone

La commedia italiana rivive alla grande in questo film, migliorata e aromatizzata. Ottimi gli attori, l'ambientazione e la storia, cosa si vuole di più da un film di questo genere? L'Oscar? serve per far ridere soprattutto…ma a volte anche pensare, io non ho pensato tanto… ma tanto ho riso, bello e basta, tutto il resto viene dopo.

giovedì 31 marzo 2016
maxb14

Buon soggetto. Troppo lenta. Mai divertente e raramente coinvolgente.

Frasi
"...vi dichiaro unite come persona e persona."
Una frase di Costantino (Rocco Papaleo)
dal film Una piccola impresa meridionale - a cura di Meluccio77
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Maurizio Acerbi
Il Giornale

Nel 2010, Basilicata coast to coast salutò il positivo debutto di Rocco Papaleo come autore e regista cinematografico. Un'opera coraggiosa, con qualche vizio di forma, che si distaccava dall'asfittico panorama italiano del grande schermo. A distanza di tre anni, e con il peso da affrontare dell'esame di un'opera seconda, che tanti presunti talenti ha fatto naufragare, Papaleo si ripresenta nelle sale [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Non costituisce una brutta notizia la buona resa al botteghino del secondo film di Papaleo: «Una piccola impresa meridionale», infatti, conferma in linea di massima la gentilezza del tocco dell'attore passato dietro la macchina da presa con l'apprezzato «Basilicata coast to coast». Non diremmo, peraltro, che lo spettatore si ritrovi al cospetto di un passo avanti professionale, perché la commediola [...] Vai alla recensione »

Marco Giusti
Il Manifesto

È difficile riuscire a uscire dall'incubo del secondo film, soprattutto se la tua opera prima è stata un successo inaspettato. Così Rocco Papaleo mette subito le mani avanti, a tre anni e mezzo dal successo di Basilicata coast to coast e in conferenza stampa si lancia in un: «Del mio film potete pensare che è una cacata, ma la fotografia è bellissima».

NEWS
INFINITY
venerdì 13 novembre 2020
 

La storia di Don Constantino che torna al sud per esiliarsi in un faro. Disponibile su InfinityVai all’articolo »

VIDEO
giovedì 3 ottobre 2013
Chiara Renda

Un turbine di personaggi e luoghi assolati di un Sud in abbandono sono i protagonisti delle immagini in esclusiva del making of di Una piccola impresa meridionale, nuovo film da regista dell'attore Rocco Papaleo, che nel finale si autodefinisce ironicamente [...]

GALLERY
giovedì 1 agosto 2013
 

Dopo lo straordinario successo ottenuto con Basilicata Coast to Coast, Rocco Papaleo torna in cabina di regia con Una piccola Impresa meridionale. Il film, di cui MYmovies presenta alcune immagini in anteprima, racconta la storia di un ex prete, Don Costantino [...]

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