Una piccola impresa meridionale |
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Un film di Rocco Papaleo.
Con Riccardo Scamarcio, Barbora Bobulova, Rocco Papaleo, Sarah Felberbaum, Claudia Potenza.
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Commedia,
durata 103 min.
- Italia 2012.
- Warner Bros Italia
uscita giovedì 17 ottobre 2013.
MYMONETRO
Una piccola impresa meridionale ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Commedia malinconica e dolceamara
di Fabian T.Feedback: 16114 | altri commenti e recensioni di Fabian T. |
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giovedì 17 ottobre 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Non è facile commentare la visione di un film la cui caratteristica principale è quella di presentarsi come una commedia ridotta ai minimi termini e utilizzata come un pretesto per proiettare sensazioni contrastanti, incertezze e malinconie. Proprio per questa piccola anomalia, diciamo così, il film di Papaleo possiede punti di forza e punti di debolezza che convivono senza problemi. Abbandonato il viaggio catartico e spassoso del precedente "Basilicata coast to coast", qui tutto si svolge nei pressi di un faro che, come c'è da immaginarsi, sta a lì a rappresentare la ricerca di una via da percorrere per un insieme di persone abbastanza fuori dal comune e in cerca di stabilità emotiva. L'agitazione interiore dei personaggi contrasta con la placida bellezza del paesaggio che in qualche modo, lentamente, diviene esso stesso attore e spettatore di vicende ingarbugliate e tendenzialmente ingestibili. Ecco allora emergere una chiave di lettura che è quella dell'approccio al pregiudizio, visto da dentro - attraverso i protagonisti - e da fuori, con la società perbenista e tendenzialmente ipocrita. Il suggerimento è chiaro: vedere le persone come tali fuggendo da qualunque sovrastruttura sociale o cinico luogo comune; questo sembra essere l'unico punto in comune di questo gruppo eterogeneo di individui la cui "impresa" (da cui probabilmente il titolo) è quella di accettare il piccolo mondo in cui si ritrovano a vivere e farsi accettare senza perdere la propria identità. Da un punto di vista della rappresentazione scenica, il film sembra procedere quasi per inerzia, senza svolte creative o situazioni veramente divertenti o sorprendenti. Poca energia, da questo punto di vista, e tanta attenzione (forse troppa) alle problematiche sessuali e di coppia, con un'ostentata e un po' irritante prorompenza fisica della brava Bobulova, sacrificando in parte la storia che tutto sommato si svolge senza troppa originalità. Ma nel complesso il film merita di essere visto, con tutti i suoi pregi e difetti.
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