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L'amore e basta: una pellicola narrata da Luca Zingaretti

Il mondo dell'affettività omosessuale nel film di Stefano Consiglio.
di Marlen Vazzoler

Le origini del film
Luca Zingaretti (62 anni) 11 novembre 1961, Roma (Italia) - Scorpione. Interpreta Himself nel film di Stefano Consiglio L'amore e basta.

sabato 5 settembre 2009 - Incontri

Le origini del film
La pellicola di Stefano Consiglio nasce da un suo precedente lavoro, Il futuro comizio infantile, un film sui bambini tra i 10 e i 13 anni, il cui titolo rievocava il film di Pasolini, Comizi d'amore.
Il futuro comizio infantile cercava di raccontare l'immaginario dei bambini parlando della guerra, della religione, della scuola, del denaro e anche del sesso. A un certo punto Consiglio ha chiesto ai bambini cosa significasse la parola omosessuale e loro hanno bypassato la parola sesso ed hanno risposto che si trattava di persone che si vogliono bene. L'episodio ha colpito moltissimo il regista.
Nasce così un documentario girato in diverse città europee che racconta la vita di coppia di gay e lesbiche.

Come si rapporta con il tema dell'omosessualità la Francia?
Jean-Claude Gayssot: In Francia l'omosessualità è stata una condizione a lungo tempo additata e in qualche modo scomunicata. Tengo a precisare che in Francia come in Italia e in altri paesi, l'inizio della fine della discriminazione è passata attraverso il machismo e il rifiuto dell'uguaglianza e delle pari opportunità tra uomini e donne. Non vorrei fare collusioni politiche però ci terrei a dire che alcuni alti dirigenti politici trattano ed espongono le donne sul mercato favorendo un atteggiamento di disprezzo nei loro confronti ma anche nei confronti dei rapporti tra donne e tra uomini.
Per tornare alla domanda, in Francia c'è stata una lunga lotta affinché i diritti degli omosessuali fossero riconosciuti quantomeno a livello legislativo. Tutte le iniziative legislative sono state riunite sotto quello che noi chiamiamo Pax, una sorta di contratto civile e sociale che può essere sottoscritto da due persone, anche eterosessuali, che garantisce una sorta di livello minimo di protezione, di garanzia su questioni come l'eredità e il fisco. Ma abbiamo ancora molto da fare, come assicurarci il diritto al matrimonio tra omosessuali e all'adozione da parte di tali coppie.
La società civile sembra molto più avanti della dirigenza politica
Grillini: In questo momento si discute di omosessualità perché ci sono le aggressioni a Roma nei confronti degli omosessuali. Una situazione emblematica che credo sia collegata con il cambio dell'amministrazione romana. Ci sono gruppi neo-nazisti che hanno contestato un film presente alla Mostra del Cinema di Venezia, ed è ovvio che quando un sindaco finanzia questi gruppi, gli dà le sedi e come leggiamo sui giornali ci sono degli ex picchiatori che hanno incarichi comunali, altra gente si sente legittimata ad alzare le mani a lanciare le bombe o ad accoltellare le persone. Non si tratta di un bel momento e credo che il film della Lucky Red sia particolarmente importante in questo periodo, perché in Italia la discussione sui diritti e l'uguaglianza tra le coppie di fatto omosessuali ed eterosessuali riguarda tutti.

Come avete realizzato questo film e siete riusciti a farlo andare nelle sale?
Angelo Barbagallo: La proposta che ha convinto me ed Andrea [Occhipinti] è stata l'idea, la curiosità di Stefano di voler scoprire il mondo dell'affettività omosessuale. Vedendo il film ho scoperto delle cose che non conoscevo dal punto di vista dell'emozione, dei sentimenti. La cosa che mi piace di più è il rapporto che Stefano è riuscito a instaurare con queste persone e la loro sincerità nell'aprirsi. Per un eterosessuale le cose che vengono dette nel film sono un po' una scoperta. C'è una totale assenza di vittimismo ma una semplicità nelle interviste che è qualcosa di molto nuovo.
Occhipinti: Io penso che molto spesso il giudizio nasca dal fatto che molte cose non si conoscono. Penso che uno dei punti di forza di questo film sia quello di far conoscere la normalità di coppie che stanno insieme da molto tempo, la semplicità di questo rapporto. In questo film c'è una ragazzina siciliana che dice – Se loro si vogliono bene non è che fanno del male a noi. Felicità per loro -. Si tratta di un messaggio fortissimo quello che danno questi bambini che non hanno nessun pregiudizio e mettono al centro l'aspetto dell'amore e dell'affettività. Stefano come altre persone si chiede cosa c'è di diverso in queste coppie, cosa c'è di particolare e penso che lo racconti abbastanza bene.

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