Invictus - L'Invincibile

Film 2009 | Drammatico, +13 134 min.

Regia di Clint Eastwood. Un film Da vedere 2009 con Morgan Freeman, Matt Damon, Tony Kgoroge, Patrick Mofokeng, Matt Stern, Julian Lewis Jones. Cast completo Titolo originale: Invictus. Genere Drammatico, - USA, 2009, durata 134 minuti. Uscita cinema venerdì 26 febbraio 2010 distribuito da Warner Bros Italia. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,81 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 31 maggio 2017

Nelson Mandela è il presidente eletto del Sud Africa. Il suo intento primario è quello di avviare un processo di riconciliazione nazionale. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 1 candidatura a David di Donatello, 3 candidature a Golden Globes, 1 candidatura a Cesar, 4 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, In Italia al Box Office Invictus - L'Invincibile ha incassato 6,4 milioni di euro .

Invictus - L'Invincibile è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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Consigliato assolutamente sì!
3,81/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,60
PUBBLICO 3,66
CONSIGLIATO SÌ
Eastwood affronta con ammirazione la figura di Nelson Mandela in un film assolutamente classico.
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 10 febbraio 2010
Recensione di Giancarlo Zappoli
mercoledì 10 febbraio 2010

Nelson Mandela è il presidente eletto del Sud Africa. Il suo intento primario è quello di avviare un processo di riconciliazione nazionale. Per far ciò si deve scontrare con forti resistenze sia dalla parte dei bianchi che da quella dei neri. Ma Madiba, come lo chiamano rispettosamente i suoi più stretti collaboratori, non intende demordere. C'è uno sport molto diffuso nel Paese: il rugby e c'è una squadra, gli Springboks, che catalizza l'attenzione di tutti, sia che si interessino di sport sia che non se ne occupino. Perché gli Springboks, squadra formata da tutti bianchi con un solo giocatore nero, sono uno dei simboli dell'apartheid. Mandela decide di puntare proprio su di loro in vista dei Mondiali di rugby che si stanno per giocare in Sudafrica nel 1995. Il suo punto di riferimento per riuscire nell'operazione di riunire la Nazione intorno alla squadra è il suo capitano François Pienaar.
Negli Stati Uniti all'uscita del film c'è chi ha affermato che il nome del protagonista si scriveva Mandela ma si pronunciava Obama. Chi la pensa così evidentemente non conosce nulla di Clint Eastwood. Clint è un repubblicano nel DNA, ha fatto campagna per McCain e attende gli esiti dell'Amministrazione democratica con una fiducia guardinga. Eastwood però è un conservatore illuminato e con il suo cinema ormai da tempo persegue una ricerca nel profondo degli elementi che possono, senza che nessuno perda la propria identità di base, provare a conciliare gli opposti. Lo ha fatto (solo per stare nel breve periodo) con Million Dollar Baby , con Flags of Our Fathers e Lettere da Iwo Jima e, in modo ancor più esplicito e rivolto al grande pubblico, con Gran Torino .
In Invictus trova in Mandela (e in un totalmente mimetico Morgan Freeman) una sorta di supporto storico alla sua ricerca. Ciò che racconta non è frutto della fantasia di uno sceneggiatore ma trae origine dai fatti narrati nel libro di John Carlin "Playing the Enemy: Nelson Mandela and the Game That Made a Nation". Eastwood ne trae un film assolutamente classico sia per quanto riguarda lo stile visivo sia per quanto attiene ai due generi consolidati (biografia e cinema e sport) a cui fa riferimento. Si sente in lui e in Freeman la profonda ammirazione per Mandela con la consapevolezza (lo si dice anche a un certo punto facendo riferimento a una gaffe di una sua guardia del corpo a proposito della famiglia) del rischio dell'agiografia. Che viene sfiorato ma poi in definitiva evitato nel momento in cui si mostra come il desiderio di superare il devastante clima dell'apartheid parta dal cuore ma sia filtrato da uno sguardo razionalmente strategico. Mandela non è spinto dal sentimentalismo. I versi di "Invictus" imparati in prigione hanno rafforzato la tempra di un uomo che sa come raggiungere l'obiettivo rischiando in proprio ma sostenendo il rischio con una strategia ben definita. Lui che non sa granché di rugby non solo si tiene a fianco una sorta di trainer ma impara a memoria volti e nomi dei giocatori. Ha la fortuna di trovare in Pienaar un uomo che non dimentica di essere diventato un segno di divisione ma che non teme di mutare atteggiamento. La rudezza sul campo non è disgiunta dall'intuito e il modo in cui Eastwood ci mostra una partita di cui gli annali hanno già fissato l'esito sottolinea questa empatia. Due uomini, due squadre (gli Springboks e il ristretto staff presidenziale) e due 'popoli' che compiono un primo, importante passo per iniziare a divenire una Nazione nel pieno e moderno senso del termine. Chi ha la parola 'buonismo' sempre a portata di tastiera la sprecherà anche questa volta ricordando magari come in Sudafrica i problemi non siano tuttora completamente risolti. Dimenticando, al contempo, che ci sono film buonisti e buoni film. Invictus appartiene ai secondi.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 22 agosto 2010
laulilla

Il film si apre presentando la difficile situazione del Sud Africa dopo la vittoria elettorale di Nelson Mandela: le troppe umiliazioni dei neri soggetti alla ferocia di un segregazione disumana, non potevano essere cancellate, ma neppure era possibile permettere che le paure dei bianchi (minoritari, ma pur sempre in posizioni di vantaggio economico e "militare", essendo la polizia e l'esercito schierati [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 marzo 2010
aesse

Come fa Clint Eastwood a frequentare temi a vocazione così altamente retorica fornendoci opere cinematografiche, che ne risultano così miracolosamente indenni? Sarà per quelle 2 sole espressioni per cui è famoso come attore che non indulge a ridondanti accelerazioni emotive, ma anche in Invictus riesce a vincere la presunta scommessa la cui posta in quest’ultimo film si è innegabilmente alzata.

martedì 3 aprile 2012
brando fioravanti

La squadra di rugby del sud Africa è composta solo da giocatori bianchi di origine olandese. Non gioca molto bene e non riceve sostegno dalla popolazione nativa, che odia questo sport visto come un esclusiva per bianchi ricchi. Con l'arrivo di Mandela la situazione cambia. Il nuovo capo di stato cerca ostinatamente di unire le diverse etnie presenti nel suo paese.

venerdì 26 febbraio 2010
Fabrizio Cirnigliaro

Mandela ha utilizzato il rugby per raggiungere uno scopo politico e per far ciò ha dovuto prendere delle decisioni impopolari. Impedendo di cambiare nome agli Springboks, ha messo a rischio anche la sua leadership politica. “Se il popolo in questo momento sbaglia, è dovere del leader dimostrare che hanno torto” Oltretutto, a causa dell’ embargo internazionale, la nazionale di rugby sudafricana non [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 marzo 2010
miss brown

Negli ultimi film Clint Eastwood gira attorno al tema del patriottismo, ma visto in modi molto diversi: nei due opposti e paralleli film corali sulla IIWW americani e giapponesi davano tutto per il loro Paese, ma come passive marionette nelle mani delle rispettive gerarchie militari. In GRAN TORINO il vecchio Kovalski prende l'iniziativa, decide che il destino DEVE essere nelle sue mani, il brutto [...] Vai alla recensione »

sabato 27 febbraio 2010
Ace87

Sembrava che il percorso del Cinema di Clint Eastwood, con Gran Torino avesse toccato il culmine dei messaggi che l’ottantenne californiano, attraverso il suo stile, aveva a cuore di lanciare. Dopo gli ultimi tristi quadri della realtà contemporanea, questa volta sembra voler donarci la luce. E lo fa tramutando in lungometraggio gli anni più significativi di uno dei leader nazionali più quotati, più [...] Vai alla recensione »

martedì 29 marzo 2011
Mariomag

Un film sul cambiamento, sulla forza del perdono e sulle grandi virtù dello sport. E' la storia di una missione impossibile: portare una squadra debole e demotivata a vincere il campionato mondiale di rugby contro un team, quello degli All Blacks, considerato un'invincibile armata. Ma Nelson Mandela chiede al capitano Pienaar di giocare non solo per sè e per la squadra, ma soprattutto [...] Vai alla recensione »

domenica 30 settembre 2012
Filippo Catani

Alla vigilia della coppa del mondo di rugby del 1995 ospitata del Sud Africa, Mandela decide di investire tantissimo su questo evento sia dal punto di vista sportivo cercando di spronare la squadra a dare il massimo sia dal punto di vista sociale come una delle occasioni per avviare la riconciliazione tra la popolazione bianca e quella di colore. Il tutto grazie allo splendido rapporto che si crea [...] Vai alla recensione »

mercoledì 9 giugno 2010
Andy11

Regia straordinaria, sceneggiatura sublime, fotografia altrettanto magnifica per una vicenda che lascia tutti affascinati dal grande Nelson Mandela, qui interpretato magistralmente da Morgan Freeman. Probabilmente nessun altro attore si sarebbe potuto calare meglio in questo personaggio. Gli eventi narrati si svolgono nel periodo immediatamente successivo alla fine dell'apartheid e all'elezione [...] Vai alla recensione »

sabato 27 febbraio 2010
Giuseppe Marino - slowfilm

Invictus appartiene ad un genere molto apprezzato nell’ultimo ventennio, che è “il film molto classico di Clint Eastwood”. Caratteristiche dei film appartenenti al genere sono: essere diretti da un regista che si professa conservatore, ma trattare soggetti “progressisti”; avere una fotografia pietrosa, come se lo spettatore vedesse tutto attraverso occhi stanchi, ma sapienti, ma anche un po’ colpevoli; [...] Vai alla recensione »

mercoledì 30 giugno 2010
Linus2k

Eastwood torna dopo l'imbarazzantissimo "Changeling" (con una ancor più imbarazzante Angelina Jolie), e ci porta in Sudafrica con un biopic su uno dei personaggi più importanti del XX secolo: Nelson Mandela. Il merito di questo film è sicuramente quello di evitare il polpettone della storia del personaggio, emozionante sì ma forse assolutamente scontato, ed invece si focalizza un episodio chiave della [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 aprile 2010
dario carta

Nulla può meglio mettere in luce gli intenti sociologici di Clint Eastwood come regista,del suo ultimo "Invictus",dramma storico dalle valenze altamente creative,elemento quantomeno estraneo nell'orizzonte produttivo dell'attuale studio system americano. Eastwood è passato dalla citazione dell'intransigenza razziale seguita da una presa di coscienza,("Gran Torino"),al clima sessista innervato nei [...] Vai alla recensione »

lunedì 12 luglio 2010
Kronos

Puntiglioso e professionale come tutti i lavori di EastWood, è un film ben interpretato e ricco di buone intenzioni: chi non conoscesse quella delicata fase storica sudafricana troverà in 'Invictus' una valida e interessante documentazione. Però, a mio avviso, l'eccessiva dimensione celebrativa, didattica ed educativa dell'opera, finisce per renderla didascalica e un pò scontata.

venerdì 14 giugno 2019
rmarci 05

Clint Eastwood, dopo lo straordinario successo di Gran Torino, si ispira al romanzo del giornalista J. Carlin. Il risultato è una miscela di film sportivo e biografico, che rispetta le convenzioni di entrambi i generi diventandone anche vittima. Per essere un film di Eastwood, infatti, risulta leggermente semplicistico e, solo a tratti, eccessivamente didascalico.

domenica 15 dicembre 2013
williamd

E' morto Nelson Mandela. E si, è questa la trieste notizia di qualche giorno fa. Abbiamo perduto uno degli uomini che hanno cambiato il mondo moderno, in bene. Ex Presidente del Sudafrica e premio Nobel per la pace ha regalato al mondo insegnamenti di vita molto importanti, che possiamo riascoltare guardando questo film: L'invincibile, tratto dal romanzo "Ama il tuo nemico" [...] Vai alla recensione »

lunedì 15 marzo 2010
versozero

INVICTUS, biopic su Nelson Mandela che si focalizza sui campionati mondiali di Rugby del 1995 vinti dal Sudafrica, e sulla loro importanza nell’unificare una nazione e nel processo di pacificazione di un popolo che usciva dagli anni dell’apartheid. Eastwood cambia totalmente genere cinematografico rispetto ai suoi ultimi film ma prosegue il suo racconto di mondi diversi e apparentemente inconciliabili, [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 marzo 2010
olgadik

L’ultima creatura di Eastwood non è un film minore ma non ha la folgorante sintesi di Gran Torino né il fascino di Changeling. Il tema che l’autore ormai ottantenne ha davanti è complesso, carico di implicazioni di tutti i tipi. Ad offrire lo spunto giusto un libro, Ama il tuo nemico di John Carlin, cui Eastwood fa riferimento. Siamo nel 1995: è l’inizio della nuova presidenza sudafricana e Mandela [...] Vai alla recensione »

venerdì 5 marzo 2010
The Lady On The Hot Tin Roof

Le critiche mosse nei confronti di questo film sono unidirezionali: l'assuefazione di Clint Eastwood alle ingiustizie più torbide che ha portato per anni sul grande schermo lo avrebbe disorientato e reso timido di fronte ad una storia fondamentalmente positiva. Di conseguenza, non avrebbe approfondito a sufficienza la figura di Nelson Mandela, qui interpretato dal saggio e carismatico Morgan Freeman, [...] Vai alla recensione »

venerdì 9 gennaio 2015
Great Steven

INVICTUS (USA, 2010) diretto da CLINT EASTWOOD. Interpretato da MORGAN FREEMAN, MATT DAMON, TONY KGOROGE, PATRICK MOFOKENG, MATT STERN, SCOTT EASTWOOD, ADJOA ANDOH, JULIAN LEWIS JONES, LELETI KHUMALO, MARGUERITE WHEATLEY, MCNIEL HENDRIKS Periodo di sei anni nella vita di Nelson Mandela (1918-2013), figlio di un capotribù, laureato in giurisprudenza e avvocato di professione, eletto presidente [...] Vai alla recensione »

domenica 15 dicembre 2013
williamd

E' morto Nelson Mandela. E si, è questa la trieste notizia di qualche giorno fa. Abbiamo perduto uno degli uomini che hanno cambiato il mondo moderno, in bene. Ex Presidente del Sudafrica e premio Nobel per la pace ha regalato al mondo insegnamenti di vita molto importanti, che possiamo riascoltare guardando questo film: L'invincibile, tratto dal romanzo "Ama il tuo nemico" [...] Vai alla recensione »

martedì 18 gennaio 2011
Alexpark

Questa volta Clint Eastwood prende spunto dal libro di John Carlin "Ama il tuo nemico" e ci narra senza scrupoli e con molti particolari quello che poco tempo fa è stato il mito di Mandela.Mandela ritorna libero dopo ventisette anni nel 1990 e subito si impegna per dare al suo paese ciò che non è riuscito a dare negli anni precedenti.

martedì 9 marzo 2010
Domenico Argondizzo

Questo film-documentario stimola alcune considerazioni. Dietro un evento positivo, quale l’evoluzione democratica del Sud Africa, non vi è necessariamente una realtà di più facile pacificazione, rispetto a quella - ad esempio - mediorientale (si pensi solo alla diversa sorte toccata a Nelson Mandela, rispetto alla vita spezzata di Isaac Rabin). Che il supermento dell’apartheid non sia comunque una [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 marzo 2010
G. Romagna

Il primo anno di Nelson Mandela nel ruolo di presidente della Repubblica Sudafricana è raccontato utilizzando come spunto narrativo il cammino della relativa nazionale di rugby, gli Springboks, dalle difficoltà iniziali alle grandi prestazioni nel campionato mondiale 1995, che si tiene proprio in Sudafrica. Lo spunto è di notevole acutezza, perchè permette [...] Vai alla recensione »

domenica 28 febbraio 2010
francesca meneghetti

Due pantere grigie, a quanto pare, fanno coppia vincente nel cinema. Si può dire che rappresentino, nella loro complementarietà, due volti dell’America: il coriaceo ex cowboy Clint Eastwood e il nero Morgan Freeman (Madiba o Mandela in questo film). Eastwood, a differenza di Million Dollar Baby, rimane invisibile, nei suoi panni di regista, mentre Freeman, con la sua bellissima faccia, sembra incarnare [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 febbraio 2019
elgatoloco

Da "Playing the Enemy", romanzo di John Carlin, questo straordinario"Invictus"(2009), bellissima e struggente biografia filmica di Nelson Mandela firmata da quel vero maestro di cinema, più considerato in Francia che negli USA, a livello critico(non parliamo dell'Italia...)che è Clint Eastwood(qui supportato anche dalle belle musiche del figlio Kyle).

sabato 10 aprile 2010
Federinik

Premessa: non è la storia di Nelson Mandela. Dato di fatto: si tratta di un film sul carattere di Nelson Mandela e il suo condizionamento motivazionale su giocatori della mitica nazionale di rugby del Sudafrica. Siamo nel 1995 e la Coppa del Mondo di rugby si svolge in Sudafrica. La nazionale di rugby del Sudafrica parte sfavorita, gioca male inizialmente, poi in seguito il cambio del tecnico impone [...] Vai alla recensione »

sabato 27 febbraio 2010
JOKER79

Eastwood segna un altro colpo da vero INDOMABILE.A qualche mese da un nuovo mondiale in Sud Africa Clint sceglie questa nazione e la sua storia da raccontare. All'indomani delle elezioni, che hanno celebrato la fine dell'apartheid e la vittoria di Mandela alla presidenza, il Sud Africa si ritrova ancora senza un'identità nazionale ed una coscienza civile.

giovedì 22 luglio 2010
Luca Scialo

Nelson Mandela è stato appena eletto Presidente del Sudafrica, dopo aver scontato oltre vent'anni di carcere durante gli anni bui dell'Apartheid con l'accusa di terrorismo. Tra mille difficoltà cerca di ricucire un Paese dove i problemi economici e sociali sono molteplici, accentuati da una divisione razziale difficile da smussare.

venerdì 24 dicembre 2010
joker 91

un film superbo per l'argomento che tratta ovvero quello sportivo,Freeman e Damon sono ancora una volta bravissimi nei loro rispettivi ruoli,messaggi importanti di un uomo che ha fatto la storia di una nazione da cui prendere esempio, una colonna sonora stupenda ed ripresa partita con telecamera in modo azzeccatissimo il tutto unito al cinema classico di un genio Chiamato Clint Eastwood.

lunedì 1 marzo 2010
Gropius

Invictus,film prodotto e diretto sapientemente ed in modo tradizionale dal bravissimo Clint Eastwood,è un film che narra l'evolversi delle vicende socio-poliche dello stato sudafricano all'indomani della scarcerazione del leader politico Nelson Mandela dopo ben ventisette anni di carcere che porterà alla inevitabile caduta dell'apartheid e della conseguente sua elezione [...] Vai alla recensione »

sabato 13 marzo 2010
V

Secondo voi è giusto tradurre invictus con invincibile? Secondo me dichiararsi invitti è una constatazione , un guardarsi alle spalle e vedere che abbiamo saputo resistere ai colpi della sorte : non sono stato mai sconfitto. L'invincibile invece è colui che pensa che non sarà mai sconfitto, qualcuno troppo sicuro delle proprie capacità(mi viene in mente l'Invincibile Armada spagnola, e la sua terribile [...] Vai alla recensione »

giovedì 28 aprile 2011
fran.cesc17

Direi che l’ unico vero difetto sta nel fatto che è un film abbastanza scontato (e non è poco). Insomma: che la squadra sudafricana avrebbe vinto inaspettatamente il mondiale lo si intuisce vedendo il solo trailer. Tuttavia ci sono anche tanti elementi positivi. Uno tra tutti la morale che aleggia pacatamente per tutto il film. Con Mandela presidente, tutti (bianchi e neri) si sarebbero aspettati [...] Vai alla recensione »

martedì 2 marzo 2010
tritono

Non sono competente dal punto di vista tecnico-artigianale, ma a me questo film sembra fatto benissimo. Due ore e passa senza scene cruente, sesso estremo, effetti speciali, musica assordante, pugni allo stomaco allo spettatore, manierismi estetizzanti,etc etc, se le può permettere solo un grande narratore, caparbio lavoratore (come Mandela, del resto.

lunedì 14 dicembre 2009
Spike

Il film di sport più intenso che io abbia mai visto al cinema (a New York). Le scene girate nello stadio sono assolutamente spettacolari e significative, Clint si riconferma il maestro assoluto della settima arte. La vittoria di almeno due Oscar dovrebbe essere assicurata: MIGLIOR FILM MIGLIOR REGIA (alla faccia di AVATAR). fosse per me aggiungerei: MIGLIOR COLONNA SONORA MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 marzo 2010
LAmari

Dopo uno strano pomeriggio di ricordi davanti a un caffè, entro nell'atmosfera deliziosamente retrò del Cinema Italia. Respiro sapore di antico. Quanti anni avrà ormai Clint Easwood? Sorrido ripensando al Texano dagli occhi di ghiaccio. Mi siedo un po' distratta per poi ritrovarmi, verso la fine della pellicola, in completa balìa della partita, alla stregua del più sfegatato tifoso degli Springboks, [...] Vai alla recensione »

lunedì 8 marzo 2010
Lapingra

In questo periodo di tristi uscite finalmente il film. Il vero film. Il film che ti godi e che, uscito dalla sala, sorridi e pensi "Ho visto un film". Finalmente. Naturalmente è inutile dire che Clint Eastwood sia uno dei pochi registi americani che hanno ancora qualcosa da dire. E di questi tempi, credetemi, è davvero difficile trovare gioielli di rara maestosità "cinematografica" come Invictus e [...] Vai alla recensione »

martedì 31 agosto 2010
picassa

Sono d'accordo con i commenti che ritengono il film molto didascalico, ma se il documentario è ben fatto, fatto da Cleant Eastwood e se si tratta di documentare un "uomo che è vissuto 30 anni in una cella ed esce pronto a perdonare chi ce lo ha rinchiuso" ... beh , ne vale la pena!

venerdì 15 gennaio 2010
ceres_susa

Premetto che ho visto il film in lingua originale. Film piacevole, racconta i primi 2 anni di presidenza Mandela, in un paese spaccato tra bianchi e neri. Se non fosse una storia vera, stenterei a credere che un uomo incarcerato da 27 anni, una volta al potere non serbi astio per i suoi carcerieri, ma così é avvenuto in realtà! La storia narra di come Mandela riuscì a far dimenticare l'apartheid grazie [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 marzo 2010
annelise

Il film, a mio avviso, merita le quattro stelle per la realizzazione,per l'interpretazione degli attori e per il messaggio politico ed etico che ha voluto offrire al pubblico. Pur presentando una realtà,a volte edulcorata,con una semplificazione della risoluzione di conflitti di un popolo (tanto diviso e con etnie tanto separate)riesce, tuttavia,a far riflettere,appassionare, incuriosire anche [...] Vai alla recensione »

sabato 6 marzo 2010
moroma

Non perfetto lo ammetto però Clint Estarwood torna in carreggiata dopo il bel GRAN TORINO e il bellissimo CHANGELING con una interpretazione da favola di Morgan Freeman e Matt Dammon che sempre bravo però qui non al massimo delle sue forze. L'inizio è un po' pesante ma dopo riprende i ritmi alla grande. consiglio di vederlo a chiunque di tutte le età.

sabato 6 marzo 2010
wefwfw

solo le 5 stelle si avvicinano a questo film... 

venerdì 5 marzo 2010
infinito176

Dopo GT Clint Eastwood torna ad affrontare il problema del razzismo in un contesto molto complicato come quello del Sud Africa dei primi anni '90. L'apartheid è stato appena abolito e i neri africani vogliono disfarsi di tutto ciò che ricorda loro il vecchio regime razzista, in particolare la squadra di rugby degli Springboks. Nelson Mandela pensa che invece questo sia proprio [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 marzo 2010
Roberta Gilmore

partiamo dal presupposto che un film di clint eastwood di rado delude. anzi, non delude affatto. il film è un pò troppo lento nella prima parte per i miei gusti, ma avvincente nella seconda. il solito clint da una lezione di Storia a noi tutti e ci presenta questa versione inedita di Mandela, che non ritroviamo sui libri di storia, quindi, in qualche modo, fa aumentare la nostra conoscenza [...] Vai alla recensione »

venerdì 12 marzo 2010
marquise

ogni film con clint alla regia è un grande film. gran torino, changeling, flags of our fathers, million dollar baby...per citare gli ultimi. films di diverso genere,ma tutti di un'intensità disarmante! e anche invictus lo è.oltre a rendere omaggio ad un grande uomo del sudafrica e del mondo intero, nelson mandela, vorrei aggiungere che rende onore anche allo sport, in questo caso il rugby.

venerdì 19 marzo 2010
Silvo

Spesso mi sono domandato in questi ultimi anni se fosse possibile, in questa epoca del "politically correct" di facciata, trattare certi temi senza cadere nel bidone di melassa del patetico buonismo che privilegia la visione di un mondo diviso rigidamente in "buoni" e "cattivi", "eroi" e "vigliacchi"....e così via. La tentazione, poi di ricreare delle nuove ridicole "Norimberga" è sempre dietro l'angolo [...] Vai alla recensione »

martedì 9 marzo 2010
az123bcd

come sempre Estwood coglie l'essenziale del rapporto tra persone. lo sport come motivo di unione tra persone. denso,pulito,limpido e forte il messaggio. siamo tutti uomini diversi solo per il colore della pelle,religione e costumi sociale,ma l'amore per lo sport azzera ogni sorta di apharteid. splendido film.

martedì 9 marzo 2010
francesca50

questi sono film di valore! clint eastwood non mi ha mai deluso ma questo è uno dei migliori. spero di rivederlo anche come attore e gli auguro di vivere tantissimo per la sua e la nostra gioia. fa film profondi per un pubblico non intellettualoide ma intelligente.in questo ha toccato un tema sociale ma di attualità. spero che prima o poi riesca a cogliere il tema dei giovani non ben inseriti nella [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 marzo 2010
Francesca72

Cosa può unire le diverse etnie di un popolo profondamente diviso da colori e culture differenti con un presidente nero? Lo sport. E Mandela capisce che solo valorizzando lo sport nazionale, il rugby, della comunità bianca del Sudafrica potrà avere l'unità del popolo arcobaleno sotto un'unica bandiera. Il che è una metafora universale, visto che tutti ci ricordiamo di essere un'unica nazione solo [...] Vai alla recensione »

martedì 6 luglio 2010
Vittorio

Eastwood non sbaglia un colpo!!! Classico film...che dona speranza e voglia di lottare... Super Freeman e soprattutto....per chi non conosce la sua storia...studiate Mandela....l'ultimo dei grandi.... Film da vedere

lunedì 19 aprile 2010
eastwood

Dopo il sucesso di"Gran Torino",torna dietro la macchina da presa Clint Eastwood con l'amico Morgan Freeman(Gli spietati,Million Dollar Baby),nella storia vera "Invictus",dove il protagonista Morgan Freeman interpreta Nelson Mandela che dopo più di venti anni di carcere,viene eletto presidente dal Sud Africa,trovandosi una nazione sfaldata,divisa e persa.

Frasi
Son io il signore del mio destino, il capitano dell'anima mia
Una frase di Nelson Mandela (Morgan Freeman)
dal film Invictus - L'Invincibile - a cura di fabrizio cammarota
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Ancora Clint Eastwood e ancora un suo film in cui il cinema ha modo di imporsi al suo meglio, toccando le corde più vivide: dall'azione, all'emozione fino all'impegno storico-politico. L'occasione, questa volta, è una data di fondamentale importanza per il Sud Africa dopo l'apartheid: la partita di rugby che vide nel 1995 la squadra sudafricana vincere i Mondiali, contro ogni aspettativa.

Alberto Crespi
L'Unità

Per apprezzare Invictus amare il rugby non è indispensabile, ma aiuta. Aiuterebbe anche non avere una visione talebana del cinema e non essere obnubilati dalla vecchia «politica degli Autori» (ancora!?) inventata dalla Nouvelle Vague negli anni '50: lo diciamo perché, alle proiezioni-stampa, c'era puzza... di puzza sotto il naso, di riflessioni del tipo «non sembra un film di Clint Eastwood», è diverso [...] Vai alla recensione »

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

C' è un pericolo, a proposito di Invictus - L'invincibile (Usa, 2009,133'). Anzi, ce ne sono due. Il primo si mostra già nel sottotitolo italiano. Non è invincibile, Rolihlahla Mandela, detto Nelson. Piuttosto è un non vinto: la sua misura morale e politica non è quella (pericolosa) dell'eroe, ma quella dell'uomo comune che le difficoltà e le sofferenze trasformano in un capo, come si legge nella sua [...] Vai alla recensione »

Roberta Ronconi
Liberazione

Difficile ormai giudicare l'opera di un artista in costante crescita come Clint Eastwood, 80 anni il prossimo maggio e un curriculum cinematografico (come attore, regista, produttore, musicista) impressionante. Usciamo estasiati dall'ultimo capolavoro di Gran Torino , storia di un veterano incazzato della guerra di Corea che impara - nel giro delle due ore del film - a convivere con i suoi vicini coreani, [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

La storia del Sud Africa ispirava bei film - come Zulu e Le sabbie del Kalahari, entrambi di Cy Endfield - quando la decolonizzazione rendeva un'isola politica questa penisola geografica che separa l'Oceano Atlantico dall'Oceano Indiano. Era con malinconia che Africa addio di Gualtiero Jacopetti mostrava sulle scogliere del Capo di Buona Speranza i pinguini, tagliati fuori dal Polo dopo l'ultima glaciazione [...] Vai alla recensione »

Paola Casella
Europa

La bellezza della carriera di Clint Eastwood, e della sua parabola personale, è che con gli anni raggiunge una sempre maggiore semplicità di stile e di intenti, perseguendo un obiettivo di purezza tanto interiore quanto formale, di rigore etico ed estetico. È un viaggio affascinante al quale siamo tutti invitati a partecipare, come spettatori e come esseri umani.

A. O. Scott
The New York Times

It may not seem obvious at first, but Clint Eastwood’s “Invictus,” a rousing true story of athletic triumph, is also that director’s latest exploration of revenge, the defining theme of his career. It is hard to think of an actor or a filmmaker who so cleanly embodies a single human impulse in the way that Mr. Eastwood — from “Pale Rider” to “Mystic River,” from Dirty Harry to “Gran Torino” — personifies [...] Vai alla recensione »

Gaetano Vallini
L'Osservatore Romano

Accade a volte che un evento sportivo assuma significati che vanno oltre l' aspetto agonistico. Così se per la maggior parte della gente la finale della Coppa del mondo di rugby del 1995 disputata all'Ellis Park Stadium di Johannesburg fu solo un'avvincente partita, peraltro con un risultato sorprendente, per il Sud Africa rappresentò un momento cruciale della storia nazionale.

Roberto Silvestri
Il Manifesto

Un giocatore di rugby «coloured» si fa passare per bianco pur di entrare nel mitico 15 degli Springboks... Il film, del 1976, prodotto a Cape Town da Tommie Meyer e diretto dall'australiano Rod Hay, specializzato in film di sport e musica indirizzati a neri, bianchi e meticci, venne censurato da Pretoria. Poi questo sport-movie appassionante (e che anticipava il motto: «una squadra, un paese») uscirà [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Il 24 giugno 1995 l'Ellis Park Stadium di Johannesburg fu teatro di due vittorie storiche. La nazionale di rugby sudafricana, gli Springboks, strappò la coppa del mondo ai mitici e superfavoriti All Blacks neozelandesi. E il presidente Nelson Mandela vinse una battaglia delicata quanto decisiva per la riunificazione del paese. Usare come strumento di pace il rugby, sport praticato dai bianchi e considerato [...] Vai alla recensione »

Francesco Bolzoni
Avvenire

Invictus, con i bravissimi Morgan Freeman e Matt Damon, il bel film di Clint Eastwood (da venerdì 26 nelle sale italiane), il migliore dei registi americani, è stato girato in Sud Africa, nelle città di Cape Town e Johannesburg. Eastwood è regista eccletico, capace di passare da un ripensamento dell'episodio di Iwo Jima , l'isola che segnò una pagina fondamentale nella storia della guerra nel Pacifico, [...] Vai alla recensione »

Jason Hickel
Mail & Guardian

Invictus, uscito negli Stati Uniti a dicembre, ha ricevuto ottime recensioni, ha avuto un buon risultato al botteghino e si è guadagnato nomination a destra e a sinistra. Successi importanti per Clint Eastwood, anche se il film non affronta come dovrebbe quello che è il suo argomento principale e più delicato: la questione razziale. Invictus esplora le tensioni della transizione politica in Sudafrica [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Un film classico, anzi superclassico. Nel senso del cinema americano fedele ai propri valori d'alto artigianato e per nulla intimidito dal manicheismo d'espressione: Clint Eastwood, alla trentesima prova da regista (chi l'avrebbe detto quando esordì nel 1971 snobbato da tutti), accorpa il film biografico con quello sportivo e rende un gran servizio all'amico Morgan Freeman.

Kenneth Turan
The Los Angeles Times

"Invictus" is Clint Eastwood's latest and most unexpected foray in his one-man campaign to make movies the way they used to be made. Instead of a thriller, war movie or western, the director has turned out a stirring drama about South African leader Nelson Mandela, blending entertainment, social message and history lesson in a way that recalls such decades-old films as "The Story of Louis Pasteur," [...] Vai alla recensione »

Peter Travers
Rolling Stone

Clint Eastwood's potent new film is based on a true story about a newly elected black president struggling to unite citizens divided by racism. The name Obama never comes up — it couldn't, since the time is 1995 and the place is South Africa. The president is Nelson Mandela (Morgan Freeman), who was voted into office the year before, in the country's first free election.

Malcom Pagani
Il Fatto Quotidiano

L'irriducibile spettacolo del Rugby, nel sottile decrittaggio sentimentale del Sudafrica post-Apartheid. Una nazione divisa, diffidenze superiori ai punti di contatto, odio che cova agli angoli delle strade, paura. Al centro di questo quadro dalla complicata risoluzione, Clint Eastwood mette Nelson Mandela e un episodio apparentemente minore della sua vasta epopea.

Lietta Tornabuoni
L'Espresso

Vengono dette in gergo "nobil-film" le opere cinematografiche probe, agiografiche, paragonabili a una buona .azione: e "Invictus" di Clint Eastwood sicuramente appartiene al genere. Appena eletto presidente del Sudafrica, Nelson Mandela, che aveva passato 27 anni in carcere e che i sudafricani neri chiamavano Madiba nella loro lingua xhosa, si rese conto che il primo compito era quello di riconciliare [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Azione, sport, creatività politica, musica e poesia, il seme della libertà secondo Eastwood. Non ricostruisce soltanto l'episodio della squadra di rugby sudafricana che, sostenuta da Mandela, ribaltò l'immagine razzista subita nel mondo. Suscitando, nella centrata interpretazione di Freeman, la dotazione morale e la forza umana del presidente, anche nel confronto con il capitano bianco Pienaar (ottimo [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Un campionato mondiale di rugby diventa simbolo d'orgoglio nazionale, del possibile superamento dell'apartheid in Sudafrica, della conciliazione tra l'esigua minoranza dei bianchi afrikaner e l'immensa maggioranza dei neri indigeni. Il rugby è filmato così bene da rendere credibile questa possibilità: le sequenze sportive sono entusiasmanti, scattanti, epiche, piene di forza, concitazione e passione, [...] Vai alla recensione »

NEWS
LIBRI
martedì 2 marzo 2010
Fabio Secchi Frau

La recensione *** Sud Africa, dove bianchi e neri uscivano dal cuore di tenebra dell'apartheid. Le strade della politica non possono fare i sudafricani, anche se il Sud Africa è fatto. Ci vuole qualcosa di più selvaggio, qualcosa che parli ai loro [...]

NEWS
mercoledì 10 febbraio 2010
Valeria Filippi

Tre dei film più attesi del 2010 Mentre fuori il freddo ancora imperversa, nelle sale cinematografiche di tutta Italia arriveranno diversi lavori lungamente attesi dai fan di tutto il mondo: tra febbraio e marzo potremo godere di una tripletta di film [...]

NEWS
martedì 29 dicembre 2009
Gabriele Niola

365 giorni di cinema Sarà difficile che il 2010 riesca a replicare l'annata 2009, colma di buon cinema per tutti i tipi di palati, eppure qualche indizio già lo possiamo avere. I film targati 2010 (sarà un altro paio di maniche vedere se ce la faranno [...]

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