Gomorra

Film 2008 | Drammatico, 135 min.

Anno2008
GenereDrammatico,
ProduzioneItalia
Durata135 minuti
Regia diMatteo Garrone
AttoriToni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra Salvatore Abruzzese, Marco Macor, Ciro Petrone, Carmine Paternoster, Simone Sacchettino, Salvatore Ruocco, Vincenzo Fabricino, Vincenzo Altamura, Italo Renda, Salvatore Striano, Carlo Del Sorbo, Vincenzo Bombolo, Alfonso Santagata, Massimo Emilio Gobbi.
Uscitavenerdì 16 maggio 2008
TagDa vedere 2008
Distribuzione01 Distribution
MYmonetro 3,93 su 50 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Matteo Garrone. Un film Da vedere 2008 con Toni Servillo, Gianfelice Imparato, Maria Nazionale, Salvatore Cantalupo, Gigio Morra. Cast completo Genere Drammatico, - Italia, 2008, durata 135 minuti. Uscita cinema venerdì 16 maggio 2008 distribuito da 01 Distribution. - MYmonetro 3,93 su 50 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento mercoledì 15 aprile 2020

Ritratto della camorra e della criminalità contemporanea nella città di Napoli. Dal Best-seller di Roberto Saviano. Il film è stato premiato al Festival di Cannes, ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, ha ottenuto 11 candidature e vinto 7 David di Donatello, ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, ha ottenuto 1 candidatura a Critics Choice Award, In Italia al Box Office Gomorra ha incassato 10,2 milioni di euro .

Gomorra è disponibile a Noleggio e in Digital Download
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2008
Consigliato assolutamente sì!
3,93/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 4,14
PUBBLICO 3,56
ASSOLUTAMENTE SÌ
Crudo e angosciante, ripreso dal vero e musicato dalle grida e dagli spari di Scampia.
Recensione di Marianna Cappi
Recensione di Marianna Cappi

Totò ha tredici anni, aiuta la madre a portare la spesa a domicilio nelle case del vicinato e sogna di affiancare i grandi, quelli che girano in macchina invece che in motorino, che indossano i giubbotti antiproiettile, che contano i soldi e i loro morti. Ma diventare grandi, a Scampia, significa farli i morti, scambiare l'adolescenza con una pistola. O magari, come accade a Marco e Ciro, trovare un arsenale, sparare cannonate che ti fanno sentire invincibile. Puoi mettere paura, ma c'è sempre chi ne ha meno di te. Impossibile fuggire, si sta da una parte o dall'altra, e può accadere che la guerra immischi anche Don Ciro (Imparato), una vita da tranquillo porta-soldi, perché gli ordini sono mutati, il clan s'è spezzato in due. Si può cambiare mestiere, passare come fa Pasquale dalla confezione di abiti d'alta moda in una fabbrica in nero a guidare i camion della camorra in giro per l'Italia, ma non si può uscire dal Sistema che tutto sa e tutto controlla. Quando Roberto si lamenta di un posto redditizio e sicuro nel campo dello smaltimento dei rifiuti tossici, Franco (Servillo), il suo datore di lavoro, lo ammonisce: non creda di essere migliore degli altri. Funziona così, non c'è niente da fare.
Matteo Garrone porta sullo schermo Gomorra, libro-scandalo di Roberto Saviano che in Italia ha venduto oltre un milione di copie, aprendo il sipario sulla luce artificiale e ustionante di una lampada per camorristi vanitosi ed esaltati. Il sole non illumina più le province di Napoli e Caserta, impossibile rischiarare questa terra buia e straniera al punto che gli italiani hanno bisogno dei sottotitoli per decifrarla. Siamo in un altro paese: all'inferno. Che non si trova nel centro della terra, ma solo pochi metri giù dalla statale o sotto la coltivazione delle pesche che mangiamo tutti, nutrite di scorie letali, trasformate in bombe che seminano tumori con la compiacenza dei rispettabili industriali del nord.
Nessun barlume di bellezza dentro questo buio fitto sotto il sole; forse la bellezza è nata qui, per caso o per errore, ma è volata lontano, addosso a Scarlett Johansson, col risultato che chi l'ha partorita è rimasto ancora più solo ed impotente.
Il film di Garrone è crudo e angosciante, ripreso dal vero, musicato dal suono delle grida e degli spari di Scampia. Una volta si diceva "giusto", quando dire "bello" non aveva senso. Giustissimo, dunque.
Del libro, il film sceglie alcuni fili, li intreccia, s'impone come uno sciroppo avvelenato, senza la possibilità di voltar pagina o sospendere la lettura. Del libro, soprattutto, sposa il punto di vista, da dentro, e tuttavia inevitabilmente fuori, in salvo. "Ma - scrive Saviano - osservare il buco, tenerlo davanti insomma, dà una sensazione strana. Una pesantezza ansiosa. Come avere la verità sullo stomaco". Gomorra, sullo stomaco, pesa come un macigno. Solo una ruspa potrebbe sollevarlo, per "sversarlo" altrove e chiudere in circolo vizioso, come il suono del film.

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GOMORRA disponibile in DVD o BluRay

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 9 novembre 2010
catullo

Si può certamente affermare che "Gomorra" sia un film neorealista che rappresenta una realtà drammatica in modo diretto e scarno e il film per la sua forza espressiva ti coinvolge al punto che è come se noi seguissimo personalmente questa realtà dall'interno del film . E' incredibile che vi sia della gente che sia rimasta scandalizzata e indignata per questa rappresentazione cruda di una realtà nota.... [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 marzo 2009
mikelino

credo che qui si stia completamente perdenendo il vero nocciolo della questione in quanto di fronte a questo film, o qualsiasi altra cosa lo riteniate( visto che per alcuni di voi può essere paragonato ad un filmato matoriale in grande stile) il dibbattito che emerge e quello della scelta del averlo realizzato in dialetto o del fatto che non possa essere considerato un vero e proprio film.

martedì 16 febbraio 2010
jules

Forse chi non è nato e vissuto sempre a Napoli non poteva comprendere fino in fondo l’assurdità del viverci. Quotidianamente. Immersi tra i contrasti, tra le facce, i suoni, gli odori, le sensazioni che solo qui si potevano incontrare. E quella violenza, d’anima e di corpo, che trasuda dalle parole, dai gesti, dai comportamenti, dai luoghi.

martedì 11 agosto 2015
ARISTOTELES

Questa e' la camorra ed e' rappresentata cosi' bene che sembra un documentario. Chi vive in Campania ,come me, non si e' sconvolto neppure vedendo la cruda verita' del film. Ci sono zone, come Scampia, che sono rari ed evidenti picchi di una realta' corrotta e distorta ma sopratutto ci sono storie ,come quella del sarto e di Roberto o personaggi ,come Servillo,che sono il [...] Vai alla recensione »

venerdì 26 giugno 2015
Barolo

Come un pugno nello stomaco ,questo film di Garrone è una discesa  nei gironi infernali della camorra.Per chi come me abita in questo territorio degradato e martoriato dall'uomo e dimenticato dalla civiltà, è doveroso parlare di cinema verità.Chi ha messo in giro la voce che film di questo tipo fanno cattiva pubblicità a Napoli o è in malafede [...] Vai alla recensione »

lunedì 1 giugno 2015
Paolo_Sem

Gran film Gomorra di Matteo Garrone, una pellicola che narra 4 storie differenti unite però da un unico filo conduttore: la camorra, i protagonisti sono: un bambino, due ragazzi, un sarto e un imprenditore. Un lungometraggio che fa da testimone alla miseria di una società corrotta come quella narrata nel film, Garrone con questa sua fatica ci vuole semplicemente dire che in questi giri [...] Vai alla recensione »

sabato 2 maggio 2015
Great Steven

GOMORRA (IT, 2008) diretto da MATTEO GARRONE. Interpretato da TONI SERVILLO, GIANFELICE IMPARATO, MARIA NAZIONALE, SALVATORE CANTALUPO, SALVATORE ABRUZZESE, MARCO MACOR, CIRO PETRONE, CARMINE PATERNOSTER Alla base di questo racconto apocalittico e totalmente pessimista c’è il romanzo, uscito nel 2006, tradotto in trentatré lingue e con all’attivo almeno due milioni di [...] Vai alla recensione »

sabato 23 marzo 2013
kondor17

Garrone confeziona un piccolo capolavoro sul romanzo di Saviano, quasi fosse stato il sarto Pasquale (l'ottimo Cantalupo) a ritagliarlo su misura. Ottima l'ambientazione, la tensione, la recitazione di tutti gli attori (e i non-attori). Sopra a tutti metterei però Gianfelice Imparato, che interpreta un Ciro grandioso, indimenticabile.

lunedì 13 aprile 2009
misspiggy89

La sensazione che si ha guardando "Gomorra" di Matteo Garrone è di una discesa agli inferi, non lenta e graduale ma immediata, infatti già nelle prime scene scorre il sangue. Ci si immerge in un mondo in cui potere e denaro sono gli unici valori da seguire, un mondo in cui l'aspirazione più grande di un ragazzino non è diventare un calciatore ma entrare nel Sistema.

domenica 5 aprile 2009
Abo93

Un film profondo, crudo, interessante e sicuramente importante. Ma non è una pellicola che può piacere a tutti: assume le caratteristiche del docamentario(come le personalità non molto delineate dei personaggi, l'assenza di una trama unica, articolata e centrale) e per questo non può far breccia nel cuore di tutti. Avrei preferito uno stile più classico, forse gia visto (con grandi attori, una colonna [...] Vai alla recensione »

mercoledì 25 maggio 2011
mara65

Sono una delle poche a dire che questo film è brutto. Recitato male (ok che molti erano attori presi dalla strada... ma ci sono molti film simili recitati meglio). Lo stesso Servillo, non è all'altezza, imprigionato in batture improvvisate, nello stile di Garrone. Lo stile documentaristico di Garrone, che non prevede una sceneggiatura solida, è il suo maggior limite e spesso si vedono gli attori impreparati [...] Vai alla recensione »

mercoledì 23 settembre 2009
ELISBETH

HO RIVISTO IL FILM ED è STATO COME UN VIAGGIO SENZA RITORNO.RITORNO ALL'INFERNO DI UN SISTEMA DI VITA PAUROSAMENTE VICINO,TRISTISSIMAMENTE INESORABILE NELLA SUA LEGGE DI NON VITA.TUTTO è CONTEGGIARE I PROFITTI,CONTARE MAZZETTE DI SOLDI,IMMAGINE,QUESTA,CHE RICORRE FREQUENTEMENTE NEL FILM.SI RIMANE SVUOTATI DI OGNI SPERANZA CHE DIVENTA PURA UTOPIA,SI PENSA ALLA PROPRIA VITA,AL PRORIO MICROCOSMO E,QUASI [...] Vai alla recensione »

sabato 11 agosto 2012
queen251

assolutamente realistico. Senza fronzoli e va diritto al sodo. Cronistoria fedele di episodi camorristici che potrebbero accadere domani. Un film che lascia il segno.

lunedì 2 aprile 2012
brando fioravanti

Ritratto perfetto di un paese dove il male è diventato uno stile di vita. I camorristi vengono descitti come spietati, ma anche con l'inteliggenza di camuffare la realtà e di saper gestire i loschi affari causando meno problemi possibili. Attori non professionisti ma molto convincenti, fotografia bellissima. Meritava qualche premio di più.

sabato 13 giugno 2009
Dany/Joker

Gli do 4 stelle, ma c'è una scena, quella in cui Gianfelice Imparato cammina sopra dei corpi morti e scappa via (la scena è ripresa dall'alto) che se ne merita 5: veramente un capolavoro del cinema italiano, nonostante il linguaggio in maggior parte zingaro/napoletano

sabato 19 novembre 2011
diabolik97

Film che racconta la verità su Napoli e quartieri, la verità sulla Camorra. Gomorra ha il merito di raccontare la camorra con gli occhi di un uomo del sud che gira per le frontiere di questa città "Illegale",racconta in modo semplice il sistema di questa criminalità. Un film che merita di essere visto.

martedì 1 novembre 2011
tiamaster

Dal omonimo libro di roberto saviano,un film che illustra la camorra in maniera cruda e angosciante.Girato per davvero a scampia (che scenario desolante) il film è uno sguardo sul più grande gruppo di criminalità organizzata d'italia,durante la visione è inevitabile rimanere paralizzati sul divano,e a fine visione ti senti come se ti avessero preso a pugni nella pancia.

sabato 15 maggio 2021
Gianni

Fantastica

mercoledì 18 marzo 2020
angela.casalaro

Parto dal presupposto che ritengo che La Serie 1 di Gomorra sia stata fatta molto meglio rispetto al Film stesso.Detto questo procedo con ordine per chiarite il mio punto di vista e dare un senso alle 3 stelle che ho appena dato al Film.Pensavo di non doverlo fare onestamente, ma mi ritrovo principalmente a fare un confronto tra LA SERIE 1(puntata dalla 1 alla 12) e il FILM; in quanto avendoli visti [...] Vai alla recensione »

mercoledì 18 marzo 2020
angela.casalaro

Parto dal presupposto che ritengo che La Serie 1 di Gomorra sia stata fatta molto meglio rispetto al Film stesso. Detto questo procedo con ordine per chiarite il mio punto di vista e dare un senso alle 3 stelle che ho appena dato al Film. Pensavo di non doverlo fare onestamente, ma mi ritrovo principalmente a fare un confronto tra LA SERIE 1(puntata dalla 1 alla 12) e il FILM; in quanto avendoli [...] Vai alla recensione »

sabato 18 luglio 2009
fedeandri

bello

domenica 2 agosto 2009
Luviana

Sono d'accordo con chi ha scritto nel forum: 1) che la realtà è molto peggiore di ciò che si vede nel film.. 2) che riguarda più la manovalanza camorristica che il potere forte.. 3) che le diciture finali del film forse andavano meglio all'inizio 4) che il dialetto napoletano addolcisce ciò che viene detto ( un dialetto che adoro...) Due scene mi sono piaciute moltissimo in questo film, che mostra [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 dicembre 2009
oggiero

Un film odioso, come odioso era il libro. La rappresentazione disonesta di una disfunzione sociale da parte della classe sociale che la produce. Ecco il ghetto, il borghese trema impaurito all'orribile visione, frotte di ragazzini ignoranti che cercano di darsi un tono fotografando le vele, l'italietta dirigente, ladra e traffichina che plaude al coraggioso figlio giornalista raccomandato che mostra [...] Vai alla recensione »

giovedì 5 novembre 2009
Saix91

... però esprimerò ugualmente un mio parere. Questo film fa schifo. Sì, proprio uno di quei classici film che esci dal cinema e ti vien da dire "ho sprecato due/tre ore della mia vita, più sette euro di biglietto (meno male l'ho visto gratis grazie ad un progetto scolastico)". Allora prima di tutto vorrei sapere la trovata geniale del dialetto! Un conto era, come ha fatto Kevin Costner in "balla coi [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 dicembre 2009
marezia

Proprio azzeccato... Vergognoso!

Frasi
Sono io il più forte, il numero uno!!!
Una frase di Marco (Marco Macor)
dal film Gomorra - a cura di terry
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Sandro Rezoagli
Ciak

Gomorra inizia con una carneficina ai raggi UVA in cui il sangue si fa cobalto e il rito kitsch dell'abbronzatura totale una macelleria. Subito dopo, al rumore secco degli spari e alle risate beffarde dei killer subentra un dolce fruscio di soldi. Il ragioniere della camorra, quello che ha l'incarico di distribuire gli stipendi a chi ha un parente morto ammazzato o in galera, conta velocemente mazzette [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Inutile far finta: Cannes inizia solo domani, ma avendo visto tre film italiani sui quattro in partenza per la Croisette, vorremmo anticiparvi che la squadra azzurra stupirà il mondo. Non tanto perché i film siano belli (e sono belli), quanto perché raccontano un'Italia insospettata, che lascerà tutti di stucco. Certo, né Gomorra di Matteo Garrone (concorso), né Sangue pazzo di Marco Tullio Giordana [...] Vai alla recensione »

Paolo Boschi
Scanner

Il sistema occulto (ma non troppo) in base al quale vanno avanti le cose nelle zone controllate dalla Camorra in Campania è al centro del fortunato bestseller di Roberto Saviano, un libro sospeso tra romanzo e inchiesta, che Matteo Garrone è riuscito a traslare con efficacia sul grande schermo nell’unico modo possibile: una struttura corale ad incastro che certo per il piglio di denuncia il vecchio [...] Vai alla recensione »

Gianluca di Feo
Il Venerdì di Repubblica

Abbiamo visto in anteprima con il pm che indagò sulle stragi di camorra, il film tratto dal romanzo di Saviano del regista Garrone. Una apocalisse tutta in dialetto. Un inferno di violenza e degrado. Girato nei fortini dei clan. La statua di padre Pio che cala dai piani alti delle Vele di Secondigliano, il mostro urbanistica diventato teatro della faida di camorra più sanguinosa.

Jacques Mandelbaum
Le Monde

Misère de la Mafia Il n'est pas improbable que les historiens du futur citent, au détour d'une étude sur la représentation de la Mafia au cinéma, Gomorra comme une tardive mais implacable antithèse du célébrissime Parrain de Francis Ford Coppola. Non que les deux films n'aboutissent, peu ou prou, au même tableau de désolation. La grande différence, par-delà celle qui sépare l'Italie de l'Amérique, [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

In Francia, dove Gomorra di Matteo Garrone viene presentato in concorso al festival di Cannes il prossimo 18 maggio, si domandano se si tratti di un caso o della resurrezione d'una tradizione cinematografica molto italiana. Francesco Rosi, maestro del cinema italiano di denuncia sociale, dice che «non si tratta di resurrezione ma di continuità d'una generazione diversa dalla mia che vuol tradurre la [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

«Gomorra», istruzioni per l'uso. Grazie anche all'eco del passaggio festivaliero, una babele di riflessioni, connessioni e contaminazioni rischia di confondere la qualità di un giudizio che deve restare prerogativa dello spettatore. Per aiutarlo a resistere allo tsunami mediatico, proviamo a raccogliere alcuni canoni di fruizione. Primo. Non farsi crocifiggere dal falso dilemma «C'è o non c'è la vera [...] Vai alla recensione »

Piera Detassis
Panorama

Fra le tante storie del romanzo Gomorra Matteo Garrone ne sceglie cinque, pedinando con cinepresa nervosa ragazzi e uomini della camorra napoletana e dell'esercito nemico dei casalesi. E la pasta densa della scrittura di Roberto Saviano, sciolta in acido, diventa un film duro, implacabile, sordo come il tonfo di uno sparo. L'apocalisse oggi, senza requie, sgranata tutta in dialetto stretto, senza volti [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Benvenuti in Campania, terra di bufale e kalashnikov, acquitrini e clan criminali, sarti geniali e rifiuti tossici. Benvenuti nella regione che meglio riassume il resto d'Italia e forse del mondo con il suo miscuglio di talento e delinquenza, legale e sommerso, ragione e follia. Benvenuti nel film che dopo tanti tentativi imperfetti o prematuri dà volto, voce, forma, colore a questo magma che chiamiamo [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Bellissimo film in concorso, Gomorra di Matteo Garrone è parlato in dialetto con sottotitoli italiani: questo dà una sensazione remota. Come si sa, racconta la camorra nelle province di Napoli e di Caserta, ma la parola «camorra» nessuno la usa più: dicono piuttosto «il sistema» oppure dicono nulla, non servono definizioni. Le mafie italiane (informa Roberto Saviano, dal cui libro, edito da Mondadori [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Un film che si farà ricordare, questo che è il sesto di Matteo Garrone, autore partito in sordina con i suoi primi tre film schivi e appartati (come è lui, in persona) ma già portatori di un punto di vista originale, e poi decisamente decollato con gli altri due "L'imbalsamatore" e "Primo amore". Un film, Gomorra, che sarà difficile dimenticare e che non può lasciare indifferenti, proprio come il libro [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Un silenzio impressionato ha accolto, alla prima proiezione destinata alla stampa, Gomorra, il film che Matteo Garrone ha tratto dal libro sulla camorra di Roberto Saviano (venduto in Italia da Mondadori in un milione e 200 mila copie, tradotto in 33 lingue, un successo straordinario). Il film, parlato in napoletano con sottotitoli, esce in 400 sale italiane venerdì e passa in concorso al Festival [...] Vai alla recensione »

Claudio G. Fava
Emme - Modena Mondo

Vedendo “Gomorra” di Matteo Garrone, si provano reazioni molto complesse e in parte contraddittorie. Ci si rende subito conto di essere in presenza di un grande film dove il regista e uno stuolo di sceneggiatori riescono a portare sullo schermo il magma ribollente che agita come una forza biologica parallela il tessuto della società napoletana. Fra gli sceneggiatori ci sono lo stesso Garrone e Roberto [...] Vai alla recensione »

Pierluigi Ronchetti
ItaliaOggi

L'autore del libro da cui è tratto questo film, Roberto Saviano, vive sotto scorta. Matteo Garrone, giovane regista (forse avete visto L'iinbalsamatore) fa onore al cinema del nostro paese con questo pluripremiato lungometraggio dove con una narrazione apparentemente casuale e distratta ma in realtà puntigliosamente ricca di particolari studiatissimi, ci racconta la devastazione che la camorra ha compiuto [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

«Gomorra» di Roberto Saviano era un romanzo-inchiesta che documentava dal vivo le malefatte della camorra non solo a Napoli e in Campania ma anche nelle più impensate sedi internazionali. Oggi Matteo Garrone vi si è rivolto per un film, dopo i successi de "L'inbalsamatore" e di Primo Amore", e ne ha ricavato cinque storie, tutte autentiche, ma pur ambientandole sui luoghi stessi dove si erano verificate, [...] Vai alla recensione »

Anthony Lane
The New Yorker

The first thing you should know about "Gomorrah" is that no fewer than three members of its cast have been arrested on suspicion of illegal activities. There could be no more unimpeachable testament, surely, to the integrity of Matteo Garrone's film, which is about organized crime in Naples. Many of the actors were recruited from the area, presumably on the basis that they already knew the ropes, not [...] Vai alla recensione »

Luca Mastrantonio
Il Riformista

Gomorra di Matteo Garrone - da oggi nelle sale - non è un film d'impegno nel senso didascalico, e dunque deteriore, del termine. È epico, ma non ha eroi, semmai una folla di anti-eroi, comunque senza dio, tranne il denaro, dio laico e laido. Qui, non ci sono i cattivi, i cattivi tradizionali, quelli che si contrappongono ai buoni. Il film non dice quello che si deve o non si deve fare, quello che va [...] Vai alla recensione »

Kenneth Turan
The Los Angeles Times

"Gomorrah" is a gangster film that departs from the glamorizing norm. The acclaimed winner of the Grand Jury Prize at Cannes and Italy's entry in the Oscar race, it is a vividly panoramic film about a pitiless world of criminality. A world where no human impulse or attempt at decency goes unpunished, a world where it's worth your life to get out alive.

Valerio Caprara
Il Mattino

Napoli, ieri e oggi. C'è da restare prigionieri di un castello di stereotipi o da inebriarsi dei soliti cavilli politicanti. Roberto Saviano, che non sarà il solo, ma è comunque un eroe civile, ha scrutato negli abissi della realtà criminale con la sua folgorante scrittura sospesa tra romanzo e inchiesta; Matteo Garrone, uno dei pochissimi registi italiani degni della qualifica, ha trasposto «Gomorra» [...] Vai alla recensione »

Roberto Silvestri
Il Manifesto

«E l'uomo si ricordi che molte superbe e ricche città, proprio quando l'uomo si crederà padrone del cosmo, faranno la fine di Sodoma e Gomorra». Così Giordano Bruno anticipava di 500 anni il primo volo sulla luna e l'autodistruttiva globalizzazione. Ma oggi leggiamo alla fine di Gomorra di Matteo Garrone, che la Camorra, apocalitticamente corretta, ha già acquistato azioni per la ricostruzione delle [...] Vai alla recensione »

A. O. Scott
The New York Times

CANNES – Also, Matteo Garrone’s “Gomorrah,” the best movie I’ve seen at this year’s festival, as well as a furious and brilliant engagement with the times in which we live. “Gomorrah” is also something of a rebuke to fans of “The Sopranos” and the countless other television programs, movies and books that traffic in the mythology of organized crime.

Mattia Nicoletti
Metro

La camorra si insinua nelle esistenze delle persone, le accompagna nel quotidiano, decide se devono vivere o morire. Saviano e Garrone hanno raccontato la camorra come non era mai stata rappresentata prima, senza retorica, essenzialmente seguendo lo sviluppo di piccole storie che parlano da sole. Durissime e umane. E gli attori eccelsi esprimono una naturalezza disarmante (al limite del documentaristico) [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Duemilaotto, Odissea nell'iperspazio. Niente astronavi, grazie, non servono. Per fare fantascienza in Campania, Italia, basta un solarium con le sue luci verdi abbacinanti, poi un tramestìo soffocato, il sangue scarlatto sotto i corpi abbronzati, i gesti svelti e precisi con cui gli assassini entrano, sparano, lasciano le armi nel sacchetto tenuto dalla complice, si dileguano.

Alberto Anile
Tv Sorrisi e Canzoni

Ciro ha vent'anni, e da quando ne aveva 15 lavora col padre, fruttivendolo. Marco ha due anni di più, ha moglie e figlio, e si guadagna la vita come muratore. Vivono a Montesanto, quartiere popolare di Napoli, e stanno per diventare famosi. Il regista Matteo Garrone li ha voluti nel cast di «Gomorra», il film tratto dal libro di Saviano, in concorso a Cannes e che Sorrisi ha visto in assoluta anteprima. [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Sul valore politico di Gomorra, sul suo coraggio nel portare al cinema un'Italia spaventosa, ci siamo già sbilanciati qualche giorno fa. Ora che il film è al giudizio degli spettatori, vale la pena di ritornare sul film in sé, dal punto di vista estetico. Scopriremo, magari, che l'estetica e la politica non sono così distanti. Gomorra estrae dall'omonimo libro di Roberto Saviano cinque storie.

Emilio Marrese
Il Venerdì di Repubblica

Tratta dal bestseller di Saviano, la nuova opera di Matteo Garrone esce nelle sale e domenica è a Cannes. È stato difficile lavorare nel regno dei boss? «No», racconta il regista (che da ragazzo giocava a tennis con la Seles). «Anzi, ci hanno aiutato anche loro. II cinema è magia Per tutti». Sognava il Roland Garros, è finito a Cannes. Se nella vita deve andar male, che vada sempre così.

Thomas Sotinel
Le Monde

La storia si snoda attraverso vari itinerari individuali di persone che abitano nelle periferie di Napoli. Si potrebbe parlare di un film corale, ma difficilmente un coro potrebbe produrre una cacofonia così atroce. I destini dei vari personaggi non si incrociano né si condizionano mai. L'unico motore della società in cui vivono è il traffico di droga e il controllo del potere da parte dei clan.

Lietta Tornabuoni
L'Espresso

Tra i poveri, ci sono soldi dappertutto: chi li conta, chi li distribuisce, chi h incassa, chi li promette, chi li usa per pagare ai bambini i piccoli servizi criminali resi. I camorristi sparano come se allontanassero le mosche, con frequenza e impassibilità, senza pensiero: i colpi sono secchi, senza eco. Nel “Mese d'o sole" il ciclo è nebbioso, pesante.

Roberta Ronconi
Liberazione

In attesa che la cronaca prenda il sopravvento sulle intuizioni, diamo il via alla corsa cannense con una libera riflessione su uno dei film che rappresenteranno in concorso l'Italia a questo Festival di Cannes. Parliamo di Gomorra di Matteo Garrone che del resto il pubblico italiano potrà vedere (da venerdì prossimo in sala, per Fandango) prima dei festivalieri della costa azzurra, facendosene l'idea [...] Vai alla recensione »

Boris Sollazzo
DNews

Le mafie hanno fatto 10mila morti in 30 anni, 4mila solo la camorra. Più dell'Ira, l'Eta, il terrorismo islamico. Hanno giri d'affari da 150 miliardi di dollari e si iscrivono di diritto tra le multinazionali più ricche e potenti del mondo. È la matematica della criminalità organizzata, fredda e impressionante. Da qui è partito Roberto Saviano di Casal di Principe (terra del famigerato clan dei Casalesi), [...] Vai alla recensione »

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

«L'importante è che sia clean, come dicono in America», pretende un manager ( Massimo Emilio Gobbi) prima di concludere il suo affare con Franco (Toni Servillo). E intende che Franco può fare quel che vuole con le scorie industriali che gli ha appena affidato. Può portarle dove gli pare, inquinare come gli pare, uccidere chi gli pare. L'importante è che i documenti ci siano, chei permessi non manchino.Non [...] Vai alla recensione »

Manohla Dargis
The New York Times

There are no colorful characters in “Gomorrah,” Matteo Garrone’s corrosive and ferociously unsentimental fictional look at Italian organized crime; no white-haired mamas lovingly stirring the spaghetti sauce; no opera arias swelling on the soundtrack; no homilies about family, honor or tradition; no dark jokes; no catchy pop songs; no film allusions; no winking fun; no thrilling violence.

Maurizio Cabona
Il Giornale

Autentico negli sfondi, verosimile nelle facce e nel lessico (nei cinema italiani circola sottotitolato), Gomorra di Matteo Garrone è un film serio, a differenza di quelli che, per via delle Film Commission, ambientano qualsiasi storia in qualsiasi posto. Trattandosi di opera al Festival di Cannes, quel che conta è però che Gomorra sia premiato domenica prossima.

Camilla Bernacchioni
Left

«Che cosa mi aspetto da Cannes? Di uscirne illeso ». Matteo Garrone a pochi giorni dalla partenza per il festival, aspetta «sereno, tranquillo e con la coscienza a posto» la reazione del pubblico che vedrà Gomorra, il suo ultimo, impegnativo e, a giudicare da come ne parla, sofferto lavoro tratto dall'omonimo best seller di Roberto Saviano. Il film è, assieme a Il divo di Paolo Sorrentino, in concorso [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

Il libro di Roberto Saviano ci ha spiegato che la parola "camorra" è un ferro vecchio, non la usa più nessuno tra i diretti interessati e non significa niente. Ci ha fatto gelare il sangue parlandoci, con la competenza e la conoscenza di chi ha visto le cose da vicino, di qualcosa che è molto più che un gravissimo, esteso, radicato; impunito e duraturo fenomeno criminale, ma è un "sistema" aziendale [...] Vai alla recensione »

Maricla Tagliaferri
Il Secolo XIX

Si apre sul buio. Vira nel blu ultravioletto. Diventa subito rosso sangue. Comincia così "Gomorra", il film di Matteo Garrone, tratto dall'omonimo, celeberrimo, libro di Roberto Saviano. Sarà nelle sale italiane da venerdì, prima di passare al Festival di Cannes, domenica prossima, dove s'incontrerà con un altro attesissimo lavoro, "Il Divo" di Paolo Sorrentino su Giulio Andreotti, anch'esso interpretato [...] Vai alla recensione »

Alessandra De Luca
Avvenire

La sfida era impegnativa: portare sullo schermo il complicatissimo affresco tracciato da Roberto Saviano nel best seller Gomorra (un milione e duecentomila copie vendute in 42 Paesi) che Incrocia decine e decine di storie e personaggi per raccontare lo spietato mondo della camorra. Si potevano girare 10 film, una sorta di Decalogo della malavita campana fondata su soldi, sangue e potere.

Silvana Silvestri
Alias

Esce nelle sale quasi in contemporanea con la sua presentazione a Cannes, il film evento tratto dall'omonimo libro epocale di Roberto Saviano, film altrettanto epocale. Garrone ha scelto di raccontare alcuni episodi chiave della guerra di camorra e degli affari che ha sviluppato negli anni, non soltanto la droga, ma il ben più lucroso trasporto e occultazione dei rifiuti tossici dalle fabbriche dei [...] Vai alla recensione »

Luca Pellegrini
L'Osservatore Romano

Il rumore dei soldi. L'odore del sangue. Lo sguardo dei cadaveri. Nel regno della camorra, nella Gomorra partenopea, immagine esasperata della città-simbolo incenerita nel libro della Genesi, è il denaro il veleno infernale che muove interessi, decisioni, volontà. In quella terra non conta il sangue, la vita non vale nulla: con i cadaveri inizia, appunto, il film che Matteo Garrone trae dall'omonimo [...] Vai alla recensione »

martedì 20 aprile 2021
Mauro Gervasini
Film TV

Matteo Garrone rivede Gomorra dopo anni con suo figlio adolescente che trova qualche passaggio misterioso e qualche scena (come quella dell'asta delle sartorie) poco comprensibile. Il padre ci pensa un po' su e decide di rimettere mano al film. Un rimontaggio all'apparenza innocuo, ma in verità non tanto se il risultato finale, Gomorra: New Edition, dura dieci minuti in meno e ha sette sequenze rimontate. [...] Vai alla recensione »

mercoledì 14 aprile 2021
Teresa Marchesi
Huffington Post

Rinasce "Gomorra", il film di Matteo Garrone dal best seller di Roberto Saviano, Grand Prix di Cannes 2008 e imperdonabile 'svista' dell' Academy, che lo escluse dalla short list degli Oscar 2009. Torna in una new version voluta da Garrone per chiarire con 'cartelli' esplicativi i passaggi che potevano risultare oscuri, con sette scene rimontate, inquadrature aggiunte per precisare geograficamente [...] Vai alla recensione »

Alessio Guzzano
City

Roberto Saviano, non ancora 30enne, ha venduto da noi 1.200.000 copie di "Gomorra". Tradotto in tutto il mondo, vive sotto scorta e dibatte di censure killer con Salman Rushdie per aver mappato indirizzi e affari di camorra. Un set blindato partorisce un film che disinnesca il grilletto delle denunce del libro per farne nitida topografia umana: atmosfere da cruda fiction di malavita (nulla a che fare [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Con un abito di canapa e il suv nero da manager, Franco (Toni Servillo) affitta i terreni dove poi i suoi camion vanno a scaricare liquami, scavi di tufo profondi e tetri, dissezioni anatomiche di un Paese che, ci si chiede, è il nostro? Quando i conducenti, feriti dai rifiuti tossici, si rifiutano, Franco risolve all'istante: una decina di ragazzini che, con i cuscini sotto il sedere, piano piano [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

È passato oltre mezzo secolo da quando uscì La sfida di Francesco Rosi, ma quella Napoli e quei dintorni continuano a essere il regno della camorra, a giudicare - oltre che dalle cronache - da un altro film, Gomorra di Matteo Garrone, tratto dal libro di Roberto Saviano (Mondadori), che uscirà nelle sale venerdì e sarà in concorso al Festival di Cannes domenica.

Alessandro De Pascale
Left

Un libro di oltre trecento pagine in un film di 135 minuti. Cinque episodi trasportati dalle pagine di Gomorra al grande schermo. Una pellicola girata spesso con la telecamera a spalla e con luci d'ambiente. Due scelte che rendono molto realistica l'operazione di Garrone, che ha lavorato per due anni al film in gran segreto tanto da mettere un titolo falso - Tre storie brevi - al ciak.

Thomas Sotinel
Le Monde

Le Festival se transforme en revue des enfers. Après les prisons, la famille, voici la cité. Naples et Sao Paulo, vues respectivement par l'Italien Matteo Garrone dans Gomorra et par le Brésilien Walter Salles dans Linha de passe. Deux films aussi éloignés que les villes qu'ils habitent, mais réunis par la violence et la colère. "Gomorra" (Gomorrhe), c'est une assonance entre la cité biblique détruite [...] Vai alla recensione »

Aldo Fittante
Film TV

Un film di fantascienza. e non solo perchÉ l'incipit (indirettamente e inconsapevolmente surreale, spaventevole, bellissimo) ci mostra alcuni camorristi sotto docce solari che paiono capsule spaziali provenienti da chissà quali altri mondi (im)possibili, e perché - nell'episodio che racconta le schifose complicità tra imprenditori del Nord e riciclatori di rifiuti tossici del Sud - per "sistemare" [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Trent'anni dopo L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi, esce sottotitolato un altro film italiano in concorso al Festival. Parlato in dialetto, Gomorra di Matteo Garrone è un notevole film corale. Toni Servillo, nel ruolo di un procacciatore d'affari della camorra, non appare sullo schermo più degli altri, per lo più esordienti. Tutti i personaggi sono senza fascino: solo due sognano di averne come [...] Vai alla recensione »

Michele Anselmi
Il Riformista

"Piazze piene urne vuote", s'è detto dopo la batosta del centrosinistra. Potrebbe valere anche per il cinema di impegno civile. Tanti articoli di prima pagina, commenti, interventi, testimonianze, insomma un martellamento mediatico che fa presagire l'exploit ai botteghini; ma poi il pubblico, scettico, guarda da un'altra parte. Chi non ricorda la bagarre resistenziale attorno a Porzus, il film di Martinelli [...] Vai alla recensione »

NEWS
NEWS
venerdì 8 maggio 2009
Chiara Renda

Sette premi a Gomorra e Il Divo Come da previsioni, la sfida iniziata esattamente un anno fa a Cannes tra due dei migliori autori del panorama italiano continua in patria con l'assegnazione dei David di Donatello 2009.

NEWS
mercoledì 7 gennaio 2009
 

Continua l'inarrestabile corsa di Gomorra nel panorama estero. Forte di un ampio riconoscimento ottenuto dagli incassi in patria e dai numersi premi finora tributati anche fuori dall'Italia (ricordiamo il Grand Prix a Cannes e la più recente incetta di [...]

VIDEO
martedì 23 dicembre 2008
 

Martin Scorsese presents Dimenticate la narrativa tradizionale. E le spiegazioni. Qui non sapete in che paese siete, non sapete in quale strada siete. E non lo saprete mai. Siete intrappolati in un altro pianeta e siete soli.

NEWS
mercoledì 17 dicembre 2008
 

Il primo volume sul cinema di Matteo Garrone Quello di Matteo Garrone è uno dei pochi sguardi cinematografici capaci di interpretare lucidamente l'Italia di questi anni, secondo un'indagine estetica personale e coerente, attenta alla forza delle immagini [...]

NEWS
domenica 7 dicembre 2008
Alessandro Regoli

Il successo di Gomorra L'European Film Awards, l'equivalente europeo degli Oscar, ha decretato il trionfo di Gomorra che si è aggiudicato i cinque premi più importanti: Miglior Film, Miglior Regia (Matteo Garrone), Miglior Attore Protagonista (Toni [...]

NEWS
lunedì 1 dicembre 2008
Pino Farinotti

Il Farinotti 2009 - Dizionario di tutti i film Il Farinotti è il primo e più completo dizionario di tutti i film distribuiti in Italia. Con i suoi circa 35.000 titoli è in grado di soddisfare le curiosità del lettore e indirizzarlo nella consultazione [...]

NEWS
lunedì 10 novembre 2008
Stefano Lo Verme

Miglior film L'Italia si prepara ad essere la grande protagonista della ventunesima edizione degli European Film Award, i prestigiosi riconoscimenti assegnati ogni anno dalla European Film Academy alle pellicole più importanti realizzate nel nostro continente [...]

NEWS
martedì 28 ottobre 2008
 

Mentre a Roma si discute se l'ingente presenza di pellicole italiane meritasse realmente tutta la visibilità di un festival di prestigio, il Chicago International Film Festival, fra le rassegne statunitensi più interessate alla cinematografia estera, [...]

NEWS
mercoledì 24 settembre 2008
Valentina Cauteruccio

Gomorra, da Saviano a Garrone fino agli Oscar È ufficiale, l'ultimo film di Matteo Garrone Gomorra, tratto dall'omonimo libro inchiesta di Roberto Saviano, sarà il film candidato a rappresentarci nella notte degli Oscar 2009.

NEWS
giovedì 21 agosto 2008
Rita Andreetti

Continua la sfilata di Servillo in giro per il mondo A cavallo con la chiusura dei lavori al Lido di Venezia, inizia il TIFF, Toronto International Film Festival, edizione 2008. E da Venezia qualche bel ricordino se lo porta dietro: nomi internazionali [...]

NEWS
lunedì 19 maggio 2008
Tirza Bonifazi Tognazzi

Dopo l'applauso a Cannes il nuovo film di Matteo Garrone ottiene anche i consensi in patria. È Gomorra ad aggiudicarsi, alla prima settimana di uscita, la vetta della classifica incassando più di un milione e ottocentomila euro e bissando il successo [...]

NEWS
venerdì 16 maggio 2008
Chiara Renda

L'impegno dell'Italia Il fine settimana a Cannes concentrerà tre dei film più attesi di tutto il festival. A partire dal nostro Gomorra, unico film in concorso di questa triade. La pellicola di Matteo Garrone che trae il suo nome dalla città biblica [...]

RUBRICHE
venerdì 16 maggio 2008
Chiara Renda

Napoli e Roma viste dal cinema Un film apocalittico, senza speranza", queste le parole usate dal regista Matteo Garrone per descrivere il suo Gomorra, che quasi in contemporanea con la presentazione ufficiale a Cannes – dove è in concorso – arriva nelle [...]

CELEBRITIES
martedì 13 maggio 2008
Stefano Cocci

Servillo è Andreotti "Il Divo" A quasi 50 anni è uno dei volti nuovi del cinema italiano, un po' perchè si è sempre speso con parsimonia sul grande schermo, un po' perché per lungo tempo ha girato i teatri d'Italia.

SHOWTIME
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