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Film nelle sale: Gomorra, dall'Italia a Cannes

Insieme al film tratto da Saviano, un weekend tra commedie e supereroi.
di Chiara Renda

Napoli e Roma viste dal cinema

venerdì 16 maggio 2008 - Rubriche

Napoli e Roma viste dal cinema
Un film apocalittico, senza speranza", queste le parole usate dal regista Matteo Garrone per descrivere il suo Gomorra, che quasi in contemporanea con la presentazione ufficiale a Cannes – dove è in concorso – arriva nelle sale italiane. Dopo due anni di lavorazione, il film tratto dal romanzo inchiesta di Roberto Saviano vede finalmente la luce, e si annuncia come il più impegnativo dei lavori dell'innovativo regista de L'imbalsamatore (a Cannes sei anni fa) e di Primo amore. Un viaggio violento – composto di cinque storie - nel degrado napoletano della camorra attraverso il volto e il corpo di Toni Servillo (nel film manager di rifiuti tossici) e di molti attori non professionisti (tra cui la cantante partenopea Maria Nazionale).
Risalendo di qualche chilometro l'Italia, troviamo la Roma degli Ultimi della classe, il film generazionale di Luca Biglione che recluta i giovani e carini dei successi mocciani e brizziani - Giulia Elettra Gorietti (da Tre metri sopra il cielo) e Andrea De Rosa (Notte prima degli esami 1 e 2) – per costruire a tavolino un nuovo progetto adolescenziale su un classico "sfigato" alla Luca Molinari, interpretato stavolta dal suo compagno d'esami De Rosa. Insieme a lui e alla Gorietti anche la "televisiva" Sara Tommasi nel ruolo di una sexy supplente degna di Edwige Fenech e della miglior tradizione della commedia sexy anni '70.
Più di nicchia invece il progetto romano di Alessandro Valori con Valerio Mastandrea: Chi nasce tondo... è una commedia tipicamente romana, girata on the road per le strade della capitale con l'aiuto di alcuni studenti di vari licei romani. Una commedia tragicomica e grottesca a basso budget, un progetto indipendente che vede la partecipazione di molti volti noti, da Sandra Milo a Tiberio Murgia, e che indaga con umanità nel mondo umile della nostra Italietta.
L'altro piccolo progetto italiano in uscita questo weekend è Tutti Frutti, diretto e interpretato da Alessandra Alberti con Filippo Valle, una commedia (anche questa romana) su una "bella di giorno" dei nostri tempi, una bellissima donna che riceve i suoi clienti altolocati in un lussuoso appartamento, dove si incrociano le vite di deputati, uomini d'affari, artisti... e un autista di nome Pietro.

Commedie insolite
Tra le commedie raffinate di questa settimana di metà maggio, troviamo anche In Bruges – La coscienza dell'assassino. Il regista teatrale Martin McDonagh ha scelto la cittadina belga medievale - dopo avervi passato le vacanze - per mettere in scena una storia di killer (redenti), in cui Bruges non fa solo da sfondo ma anche da co-protagonista a Colin Farrell e Brendan Gleeson. Qui in ruoli insoliti, puri, infantili e dark allo stesso tempo, i due interpreti irlandesi si trovano in vacanza forzata nella cittadina fiamminga, costretti loro malgrado a riconsiderare le loro esistenze. Una commedia brillante e dotata di grazia è anche Certamente, forse di Adam Brooks, un film in cui Ryan Reynolds, nella vita futuro marito di Scarlett Johansson, interpreta un padre trentenne sull'orlo del divorzio alle prese con le curiosità della figlia Maya (l'Abigail Breslin di Little Miss Sunshine e Alla ricerca dell'isola di Nim) sulla sua vita sentimentale prima del matrimonio. Una sorta di "giallo romantico" dai toni agrodolci sull'amore e il rapporto padre-figlia, un po' trascurato dal cinema a favore di quello virile padre-figlio.
Questa relazione familiare è indagata anche da Mike Cahill in Alla scoperta di Charlie, un film che vede Michael Douglas nei panni di un ex jazzista reduce da un ospedale psichiatrico e padre della bella Evan Rachel Wood, attrice che si sta affermando film dopo film nel firmamento hollywoodiano (presto anche nel film del fidanzato Marilyn Manson sullo scrittore Lewis Carrol). Un film tra dramma e commedia che si trasforma in un'assurda caccia al tesoro alla ricerca dell'oro lasciato – secondo Douglas/Charlie dai missionari spagnoli.

Supereroi umani e animali
E si conclude con i supereroi! Da quelli demenziali di Superhero - Il più dotato fra i supereroi, a quello canino di Underdog – Storia di un vero supereroe di Frederik Du Chau. Il primo film, interpretato tra gli altri dal re della commedia demenziale Leslie Nielsen, segue la scia dei vari Scary Movie e della recente parodia 3ciento - Chi l'ha duro... la vince, scegliendo però di ridicolizzare i film sui supereroi tanto in voga di questi tempi, da Spider-man a Batman, X-Men a I Fantastici Quattro. Il protagonista stavolta è uno studente di nome Rick Riker, che dopo essere stato punto da una libellula, scopre in sé dei superpoteri attraverso i quali combattere la criminalità sotto le sembianze della "Libellula", acerrimo nemico della "Clessidra".
È invece un cane il supereroe protagonista di Underdog, film tratto da una celebre serie animata prodotta da Hanna & Barbera nel 1964. Il regista di La spada magica e Striscia, una zebra alla riscossa, ha scelto questo soggetto per far conoscere la storia di questo superbeagle anticrimine a una nuova generazione di famiglie sottoforma dell'attuale tecnica del live action. Una commedia per famiglie divertente, tecnicamente innovativa e ricca di messaggi profondi.

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