I soliti ignoti

Film 1958 | Commedia +13 111 min.

Regia di Mario Monicelli. Un film Da vedere 1958 con Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Totò, Carla Gravina, Claudia Cardinale. Cast completo Genere Commedia - Italia, 1958, durata 111 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 4,73 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 22 agosto 2017

Gassman è Peppe, un pugile balbuziente in disarmo, Mastroianni è Tiberio, che bada al pupo mentre la moglie è in prigione, Salvatori è Mario, perditempo bonaccione che si fa mantenere dalle vecchie zie. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto 3 Nastri d'Argento,

Consigliato assolutamente sì!
4,73/5
MYMOVIES 5,00
CRITICA
PUBBLICO 4,20
ASSOLUTAMENTE SÌ
Capolavoro della commedia all'italiana, tra dramma e risate.
Recensione di Pino Farinotti
Recensione di Pino Farinotti

Gassman è Peppe, un pugile balbuziente in disarmo, Mastroianni è Tiberio, che bada al pupo mentre la moglie è in prigione, Salvatori è Mario, perditempo bonaccione che si fa mantenere dalle vecchie zie, Murgia è Ferribotte, siciliano geloso della sorella Carmela (Claudia Cardinale), Pisacane è Capannelle, dalla storica fame arretrata. Poi c'è Totò, il "maestro". Si presenta l'occasione per un colpo facile: scassinare una cassaforte in tutta tranquillità, sfondando un sottile muro che divide un'abitazione privata dal monte dei pegni. La "banda" prepara tutto come ha visto fare nei film, usa tutti i mezzi necessari (Gassman all'occorrenza seduce Carla Gravina, anche se poi non servirà), riprende persino (con cinepresa rubata) il luogo del colpo. Alla fine agiscono, aprono porte e sfondano il muro, solo che per un insignificante cambio di mobili si trovano nella cucina dello stesso appartamento. Nel frigorifero c'è pasta e ceci. Siedono al tavolo e... cenano. Val la pena di fare altri nomi: Age, Scarpelli e Suso Cecchi D'Amico alla scrittura. E naturalmente Monicelli alla regia. Capolavoro per molte ragioni. Il "comico" che diventa "cosa seria", non solo espressione di gag estemporanee o di gestacci scontati e conosciuti; Gassman, fino allora noto per i classici in teatro o per ruoli di cattivo (alla Riso amaro), che diventa un attore comico, e continuerà su quella strada ( La grande guerra, Brancaleone, Il sorpasso); la forza irresistibile di certi caratteri, Murgia e Pisacane, che divennero precedenti imprescindibili; la capacità del film di rappresentare, col sorriso-un-po'-triste, quel momento storico difficile ma che forse sarebbe stato abbastanza felice, e che poi in effetti lo fu. Non si contano i remake, anche a Hollywood. Sarebbe seguita la stagione della cosiddetta commedia italiana, capace (quasi) di riproporre la straordinaria qualità e importanza del movimento neorealista di vent'anni prima. La memoria del cinema rimanda alcune sequenze magnificamente storiche: la lezione di cassaforte di Totò, Gassman balbuziente che conta il tempo e dieci secondi diventano un minuto, il muro interno sfondato per niente. I soliti ignoti rappresenta quel "sorriso intelligente" che è un'opzione primaria e benemerita del cinema: da Chaplin a Tati, da Wilder a Allen. Con questo Monicelli siamo da quelle parti e a quei livelli. Ma c'è dell'altro. Il film, rivisto oltre quarant'anni dopo, non ha perso vedibilità. Anzi, adesso si ritrova cinque stelle, da quattro che ne aveva nella prima edizione del "Farinotti".

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 3 dicembre 2010
il cinefilo

I SOLITI IGNOTI di Mario Monicelli è considerato(giustamente)uno dei più importanti esempi di"caper movie"(filone cinematografico,molto prolifico,legato esclusivamente alle vicende dei rapinatori e dei loro audaci"colpi")del cinema nostrano degli anni cinquanta. La categoria delle"commedie all'italiana"verrà coniata diversi anni dopo e di cui,da [...] Vai alla recensione »

venerdì 3 dicembre 2010
Siper

Lo straordinario e, ormai purtroppo, rimpianto maestro Mario Monicelli dirige una delle pietre miliari della cinematografia europea: “I soliti ignoti”. Questa è la storia di un gruppo di ladruncoli nullafacenti della Roma degli anni ’50 tra i quali il pugile Peppe( Vittorio Gassman), il fotografo e “mammo” Tiberio (Marcello Mastroianni), il siciliano all’antica Michele (Tiberio Murgia) che veglia sull’illib [...] Vai alla recensione »

martedì 25 settembre 2012
Antonio Canzoniere

 E’ la storia di un gruppo di simpatici ladri che nella Roma anni ’50 (ma mai così attuale), tentano il colpo della vita. Falliscono e si dividono dopo un piatto di spaghetti. Finale simpaticissimo ma amaro. Capolavoro assoluto della commedia italiana, caposaldo della carriera di Monicelli e degli interpreti principali, i cui personaggi diventarono icone.

mercoledì 19 aprile 2017
Parsifal

Monicelli,   regista e autore di grande spessore, tanto da essere considerato una colonna portante del cinema italiano del ‘900, con la seguente pellicola, la cui sceneggiatura venne firmata oltre che dal medesimo,  da Age, Scarpelli e D’amico, dà vita ad un nuovo genere cinematografico, ovvero la commedia all’italiana.

venerdì 21 luglio 2017
Great Steven

 I SOLITI IGNOTI (IT, 1958) diretto da MARIO MONICELLI. Interpretato da VITTORIO GASSMAN, MARCELLO MASTROIANNI, TOTò, CARLA GRAVINA, CLAUDIA CARDINALE, RENATO SALVATORI, TIBERIO MURGIA, CARLO PISACANE, MEMMO CAROTENUTO Una combriccola sgangherata di ladruncoli di quart’ordine lavora a Roma nei quartieri poveri, ed è composta da sette individui: Peppe er Pantera, pugile fallito [...] Vai alla recensione »

venerdì 16 luglio 2010
Luca Scialo

Un gruppo di amici romani vive di espedienti e qualche piccolo furto qua e là; cercheranno però di compiere il colpo grosso, facendosi aiutare da un maestro scassinatore. Il film prevede la presenza di tanti ottimi attori della commedia all'italiana: Mastroianni, Gassman, Salvatori, Murgia, Pisacane, e quella, seppur breve, di Totò come ciliegina sulla torta.

martedì 8 maggio 2018
stefano capasso

Un gruppo di squattrinati della periferia romana, si mette insieme con l’idea di fare un colpo che dovrebbe svoltare le loro esistenze. Sono ladruncoli senza nessuna capacità, mossi soprattutto dalla poca attitudine al lavoro. Si rivolgono ad un maestro scassinatore che li preparerà per il furto nella casa di signori dove lavora una ragazza che nel frattempo ha cominciato a flirtare [...] Vai alla recensione »

giovedì 26 luglio 2012
wildcat77

5 stelle non sono solo meritate, sono forse poche. Ogni passaggio del fil è curato sotto tutti i punti di vista e nulla è lasciato al caso, nemmeno il minimo dettaglio. Fotografia stupenda e recitazione brillante. E' vero... stiamo parlando di attori molto bravi... ma non è solo questo: la storia è piacevolissima, legata a un periodo storico ben preciso, ma tutto sommato [...] Vai alla recensione »

mercoledì 3 agosto 2011
dago66

Per me comemntare/recensire un capolavoro assoluto del cinema, e sottolineo non solo italiano, come "I soliti ignoti" è veramente impresa ardua se non impossibile..... Battute a ripetizione, trovate assolutamente geniali degli autori come quella di "inventare" un Gassmann balbuziente e inserire dei "comprimari" di lusso come "Capannelle" alias Carlo Pisacane, "Ferribotte" alias Tiberio Murgia, per [...] Vai alla recensione »

domenica 15 agosto 2010
chriss

Dopo il magnifico Ace in the hole, da un pò di tempo a questa parte, ho cominciato a vedere i film del passato. Oggi ho visto "I soliti ignoti" di Mario Monicelli. Certo, non ho potuto vivere la fine degli Anni 50' per motivi di età, quindi, di quel periodo storico, non ne so proprio nulla. Però, mi sono informato un pò dapertutto, almeno per [...] Vai alla recensione »

mercoledì 11 giugno 2014
Filippo Catani

Roma. Un maldestro gruppetto di amici che vivono più o meno di espedienti decidono di mettere in pratica il colpo che li sistemerà per tutta la vita: non dovranno fare altro che raggiungere la cassaforte del Monte di Pietà attraverso un appartamento vuoto e con muri sottili. Per aprirla si serviranno poi del parere tecnico di un esperto in materia.

martedì 25 gennaio 2011
TheMichTemp

sabato 19 ottobre 2013
riccardobarba

Con un cast d'eccezione, la mano del grande Monicelli e uno sguardo d'insieme che va oltre la commedia spiritosa per raccontare la povertà della Roma rimasta fuori dal boom economico, questo film merita di essere visto e rivisto.

lunedì 23 novembre 2009
kekuu

io ho una tema su cuesto film ho chelto "la famiglia e il individo" vorrei qualqe informaconi su questa ,mi potrsti ajutarmi?

venerdì 20 agosto 2010
dario

Penso sia sopravvalutato. Troppo bozzettismo e troppo compiacimento preventivo: tutto questo riduce i personaggi a macchiette e la vicenda ad un pretesto per ironizzare pesantemente e amaramente su un certo mondo (tale perchè i mondi "superiori" lo sfruttano e lo calpestano, ricavando benessere da quella ignoranza). Penosa la scena finale del minestrone, e sadica, ma [...] Vai alla recensione »

Frasi
Totò: Dunque un modo per aprirla è quello della dinamite. Sistema che usava il famoso fu Cimin.
Mastroianni: Fu Chi Min? Chi è, un cinese?
Totò: Ma che cinese! Veneziano era! “Fu” sarebbe che morì, Cimin è il cognome, no?!
Una frase di Dante Cruciani (Totò )
dal film I soliti ignoti
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Gian Luigi Rondi
Il Tempo

La tradizione... “guardie e ladri”, nel cinema italiano, continua; questa volta, però, con un brio e un buon gusto da superare i migliori campioni del “genere”. Le gesta sono quelle di sempre: un “colpo” in grande stile organizzato da una combriccola di ladruncoli o di aspiranti tali; ma la novità sono i ladruncoli, disegnati ciascuno con la sua esatta fisionomia, il suo carattere ameno, le sue reazioni, [...] Vai alla recensione »

Alberto Anile

La più bella «partecipazione speciale» di Totò è quella di Dante Cruciani, esperto in cassaforti in I soliti ignoti di Monicelli. Il film, una pietra miliare del nostro cinema, nasce praticamente per caso. Franco Cristaldi, che ha appena prodotto Le notti bianche di Luchino Visconti, chiede a Monicelli di imbastire un nuovo film per riutilizzare la grande quantità di scenografie allestite a Cinecittà. [...] Vai alla recensione »

winner
miglior attore
Nastri d'Argento
1959
winner
miglior scenegg.ra
Nastri d'Argento
1959
winner
miglior produzione
Nastri d'Argento
1959
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