Anno | 2008 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Italia |
Durata | 113 minuti |
Regia di | Neri Parenti |
Attori | Christian De Sica, Fabio De Luigi, Michelle Hunziker, Massimo Ghini, Paolo Conticini Ludovico Fremont, Vittorio Emanuele Propizio, Paolo Ruffini. |
Uscita | venerdì 19 dicembre 2008 |
Distribuzione | Filmauro |
MYmonetro | 2,53 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 21 febbraio 2011
Amori, intrighi e bugie a Rio de Janeiro. Il cinepattone compie venticinque anni. In Italia al Box Office Natale a Rio ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 24,7 milioni di euro e 3,3 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO NÌ
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La ricetta è semplice e quest'anno piuttosto efficace. Si prendono due divorziati (Ghini e De Sica) molto diversi tra loro (uno è un professore di etica e l'altro un palazzinaro) e li si fa finire insieme in vacanza a Rio all'insaputa di tutti. Dei 'tutti' fanno parte i reciproci figli i quali, a loro volta, mentono ai genitori fingendo di andare in Spagna e recandosi invece a... Rio. Città in cui, vedi caso, si trovano le ex mogli dei due che si sono incontrate nella clinica in cui si sono fatte rifare il seno facendo invece sapere ai familiari di essere altrove. A queste vicende se ne aggiunge una che apre il film. Fabio (De Luigi) innamorato in incognito di Linda (Hunziker) si ritrova a fingere di essere il suo vero fidanzato in sostituzione di quello reale (fedifrago) per far stare tranquillo il padre di lei che abita a...Rio.
Diciamolo subito: la separazione da Boldi ha fatto un gran bene a De Sica e soci. Ha consentito loro di lavorare su sceneggiature da commedia abbandonando la farsa con caratterizzazioni esasperate. Anche la concentrazione su un numero ristretto di attori, senza l'ansia di dover andare a raccattare l'ultima starlette scosciata in tv, ha giovato all'insieme. Siamo finalmente dalle parti della pochade in cui si aprono e chiudono porte al momento giusto e in cui gli equivoci (efficace quello che ruota intorno alle 'residenze' scambiate tra padri e figli) hanno una loro motivazione nel contesto generale. La volgarità non è stata bandita ma è collocata al punto giusto in modo da consentire ai due componenti della coppia buddy-buddy De Sica-Ghini di gigioneggiare (Christian) e di lavorare di understatement (Massimo).
Inoltre l'affiatamento della coppia Hunziker-De Luigi (maturato in tv) offre la sponda di un'apparente naturalezza che spinge al sorriso affettuoso. I due 'figli' fanno la loro parte e coprono il target giovanile con diligente applicazione ai reciproci ruoli. In più ne emerge un ritrattino dell'Italia di oggi in cui, purtroppo, molto spesso il tentativo di salvare le apparenze è talmente maldestro da far emergere il cinismo di chi è disposto (letteralmente) a scavalcare chi è non è più utile pur di soddisfare i propri impulsi del momento. Intendiamoci: di cinema di evasione si tratta. Senza troppe pretese ma anche senza bassezze. Anzi, Natale a Rio finisce letteralmente 'in alto', con un ammicco alla 'realtà della finzione' che strappa un ultimo sorriso.
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Commedia divisa tra equivoci (il film si rege solo su questo) volgarità, banalità e stupidaggini viste e riviste. identitco ai precedenti e identico ai successivi e ai prossimi che ci propineranno da Natale 2011. La sola curiosità è sapere dove passeranno ste benedette feste...
Rieccoci! E' incredibile, De sica non riesce a fare un bel film neanche per sbaglio. Questo "Natale a Rio", poi, è anche peggio del precedente "Natale in crociera". La storia di Michelle Hunziker e Fabio De Luigi è la stessa, come identica è la loro interpretazione (sempre che si possa definire tale quella di lei). Per quanto riguarda De Sica e Ghini finalmente si intravede un po' di satira sociale [...] Vai alla recensione »
Tra i più recenti Natale a Rio supera nettamente i precedenti capitoli, la coppia Ghini-De Sica è affiatatissima !
Che devo dire? La trama, dopo quasi 30 anni, è sempre quella...ed è per questo che in Italia non sappiamo fare film che piacciano a tutto il mondo, perchè in Italia abbiamo il signor Neri Parenti che incassa i soldi alla faccia nostra insieme a De Sica, che ormai ha deluso e stra-deluso il padre Vittorio che ormai da anni si rivolta nella tomba. Nonostante ciò il film è carino e si lascia guardare...e [...] Vai alla recensione »
Con il tempo De Sica ha capito di dover cambiare registro e i risultati ora si vedono
Tra le tante stupidaggini che hanno fatto nel loro passato, questo è un film simpatico, leggero e soprattutto poco volgare!!! Tante le gag e gli equivoci divertenti... Insomma pensavo molto peggio!! Complessivamente è un film da vedere....
e dire che c'è gente che spera e spera ancora che cagate come questa finiscano nel cesso e nn sul grande schermo il film è bello ... certo solo se il tuo parametro di "bello" è che un film deve avere attori stra fiki(ma dove poi?) e porno a volontà in versione ridotta naturalmente così anche i genitori(=idioti) possano istruire i loro pargoli così,facendogli capire che i film sono questo o meglio [...] Vai alla recensione »
Bhe, non c'è molto da dire, tutti gli autori di questo film sono semplicemente fantastici, ha una storia completamente diversa rispetto agli altri film natalizi: diversissimo da Natale sul Nilo, Natale in India, Natale a Miami,...
Ma non vi vergognate a dire che questo film è superbellissimo??!! Ecco perchè l'Italia non ha mai un film agli Oscar o il cinema italiano non viene tanto riconosciuto a livello mondiale: perchè siamo attaccati a questa paccottaglia e non riusciamo a produrre un film comico che non sia scialbo o volgare...
Haimè nel mondo del cinema credo che esistano ifilm belli e quelli brutti;bè questo è uno di quelli brutti.Forse il mio commento è scorretto nei confronti del regista,anche se non sono l'unico a pensarlo ma l'unico voto che da me può aspettarsi diciamo,che non raggiunge la sufficenza.Credo che divulgare le motivazioni siano infinite ma preferisco no andar oltre.
la cosa più divertente è ovviamente involontaria. Chi ha scritto la sceneggiatura gioca a farsi beffe dei coatti ignoranti che non capiscono le citazioni latine o le parole più ricercate, rivelando per altro di non sapere cosa significhi un termine nemmeno poi così raro come "toponomastica", che non corrisponde certo a "stradario".
bastaaaaaaaa!basta con tutti questi fil ORRENDI che fanno vergognare l'italia, pieni di volgarità parolacce, battute stupide che fanno solo ridere i polli. e smettiamola anche di chiamarli film!è solo spazzatura questi film dovrebbero oscurarli
Film commedia comica italiana con i soliti attori specialisti nel genere.Il film e' molto scontato e le risate sono forzate.Nel complesso 6+
molti anni fa era bello vedere questi film ma ora basta,e da troppo tempo che vediamo sembre la stessa storia. Un tocco di originalità servirebbe,insomma un qualcosa di diverso perchè di questo credo che molti italiani siano stufi
ma basta, non se ne può più! i film di de sica sono diventati come le coscette di pollo del medico della mutua di Sordi. ci provasse almeno a fare qualcosa di diverso, di più originale! niente, sempre la stessa sbobba, le stesse gag, le stesse ambientazioni, le stesse facce.
Film bello, ma schifosa la parte con De Luigi-Hunziker che rovina tutto il film
«No falo italiano», spiega una bella ragazza a Christian De Sica sulla spiaggia di Rio di fronte al Copacabana Palace. «Ah», conclude lui da bravo traduttore, «solo cazzi brasiliani!». Insomma, non c'è da preoccuparsi. Il nuovo corso meno volgare del cinepanettone natalizio non è ancora arrivato. E questo Natale a Rio, diretto saggiamente da Neri Parenti lo dimostra in pieno.
Sempre diversi ma sempre uguali. Come tutte le forme popolari più codificate, i cine-panettoni vivono di variazioni sul tema. Guai a ripetersi, il pubblico si annoia. Guai a cambiare, il pubblico ci molla. E allora mettiamoli idealmente su due colonne. Vecchio e nuovo. Ci sono novità in Natale a Rio? Qualcuna. Ricorrono chat erotiche, siti per single e l'onnipresente YouTube, ormai sinonimo di ricatto [...] Vai alla recensione »
Bisogna dirlo: Natale a Rio è uno dei più divertenti cinepanettoni dell'infinita serie natalizia targata De Laurentiis. Nel primo episodio il candido giornalista Fabio (Fabio De Luigi) parte per il Brasile illudendosi che la bionda collega Linda (Michelle Hunziker) si sia innamorata di lui, mentre lei flirta di nascosto col playboy Gianni (Paolo Conticini).
Presentato a Roma «Natale a Rio» prodotto da Aurelio De Laurentis Venticinque anni di cinepanettoni: «Adesso la parola –chiosa il produttore Aurelio De Laurentiis – è persino nello Zanichelli, con una definizione molto garbata ». Si fa davvero fatica a trovare, nel cinema italiano e internazionale, un brand, un genere altrettanto longevo. Persino 007, per ora, è fermo a 22.