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Rassegna stampa di Kate Hudson

Kate Hudson (Kate Garry Hudson) è un'attrice statunitense, produttrice, è nata il 19 aprile 1979 a Los Angeles, California (USA). Kate Hudson ha oggi 45 anni ed è del segno zodiacale Ariete.

FRANCESCA PELLEGRINI
MYmovies.it

Un radioso ed appetibile bocconcino, come del resto lo era mamma Goldie da fanciulla, che l'ha lanciata nello show business fin dalla tenera età. Ben presto, però, questa adorabile bambolina ha saputo muoversi con le proprie (sinuose) gambe, conquistando il Golden Globe ed una candidatura agli Academy, come migliore attrice non protagonista, procacciando ingaggi nel ruolo della sbandata groupie in Quasi famosi di Cameron Crowe. Un personaggio realmente ispirato a Bebe Buell, madre di Liv Tyler, sua ottima amica.

Origini
Secondogenita dell'attore/musicista Bill Hudson e della diva Goldie Hawn, Kate Hudson cresce con il fratello Oliver e il patrigno Kurt Russell, legato alla madre da quando la piccola aveva tre anni.
Convertitasi al buddismo, la ragazza è frutto di una amalgama di etnie: suo padre è figlio di un immigrato siciliano di origini ungheresi, mentre mamma possiede radici anglo-ebraiche.

OSCAR COSULICH
Il Mattino

Per accedere all'incontro con Kate Hudson bisogna scavalcare «barriere» di polvere di mattone (in realtà un'ottima paprika), sparse sul pavimento di un hotel della capitale (il motivo è semplice: chi fosse armato di cattive intenzioni verrebbe magicamente bloccato dai poteri dell'eterea barriera), il buffet è arredato con numerosi specchi (necessari per vedere gli spettri), posti dietro candele accese, mentre una cartomante legge il futuro e le sue assistenti distribuiscono ai presenti minuscole chiavi, che garantiscono protezione dalla paura. Tutti questi accorgimenti fanno parte del lancio di «The Skeleton Key» (in uscita negli Stati Uniti la prima settimana di agosto, in Italia dal 9 settembre in 250 copie) di Iain Softley (già autore di «K-Pax»), film scritto da Ehren Kruger, assurto a notorietà internazionale grazie alla versione americana dell'horror giapponese «The Ring», che qui esplora i misteri dell'hoodoo, magia nera molto più pericolosa del voodoo, ma che funziona solo se credi nella sua esistenza. In «The Skeleton Key» Kate Hudson, lanciatissima figlia e moglie d’arte - sua madre è Goldie Hawn, il suo patrigno Kurt Russell, suo marito il musicista Chris Robinson, ex leader dei Black Crowes - recita la parte di Caroline Ellis, esperta nell'assistenza ai malati terminali, assunta per alleviare gli ultimi giorni di Ben Devereaux (John Hurt), accudito dalla moglie Violet (una strepitosa Gena Rowlands). L'anziana coppia vive in una villa tra le paludi, a un'ora di macchina da New Orleans, e si scopre presto che quelle mura hanno una storia di sangue, spettri e stregoneria, con cui la razionale Caroline dovrà misurarsi. Signora Hudson, che cosa l'ha attratta in questo film? «La sceneggiatura: strepitosa. Io amo l'horror d'atmosfera, che permette di sviluppare i personaggi e non si perde in violenze gratuite ed effetti granguignoleschi. La fine del film è stata talmente inaspettata, la prima volta che ho letto il copione, da farmi capire che questa sarebbe stata una storia che mi sarebbe piaciuto vedere da spettatrice, recitarla è stata un'opportunità magnifica». Ha amato anche «The Ring»? «Sì, mi è piaciuto molto, tra l'altro Naomi Watts è mia grande amica, quindi potevo fare il tifo per lei. Io amo i film del terrore, uno dei miei favoriti di tutti i tempi rimane "A Venezia un dicembre rosso shocking". In fondo l'horror migliore gioca con temi universali, come la morte e l'invecchiamento, argomenti sempre vincenti al cinema, come pure l'amore, perché gli spettatori - ed io fra questi - vogliono vedere o le cose che ci attraggono, o quelle che ci fanno paura». Il film mescola religione e superstizione. Lei è scaramantica? «Non sono superstiziosa, anche se non passerei mai sotto una scala, amo i gatti neri e il numero 13, che in America è considerato sfortunato, ma credo che tutti noi siamo circondati da spiriti, da campi d'energia positiva o negativa. New Orleans è stato un posto bellissimo dove iniziare il film, perché è una città intrisa di sovrannaturale, ci ha dato il giusto tono. Credo anche in Dio, o meglio, che ci sia qualcosa più grande di noi e del mondo che ci circonda, visto che sono stata educata da una famiglia ebraica, anche se mia madre è da anni diventata buddhista». Che effetto le ha fatto recitare con Gena Rowlands e John Hurt? «Meraviglioso. Non so mai cosa rispondere quando mi domandano a quali attrici vorrei assomigliare, perché preferisco essere me stessa, ma Gena è da sempre una delle mie favorite. Film come "Una moglie", "Gloria" e in genere tutti quelli di Cassavetes, sono stati per me una vera scuola di recitazione, li ho studiati a lungo. È stato bello scoprire che Gena è anche una compagna di set generosa, accessibile, disponibile e concentrata. John poi, ha fatto un lavoro incredibile, perché poteva recitare solo con gli occhi, mi ha ricordato quanto avesse ragione mio padre Kurt Russell, quando mi ammoniva a non dire bugie, perché la

EMILIANO MORREALE
Film TV

Forse rassicurata dal fatto di essere già apparsa per ben due volte nell’autorevole classifica dei “50 più belli del mondo” (che “People Magazine” cura con dedizione ammirevole), una paura, la biondina Kate Hudson, di sicuro non ce l’ha: quella di mettere in mostra le sue non trascurabili orecchie a sventola. Se il mezzo busto (anzi ex) Giorgino, della nostra Tv pubblica, avesse visto come lei si è presentata in conferenza stampa per promuovere in ha-ha il paurosissimo The Skeleton Key, avrebbe forse preso il coraggio anche lui di abbandonare ogni schermo (di capelli s’intende) per le sue orecchie, facendo loro gustare, finalmente, il brivido del nudo integrale.

PRESSBOOK

La vincitrice del Golden Globe Award e candidata all’Oscar ha fatto il suo debutto cinematografico in 200 Cigarettes, al fianco di Ben Affleck, Courtney Love, Christina Ricci, Jay Mohr, Dave Chappelle, Martha Plimpton, Paul Rudd e Gaby Hoffman. La performance di Kate in questa commedia – ambientata nell’East Village di New York durante il capodanno del 1981 – ha catturato l’interesse di molti critici.
In seguito, Kate è stata la co-protagonista assieme a Christina Ricci, Casey Affleck e Brendan Sexton III di Desert Blue, di Morgan J. Freman. Inoltre, ha recitato in GOSSIP, della Warner Bros, con James Marsden, Norman Reedus e Joshua Jackson.
La sua performance in Quasi famosi di Cameron Crowe ha catturato al contempo il cuore dei critici e degli spettatori di tutto il mondo e le ha fatto ottenere un Golden Globe, una nomination agli Academy Award come Migliore Attrice non Protagonista, una nomination ai BAFTA, e numerosi altri riconoscimenti e premi, tra cui il Broadcast Film Critics’ Award. Il film ha ottenuto il Golden Globe come Miglior Film, ed ha ricevuto critiche entusiastiche. Nel cast del film ricordiamo Billy Crudup, Frances McDormand, Patrick Fugit, Phillip Seymour Hoffman, Jason Lee, Anna Paquin e Fairuza Balk.

News

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