Kate Hudson (Kate Garry Hudson) è un'attrice statunitense, produttrice, è nata il 19 aprile 1979 a Los Angeles, California (USA). Kate Hudson ha oggi 45 anni ed è del segno zodiacale Ariete.
Un radioso ed appetibile bocconcino, come del resto lo era mamma Goldie da fanciulla, che l'ha lanciata nello show business fin dalla tenera età. Ben presto, però, questa adorabile bambolina ha saputo muoversi con le proprie (sinuose) gambe, conquistando il Golden Globe ed una candidatura agli Academy, come migliore attrice non protagonista, procacciando ingaggi nel ruolo della sbandata groupie in Quasi famosi di Cameron Crowe. Un personaggio realmente ispirato a Bebe Buell, madre di Liv Tyler, sua ottima amica.
Origini
Secondogenita dell'attore/musicista Bill Hudson e della diva Goldie Hawn, Kate Hudson cresce con il fratello Oliver e il patrigno Kurt Russell, legato alla madre da quando la piccola aveva tre anni.
Convertitasi al buddismo, la ragazza è frutto di una amalgama di etnie: suo padre è figlio di un immigrato siciliano di origini ungheresi, mentre mamma possiede radici anglo-ebraiche.
Educazione
Nasce a L.A. dove frequenta l'esclusiva "Santa Monica Performing Arts School". Conseguito il diploma nel 1997, si iscrive alla New York University ma preferisce abbandonare gli studi per concentrarsi sulla carriera attoriale.
Del resto, l'arte è un affare di famiglia: sin da piccola, "Katie" sfoggia il vezzoso faccino in spot pubblicitari e riviste per bambini patinate. Prende lezioni di danza, canto, piano e chitarra.
Carriera
Giunta al suo diciassettesimo compleanno, la giovane esordisce in un episodio della popolare sitcom, Cinque in famiglia. Il 1998 segna l'esordio cinematografico, in cui si aggira nei pressi di un cono gelato enorme, nella pellicola indipendente Desert Blue. Dodici mesi più tardi, eccola "acchittata" come una bombonierina nella notte di capodanno di 200 Cigarettes.
Nel 2000, è la bella e facoltosa vittima del Gossip imbastito da James Marsden e soci. Nello stesso periodo, gira Il dottor T e le donne dove si cimenta nella figlia lesbica del ginecologo Richard Gere.
Successivamente, Kate si consola fra le braccia di Wes Bentley in Le quattro piume, irrita il boyfriend Matthew McConaughey in Come farsi lasciare in 10 giorni ed aiuta lo scrittore Luke Wilson nella stesura del suo romanzo d'amore, in Alex & Emma.
Nel 2005, la Hudson offre le sue cure all'infermo John Hurt in una raccapricciante villa dove si praticano riti woodoo, nel black magic horror The Skeleton Key.
Tra il 2006/08, se la vede con lo spiacevole coinquilino Owen Wilson in Tu, io e Dupree, si mette alla ricerca di inestimabili ricchezze in Tutti pazzi per l'oro e molla l'appiccicoso fidanzatino Jason Biggs in La ragazza del mio migliore amico.
Il 2009 la trova a boicottare le nozze della best friend Anne Hathaway in Bride Wars - La mia miglior nemica, stila servizi per Vogue nel musical Nine. In seguito la star è promessa al vicesceriffo assassino Casey Affleck in The Killer Inside Me e, due anni dopo, sente battere forte il cuore per il medico Gael García Bernal in Il mio angolo di paradiso (2011). Nel 2012 è protagonista del film di Mira Nair The Reluctant Fundamentalist, presentato fuori concorso alla 69esima Mostra del Cinema di Venezia. Torna nel 2014 interpretando il ruolo di Sarah Bloom nel film Wish I Was Here e quello di Anna Reed in Good People. Nel 2015 recita al fianco di Bill Murray nel film commedia Rock the Kasbah, diretto da Barry Levinson. Nel 2016 partecipa alla commedia di Garry Marshall Mother's Day e a Deepwater Horizon di Peter Berg.
Hobby
"Katie" si esercita nello Yoga e, in compagnia dei suoi tre cagnolini, si lascia incantare dai lungometraggi con Bette Davis.
Adora scatenenarsi a rimo di Beatles, Rolling Stones, e Led Zeppelin.
Si rilassa, invece, sulle note di Joni Mitchell e Bob Dylan.
Vita Privata
Nel dicembre del 2000, convola all'altare con Chris Robinson, leader dei Black Crowes il quale gli darà un figlio: Ryder Russell. Nel 2006 si separa dal marito. Poco dopo, inizia una tormentata relazione con Owen Wilson che tenterà di togliersi la vita sotto effetto di stupefacenti, poichè piantato dalla Hudson.
In seguito, la stella ha un flirt con Lance Armstrong e con il giocatore di baseball, Alex Rodriguez. È stata poi fidanzata (fino al 2014) con il leader degli "Muse" Matt Bellamy, con il quale ha avuto un figlio di nome Bingham "Bing" nel 2011.
Per accedere all'incontro con Kate Hudson bisogna scavalcare «barriere» di polvere di mattone (in realtà un'ottima paprika), sparse sul pavimento di un hotel della capitale (il motivo è semplice: chi fosse armato di cattive intenzioni verrebbe magicamente bloccato dai poteri dell'eterea barriera), il buffet è arredato con numerosi specchi (necessari per vedere gli spettri), posti dietro candele accese, mentre una cartomante legge il futuro e le sue assistenti distribuiscono ai presenti minuscole chiavi, che garantiscono protezione dalla paura. Tutti questi accorgimenti fanno parte del lancio di «The Skeleton Key» (in uscita negli Stati Uniti la prima settimana di agosto, in Italia dal 9 settembre in 250 copie) di Iain Softley (già autore di «K-Pax»), film scritto da Ehren Kruger, assurto a notorietà internazionale grazie alla versione americana dell'horror giapponese «The Ring», che qui esplora i misteri dell'hoodoo, magia nera molto più pericolosa del voodoo, ma che funziona solo se credi nella sua esistenza. In «The Skeleton Key» Kate Hudson, lanciatissima figlia e moglie d’arte - sua madre è Goldie Hawn, il suo patrigno Kurt Russell, suo marito il musicista Chris Robinson, ex leader dei Black Crowes - recita la parte di Caroline Ellis, esperta nell'assistenza ai malati terminali, assunta per alleviare gli ultimi giorni di Ben Devereaux (John Hurt), accudito dalla moglie Violet (una strepitosa Gena Rowlands). L'anziana coppia vive in una villa tra le paludi, a un'ora di macchina da New Orleans, e si scopre presto che quelle mura hanno una storia di sangue, spettri e stregoneria, con cui la razionale Caroline dovrà misurarsi. Signora Hudson, che cosa l'ha attratta in questo film? «La sceneggiatura: strepitosa. Io amo l'horror d'atmosfera, che permette di sviluppare i personaggi e non si perde in violenze gratuite ed effetti granguignoleschi. La fine del film è stata talmente inaspettata, la prima volta che ho letto il copione, da farmi capire che questa sarebbe stata una storia che mi sarebbe piaciuto vedere da spettatrice, recitarla è stata un'opportunità magnifica». Ha amato anche «The Ring»? «Sì, mi è piaciuto molto, tra l'altro Naomi Watts è mia grande amica, quindi potevo fare il tifo per lei. Io amo i film del terrore, uno dei miei favoriti di tutti i tempi rimane "A Venezia un dicembre rosso shocking". In fondo l'horror migliore gioca con temi universali, come la morte e l'invecchiamento, argomenti sempre vincenti al cinema, come pure l'amore, perché gli spettatori - ed io fra questi - vogliono vedere o le cose che ci attraggono, o quelle che ci fanno paura». Il film mescola religione e superstizione. Lei è scaramantica? «Non sono superstiziosa, anche se non passerei mai sotto una scala, amo i gatti neri e il numero 13, che in America è considerato sfortunato, ma credo che tutti noi siamo circondati da spiriti, da campi d'energia positiva o negativa. New Orleans è stato un posto bellissimo dove iniziare il film, perché è una città intrisa di sovrannaturale, ci ha dato il giusto tono. Credo anche in Dio, o meglio, che ci sia qualcosa più grande di noi e del mondo che ci circonda, visto che sono stata educata da una famiglia ebraica, anche se mia madre è da anni diventata buddhista». Che effetto le ha fatto recitare con Gena Rowlands e John Hurt? «Meraviglioso. Non so mai cosa rispondere quando mi domandano a quali attrici vorrei assomigliare, perché preferisco essere me stessa, ma Gena è da sempre una delle mie favorite. Film come "Una moglie", "Gloria" e in genere tutti quelli di Cassavetes, sono stati per me una vera scuola di recitazione, li ho studiati a lungo. È stato bello scoprire che Gena è anche una compagna di set generosa, accessibile, disponibile e concentrata. John poi, ha fatto un lavoro incredibile, perché poteva recitare solo con gli occhi, mi ha ricordato quanto avesse ragione mio padre Kurt Russell, quando mi ammoniva a non dire bugie, perché la
Da Il Mattino, 23 luglio 2005
Forse rassicurata dal fatto di essere già apparsa per ben due volte nell’autorevole classifica dei “50 più belli del mondo” (che “People Magazine” cura con dedizione ammirevole), una paura, la biondina Kate Hudson, di sicuro non ce l’ha: quella di mettere in mostra le sue non trascurabili orecchie a sventola. Se il mezzo busto (anzi ex) Giorgino, della nostra Tv pubblica, avesse visto come lei si è presentata in conferenza stampa per promuovere in ha-ha il paurosissimo The Skeleton Key, avrebbe forse preso il coraggio anche lui di abbandonare ogni schermo (di capelli s’intende) per le sue orecchie, facendo loro gustare, finalmente, il brivido del nudo integrale.
Vestita in nero, elegante, la lunga chioma trattenuta da una coda di cavallo che sembrava studiata per mettere in risalto quelle due curve da Dumbo spiritose che le incorniciano il viso, la figlia ventiseienne di Goldie Hawn (a cui somiglia non poco, siliconi a parte) ci è venuta a raccontare perché ha deciso di far parte di questo thriller girato tra le paludi e i bayou della Louisiana del Sud che si vedrà il 9 settembre, distribuito in Italia dalla Uip in 250 copie. Diretto e prodotto da lain Soffley, scritto da Ehren Kruger (The Ring) e interpretato, insieme a Kate, da Gena Rowlands e John Hurt (che di sicuro già bastano a una giovane attrice per cercare di esserci), il film racconta la storia di un’aspirante infermiera ingaggiata da una donna per assistere il marito malconcio a causa di un ictus. Il tutto in un fatiscente e isolato edificio a non meno di un’ora di macchina da New Orleans dove - essendo il thriller intriso di quella antica cultura fatta di strani rituali, superstizioni, magie più o meno nere e potenze soprannaturali che da sempre hanno connotato la zona - la poveretta, per quanto scettica, pragmatica e freddamente razionale, ne vedrà delle belle.
«Non sono superstiziosa, soprattutto per quello che riguarda il lavoro, anche se evito di camminare sotto le scale. Inoltre amo i gatti neri e il numero 13 che in America non piace proprio a nessuno. Di certo credo nei campi d’energia, nella spiritualità. Credo naturalmente in Dio e nella religione: sono cresciuta in una famiglia ebrea, anche se da un po’ di tempo la mia mamma si è convertita al buddismo», ci informa. «In tutti i casi sul set mi sono molto divertita - prosegue - c’è stato un unico momento per me difficile: la scena in cui dovevo indossare una maschera che mi impediva di vedere e di parlare. Per sopportare la claustrofobia cercavo dentro di me di canticchiare. Comunque, a parte questo, a New Orleans mi sono sentita a casa, anche grazie alla musica che circola ovunque: esce dalle abitazioni, dalle botteghe, dai bar. È una città in cui ognuno può essere se stesso: non senti la necessità d’indossare una maschera».
Da Film Tv, n. 32, 2005
La vincitrice del Golden Globe Award e candidata all’Oscar ha fatto il suo debutto cinematografico in 200 Cigarettes, al fianco di Ben Affleck, Courtney Love, Christina Ricci, Jay Mohr, Dave Chappelle, Martha Plimpton, Paul Rudd e Gaby Hoffman. La performance di Kate in questa commedia – ambientata nell’East Village di New York durante il capodanno del 1981 – ha catturato l’interesse di molti critici.
In seguito, Kate è stata la co-protagonista assieme a Christina Ricci, Casey Affleck e Brendan Sexton III di Desert Blue, di Morgan J. Freman. Inoltre, ha recitato in GOSSIP, della Warner Bros, con James Marsden, Norman Reedus e Joshua Jackson.
La sua performance in Quasi famosi di Cameron Crowe ha catturato al contempo il cuore dei critici e degli spettatori di tutto il mondo e le ha fatto ottenere un Golden Globe, una nomination agli Academy Award come Migliore Attrice non Protagonista, una nomination ai BAFTA, e numerosi altri riconoscimenti e premi, tra cui il Broadcast Film Critics’ Award. Il film ha ottenuto il Golden Globe come Miglior Film, ed ha ricevuto critiche entusiastiche. Nel cast del film ricordiamo Billy Crudup, Frances McDormand, Patrick Fugit, Phillip Seymour Hoffman, Jason Lee, Anna Paquin e Fairuza Balk.
La critica era unanime nell’elogiare la toccante interpretazione di Kate nel ruolo di Penny Lane: “Il suo lavoro è delicato, autentico e ben riuscito…” (Los Angeles Times); “ Un debutto fenomenale” (Wall Street Journal); “Hudson lascia intravedere di essere pronta per la fama di stella” (People Magazine) e “una performance delicata, da star” (New York Post).
Kate ha interpretato la figlia di Richard Gere in Il Dottor T e le donne di Robert Altman, nel cast del film ricordiamo anche Richard Gere, Helen Hunt, Laura Dern e Liv Tyler. L’abbiamo vista in ABOUT ADAM, interpretare una sfortunata cantante\cameriera che si innamora di un ragazzo del quale la sua famiglia rimane totalmente affascinata. Questa commedia romantica della Miramax, interpretata da Stuart Townsend e Frances O’Connor, è stata scritta e diretta da Gerard Stembridge. Kate ha recitato al fianco di Heath Ledger nel film epico Le quattro piume, diretto da Shekhar Kapur (Elizabeth).
Kate è stata la co-protagonista, assieme a Matthew McConaughey, della commedia romantica di grande successo, Come farsi lasciare in 10 giorni, che ha incassato un totale di oltre 200 milioni di dollari al box office. E’ stata la co-protagonista, assieme a Luke Wilson, di Alex & Emma per la regia di Rob Reiner; ed ha fatto parte del cast corale della commedia di Merchant-Ivory dal titolo Le divorce, nel cast del film ricordiamo anche Naomi Watts, Glenn Close, Stockard Channing, Sam Waterston, Leslie Caron e Stephen Fry. Kate ha recitato come protagonista nel film della Disney Quando meno te l’aspetti di Garry Marshall, e nel thriller psicologico Skeleton Key con Peter Skaarsgard e Gena Rowlands. Più recentemente, ha lavorato con Owen Wilson, Matt Dillon e Michael Douglas nella commedia di successo Tu, io e dupree, che ha incassato oltre 100 milioni di dollari. All’inizio del 2008, Hudson è tornata a recitare al fianco di Matthew McConaughey nella pellicola della Warner Bros. Tutti pazzi per l’oro, che ha ottenuto grande successo al box-office. In seguito, ha lavorato assieme a Anne Hathaway in Bride Wars-La mia migliore nemica, film che segna il suo debutto come produttrice. Presto la vedremo nell’attesissimo musical Nine. Il film, che promette un cast stellare, è tratto dalla produzione teatrale di Broadway, la regia è affidata a Rob Marshall.
Di recente, Kate Hudson e il suo compagno, l’hair stylist David Babaii hanno fondato la David Babaii for WildAid, una linea di prodotti per i capelli che è stata ideata utilizzando ingredienti esotici e naturali. Una percentuale dei proventi della linea andrà a favore della WildAid, un’organizzazione non-profit per la salvaguardia delle specie animali, che si occupa di proteggere le specie in pericolo di estinzione di tutto il mondo.