Gianfranco Cabiddu trionfa alla 57esima edizione dei Globi d'Oro, i premi della Stampa Estera ai film italiani. Quest'anno la giuria composta da 33 giornalisti stranieri ha selezionato 28 lungometraggi, 72 documentari e 90 cortometraggi.
Nella splendida cornice di Villa Medici a Roma, durante la cerimonia, sono stati consegnati anche due premi speciali: il Gran Premio della Stampa Estera al documentario Restaurare il cielo di Tommaso Santi e il Globo d'Oro alla Carriera al regista Dario Argento. Al maestro del brivido è stato conferito il premio con la seguente motivazione: "con un tocco d'ironia e con raffinata maestria, ha saputo tenere gli spettatori col fiato sospeso fino all'ultimo. Molto amato all'estero, firma le sue opere mettendo in scena le sue mani, come faceva Hitchcock con il suo profilo. A lui chiediamo di non smettere mai di terrorizzarci".

La stoffa dei sogni si aggiudica il Globo più ambito "per la magnifica trasposizione del verso di Shakespeare 'Tutto il mondo è un palcoscenico... uomini e donne sono soltanto attori'. I riflessi del teatro sulla realtà in un posto sperduto dove nulla è quello che sembra, tra personaggi improbabili ma densi di esistenza. Un film che ricompone il puzzle rimettendo al loro posto colpa, vendetta, riscatto e perdono".

Ad aggiudicarsi il premio per la miglior commedia è Lasciati andare di Francesco Amato. Ancora un altro premio invece per La pazza gioia di Virzì che, dopo aver fatto incetta di riconoscimenti ai David di Donatello e ai Nastri d'argento, si aggiudica il Globo alla miglior sceneggiatura "per aver creato un inno cinematografico che farà impazzire di gioia generazioni di cineasti, per la magia che si crea nel pubblico che ride insieme ai protagonisti ma, soprattutto, ride di se stesso".
A Marco Danieli il premio alla miglior opera prima con il suo La ragazza del mondo.
"Per aver trasformato la natura intatta e selvaggia in paesaggio metafisico, con immagini che mescolano con chiarezza il presente e il passato" il Globo D'oro alla miglior fotografia è stato consegnato a Daria D'Antonio per La pelle dell'orso di Marco Segato. Enzo Avitabile premiato per le musiche originali di Indivisibili di Marco De Angelis.
Miglior Documentario a L'uomo che non cambiò la storia di Enrico Caria "per aver saputo ricostruire con immagini di archivio un piccolo capitolo della grande storia".
Tra i 90 cortometraggi in concorso, la spunta Aldo Iuliano con il suo Penality, premiato "per essere riuscito a concentrare un dramma enorme come l'immigrazione in soli 14 minuti grazie a una sceneggiatura pungente, un'eccellente fotografia e una virtuosa regia".