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Il Morandini 2012, Habemus Moretti

La diciottesima edizione del dizionario mette in copertina il film di Nanni Moretti.
di Nicoletta Dose

Nanni Moretti e Michel Piccoli nella foto di copertina del Morandini 2012.

giovedì 23 febbraio 2012 - News

Il papa ha, forse, un deficit di accudimento. Secondo Nanni Moretti, un uomo di chiesa, in procinto di diventare pontefice, ha dubbi e irresolutezze di un uomo qualunque. E come qualsiasi 'uomo normale' si perde - tra le vie della città e nei ragionamenti - nella ricerca di un saldo appiglio al quale affidare il peso di una responsabilità eccezionale. Habemus Papam, ritratto di una personalità fuori dal comune e allo stesso tempo così profondamente legato ai limiti umani di tutti, è il miglior film italiano della passata stagione cinematografica. A dargli questo titolo è il dizionario Morandini 2012 che lo mette in copertina (con l'immagine di Moretti/psicanalista e Piccoli/quasi papa), premiando ulteriormente un'opera già vincente, successo di critica e botteghino (13° posto, non poco per un film d'autore). "È forse il più importante, sicuramente il più ambizioso film di Moretti ma non il più riuscito perché viziato dal suo narcisismo", così scrivono gli autori del Morandini che gli assegnano 3,5 stelle di giudizio critico.

Il dizionario Morandini 2012 diventa quest'anno ancora più ricco e sempre più completo. Qualche numero: circa 24500 film usciti sul mercato italiano dal 1902 all'estate 2011, di cui più di un migliaio prodotti specificatamente per l'home video o la televisione e 500 nuove schede inserite di cui 271 di film italiani. In questa diciottesima edizione ci sono anche i Premi Oscar, i migliori film (con giudizio critico di 4 o 5 stellette o maggior successo di pubblico), i film della Mostra del Cinema di Venezia 2011, i 100 migliori registi, i principali siti Internet dedicati al cinema. Inoltre, il dizionario è disponibile anche in digitale nei supporti DVD-ROM, online e app.

Tra le nuove entrate, spicca Che bella giornata con Checco Zalone che, per Morandini, merita 3,5 stelle perché è un film "politicamente scorretto, capace di far satira con leggerezza graffiante su un'Italia dove contano le conoscenze più che la conoscenza, sul familismo, il clericalismo, il militarismo camuffato". Duro il giudizio a Qualunquemente con Antonio Albanese a cui vengono assegnate 2 stelle: "Dispiace maltrattare un comico che assai stimiamo, ma qui si è cacciato in un film monocorde, ripetitivo e contagiato dalla volgarità aggressiva del suo Cetto". Stessa sorte spetta a Il cigno nero di Darren Aronofsky, dove "la Portman (premiata con un Oscar) piange e piagnucola per tutto il film; Cassel è il solito carogna". 4 stelle invece vanno al documentario Rudolf Jacobs, l'uomo che nacque morendo di Luigi Faccini e Marina Piperno e a The Tree of Life di Terrence Malick che considera "un film-mondo, totale se non totalitario, fragoroso ma anche sottile".

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