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Tim Burton alla conquista di Venezia

Il western di Tarantino, l'amore visto dallo spagnolo José Luis Guerin e la battaglia sociale di Sabina Guzzanti.
di Nicoletta Dose

Le emozioni di Mr Tamburine Man

mercoledì 5 settembre 2007 - News

Le emozioni di Mr Tamburine Man
Cominciamo con un pollice alzato per l'attore Richard Gere. Leale con i fotografi, si è lasciato riprendere senza sosta sul red carpet stabilendo uno scambio: "Io faccio volentieri tutte le foto che volete qui alla Mostra se voi mi promettete di non seguirmi quando sono con la famiglia in giro per Venezia". Aria di divismo trattenuto che gli fa onore dopo gli screzi tra i fotografi e l'affascinante Brad Pitt. Il bello di Pretty Woman ha presentato ieri il suo secondo film in gara alla Mostra, Io non sono qui, pellicola dell'americano Todd Haynes, strana storia del cantautore Bob Dylan, ancora vivente e in tour in giro per il mondo. Artista che resiste alle nuove generazioni di musicisti, strabiliando con una carica di energia e di forza che lascia senza parole e il film gli rende onore: è innovativo, spezza la vita del cantante in mille pezzi e si serve di volti diversi, anche femminili, per incarnare la stessa parte. Apprezzata sia dalla stampa che dal pubblico in sala, la pellicola, pur occupandosi di un idolo già affermato, ha sperimentato un linguaggio innovativo e molto originale. Il rock è stato il protagonista anche del documentario Lou Reed's Berlin, in cui si guarda a un concerto tenuto dall'artista fondatore dei Velvet Underground. Commozione da parte del pubblico che ha capito il messaggio del regista Schnabel che ha dichiarato esplicitamente: "Si vede che voglio bene a Lou? Era ciò che volevo emergesse più di ogni altra cosa...". Grande emozione anche per il secondo film italiano in concorso, Il dolce e l'amaro, sguardo lucido sull'Italia di oggi, inquadramento della storia di un uomo qualunque che cresce senza alternative alla mafia e crede che sia quella l'unica possibilità per realizzarsi nella vita ma, nella crescita, si accorge che esistono alternative e cerca di ricominciare da capo, grazie anche all'aiuto della donna che ha sempre amato. L'amore che tenta di salvare un'esistenza venduta alla corruzione. In qualche modo è lo stesso sentimento a salvare la vita del disperato protagonista di Help Me Eros, film scandalo che si avvolge in un'aurea poetica e surreale per raccontare l'autodistruzione di un uomo senza futuro.

La fabbrica dei sogni di Tim Burton
Sono gli appassionati del cinema di Tim Burton a farsi sentire nella mattinata di oggi. O meglio, già nella nottata trascorsa sotto il temporale, con sacchi a pelo e pazienza da vendere, sono arrivati da tutta Italia ma anche dall'estero per essere presenti all'evento speciale della giornata. Di corsa a prendere i pochi biglietti disponibili e ha inizio lo spettacolo firmato Tim Burton. È a lui che sarà consegnato il Leone d'oro alla Carriera direttamente dalle mani di Johnny Depp, l'attore ispiratore delle storie strampalate e visionarie del regista, interprete fin da Edward mani di forbice per poi accompagnarlo nell'impresa finale de La fabbrica di cioccolato del 2005. Se il premio della giornata va all'artista più allucinato di tutti i tempi, è Tarantino, artista che non si riesce a etichettare, ad essere la figura essenziale in Sukiyaki Western Django, remake omaggio al film Django, storico western di Sergio Corbucci. In concorso anche lo spagnolo En la ciudad de Sylvia, storia di un uomo solitario che passeggia per le strade della città annotando pensieri e riflessioni, disegnando le persone e i luoghi che lo colpiscono. Un modo per passare il tempo perché, in realtà l'uomo è alla ricerca di una donna di cui si è perdutamente innamorato quattro anni prima. Se riuscirà a trovarla e se il film avrà successo lo sapremo soltanto dopo la proiezione in sala. Dopo gli apprezzamenti ricevuti dalla critica, viene presentato al pubblico Le ragioni dell'aragosta, ultimo lavoro della combattiva Sabina Guzzanti che, servendosi della satira, ancora una volta disegna il quadro di una generazione piena di speranze che pensava di cambiare il mondo ma che si è ritrovata a lottare contro gli ostacoli della vita. Confermato invece il film in concorso Godly detective del maestro del gangster movie asiatico Johnny To che si inserisce in gara nel pomeriggio dell'ottava giornata della Mostra.

Appuntamento con i maestri del cinema
Domani sarà la volta dei grandi maestri, a cominciare dal veterano Manuel de Oliveira che presenta Cristóvão Colombo - O Enigma, film fuori concorso per finire con Amos Gitai, accompagnato dall'elegante Juliette Binoche, che ha il ruolo in prima linea in Disengagement, film al limite del documentario che inquadra la situazione drammatica tra israeliani e palestinesi. In gara il terzo film italiano L'ora di punta di Vincenzo Marra e Nightwatching di Peter Greenaway, che guarda alla figura del pittore olandese Rembrandt per raccontare l'evoluzione e la creazione di un capolavoro conosciuto in tutto il mondo, "La ronda di notte".

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