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Shigeru Umebayashi, un compositore impavido

Da In the Mood for Love a Fearless, la carriera del musicista giapponese attraverso i suoi maggiori successi.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Shigeru Umebayashi
Shigeru Umebayashi (73 anni) 19 febbraio 1951, Kitakyushu (Giappone) - Acquario.

venerdì 13 luglio 2007 - Celebrities

Shigeru Umebayashi
Nato a Kitakyushu, Fukuoka, nel 1951 Shigeru Umebayashi (detto Ume) inizia la sua carriera musicale come leader del leggendario gruppo new wave EX che all'inizio degli anni Ottanta viene scelto per aprire il tour giapponese di Eric Clapton. Nel 1985, in seguito allo scioglimento della formazione, Umebayashi produce una canzone per l'attore Yusaku Matsuda (Black Rain - Pioggia sporca) e inizia a interessarsi alla composizione per il cinema contribuendo negli anni a venire a oltre quaranta colonne sonore tra le quali la celeberrima In the Mood for Love per il regista Wong Kar-Wai. L'industria musicale lo premia sin dagli albori della sua carriera come compositore conferendogli il Music Award al Mainichi Film Contest per Sorekara di Yoshimitsu Morita e Tomo Yo Shizukani Nemure di Yoichi Sai. Tra i suoi successi più recenti ci sono le colonne sonore della Foresta dei pugnali volanti di Zhang Yimou e Fearless di Ronny Yu.

Fearless
Per l'ultimo film di Jet Li alle prese con le arti marziali non poteva mancare il tocco del più celebre compositore orientale in occidente. Il giovane cantante pop taiwanese Jay Chou scrive e interpreta il tema principale, le musiche sono tutte firmate da Shigeru Umebayashi. L'epicità della colonna sonora va di pari passo alla storia di Huo Yuanjia, leggenda delle arti marziali in una Cina divisa tra l'imperialismo occidentale e la manipolazione politica giapponese. Seducente nel suo mix tra la tradizione folcloristica asiatica e le orchestrazioni magistrali eseguite dalla China National Symphony Orchestra, Fearless ben riproduce musicalmente il periodo storico ritratto nel film di Ronny Yu e l'essenza della trama: "il destino lo fece diventare un guerriero, il coraggio lo mutò in eroe".

In the Mood for Love
È probabilmente la colonna sonora più celebre del compositore giapponese. In the Mood for Love segna anche la prima di una lunga serie di collaborazioni che avrebbero unito Ume e Wong Kar-wai (2046, My Blueberry Nights, The Lady from Shanghai). "Ho conosciuto Mr. Wong circa otto anni fa a Hong Kong grazie a un amico comune. Avevo molta stima del suo lavoro come regista e lui mi disse di apprezzare le mie creazioni per il cinema. A lungo abbiamo sperato di poter unire le nostre forze e quando si è presentata l'occasione l'abbiamo colta al volo. Il bello della nostra collaborazione è che non abbiamo bisogno di parlare, ci capiamo immediatamente, è come se sentissimo esattamente le stesse cose. Il tema di Yumeji era stato originariamente scritto per l'omonimo film di Seijun Suzuki del 1991. All'epoca la musica non era contemplata per giocare un ruolo da protagonista al cinema e devo molto a Wong Kar-wai per aver salvato lo spirito di quel brano riutilizzandolo nel suo film.

2046
A distanza di quattro anni da In the Mood for Love Ume torna ad affiancarsi a Wong Kar-wai nel tessere la trama sonora del suo 2046. "Per tre anni ho studiato le sequenze del film che mi venivano man mano mandate, ma ho iniziato a lavorare sullo score solo a un mese dal mix finale. L'idea che il pubblico si è fatto su quest'opera è che sia l'estensione di In The Mood For Love, ma io li ho tenuti separati nella mia mente quando si è trattato di comporre la colonna sonora". Il soundtrack spazia tra la rumba, il jazz, la musica classica e sonorità spagnoleggianti. "Ho sempre amato ascoltare generi musicali diversi e le differenti tessiture mi hanno sempre attratto. Come compositore il mio obiettivo è quello di essere versatile e nel caso di 2046 trovavo che la trama si adattasse molto bene alle musiche spagnole che ho utilizzato".

La foresta dei pugnali volanti
Nel 2004 il regista di Lanterne rosse chiama Shigeru Umebayashi a comporre la colonna sonora del suo secondo wuxia, dopo Hero, ovvero La foresta dei pugnali volanti. "Zhang Yimou si è fidato ciecamente di me e mi ha dato carta bianca" dichiara Ume che per musicare la storia ambientata nell'859 D.C. fa uso di strumentazioni asiatiche (lo shakuhachi, un flauto giapponese, le percussioni e l'erhu, un violino cinese) e in parte anche occidentali. Il suo contribuito è in netto contrasto con quello di Hero a opera di Tan Dun. "Sono stato libero di esprimermi come volevo e credo i brani rivelino il mio modo di essere, il mio modo di guardare all'amore". C'è chi dice che il tema degli amanti ("Lovers") assomigli al tema portante del Padrino. "Questo mi rende davvero felice" risponde Ume. "Nino Rota è uno dei compositori che ammiro di più e sono sempre stato un grande fan del Padrino. Certo, 'Lovers' non ha ottenuto lo stesso successo, ma questa potrebbe essere una sfida per il futuro".

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