Lanterne rosse

Film 1991 | Drammatico +16 125 min.

Titolo originaleDahong Denglong Gaogao Gua
Anno1991
GenereDrammatico
ProduzioneCina
Durata125 minuti
Regia diZhang Yimou
AttoriLi Gong, He Caifei, Cao Cuifeng, Jin Shuyuan, Jingwu Ma, Kong Lin Ding Weimin, Cui Zhihgang, Chu Xiao, Cao Zhengyin, Qi Zhao (II).
TagDa vedere 1991
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +16
MYmonetro 3,98 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Zhang Yimou. Un film Da vedere 1991 con Li Gong, He Caifei, Cao Cuifeng, Jin Shuyuan, Jingwu Ma, Kong Lin. Cast completo Titolo originale: Dahong Denglong Gaogao Gua. Genere Drammatico - Cina, 1991, durata 125 minuti. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +16 - MYmonetro 3,98 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento venerdì 13 marzo 2015

Può essere considerato senz'altro un capolavoro, questo di Zhang Yimou. Un regista che ha già realizzato due opere come Sorgo rosso e Ju Dou e che può essere confrontato, pur non essendo giapponese, al grande Akira Kurosawa. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, ha vinto un premio ai David di Donatello, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, In Italia al Box Office Lanterne rosse ha incassato 1,4 mila euro .

Consigliato assolutamente sì!
3,98/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA
PUBBLICO 3,96
ASSOLUTAMENTE SÌ
La vita matrimoniale nella Cina degli anni Venti.

Può essere considerato senz'altro un capolavoro, questo di Zhang Yimou. Un regista che ha già realizzato due opere come Sorgo rosso e Ju Dou e che può essere confrontato, pur non essendo giapponese, al grande Akira Kurosawa. Siamo in Cina negli anni Venti. Un ricco cinese si sposa per la quarta volta. Tutte le mogli vivono nell'immensa dimora. La vita matrimoniale è scandita dalle lanterne rosse, che vengono accese davanti alla stanza della prescelta per la notte. Si innescano così gelosie e competizioni, anche mortali. Il film è da ritenersi un capolavoro soprattutto formale. Le riprese sono simmetriche, secondo lo stile dei grandi fotografi, quale, appunto, il regista è stato.

Recensione di Stefano Lo Verme

Nella Cina degli anni '20 Soniglian, una ragazza di diciannove anni, accetta di sposare il ricco Chen Zuoqin, discendente di una nobile dinastia, divenendo così la sua quarta moglie. Nel palazzo di Chen abitano anche le altre tre consorti dell'uomo; ogni sera, il padrone fa accendere delle lanterne rosse davanti all'appartamento di una delle sue quattro mogli, scegliendo così con quale di loro trascorrerà la notte.
Premiato con il Leone d'Argento al Festival di Venezia del 1991, Lanterne rosse è il film che ha consacrato sulla scena internazionale il regista Zhang Yimou. Tratta dal romanzo Mogli e concubine di Su Tong, la pellicola è ambientata nella Cina degli anni '20 e racconta la storia della giovane Soniglian (Gong Li), una ragazza che, per sfuggire alla povertà, decide di diventare una delle concubine del ricco Chen Zuoqin (Ma Jingwu); il titolo fa riferimento alla lanterne rosse che, secondo un antico rituale, indicavano la donna che avrebbe goduto del privilegio di passare la notte con il proprio marito e padrone. Ed è proprio questo "privilegio", fonte di prestigio e di autorevolezza, l'oggetto di contesa fra le varie protagoniste del film, sullo sfondo di una Cina arcaica ancora prigioniera delle proprie radicate tradizioni e di un rigido ed inviolabile codice di comportamento.
La trama, sviluppata nell'arco di un anno, si svolge interamente fra le mura del palazzo di Chen, in uno scenario circoscritto e opprimente suddiviso fra gli appartamenti delle quattro "signore" della casa: la matura Yuru (Jin Shuyuan), la gentile ma ambigua Zhuoyun (Cao Cuifen) e l'attraente Meishan (He Caifei), un'ex cantante d'opera invidiosa della bellezza dell'ultima arrivata, Soniglian. Le feroci rivalità fra le quattro mogli innescheranno un pericoloso gioco di seduzione e di inganni nel quale i reciproci rapporti di potere si sovvertiranno continuamente, dando vita ad una spietata guerra psicologica segnata da tensioni e gelosie. In questo modo, Zhang Yimou analizza l'inflessibile sistema delle gerarchie sociali e sessuali della Cina mettendo in scena una serie di antinomie basilari (uomini / donne, padroni / servi).
Allo splendore formale della ricostruzione (eccellenti le scenografie e i costumi) corrisponde una narrazione asciutta ed equilibrata, ma capace di delineare con sorprendente vitalità i caratteri e le psicologie dei vari personaggi e la loro progressiva disumanizzazione (come afferma con amarezza Soniglian, in quel palazzo non ci sono esseri umani, ma soltanto topi, gatti e cani che si combattono l'un l'altro), in una competizione serrata e dall'esito quanto mai tragico. Straordinaria la fotografia di Zhao Fei, che si avvale di un magistrale utilizzo dei colori, e una menzione speciale per la bravissima attrice cinese Gong Li nel ruolo della Quarta Signora. Molto apprezzato dai critici alla sua uscita, Lanterne rosse resta senza dubbio il film più acclamato nella carriera di Zhang Yimou ed una delle migliori opere del cinema orientale degli ultimi decenni.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 21 aprile 2011
giugy3000

Benchè non si tratti del terzo capitolo della trilogia di Krzysztof Kieślowski, il film che ha consacrato Yimou al mondo del cinema occidentale è da considerarsi a tutti gli effetti un "film rosso". Come più volte già ripetuto in molte interviste dallo stesso regista, nella simbologia cinese il rosso è un colore triatico indicante il rosso del sangue del parto, il rosso passione e il rosso spento [...] Vai alla recensione »

sabato 24 ottobre 2009
Giorgio Postiglione Giorpost

Zhang Yimou è un uomo coraggioso, filosoficamente aperto, intellettualmente onesto. Si, perchè raccontare la Cina e le sue (assurde) tradizioni nel modo in cui l'ha fatto in "Lanterne Rosse"(1991) lo rende un Che Guevara dei nostri tempi, un condottiero audiovisivo, un soldato cinematografico che ha avuto la forza di parlare della sua terra sfidando il regime ancora vigente nel Paese della Grande Muraglia. [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 marzo 2012
frenky 90

L'assurda vita di una concubina nella Cina degli anni 20, raccontata con dolore simmetrico e preciso dalla regia di Zhang Yimou, futuro fenomeno extra-asiatico come Ang Lee, la cui patria è la stessa di una delle tre coproduzioni (Taiwan; Cina e Hong Kong le altre due). L'anno di uscita del film è il 1991 e purtroppo, viene da dire, nulla di più congruo allo spirito asiatico poteva essere partorito [...] Vai alla recensione »

lunedì 11 febbraio 2019
Onufrio

Il regista Zhang Yimou esplora la vita coniugale nella Cina degli anni 20. La protagonista è Songlian, giovane ragazza che dopo la morte del padre si ritrova a vivere con la matrigna, la donna decide che la ragazza deve sposarsi, Songlian così accetta di divenire sposa di un ricco Padrone, diventando la quarta moglie. Un covo di vipere si annida all'interno delle tetre e labirintiche [...] Vai alla recensione »

venerdì 9 maggio 2014
Ilaria Pasqua

 Nella Cina del Nord dei primi anni ’20, una giovane studentessa per aiutare sua madre e per evitare la povertà va in sposa a un signorotto che vive in un palazzo lontano dalla città, diventa la quarta moglie, una concubina. La vita e le regole di quella strana famiglia la spingeranno alla pazzia.   Questo film è tratto dal libro Mogli e concubine di [...] Vai alla recensione »

domenica 6 ottobre 2013
Jayan

Il capolavoro di Zhang Yimou. Narra di un signore e delle sue concubine, vere schiave assoggettate a ogni suo volere, il cui unico scopo è di soddisfare i suoi sensi ed essere le sue donne da letto quando lo vuole. Il resto del tempo le donne lo trascorrono in attesa di essere chiamate da lui. E' allora che vengono messe le lanterne rosse davanti alla sua casa.

sabato 25 novembre 2017
Ennio

Oltre alla bellezza della rappresentazione scenica, di questo film rimane impresso l'asciutto realismo con cui si analizzano le figure, le nature e i desideri maschili e femminili nella loro più profonda ed intima sostanza. Il cavaliere dominante ma gentile, che offre alle sue mogli una vita agiata e all'acqua di rose e una sostanziale libertà di movimento (e di [...] Vai alla recensione »

sabato 17 gennaio 2015
arnaco

Come qualcuno ha già osservato, le vere protagoniste del film sono le lanterne e sono la cosa che non si dimentica. Io a distanza di molti anni dalla prima visione avevo dimenticato quasi tutto, ma le immagini delle lanterne che danzano, scandiscono il ritmo degli eventi, si accendono come fievoli speranze per poi spegnersi, vengono oscurate e si riaccendono in una vampa di odio e di diperata [...] Vai alla recensione »

sabato 11 luglio 2009
paride86

"Lanterne Rosse" racconta la storia di una ragazza povera che decide di diventare la quarta moglie di un ricco signore. Da qui si dipana una trama ricca di intrighi e tormenti che spiegheranno la difficile condizione femminile della donna cinese. La regia è magnifica e le inquadrature sono ammalianti nel loro rigore simmetrico. Un capolavoro.

venerdì 24 aprile 2009
Frankie86

Un ottimo film che parla della condizione femminile...a parte la convincente interpretazione di Gong Li è da apprezzare soprattutto la crudezza del finale e il senso di dolore e amarezza che le situazioni del film riescono a suscitare...non fatevi scoraggiare dall'iniziale lentezza della narrazione e immergetevi nell'atmosfera...

lunedì 19 agosto 2013
Luca Scialo

Cina, inizio anni '20. Perso il padre, la 19enne Soniglian è costretta a interrompere gli studi universitari dopo soli 6 mesi e viene scelta per fare la quarta concubina di un ricco proprietario. Ben presto scoprirà la durezza di quella vita e la quotidiana concorrenza spietata con le altre 3 mogli, fatta di sgambetti e colpi bassi.

giovedì 16 novembre 2023
Steffa

allucinante dramma tragico magistralmente realizzato, ambientazioni e fotografia eccellenti, forse a tratti un po troppo lento

venerdì 18 gennaio 2013
Rick Ash

é un'ottima recensione, ed anche io ho apprezzato molto il film, forse però hai reso troppo poco giustizia allo scrittore che per primo ha avuto il coraggio di raccontare una storia di forte critica sociale. Per quanto riguarda le usanze che hai citato, non direi proprio siano attuali, il romanzo è ambientato in epoca prerivoluzionaria, ciò non toglie però che [...] Vai alla recensione »

sabato 2 luglio 2011
Gwynplaine

Rosso.

domenica 11 luglio 2010
nickcastle91

Mai avevo visto un film più noioso di questo. Formalmente il film è diviso in tre parti, estate, autunno, inverno e estate successiva, le stagioni dell'anno che la protagonista, passa alla residenza del suo neo marito, come quarta moglie, o meglio concubina. Sostanzialmente, nella prima ora di film non succede niente, apparte i continui punzecchiamenti tra le quattro moglie, che tra loro si chiamono [...] Vai alla recensione »

Frasi
Se reciti bene inganni gli altri. Se reciti male, inganni solo te stessa. Se non sai neanche ingannare te stessa, ti restano solo i fantasmi.
Meishan (He Caifei)
dal film Lanterne rosse
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Rosse sono le lanterne che danno titolo all’ultimo film di Zhang Yimou. Rosso era il sorgo del suo primo film(Sorgo rosso, 1988). Rossi erano, allora, l’abito e il velo di una sposa, un palanchino, la distesa dei campi, il vino. Rosso era il sangue del finale: un finale da pifferaio dell’ideologia, purtroppo, dopo più di un’ora carica di sincero pathos mitico, di coinvolgente energia vitale ed espressiva. [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

Fa un certo effetto sentir affermare dal regista cinese Zhang Yimou, autore del bellissimo Lanterne rosse, che nel suo film tutto è frutto di pura fantasia. Ci immaginiamo, assistendo ai geometrici riti che scandiscono l’esistenza nella grande casa del signor Chen, nella Cina degli anni Venti, che ogni minimo particolare rimandi ad abitudini codificate di quel periodo, a tradizioni che fanno parte [...] Vai alla recensione »

NEWS
FAR EAST FILM FESTIVAL
giovedì 13 luglio 2023
 

Ecco le prime anticipazioni della nuova edizione del festival al via il 24 aprile 2024. Gelso d’Oro alla carriera a Chiu Fu-sheng. Vai all’articolo »

winner
miglior film straniero
David di Donatello
1992
winner
leone d'argento
Festival di Venezia
1991
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