TROVASTREAMING Tutti i film drammaticiprodotti in Germania
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L'adattamento cinematografico basato sul romanzo bestseller di Kerstin Gier. Espandi ▽
La diciassettenne Liv si trasferisce a Londra con la madre Ann e la sorellina Mia. Quando Liv incontra il misterioso Henry, tutto cambia. Egli appartiene a un circolo segreto che ha la capacità di sognare a occhi aperti. Non sanno che la realizzazione dei loro sogni avrà un prezzo elevato. Recensione ❯
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Una sola donna, un unico mare per comprendere oggi il significato del senso di responsabilità. Drammatico, Germania, Austria2018. Durata 94 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Una donna e un'avventura che la cambierà facendole affrontare in mare aperto la sofferenza umana. Espandi ▽
Una dottoressa decide di salpare in solitaria sulla sua barca a vela. Il suo viaggio sembra scorrere serenamente finché non si imbatte in un peschereccio arenato pieno di profughi africani in grave difficoltà. La donna si troverà quindi ad un bivio: provare ad aiutare gli uomini e le donne bloccati sull’imbarcazione oppure farsi da parte ed aspettare aiuti adeguati. La solitudine elimina qualsiasi elemento estraneo a questioni strettamente umane e pone la problematica del soccorso in mare in una prospettiva nuova e originale. Non c’è pietismo nel racconto, non ci sono sovrastrutture nella costruzione del personaggio della protagonista. Un’opera che mette lo spettatore di fronte ai limiti del singolo. Che colloca nella responsabilità civile il senso di appartenenza alla razza umana. Recensione ❯
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Un ladro si trova intrappolato in un attico che custodisce solo operte d'arte. Espandi ▽
Dopo che una rapina andata male, il ladro d'arte Nemo si ritrova intrappolato in un elegante attico di New York. Rinchiuso da un sistema di sicurezza di fascia alta e circondato da nient'altro che opere d'arte inestimabili, deve lottare per sopravvivere. Recensione ❯
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La storia di due prostitute che s'incontrano e s'innamorano. Espandi ▽
Il film racconta la storia di Maria e Sascha, due prostitute che si incontrano e si innamorano sul lavoro. Un mestiere spesso travisato è rappresentato qui con facilità e precisione, i suoi personaggi sono raffigurati con profondità, credibilità e grande autenticità. Recensione ❯
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Syllas Tzoumerkas rovista nel cestino della spazzatura di una singola famiglia per svelare il degrado più vasto di una terra intera. Drammatico, Grecia, Germania, Paesi Bassi, Italia2014. Durata 83 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Presentato in concorso al Festival di Locarno, è il secondo film di uno dei realizzatori più acclamati della nuova ondata di registi greci. Espandi ▽
Maria è madre di tre bambini, avuti da un marinaio di cui è sinceramente innamorata, sorella di una donna con problemi mentali sposata ad un simpatizzante dell'estrema destra, figlia di un'anziana paraplegica e di un padre con poco polso. I problemi finanziari della famiglia, proprietaria di un'attività commerciale e di pochi immobili, vanno di pari passo con il suo crollo psicologico. Ancora meglio, potrebbero esserne la causa. Recensione ❯
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I dieci anni di piombo e sangue che condannarono la RAF al suicidio collettivo e la Germania ad essere ostaggio di un'altra tragedia. Drammatico, Germania2008. Durata 149 Minuti.
Negli anni Settanta Ulrike Meinhof, giornalista borghese e progressista, si unisce al gruppo armato guidato
da Andreas Baader passando alla clandestinità. Espandi ▽
Negli anni Settanta Ulrike Meinhof, giornalista borghese e progressista, si unisce al gruppo armato guidato
da Andreas Baader passando alla clandestinità. Il film ritraccia la drammatica, sanguinosa, vicenda della
R.A.F, la Rote Armee Fraktion, dai primi attentati fino alla prigionia nel carcere di Stammheim e al
drammatico epilogo con il suicidio collettivo nel 1977. Recensione ❯
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Un thriller che fa fatica a distinguersi da tanti altri nonostante il grande lavoro di Juliette Binoche. Drammatico, Germania, USA2022. Durata 115 Minuti.
Una donna contrabbanda merci illecite per salvare suo fratello. La consegna finale però la mette a dura prova. Espandi ▽
Fatica a distinguersi dalla massa, questo thriller on the road ambientato nell’America profonda. L’intento è quello di gettare una luce intensa sul problema del traffico di persone, spesso minorenni, e su quanto “il sistema” non faccia abbastanza per prenderlo di mira. Ma dalle fibre di Paradise Highway non trasuda mai un interesse che vada al di là del motore della trama o della dedica nei titoli di coda. È un peccato perché nella visione della regista Anna Gutto, norvegese che da tempo lavora in America e che qui esordisce nel lungometraggio, il film avrebbe una prospettiva-guida diversa dal solito. Ancor di più, può contare su un nome come Juliette Binoche nel ruolo principale, e non può non esserci curiosità nel vederla nei panni di una donna working class con bandana e camicia jeans. Ci sono tracce in controluce di un’opera più originale, specialmente nei dettagli sulla vita delle camioniste donne (Sally è in costante contatto con un gruppo di colleghe con le quali passa il tempo alla radio), ma vengono purtroppo relegati alla periferia di uno script spesso inelegante nell’esposizione e ripetitivo nei beat drammatici. Recensione ❯
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Rhino, ex bandito, ripercorre la sua vita osservandosi dall'esterno e riflettendo su quale mostro egli sia diventato. Espandi ▽
Ucraina, anni'90. Rhino è un giovane delinquente che da ladruncolo si trasforma progressivamente in boss della malavita. Tutto ciò che sa mettere in atto è prevaricazione, crudeltà ed omicidio. Ma ciò che accade in conseguenza delle sue azioni lo costringe a cercare almeno di riflettere sulle sue scelte di vita. Un film fortemente voluto che descrive un percorso privo di concessioni alla spettacolarità ma incentrato su una violenza che le istituzioni sembrano non ostacolare più di tanto. Sentsov si mantiene nei limiti di un genere che Martin Scorsese, in tutt'altro contesto culturale, ha codificato, con le bande che si oppongono e con almeno un atto di crudeltà efferata ma apre il suo film con un interessante carosello in cui, senza apparente soluzione di continuità visiva, si passa da una situazione all'altra compiendo ellissi azzardate ma efficaci. Recensione ❯
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Una visione piacevole: un mélange di 'colori' e di personalità forti che mostra la danza come un'alternativa alla guerra urbana. Drammatico, Musicale - Germania2021. Durata 110 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La ventenne Bex è in prigione a causa di uno sfortunato incidente. Un'insegnante di danza riesce a far emergere la passione di Bex per il ballo. Espandi ▽
In carcere per omicidio involontario, "Bex" sconta la sua pena in una cella e nell'abisso della sua coscienza. Piegata dal senso di colpa, ha causato un incidente che è costato dolore, trauma e fisioterapia a un ragazzo della sua età, si lascia convincere dal suo legale a integrare un programma di riabilitazione al quale partecipano altri giovani detenuti. La singolarità del progetto è la danza e il suo potere "socio-integrativo". Assoldata un'insegnante specializzata in street-dance, Bex e compagni trovano progressivamente una nuova forma d'espressione e una maniera più sana di incanalare la loro rabbia. Una seconda chance che cambierà il loro destino.
Al di là dell'ottimismo convenzionale, c'è qualcosa di bello e sincero nel vedere la danza come panacea di tutti i mali, un mezzo di elevazione sociale, un'alternativa alla guerra urbana (nella tradizione di West Side Story), una possibilità di rincantare il mondo.
I protagonisti di Fly puntano l'orizzonte, avanzando con ambizione e grazia, smooth attitude e ritmo sincopato. Chiusi in carcere trovano soprattutto nella danza la possibilità di un'altra vita, il bisogno vitale di fare corpo con se stessi, con la società e con l'esistenza. Recensione ❯
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Tredici cortometraggi per raccontare il ruolo di Sarajevo nell'Europa, con riferimento allo scoppio della prima guerra mondiale. Espandi ▽
Il 28 giugno 1914, l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell'impero austro-ungarico, fu assassinato a Sarajevo. Il suo omicidio è considerato la causa scatenante della Prima Guerra Mondiale che precipitò l'Europa nel caos e nel sangue. Cento anni dopo il colpo di pistola sparato dall'anarchico Gavrilo Princip, che cosa rappresenta Sarajevo dentro la storia contemporanea e dentro la memoria collettiva europea? Alla domanda prova a rispondere il progetto artistico di Jean-Michel Frodon, giornalista, critico e storico del cinema, che recluta tredici registi e intende altrettante riflessioni su Sarajevo, cuore e cornice di tragici eventi storici. Recensione ❯
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La ricerca dei parenti di una sua dipendente rimasta uccisa diventa per il responsabile delle risorse umane un'ottima occasione per riconciliarsi con la parte umana di sé, andata perduta ormai da diverso tempo. Espandi ▽
Licenziamenti e assunzioni all'ordine del giorno. Il mestiere del responsabile delle risorse umane sta tutto lì: conoscere i candidati, sottoporli a colloquio e infine accettarli o rimandarli a casa alla ricerca di un'altra opportunità. Semplice, chiaro e diretto. Talmente meccanico da ridurre al minimo le implicazioni umane degli incontri e ampliare al massimo quelle utilitaristiche. Può capitare quindi di scordarsi volti e nomi dei propri dipendenti, così come accade al protagonista del film, accusato da un giornalista d'assalto di non essersi interessato alla morte tragica di una ex dipendente, rimasta uccisa in un attentato terroristico in Israele. Recensione ❯
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Lo stile pittorico, curatissimo ed estetizzante di Greenaway non scivola mai nel freddo manierismo, ma è funzionale alla messa in scena e al contenuto di un profondo e coinvolgente ritratto d'artista. Drammatico, Canada, Francia, Germania, Polonia, Paesi Bassi, Gran Bretagna2007.
1642: la realizzazione de "La ronda di notte" fa scoprire al pittore gli altarini della borghesia dell'epoca: per lui sarà l'inizio della fine. Espandi ▽
Il film riporta alla vita il famoso pittore olandese Rembrandt e molti dei suoi familiari e amici più stretti, ritratti nel famoso quadro "La ronda di notte". Recensione ❯
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Un film austriaco, di valore etico e cinematografico, ottimamente interpretato. Drammatico, Austria, Germania2007. Durata 98 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +16
Sorowitsch, il più abile falsificatore ebreo della Germania verrà condotto in un campo 'speciale' dove dovrà continuare la sua attività a beneficio del Reich. Espandi ▽
Berlino 1936. Sorowitsch è il re dei falsificatori ed è ebreo. La sua vita cambia quando viene portato a Mauthausen e da lì trasferito, per la sua competenza, in un campo privilegiato insieme ad altri tecnici della falsificazione.
Dovranno produrre valuta pregiata falsa per sostenere le casse ormai vuote del Reich. Sorowitsch inizialmente non si pone problemi: ha trovato il modo di sopravvivere e di esercitare la propria "arte".
Progressivamente uno dei suoi privilegiati compagni di prigionia lo pone dinanzi al dilemma: continuare a falsificare denaro favorendo il nazismo o boicottare l'operazione mettendo a repentaglio le proprie vite? Recensione ❯
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Un'investigatrice scopre qualcosa di sconvolgente dietro ad un omicidio a Venezia. Espandi ▽
Lukas, uno stimato restauratore, viene trovato morto a Venezia. La moglie Anna arriva da Vienna e si rende conto che qualcosa non quadra. Così inizia ad effettuare delle indagini in prima persona, scoprendo una sconvolgente verità. Recensione ❯
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Un ragazzo escogita uno strano modo per arrivare dal Libano all'Europa. Espandi ▽
La regista tunisina Kaouther Ben Hania mescola una storia d'amore senza frontiere con la blanda provocazione di una satira sul mondo dell'arte, il tutto premendo sul nervo scoperto della crisi dei rifugiati. Un tema attuale che mette alla berlina il privilegio occidentale, ed europeo in particolare, attraverso il simbolo di una schiena tatuata con un visto che permette l'ingresso nell'area Schengen. Adattata sul grande schermo, la schiena è quella magnetica di Yahya Mahayni, che fa un piccolo miracolo nel tenere insieme i molti toni, spesso divergenti, del film. A contendersene l'umanità c'è una schiera di personaggi che, un po' come tutto L'uomo che vendette la sua pelle, risultano posticci e superficiali, e purtroppo ben oltre le intenzioni degli autori. Certamente suggestivo e capace di provocare il dibattito (caratteristica che ha regalato al film anche una candidatura agli Oscar), ma solo ed esclusivamente a un livello ben più epidermico di qualunque tatuaggio. Recensione ❯
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