La vita monotona di un’analista del MI-5 viene stravolta da alcuni assassinii che crede siano collegati ed eseguiti da una donna. Ora su TIMVISION.
Eve è un’analista del MI-5 che fantastica di omicidi e di eliminazione dei cadaveri, ma conduce una vita piuttosto noiosa, finché non arrivano alla sua attenzione alcuni assassinii che crede siano collegati ed eseguiti da una donna. I suoi superiori sono scettici e Eve arriverà presto a uno scontro frontale finendo licenziata, ma è proprio la testardaggine dimostrata che conquista Carolyn Martens e la convince a inserirla in un progetto di spionaggio parallelo e non ufficiale. Segreto al punto che Eve non potrà parlarne nemmeno al fedele e comprensivo marito, mentre continua a seguire le tracce dell’assassina.
"Cerco di dare ai miei personaggi femminili una voce reale, di quelle che sento tutti i giorni, con uno humour e una leggerezza. Sono entrambe donne incasinate quando si incontrano e anche nel libro sono l’una contro l’altra con personalità molto diverse tra loro, ma che in qualche modo si riflettono a vicenda. L’idea di mettere a confronto queste due donne, di generazioni diverse, mi sembrava così naturale e sensata che non potevo credere di non aver visto una cosa simile prima. Era perfetta per una serie". - Phoebe Waller-Bridge
L’assassina detta Villanelle intanto continua a colpire, agli ordini Kostantin Vasiliev, che fa parte di una misteriosa organizzazione. Le azioni della donna sono però sempre più spericolate, quasi cercasse l’ebbrezza del pericolo, tanto che la sua mancanza di prudenza spinge Konstantin a porle dei freni. Villanelle però è indomabile e sembra avere un solo punto debole: l’interesse ossessivo per Eve, che ha incrociato in un ospedale e ha deciso di graziare, dandole anche consigli su come portare i capelli.
Tratta dai romanzi della serie Codename Villanelle di Luke Jennings (inediti in Italia), Killing Eve è ideata dall’inglese Phoebe Waller-Bridge per BBC America è stata immediatamente un grande successo di critica e di pubblico, con ascolti che crescevano di puntata in puntata e con due nomination agli Emmy Awards. Un successo che BBC America aveva intuito, tanto da ordinare una seconda stagione ancora prima della messa in onda del pilot. La nuova annata passerà però di mano, da Waller-Bridge all’attrice e autrice inglese Emerald Fennell.
"Credo che le donne nell’industria dell’intrattenimento si siano energicamente svegliate e rifiutino di non essere parte della conversazione. C’è un grande appetito di storie femminili e ora stanno finalmente arrivando in superficie, più specifiche e originali che in passato. Le donne scrivono da secoli ma personalmente mi sono sempre chiesta quando certe storie sarebbe state realizzate". - Phoebe Waller-Bridge
Waller-Bridge, premiatissima in Inghilterra per la sua comedy Fleabag, tratta da un proprio monologo teatrale e confermata a sua volta per una seconda annata, è una delle voci più forti e originali della scena televisiva e cinematografica contemporanea. E lo è letteralmente, visto che il suo ruolo esclusivamente vocale in Han Solo, quello della droide rivoluzionaria L3-37, è stato tra i più apprezzati dal pubblico. Waller-Bridge si è inoltre vista in Vi presento Christopher Robin, nella comedy inglese Crashing da lei sceneggiata e nella seconda stagione di Broadchurch.
La star di Killing Eve è Sandra Oh, che dopo aver lasciato Grey’s Anatomy e aver avuto un piccolo ruolo nella terza stagione di American Crime torna finalmente protagonista in Tv. La sua nemesi, Villanelle, è interpretata dalla venticinquenne inglese Jodie Comer, già molto attiva in Tv in Thirteen, The White Princess e Doctor Foster. Partecipano poi il danese Kim Bodnia, visto in Pusher di Nicholas Winding Refn e nelle prime due stagioni della versione norvegese-danese di The Bridge, e Fiona Shaw, al cinema da Il mio piede sinistro fino alla saga di Harry Potter nei panni di zia Petunia.
"Villanelle deve esistere continuamente in due modi diversi contemporaneamente, perché deve essere sia invisibile, divertente e inoffensiva, sia terrificante, forte e pericolosa. È un ruolo difficile, la gran parte della sua umanità viene dal sense of humour, ma il fatto che sia anche letale è la chiave del personaggio. Ho iniziato ad articolare queste idee solo lavorando con Jodie, che ha saputo fare tutte queste cose ed è incredibilmente spiritosa, inoltre può passare da incandescente a gelida in un attimo". - Phoebe Waller-Bridge
Killing Eve è ambientato in varie location, principalmente in Inghilterra ma con trasferte in Francia, Germania e Italia (dove in una villa in Toscana regala un cameo Remo Girone, già nel primo episodio) e con una più lunga parentesi in Russia nelle ultime puntate della stagione. Questo rimbalzare da un Paese all’altro è tipico dello spy drama, ma Killing Eve ha un registro diverso, a tratti esilarante e sopra le righe fin dal nome della villain. Villanelle con l’imprevedibilità di una scheggia impazzita, capace di rivoltarsi contro tutto e tutti, dona al thriller un tocco di follia, comicità e sorpresa.