C’è cinema, letteratura, cultura e tanta bandiera americana: sono davvero molte la ragioni per essere attenti a questo film.
Sono davvero molte la ragioni per essere attenti a questo film. C’è cinema, letteratura, cultura, e tanta bandiera americana.
Gordie è uno scrittore di successo, quando viene raggiunto dalla notizia della morte dell’amico Chris, torna con la memoria a tanti anni prima, nel 1959 quando insieme ad altri compagni, del ginnasio, Chris compreso, era andato a Castle Rock, Oregon, per ritrovare il corpo di un ragazzo scomparso. Gli Stati attraversati con tutti quegli scenari, diventano un road della gioventù, della formazione e della vita, partendo dalla consapevolezza della morte. Esperienza che nessuno avrebbe mai dimenticato.
I nomi in gioco sono tutti di grande prestigio. Il regista Rob Reiner: un narratore efficace che ha firmato titoli che fanno parte della memoria del cinema, come Harry ti presento Sally, del 1989, che creò un genere e un linguaggio. Tre anni prima l’incontro con Stephen King eroe americano del thriller, che aveva firmato il racconto The Body, master di Stand By Me. La ditta King/Reiner si sarebbe ricomposta del 1990 con un superclassico, Misery non deve morire. Del regista non si può non ricordare Codice d’onore (1992) e Il presidente – Una storia d’amore (1995), film perfettamente “clintoniano”. Come a dire che Reiner sapeva dove cogliere le ispirazioni. Richard Dreyfuss è nella parte di Gordie lo scrittore, attore davvero importante che ha legato il suo nome a titoli come American Graffiti, Lo squalo e Incontri ravvicinati, premiato con l’Oscar nel 1978 per Goodbye amore mio. Nella parte di Chris è River Phenix, autentica leggenda giovanile americana. L’erede designato, e poi accreditato, di James Dean. Entrambi devono il loro mito a una morte prematura. Aveva solo 23 anni, River, quando nel 1993 venne stroncato da un'overdose.
Lo spirito, l’estetica e i temi “road” del racconto non possono non richiamare un altro eroe, che non viene citato, ma si cita da solo: Jack Kerouac, col suo On the road.