Una serie ricca di suspense tratta dal romanzo bestseller di Sarah Vaughan Espandi ▽
La vita privilegiata della moglie di un potente politico si sgretola quando emergono segreti scandalosi e il marito è accusato di un crimine scioccante. Recensione ❯
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Reece scopre che forze oscure stanno operando contro di lui, mettendo in pericolo non solo la sua vita ma anche quella di coloro che ama. Espandi ▽
James Reece è a capo di una squadra di Navy SEAL che finisce in larga parte massacrata in una missione in Medio Oriente. Sopravvissuto ma affetto da disturbo da stress post-traumatico e forse da qualcosa di più grave, gli viene prescritta una risonanza magnetica, durante la quale finisce attaccato da misteriosi sicari. Un analogo attacco è stato nel mentre sferrato anche contro i suoi cari e questo toglie a Reece ogni dubbio e scatena la sua sete di vendetta. Nome per nome, finirà per stilare una lista di colpevoli da punire, risalendo una cospirazione che arriva fino ai massimi vertici governativi.
Chris Pratt è attore e produttore di questa serie Tv dal soggetto vecchio stile ma dai valori produttivi di alto livello di oggi. Non bastano però le buone coreografie per otto ore tanto prevedibili e improbabili.
Antoine Fuqua, produttore e regista, è ormai sempre più specializzato in questi action militari e i fan del filone avranno pane per i loro denti, con grandi dettagli nell'uso di armi ed esplosivi. Per il resto del pubblico meglio l'obiezione di coscienza. Recensione ❯
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Dal best seller "Catherine de Medici: Renaissance Queen of France"di Leonie Frieda. Espandi ▽
L'algida Caterina de' Medici (Samantha Morton), regina reggente del regno di Francia in seguito alla morte del figlio, decide di chiamare a sé una delle povere ragazze al servizio della corte, Rahima (Senia Nanua), notando in lei una rara scaltrezza. Man mano la regina rivelerà la sua storia e i momenti che più le hanno permesso di avere l'attuale carica, nonché il soprannome di "regina serpente". Attraverso flashback, complotti, strategie e intrighi di palazzo, scopriremo che dietro il dipinto di una regina perfida e oscura - ricostruito dalla storia e dalle leggende per quasi cinque secoli - si cela una realtà più complessa e il ritratto di una donna non crudele ma resiliente.
The Serpent Queen è una sorpresa molto interessante nel panorama seriale online.
La serie, riecheggiando racconti che intessono con lo spettatore un rapporto intimistico e intellettuale, riesce a schivare quelle che potrebbero essere le molte criticità di un simile adattamento della storia, potenzialmente irriverente, potenzialmente scontato, e nel farlo equilibra più istanze che rendono la serie un racconto concettualmente interessante, satirico (quindi l'intrattenimento è garantito) e, ovviamente, ibrido. Recensione ❯
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La miniserie prodotta da Paramount incentrata sulla realizzazione del capolavoro del 1972, Il padrino. Espandi ▽
Al Ruddy (Miles Teller), reduce del successo televisivo della sit-com Gli eroi di Hogan (Hogan's Heroes, andata in onda dal 1965 al 1971), decide di ampliare i suoi orizzonti e di provare a raccontare la realtà: "una storia vera". Divenuto produttore per la Paramount Pictures, grazie alla formazione cinica e spietata da parte del produttore Robert Evans (Matthew Goode) e del proprietario della Paramount, Charles Bluhdorn (Burn Gorman), viene a lui affidato il compito di trasformare in film il caso letterario del secolo: "Il Padrino" di Mario Puzo (Patrick Gallo). Le difficoltà produttive, economiche e, soprattutto, culturali saranno enormi; Al dovrà fare i conti con la mafia italo-americana e con la famiglia di Joe Colombo (Giovanni Ribisi) per portare in sala quello che sarà uno dei capolavori più sconvolgenti della storia del cinema, nonché uno spartiacque nelle forme di produzione e distribuzione cinematografiche.
The Offer è un racconto biografico (con tanto di desueti post-credits sul futuro dei "nostri eroi"), pedantemente lineare e soprattutto didascalico.
Caricaturale è anche la colonna sonora, che evidentemente ricopia alcuni passaggi delle magnifiche composizioni di Nino Rota. Recensione ❯
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Un adattamento dell'omonimo romanzo del 1994 di Christopher Pike. Espandi ▽
Anni 90. Ilonka è un'ottima studentessa del liceo, con una grande passione per la letteratura. Pronta per andare al college, non vede l'ora di affacciarsi alla vita adulta. Ma qualcosa va storto: una sera ad una festa, Ilonka inizia a tossire sangue e poco dopo le diagnosticano un cancro alla tiroide in fase avanzata. Incurabile. Decisa a non arrendersi, la ragazza viene a sapere dell'esistenza di una misteriosa struttura per malati terminali, gestita da un'enigmatica dottoressa. Lì entra in contatto con otto giovani pazienti, che ad ogni rintocco della mezzanotte, si riuniscono per raccontarsi storie inquietanti e trovare segni del soprannaturale dall'aldilà. Decidono così di fare un patto: il prossimo di loro a morire darà al gruppo prova della sua esistenza.
The Midnight Club non riesce a gestire le tante strade narrative aperte, ed è un peccato perché il rimando all'immaginario visivo dei '90 e al racconto horror come esorcizzazione della morte, erano davvero un'ottima partenza.
Insorgono dinamiche romantiche fra i protagonisti in pieno mood teen, e vengono trattati temi urgenti, come la questione della tossicodipendenza (con il personaggio di Anya, forse il più riuscito) o il suicidio giovanile. Recensione ❯
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Una serie thriller Apple Original con Uma Thurman. Espandi ▽
Tratta dalla serie israeliana False Flag, Suspicion è ambientata ai giorni d'oggi tra Londra e New York. Divisa in otto puntate, la serie d'azione originale Apple TV, creata da Rob Williams (fra le penne di The Man in High Castle e Killing Eve), conta nel cast anche nomi di un certo rilievo, come Uma Thurman nei panni di Katherine Newman, madre del ragazzo rapito e Noah Emmerich, in quelli dell'ispettore Anderson. Un serie action in tutto e per tutto, con un mistero alla base da risolvere e colpi di scena che si rivelano man mano che la trama si infittisce. Ma va detto: pur non lesinando su sparatorie, inseguimenti e momenti di pathos, Suspicion è una serie che fatica a tenerci col fiato sospeso lasciandoci, anche per quel che riguarda le rivelazioni finali, alquanto indifferenti. Recensione ❯
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Una serie crime dove un criminale cerca di costruire un impero mafioso in un luogo sconosciuto. Espandi ▽
Un mafioso italiano, dopo essere stato in prigione, viene abbandonato dai vecchi amici. Costretto a gestire un negozio a Tulsa, prova in tutti i modi a mettere in piedi un nuovo impero. Recensione ❯
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Un giornalista occidentale che lavora per una testata a Tokyo affronta uno dei boss criminali più potenti della città. Espandi ▽
Un giornalista occidentale a Tokyo indaga su un potente boss della Yakuza. Tratta dal libro di non-fiction omonimo e autobiografico del giornalista americano Jake Adelstein, questa serie segna il ritorno di Michael Mann allo schermo. Sceneggiata dal premiato drammaturgo americano J. T. Rogers, promette qualità ai massimi livelli e anche nel cast tiene fede alle aspettative: protagonista il Baby Driver Ansel Egort, che affiancherà un detective di Tokyo interpretato dal grande Ken Watanabe, inoltre sarà della partita anche Rinko Kikuchi. Alcuni episodi della serie HBO Max dovrebbero poi essere diretti dal regista di Shang-Chi e la leggenda dei dieci anelli Daniel Destin Cretton, che figura anche tra i producer. Recensione ❯
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La frenetica e controversa storia di Mike Tyson. Espandi ▽
La serie evento composta da otto episodi racconta i tumultuosi alti e bassi della carriera pugilistica e della vita personale di Tyson, da atleta amato in tutto il mondo a emarginato e viceversa. Concentrandosi su Mike Tyson, la serie esamina questioni legate alla razza e alla classe in America, la fama e il potere dei media, la misoginia, il divario sociale, la promessa del sogno americano e, infine, il ruolo dell'opinione pubblica nel plasmare la storia di Mike. Recensione ❯
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Una storia emozionante e scioccante di misteri ed eventi diabolici nel cuore di una cittadina americana. Espandi ▽
Quando la psichiatra ospedaliera Suzanne Mathis (Emily Deschanel) dà rifugio a una misteriosa ragazza evasa da una setta (Madeleine Arthur), il suo mondo è sconvolto e la sua stessa famiglia rischia di essere distrutta. Recensione ❯
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La serie tv prodotta da HBO vede protagonisti Magic Johnson e i Lakers che, negli anni '80, hanno dato vita a una delle dinastie NBA più vincenti di sempre. Espandi ▽
Con l'arrivo ai Lakers del giovane campione Earvin "Magic" Johnson nel 1979, inizia quello che è chiamato lo Showtime, indicando uno stile di gioco altamente veloce e spettacolare. Nella sfida ai Boston Celtic e al suo campione Larry Bird si cementa una straordinaria storia di antagonismo capace di salvare la lega di basket che all'epoca rischiava il fallimento e che viene considerata l'età dell'oro dell'NBA. I Los Angeles Lakers diventano leggende del basket, scatenando il loro famoso stile run-and-gun su una lega impreparata alla loro velocità e ferocia e diventando lo show più accattivante del mondo sportivo e riuscendo a penetrare il mondo dell'intrattenimento in generale. Il decennio dei Lakers è spettacolare. Recensione ❯
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Marc Spector è un ex agente della CIA la cui vita è salvata dal dio della luna Khonshu. Espandi ▽
Tutte le mattine Steven Grant si sveglia nel suo appartamento di Londra, legato, con un circolo di sabbia intorno al letto e la porta sigillata da nastro adesivo. Gli capita infatti di perdere coscienza e ritrovarsi altrove senza sapere come, quindi cerca di mantenere il controllo mentre fa il commesso in un museo. Presto però si ritrova nel bel mezzo di una guerra tra il fanatico Harrow, che cerca di risvegliare un'antica dèa egiziana, e Konshu, il dio della luna che dice di averlo scelto come avatar, solo che non si riferisce davvero a Steven, ma alla sua altra personalità: Marc Spector. Questi, avvolto in un costume di mistiche bende, è il vigilante notturno Moon Knight, che protegge e vendica i "viaggiatori della notte".
Uno dei personaggi più affascinanti della Marvel arriva in Tv con una serie pressoché autonoma dal resto dei titoli prodotti da Kevin Feige e con due grandi attori. La promessa di toni più adulti è però in buona parte disattesa e solo negli ultimi episodi la serie trova la propria misura.
Ethan Hawke, soprattutto nella quarta e nella quinta puntata, ha il modo di dimostrarsi un villain affascinante - pur senza che le sue motivazioni siano mai davvero chiarite. Oscar Isaac si diverte invece con una comedy molto fisica nelle prime puntate, ma dà il meglio di sé nel faccia a faccia metafisico tra le due personalità di Steven e Marc. Recensione ❯
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Le origini del supereroe della DC così dedito alla pace nel mondo da sfruttare la forza delle armi pur di ottenerla. Espandi ▽
Action e commedia demenziale, con massicce dosi di musica hair metal, fanno di Peacemaker una delle serie più divertenti degli ultimi anni, a partire dalla sigla con balletto divenuta subito virale. La serie abbraccia tutta la follia del sottobosco dei personaggi minori della DC Comics, a partire da un protagonista che dice di amare così tanto la pace, che non importa quanti uomini, donne e bambini debba uccidere per averla. Nemmeno un antieroe bensì una figura grottesca, che la serie vede lentamente maturare nel rapporto con il padre, ancora più mostruoso di lui, e in quello con i colleghi che hanno visioni del mondo più liberal e meno narcisistiche. A interpretarlo con sfacciata irriverenza, ottusità muscolare e dilagante scorrettezza politica c'è John Cena, mentre a scrivere e in buona parte a dirigere la serie c'è James Gunn. Recensione ❯
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Serie di estrazione prevalentemente crime caratterizzata da una narrazione non lineare (stracolma di flashback) che tende al drammatico. Espandi ▽
Wayne Jenkins entra nella polizia di Baltimora intorno al 2003 e da subito il suo partner gli dice di dimenticarsi tutto quello che ha imparato in accademia. Wayne assiste infatti alla condotta sempre più ai margini, quando non del tutto illegale, del sergente al suo fianco. A erodere poi del tutto la sua onestà ci si mette anche l'invidia per gli amici di famiglia più ricchi, che non mancano di trattarlo da perdente finché è squattrinato. Nel corso degli anni la sua scaltrezza lo porta a capo della Gun Trace Task Force e gli concede una libertà d'azione pressoché illimitata. Ma nel 2017 un'indagine federale non arriva a colpire questa unità fuori controllo...
La serie è infatti estremamente densa e la compressione degli eventi, oltretutto su due e a volte tre piani temporali (anche le indagini del 2017 alternano gli interrogatori e la lunga fase investigativa che precede l'arresto), non facilita le cose. Tanto che per una volta è più consigliato un "binge watching" o comunque una visione ravvicinata degli episodi.
Una serie profondamente civile e adulta, che non ha paura di essere difficile e di affrontare argomenti scomodi e articolati. Recensione ❯
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