Titolo originale | The Offer |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Dexter Fletcher |
Attori | Miles Teller, Matthew Goode, Juno Temple, Giovanni Ribisi, Dan Fogler Burn Gorman, Colin Hanks, Patrick Gallo, Josh Zuckerman, Nora Arnezeder. |
MYmonetro | 2,75 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 2 ottobre 2022
La miniserie prodotta da Paramount incentrata sulla realizzazione del capolavoro del 1972, Il padrino. La serie ha ottenuto 3 candidature a Critics Choice Award,
CONSIGLIATO SÌ
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Al Ruddy (Miles Teller), reduce del successo televisivo della sit-com Gli eroi di Hogan (Hogan's Heroes, andata in onda dal 1965 al 1971), decide di ampliare i suoi orizzonti e di provare a raccontare la realtà: "una storia vera". Divenuto produttore per la Paramount Pictures, grazie alla formazione cinica e spietata da parte del produttore Robert Evans (Matthew Goode) e del proprietario della Paramount, Charles Bluhdorn (Burn Gorman), viene a lui affidato il compito di trasformare in film il caso letterario del secolo: "Il Padrino" di Mario Puzo (Patrick Gallo). Le difficoltà produttive, economiche e, soprattutto, culturali saranno enormi; Al dovrà fare i conti con la mafia italo-americana e con la famiglia di Joe Colombo (Giovanni Ribisi) per portare in sala quello che sarà uno dei capolavori più sconvolgenti della storia del cinema, nonché uno spartiacque nelle forme di produzione e distribuzione cinematografiche.
L'iniziativa di mettere in scena, attraverso una miniserie, le vicende che hanno portato alla realizzazione di una delle pietre miliari della storia del cinema, soprattutto se ad opera della stessa casa di produzione intenta ad avviare la sua nuova piattaforma di streaming - Paramount+, che si avvia proprio con questo prodotto - è certamente allettante.
Il formato seriale, giunto ormai alla sua piena maturità, offre d'altronde la possibilità di sviluppare un racconto multilivello, metanarrativo, eventualmente con sollecitazioni e connessioni tra passato e presente produttivo. Il padrino fu anche, e soprattutto, un film spartiacque proprio per via dello stravolgimento delle consuetudini del mercato, con una produzione estremamente rischiosa e parte di un'ondata artistica (la New Hollywood) che cambiò le sorti del cinema statunitense, e una distribuzione altrettanto sui generis per l'epoca - tanto che molte sarebbero le possibili connessioni con il terremoto, tutto contemporaneo, scaturito dallo streaming. Ci aspettiamo, insomma, una metanarrazione, una storia articolata, un racconto complesso.
Ecco, tutto questo manca: la miniserie (in inglese limited series) di Michael Tolkin è fin troppo limitata. Il racconto proposto dalla Paramount, per la piattaforma Paramount+, sulla Paramount stessa che risorse dalle difficoltà economiche proprio grazie al film di Francis Ford Coppola (qui interpretato da Dan Fogler), non ha alcuno spessore narrativo. The Offer è un racconto biografico (con tanto di desueti post-credits sul futuro dei "nostri eroi"), pedantemente lineare e soprattutto didascalico. Non solo sembra costantemente di leggere la pagina Wikipedia dedicata al film, ma l'inerzia narrativa spinge costantemente lo spettatore a chiedersi "e ora chissà chi interpreterà quell'attore o quel regista?" Spoiler alert: gli interpreti nei ruoli di Al Pacino, Marlon Brando, Diane Keaton, sono tutti estremamente deludenti, delle vere e proprie caricature al limite dell'offesa.
Caricaturale è anche la colonna sonora, che evidentemente ricopia alcuni passaggi delle magnifiche composizioni di Nino Rota, che vengono qui sporcate, minimizzate, anzi rese minimali al fine di creare un accompagnamento emotivo scontato, tremendamente ridondante.
Una serie è matura nel momento in cui è in grado di sfruttare appieno le caratteristiche, gli elementi estetici che più definiscono il formato seriale; ebbene, The Offer risulta del tutto immatura, stilizzata - terribile quell'unico piano di ambientazione su Taormina che sembra scaricato da YouTube per contestualizzare il nono episodio - un dietro-le-quinte posticcio, incapace di rendere la complessità produttiva del capolavoro di Coppola, giunto proprio nel 2022 al suo cinquantesimo anniversario.
Sebbene le interpretazioni di Goode, Ribisi e Fogler siano all'altezza dei ruoli assegnati, i loro personaggi sono totalmente assenti, dei "link ad altre pagine".