Titolo originale | Mortal Engines |
Anno | 2018 |
Genere | Fantasy, Avventura, Azione, |
Produzione | Nuova Zelanda, USA |
Durata | 128 minuti |
Regia di | Christian Rivers |
Attori | Hugo Weaving, Hera Hilmar, Robert Sheehan, Jihae, Ronan Raftery, Leila George, Patrick Malahide Stephen Lang, Colin Salmon, Frankie Adams, Joel Tobeck, Regé-Jean Page. |
Uscita | giovedì 13 dicembre 2018 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,43 su 8 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 15 gennaio 2019
Un giovane vive in un mondo dallo scenario apocalittico. Salverà una persona ma le conseguenze saranno drammatiche. In Italia al Box Office Macchine mortali ha incassato 1,8 milioni di euro .
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CONSIGLIATO NÌ
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Dopo una guerra che ha devastato il mondo in sessanta minuti, ridefinendone addirittura la geografia, Londra è diventata una città predatrice, in movimento su enormi cingoli e armata di arpioni, che ha lasciato l'Inghilterra in cerca di prede europee. Qui vive Tom, che ha trovato diversi reperti di tecnologie militari del passato e le ha nascoste, ma non resiste a mostrarle alla bella Katherine, ignaro che anche Bevis assiste al suo segreto. Il tutto mentre Londra cattura una cittadina più piccola, dove vive Hester Shaw, che intende vendicarsi per la morte di sua madre di uno dei potenti della metropoli, Thaddeus Valentine. Il fallimento del suo attentato fa esiliare lei e Tom, costringendoli a sopravvivere tra varie città, finché non incontrano Anna Fang e il suo velivolo: il Jenny Haniver.
Sontuosamente, ma pure freddamente, spettacolare Macchine mortali porta al cinema il primo volume di una omonima quadrilogia young adult scritta da Philip Reeve tra 2001 e 2006.
Nelle mani di Christopher Rivers ne viene una sorta di Star Wars rivisto in chiave steampunk, con in più alcune battute sul rapporto tra Inghilterra ed Europa continentale ai tempi della Brexit.
Ambientato in un futuro remoto, quello di Macchine mortali è uno steampunk anomalo, visivamente troppo patinato e ripulito manca dell'atmosfera sporca e cupa che dovrebbe avere. È inoltre così futuristico che del tempo della rivoluzione industriale rimangono il decor e lo spirito colonizzatrice della Gran Bretagna, o in questo caso più precisamente di Londra, verso il resto del mondo. Che suona per altro anche molto attuale visto come l'Europa sia considerata una sorta di subalterno terreno di caccia, mentre si sogna invece la conquista della Cina.
Prodotto da Peter Jackson e da lui sceneggiato insieme ai soliti sodali Philippa Boyens e Fran Walsh, vede esordire alla regia un altro storico collaboratore di Jackson, con lui fin dai tempi di Splatters - Gli schizzacervelli del 1992, nelle vesti di tecnico degli effetti speciali. Infatti gli FX sono di ottimo livello e la produzione di Macchine mortali è a tratti davvero sbalorditiva, sia per la computer graphic, sia per la cura delle scenografie, ricche di dettagli in particolare nella tana del robot Shrike dove abbondano gli automi.
Purtroppo però la sceneggiatura non riesce a elevare una saga di romanzi young adult a qualcosa di narrativamente interessante, manca una credibilità umana nei protagonisti e la trama è nel complesso fin troppo ricca di azione e al tempo stesso poco originale. La città di Londra cerca di dotarsi di un'arma devastante, di quelle che avevano cambiato la geografia del mondo, come fosse la Morte nera, e i ribelli la combattono in battaglie volanti dove ai tie-fighter si sostituiscono più coloriti velivoli. La sostanza però non è molto diversa è c'è pure il villain dalla voce roca (nella versione originale fornita da Stephen Lang), un inarrestabile robot, animato dalla coscienza di un soldato morto in guerra. Si chiama Shrike ed è ossessionato da Hester, che ha cresciuto e ora vorrebbe trasformare in una come sé, convinto di salvarla così dal dolore che prova per la morte della madre. È chiaramente il personaggio migliore del film (ed è sua anche la voce narrante), peccato che la sottotrama di cui è protagonista finisca per essere un sorta di diversivo, che aggiunge ulteriore azione, inseguimenti ed esplosioni a una storia già di suo sovraccarica.
Non c'è infatti un momento di respiro in Macchine mortali: si inizia con la cattura di una città in fuga, si passa all'esilio dei personaggi che attraversano vari pericoli e luoghi meravigliosi, inclusa una metropoli aerea sostenuta da dirigibili, fino ad arrivare alla battaglia finale. I protagonisti spesso passano i dialoghi a spiegarsi cose a vicenda, nel tentativo di mantenere una coerenza narrativa, e la loro love story non ha alcuna alchimia. Di loro si finiscono per apprezzare più che altro i costumi - in particolare Anna Fang veste davvero con stile - del resto lo steampunk è anche una sorta di moda alternativa, molto amata dai cosplayer e pure con eventi specifici, quindi preso come un film di costumi soddisferà almeno qualcuno.
Per il resto è adatto invece forse solo ai più giovani, a cui magari non ricorderà altri mille film come impianto narrativo e per cui la pochezza dei protagonisti potrebbe essere un problema più facilmente superabile, di fronte alle meraviglie degli effetti speciali.
Cosa succede se le città hanno delle ruote e possono spostarsi per il mondo? Migliaia anni dopo la "Guerra dei sessanta minuti", il cataclisma che ha distrutto l'intero mondo civilizzato, la razza umana si è evoluta e adattata al nuovo stile di vita. Gigantesche metropoli in movimento vagano per la Terra sottomettendo brutalmente le più piccole città trazioniste. Tom Natsworthy (Robert Sheehan), orfano proveniente da una classe inferiore della grande città trazionista di Londra, che viaggia a bordo dell'immensa macchina mortale, si ritrova a dover combattere per la sopravvivenza dopo essersi imbattuto in Hester Shaw (Hera Hilmar), una pericolosa fuggitiva. I due opposti, che non avrebbero mai dovuto incontrarsi, formeranno un'alleanza destinata a cambiare il corso del futuro.
Basato sul romanzo fantasy di Philip Reeve, Macchine Mortali è l'adattamento diretto dal premio Oscar Christian Rivers, un'artista degli effetti speciali che ricordiamo per King Kong. Firmano la sceneggiatura i produttori tre volte premi Oscar, Peter Jackson, Fran Walsh e Philippa Boyens (le trilogie de Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli).
Nel cast di questa nuova e sorprendente avventura compaiono Hugo Weaving, Hera Hilmar, Robert Sheehan, Jihae, Ronan Raftery, Leila George, Patrick Malahide e Stephen Lang.
MACCHINE MORTALI disponibile in DVD o BluRay |
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Il film che è in questi giorni nelle sale italiane è stato al momento un notevole insucesso commerciale con un mediocre riscontro critico, ma a me è sembrato uno spettacolo non solo interessante ma anche più che buono. La trama si svolge in un futuro apocalittico (circa il 3100) dopo che una guerra ha distrutto gran parte dell'umanità e sconvolto i continenti. [...] Vai alla recensione »
Film di fantascienza post apocalittico di uno sconosciuto, forse esordiente totale alla regia, Christian Rivers, ispirato alla serie Mad Max, con un budget elevato, peraltro non del tutto rientrato, servito, si immagina, soprattutto per gli effetti speciali, che almeno quelli, per fortuna, non mancano grazie alla grafica computerizzata. I toni favolistici del racconto, con un chiaro riferimento a La [...] Vai alla recensione »
Alla fine, Macchine Mortali è una grande disfasia tra le intenzioni e il risultato. Di fatto, la grandeur si risolve tutta nell’impianto visivo. Le enormi città cingolate che ingoiano le piccole hanno un grande fascino, sia concettuale che estetico, e le sequenze di inseguimento risultano una riuscita e parossisitica versione larger than life di Mad Max.
Purtroppo davvero mal riuscito. Fotografia pessima e zuccherosa. trama inidentificabile, impreciso e visionario ma nel senso negativo del termine. Personaggi deboli.
Trama: Le città si muovono senza ragione, sembra per cercare risorse, in realtà la domanda è una: perché? Perché le città cercano risorse spostandosi, quando consumano un' infinità di risorse per spostarsi?Londra è la città protagonista e vuole attaccare una frontiera: perché? Ci sono risorse dopo quella frontiera? Non si capisce.Trama finita. Il film, successivamente tocca picchi di Ignoranza quando [...] Vai alla recensione »
Filme mediocre. Poche emozioni, scontato e trama pessima. Se volete vedere una città in movimento, piuttosto godetevi il castello errante di Howl.
Visto il film sabato , dopo pochi giorni all'uscita. Il punto più a favore sono gli effetti speciali, davvero belli, nulla da dire, però il film mancava di qualcosa. A mio parere mancava di combattimento, non c'è quasi niente, pochi colpi di scena. La storia bella, ma scontata, prima di vederlo sapevo già come andava il film.
Sono d'accordo con Giancarlo Salerni: il film è davvero noioso! Mi stavo stufando già dopo la prima mezz'ora. Di sicuro non spenderò altri soldi per rivederlo in DVD/disco blu-.ray.
L'idea base del film è assolutamente origianle: delle metropoli semoventi in un distopico futuro post-apocalittico.Purtroppo tutto il resto del film è poco approfondito: sia la causa (una non ben specificata guerra quantistica ai tempi nostri), che il resto (ad es: come si vive in queste città? Qual è la gerarchia sociale? Come si muovoono queste città? Etc etc).
L' episodio di doctor who "La bestia di sotto" scritto da Moffatt ha molti punti in comune. Londra che vaga per l' universo non su cingoli ma sopra una specia di balena; tecnologia low-tech, meccanica invece di digitale. Varie fazioni in guerra tra loro. Londra e' la piu' forte e la piu' attaccabrighe. Dove passa lei non rimane nulla.
"Mortal Engines"(Christian Rivers, 2018)ha un inizio interessante, relativo a una società post-apocalittica, relativo alle "grandi macchine predatrici dell'Occidente", indubbiamente è anche particolarmente valido sul piano tecnico/macchinari, appunto), ma la storia di fondo, con il "cattivo di turno"(o meglio il "buono"divenuto cattivo a seguito [...] Vai alla recensione »
Vorrei rispondere alla persona chiamata WILD. Non serve essere ciechi, sordi e pieni di problemi per non godersi il film. Semplicemente per me ed altre persone non è sembrato interessante. Trovo il tuo commento offensivo. Inoltre in questo forum basta non scrivere brutte frasi.
A noi proprio non è piaciuto. Film molto lento e noioso, prevedibile. Quando poi verso la fine il cattivo si redime commuovendosi prima di morire ..... lascia senza parole.... chi era con me si è addormentata.... non ne poteva più.... io sono riuscito ad arrivare alla fine.... Rispetto le opinioni di tutti..... ma la prossima volta mi informerò meglio.
Mi sa che non l'hai manco visto il film per trarne un commento così insensato. Secondo te appena in un film vengono messi oggetti che volano e che sparano si può parlare di plagio a Star Wars?
Vorrei rispondere a Gabriele Perni: non so se tu stessi scrivendo a me oppure a Giancarlo Salemi, comunque volevo avvertirti che io non incolpo il regista o gli sceneggiatori per la mia impressione.
Film pessimo, la brutta copia di Star Wars dove per salvare il mondo nel 3118 serve una chiavetta USB degli anni Ottanta. Trama ridicola, fantasy si fa per dire. Si salvano solo gli effetti speciali un po' poco per buttare 8 euro al cinema. Da evitare per non addormentarsi in oltre 2 ore di combattimento e sparatorie surreali. Viva balle spaziali almeno lì si rideva un po'...
Non ci siamo proprio. ogni tanto faccio un salto su questo sito per farmi un idea generica su cosa aspettarmi da un film.... ma sbaglio. Come si fa a dire che questo è un film lento? come si fa a lasciare certe recensioni nel forum? " strumento che servirebbe non per fare critica gratuita e no-sense. ma come servizio di utilità comune.
bel film bella storia begli effetti speciali. chi proprio non mi piace è il protagonista maschile che è davvero troppo bamboccione e fotomodiello.
Questo film è stato tratto da un libro (del 2002) al contrario di Mad Max Fury Road. Questo significa che l'universo di Macchine Mortali era precedente a quello di Mad Max e che si è semplicemente attenuto ad uno script. Io mi domando come si possano assimilare i film che anche dal punto di vista registico si tratta di cose completamente diverse.
Ottimo film, non originale ma quale film nel 2018 lo è, comunque pieno di spunti, spero tanto di veder realizzati anche gli altri Capitoli della saga, non capisco il paragone con Star Wars, c’è tanto in questo film, c’è molto di Miyazaki , sopratutto de il Castello errante di Howl, c’è tanto Mad Max ,lo stile Australiano misto a quello orientale rendono [...] Vai alla recensione »
Ambientato in un lontano futuro post-apocalittico in cui la crosta terrestre ha cambiato aspetto e le città sono giganteschi veicoli cingolati, di Macchine mortali si scorge ogni singolo ingranaggio. Adattamento cinematografico dell'ennesima saga distopica per ragazzi (spiace un po' che arrivi quando il filone si è esaurito, perché visivamente superiore a qualunque esempio del genere l'abbia preceduto), [...] Vai alla recensione »
Nel cinema, niente è così già visto come il futuro. Il passato può contare su infinite versioni, quello che potrebbe succedere invece ha come limite l'immaginazione degli autori. Come tanti altri film, Macchine mortali è ispirato da una serie di libri: lo scrittore per ragazzi Philip Reeve descrive un futuro distopico in cui le città si muovono per distruggere tutto quello che finisce sulla loro strada. [...] Vai alla recensione »
Una grande città su ruote ne insegue una più piccola per conquistarla. E' l'idea da cui è nato Macchine mortali, l'acclamato romanzo di Philip Reeve che poi ha dato origine alla saga letteraria nota come "Il Quartetto delle Macchine Mortali". Ora questa storia arriva anche al cinema con l'omonimo film diretto da Christian Rivers (Oscar per i migliori effetti visivi con King Kong nel 2005) e realizzato [...] Vai alla recensione »
Difficile riprendersi da La battaglia delle cinque armate: lo stiamo cercando di fare da 4 anni (continuo a pensare che sia un riferimento imprescindibile anche per gli ultimi Russo Bros), e nel frattempo le battaglie al cinema (e su tutti gli altri schermi...) si sono fatte sempre più espanse ed affollate - in questo, l'esordio di Christian Rivers, per decenni collaboratore stretto di Peter Jackson, [...] Vai alla recensione »
Nel rappresentare un futuro non prossimo, è ormai d'uso immaginarlo come un secondo medioevo, originato da un'immensa catastrofe bellica. In questa specie di fantascienza rétro si sono distinti i film australiani della serie Mad Max. Ora tocca ai neozelandesi dire la loro con Macchine mortali, ispirandosi - senza fedeltà - al romanzo del 2001 dell'inglese Philip Reeve, ideato nel clima apocalittico [...] Vai alla recensione »
Mamma mia, che mal di testa. Nell'ennesimo futuro distopico, la Terra è divenuta una landa desertica. Gli abitanti? Vivono su gigantesche metropoli cingolate viaggianti e attaccano le piccole città per depredarle. Come fa Londra, guidata da Thaddeus Valentine. Riusciranno i due orfani, Hester e Tom, a sconfiggerlo? Prendete Mad Max, Waterworld, Terminator, Matrix, Guerre Stellari e un pizzico di Tokien, [...] Vai alla recensione »