Irma Vep torna sullo schermo con una seria atipica, stratificata e riflessiva, che ci chiede di abbandonarci all'universo di Olivier Assayas. Drammatico, USA2022.
Una famosa attrice hollywoodiana arriva a Parigi per girare una serie d'autore, remake di un cult del cinema muto. Una serie che adatta l'omonimo film del 1996 firmato da Olivier Assayas. Espandi ▽
26 anni dopo il primo Irma Vep, creato attorno alle riprese di un remake cinematografico del capolavoro muto di Feuillade e all'epoca interpretato dalla vera star del cinema di Hong Kong Maggie Cheung, Olivier Assayas riprende l'idea di quel progetto e la adatta ai nostri tempi, girando per HBO la sua prima serie internazionale. La nuova Irma Vep di Alicia Vikander, bravissima protagonista di questa atipica serie, viene da lontano. Nell'incontro fra reminiscenze e rifacimenti, e nel confronto fra corpi veri e fantasmatici, di fronte allo spettatore più paziente si dischiude un gioco di scatole cinesi che prosegue in modo libero e dispersivo lungo otto episodi. Alicia Vikander prende il posto di Maggie Cheung, che non scompare veramente Dalla scena. Due donne, due corpi, due film, e in realtà un sogno solo: quello del cinema, che oggi appare offuscato dalla serialità, ma vive sempre negli occhi degli spettatori pronti a innamorarsi di Alicia Vikander come un tempo di Maggie Cheung e prima ancora di Musidora. La vera, non unica Irma Vep. Recensione ❯
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Un racconto intrigante con sprazzi di humor pungente e misteri soprannaturali, Outer Range analizza il nostro modo di confrontarci con l'ignoto. Espandi ▽
Nel ranch degli Abbot, in Wyoming, è apparso un buco nel terreno, perfettamente circolare e senza fondo apparente. Questo evento sovrannaturale disturba la quiete tanto del capofamiglia Royal, che ne viene ossessionato, quanto quella del suo vicino Wayne Tilerson, a sua volta in qualche modo legato al fenomeno e deciso a comprare il terreno ove si è manifestato. I figli di entrambi gli uomini si vedono di cattivo occhio e una scazzottata finisce con il morto. Royal, per salvaguardare la famiglia, cerca di occultare il cadavere gettandolo nel buco, che riserva però sorprese... A complicare ulteriormente le cose c'è una ragazza di nome Autumn, una hippie con molti soldi, che è però ben più di una turista: conosce infatti il misterioso buco e ha una teoria in merito...
Il neo-western televisivo in stile Yellowstone si incontra con un mistero insondabile da Ai confini della realtà. Registi e attori di livello non bastano però a elevare Outer Range oltre il peso delle proprie pretese.
Quando si parla di Western si parla dell'America, dei suoi miti, e destrutturarli attraverso una sorta di paradosso spazio temporale è operazione molto ambiziosa. Brian Watkins, giovane drammaturgo esordiente come showrunner in Tv e che aveva già dedicato al Wyoming una delle sue piéce, è forse fin troppo cosciente della serietà del tema ed evita ogni ironia, puntando sull'atmosfera dilatata e gli elementi disturbanti. Recensione ❯
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Otto storie stimolanti su cosa significa essere donna oggi. Espandi ▽
Che cosa significa essere una donna oggi? Affrontare partner improbabili, trovando il coraggio di cacciare quelli violenti. Trovare un modo per essere economicamente indipendenti e fuggire da ogni forma di schiavitù, compresa la dipendenza effettiva. Fronteggiare gli inconvenienti della maternità, smettendo di farsi divorare dall'ansia di non riuscire a trovare un equilibrio tra carriera e vita privata. Gestire una famiglia e nel frattempo trovare spazi e modi di prendersi cura di genitori anziani.
Roar è una serie squisitamente femminile e coraggiosa, che non ha mai paura di osare. Riesce a cambiare toni e stili a ogni episodio mantenendo un'efficace coerenza narrativa globale che fa del graffio, del raccapricciante e del black humour i suoi tratti distintivi, portando sullo schermo idee talmente brillanti e originali da restare impresse.
Sono otto episodi pieni di colori, originalità, energia vibrante e intelligenza di scrittura, in cui si prende in esame un femminile e lo si inserisce in una situazione-limite, affinché impari molto di sé. Una sorta di coming of age di donna, perché non si finisce mai di imparare. A conoscersi, rispettarsi e farsi rispettare, amarsi nelle proprie difettose peculiarità. Recensione ❯
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Una miniserie che ripropone il personaggio del cavaliere senza nome. Così la protagonista mentre porta avanti una sua personale idea di giustizia non esita a uccidere e compiere altri reati. Espandi ▽
Una giovane ragazza con un futuro luminoso, con la prospettiva di lavorare nell'azienda di famiglia, dopo la morte del padre scopre segreti che la portano a decidere di voler fare giustizia una volta per tutte. Si trasforma così in "The Woman", misteriosa assassina, che comincia a seminare il terrore in un piccolo villaggio del Montana in cerca di vendetta. Nessuno conosce la sua storia, né la profonda motivazione che la spinge ad agire, ma tutti sanno che finire sulla sua lista vuol dire rischiare la vita. Guidati dal terrore e dal panico di dover fronteggiare un pericolo sconosciuto e inarrestabile, gli abitanti della città cercano un modo per fermare la giustiziera senza nome. Implacabile l'abile assassina procede nell'eliminare una serie di persone. Ha un piano in mente ma non è chiaro quali siano le sue motivazioni e dove stia andando. Si limita prima di uccidere la sua nuova vita a rassicurarla che si tratta solo di un momento di transizione ed è capace di far evadere una detenuta solo per avere determinate informazioni. Recensione ❯
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La serie thriller tratta dall'omonimo romanzo di Harlan Coben. Espandi ▽
La scomparsa di un giovane poco dopo la morte di un amico porta gradualmente alla ribalta i segreti e le menzogne di un quartiere benestante e molto unito di Varsavia. Recensione ❯
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Mini-serie sul discusso caso della Theranos, fondata da Elizabeth Holmes. Espandi ▽
La miniserie si basa sulla reale storia di Elizabeth Holmes (Amanda Seyfried), una giovanissima universitaria che, a soli 19 anni, nel 2003, lasciò la prestigiosa Stanford University (dropout è il termine usato proprio per chi abbandona gli studi) per fondare un'azienda: Theranos. La startup, con la promessa di rivoluzionare il mondo della medicina, nasceva con lo scopo di fornire una nuova tecnologia in grado di diagnosticare qualsiasi malattia attraverso una sola goccia di sangue del paziente. Il progetto fece così gola ai molti investitori intercettati da Holmes da farle in breve raggiungere lo status di "più giovane miliardaria d'America", nonché numerosi premi e riconoscimenti. La realtà di questa storia si muove però su un altro percorso, quello di una persona capace di promettere molto e di realizzare ben poco oltre alla promozione di se stessa. Malgrado i 9 miliardi di dollari capitalizzati, Theranos aveva tutto fuorché la tecnologia tanto promessa dalla sua fondatrice. The Dropout è l'ultima miniserie a compiere un breve salto nel passato per mostrarci qualcosa di estremamente contemporaneo, attraverso uno sguardo lucido e disilluso, come di chi sta aprendo gli occhi su un sistema marcio e malato.
La serie cristallizza una generazione in cui non è l'aspirazione al successo a rendere ciechi, a spingere verso una deriva criminosa, ovvero alla truffa, ma è l'ossessione innanzitutto per se stessi, il naufragio in un'idea di sé che non contempla più il rapporto con gli altri, senza confronto e alla deriva. Recensione ❯
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Dal romanzo omonimo, una storia di contraddizioni all'interno della comunità mormonica. Espandi ▽
Quando il cadavere di Brenda Lafferty e della sua piccolissima figlia vengono ritrovati in casa loro, i detective Jeb Pyre e Bill Taba indagano sul caso a partire, come vuole la regola, dal marito della vittima. Allen Lafferty sostiene però che la donna sia stata uccisa dai suoi fratelli, che avrebbero lasciato la fede mormone praticata dalla Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli ultimi giorni (Latter-Day Saints), per una versione più integralista del credo. La storia dei Lafferty mette così a dura prova la fede di Jeb, mormone praticante che più scopre cose sulla propria fede e più entra in crisi spirituale e coniugale, oltre che in conflitto con le istituzioni religiose che hanno grande influenza su tutti gli aspetti della vita nello Utah.
Tratta dall'omonimo libro di nonfiction di Jon Krakauer, una miniserie che romanza la vicenda originale e affianca al mystery sull'omicidio la storia del lato oscuro della religione mormone.
I due principali fratelli Lafferty sono Wyatt Russel e Sam Worthington, dove soprattutto quest'ultimo si dimostra finalmente attore maturo, capace di dare corpo a un personaggio che affronta una trasformazione estrema, ricca di tormenti, inquietudini e contraddizioni. Recensione ❯
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La serie evento Disney+ con Ewan McGregor nei panni dell'iconico Maestro Jedi. Espandi ▽
Dieci anni dopo il crollo della Repubblica e l'ascesa dell'Impero, Obi-Wan Kenobi vive in incognito sul pianeta Tatooine, sorvegliando a distanza la crescita del piccolo Luke Skywalker. Riceve però una richiesta d'aiuto dagli Organa, i genitori adottivi di Leia: la figlia di Anakin e Padmé è stata rapita. Obi-Wan, detto Ben, ne seguirà le tracce fino ad arrivare a confrontarsi con gli inquisitori, e in particolare con la "terza sorella" Reva. La caccia al celebre jedi arriva presto all'attenzione di Darth Vader, che decide di prenderne il comando in prima persona, desideroso di un nuovo confronto con il vecchio maestro.
Doveva essere un film ma, dopo molte riscritture, è diventato una miniserie lo spin-off dedicato a Obi-Wan Kenobi, che purtroppo non è degno della levatura del personaggio.
I colpevoli sono numerosi, ma diciamo subito che va escluso dalla lista Ewan McGregor, il quale, al contrario, non ha mai interpretato così bene questa parte. Il suo Obi-Wan invecchiato e affranto, ma sempre saggio e sicuro dei propri ideali, fa il possibile per caricarsi la serie sulle spalle. Purtroppo i limiti di scrittura, regia e pure di effetti speciali, finiscono per neutralizzare gli sforzi di McGregor e lasciare l'amaro in bocca per l'intera operazione. Recensione ❯
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E se tutto quello che pensavi di sapere della tua vita fosse solo una bugia? Espandi ▽
Inizia come un A History of Violence al femminile, ma la tensione tiene solo due episodi (su otto) prima di iniziare a dileguarsi, affogata in una melassa di flashback. Decisamente un peccato, anche perché sarebbe bastato poco a evitare lo scivolone: più sintesi, un po' più d'azione e il gioco era fatto. Invece quello che inizia come un thriller prende sempre più la forma di un risaputo dramma familiare alto borghese, dove un fosco segreto sepolto nel passato getta la sua ombra sul presente. Un capitale di credibilità purtroppo poi sperperato in un intreccio che manca di energia e insiste nel raccontare un passato in cui non crede fino in fondo. Tratta dall'omonimo romanzo di Karin Slaguther, Frammenti di lei può contare su un'ottima Toni Collette nel ruolo di Laura, donna impenetrabile, spesso dura, che dopo aver sopportato una vita senza dare nell'occhio decide di riprendere il controllo della sua esistenza. Purtroppo i villain non hanno il suo stesso carisma, uno perché affidato a un attore anonimo e mai davvero minaccioso, l'altro perché tenuto da parte per una possibile seconda stagione. Recensione ❯
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La nuova serie thriller ambientata sul posto di lavoro del regista e produttore esecutivo Ben Stiller. Espandi ▽
Alla Lumon Enterprise hanno brevettato una soluzione avveniristica per coniugare vita lavorativa e professionale: i suoi dipendenti si sottopongono volontariamente a una operazione di "scissione", praticata inserendo un microchip nel loro cervello. Da questo momento l'identità che dalle 9 alle 17 siede in ufficio, denominata "innie", sarà totalmente all'oscuro di che vita possa condurre la sua identità consueta, l'"outie", sia essa sposata, single, felice o depressa. Mark, che lavora alla sezione Macrodata Refinement di Lumon, si è sottoposto al trattamento per dimenticare, almeno in orario di ufficio, la morte della moglie e vivere così qualche ora di serenità. Quando al suo team si unisce Helly, che si rifiuta di accettare la nuova realtà "duplicata", i due finiranno per scoprire sempre più elementi inquietanti sulla Lumon e sui suoi segreti.
In materia di incubi gli avvenimenti degli ultimi anni hanno dato molto lavoro e molti spunti agli sceneggiatori di film e serie tv distopiche, precedendo e talora superando i peggiori presagi.
Dan Erickson, creatore della serie, e Ben Stiller, che produce e gira sei dei nove episodi della prima stagione, si concentrano sul lato corporate del crescente stato di alienazione che caratterizza il nostro presente. Come ha dimostrato anche il recente approdo allo smartworking di molte professioni legate al lavoro di ufficio, più si cerca una coesistenza tra lavoro e vita privata e più si ha modo di constatare quanto il conflitto di esigenze sia insanabile. Recensione ❯
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Da un'idea di Shonda Rhimes, una serie sul desiderio di emergere a tutti i costi. Una metafora dei nostri tempi. Drammatico, USA2022. Durata 60 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La serie si ispira all'articolo di Jessica Pressler, anche produttrice dello show, "How Anna Delvey Tricked New York's Party People", pubblicato sul New York Magazine. Espandi ▽
C’è l’intuito infallibile di Shonda Rhimes dietro l’ennesima serie destinata a diventare un fenomeno su Netflix, quell’Inventing Anna che svela nel titolo molto di quello che vedremo. Ovvero la costruzione a tavolino di un’identità, la determinazione ad emergere, a spiccare nel mondo dei potenti di New York. È una serie decisamente attuale sulla contemporanea sete di potere, che oggi significa principalmente avidità di fama, soldi, abiti e ristoranti di lusso. Rhimes inventa una protagonista detestabile per farle compiere tutto quello che vediamo abitualmente sui social, ragazze e ragazzi felici di ostentare un benessere economico, spesso inesistente, pur di avere notorietà, visibilità, più like possibili ai propri post. Da questo punto di vista, come grande metafora di ciò che siamo diventati – una società in gran parte narcisista e a caccia di like che brama l’opulenza puntando all’apparire, più che all’essere – la serie è oltremodo interessante. Recensione ❯
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Un thriller psicologico ricco di suspense, sviluppato e prodotto da Dennis Lehane. Espandi ▽
Ex atleta del college che ha fatto fortuna con il traffico di droga, James Keene finisce arrestato dai federali nella seconda metà degli anni Novanta e riceve, nonostante una patteggiata dichiarazione di colpevolezza, una condanna esemplare. In carcere viene a sapere che la salute di suo padre sta peggiorando e teme di non poter uscire di galera prima della morte del genitore. L'FBI torna però da lui con una diabolica proposta: infiltrarsi in un carcere di massima sicurezza e avvicinare Larry Hall, un serial killer, per farsi raccontare dove avrebbe seppellito i corpi delle sue vittime. Keene accetterà di entrare nella tana del lupo, dove i problemi peggiori saranno causati dalle inefficienti reti di sicurezza messe malamente in piedi dai federali.
Miniserie true crime, ispirata al libro autobiografico di James Keene, Black Bird è una storia stranger than fiction firmata da Dennis Lehane, con l'ultima interpretazione del grande Ray Liotta.
Black Bird è una miniserie onesta, che fa il suo lavoro, ma da una storia così unica si poteva cavare di meglio e rimane il rimpianto per il potenziale irrealizzato. Recensione ❯
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Spin off di Star Trek: Discovery, la serie legata al mondo ideato da Gene Roddenberry che si colloca temporalmente nel decennio precedente alla serie originale di Star Trek. Espandi ▽
Il capitano Christopher Pike ha avuto una visione del proprio tragico destino: tra dieci anni rimarrà mutilato e orribilmente sfigurato in seguito a una contaminazione radioattiva. È quindi restio a tornare sul ponte di comando della USS Enterprise, ma infine si convince a compiere il proprio dovere. Accanto al Primo Ufficiale Una e all'ufficiale scientifico Spock, Pike conosce nuovi membri dell'equipaggio, tra cui Uhura, specializzata nelle comunicazioni.
La serie ha un intento chiaramente differente e un protagonista dal fato segnato, su cui costruire un copione affascinante. La prima stagione di Strange New Worlds è da vivere come un tutt'uno, un consolatorio viaggio nel passato che insegna come quella antica lezione di solidarietà e ricerca della conoscenza sia ancora la chiave giusta per affrontare un futuro ignoto e pericoloso. Per l'equipaggio dell'Enterprise come per l'umanità del XXI secolo. Recensione ❯
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Dr Alex Hoffman è un genio informatico ed ex scienziato del CERN pronto a lanciare un sofisticato algoritmo per fare immense quantità di soldi sfruttando la paura dei mercati Espandi ▽
Il dottor Alex Hoffman, scienziato e genio dell'informatica, è pronto a fare una fortuna. Insieme al suo migliore amico Hugo, anche suo socio in affari nel campo dei fondi speculativi, sta infatti per presentare agli investitori il VIXAL-4, un sistema guidato dall'intelligenza artificiale che sfrutta i timori nei mercati finanziari e opera molto velocemente, in modo da ottenere grandi rendimenti. Un vero e proprio ''indice della paura''. Il sistema promette enormi guadagni, ma le cose non vanno esattamente come previsto. Alex, infatti, sta per vivere le peggiori 24 ore della sua vita: un viaggio frenetico attraverso la realtà, la memoria e la fantasia paranoide lo costringerà a mettere in discussione tutto ciò che vede.
Nel cuore pulsante del distretto finanziario di Ginevra, la sanità mentale di Alex viene scossa da un brutale attacco in casa sua da parte di un uomo che conosce tutti i suoi codici di sicurezza. Dopo altri eventi inspiegabili, Alex si convince che qualcuno sta provando a incastrarlo. Ma dopo che i segreti del suo passato vengono alla luce, qualcuno sarà disposto a credere davvero che non stia solo impazzendo? Il detective Leclerc, assegnato al caso, fatica a decifrare questo ex scienziato del CERN. La talentuosa moglie artista di Hoffman, Gabby, stavolta potrebbe perdere la pazienza, mentre l'unica preoccupazione di Hugo è il business da miliardi di dollari. Il genio e l'inventiva possono essere molto solitari e, in un mondo moderno fatto di intelligenza artificiale, capitalismo e scoperte tecnologiche, il dottor Alex Hoffman potrebbe dover imparare a proprie spese che non è sempre facile prevedere come e quanto dalla creazione si possa arrivare alla distruzione. Recensione ❯
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Dagli autori di Dark, una serie complessa e seriosa, con una struttura a puzzle che toglie spazio tanto ai personaggi quanto al periodo storico. Drammatico, Storico - Germania, USA2022. Durata 50 Minuti.
Nell'insidiosa traversata del vasto oceano Atlantico, i passeggeri della nave Kerberos si trovano di fronte al più grosso mistero delle loro vite. Espandi ▽
La Kerberos è una grande nave che, nel 1899, viaggia verso l'America. Tra i passeggeri spicca la dottoressa Maura, che ha studiato il cervello umano. La Kerberos lungo la rotta si imbatte in un segnale della Prometheus, un'altra nave della stessa compagnia scomparsa mesi prima. Pur con poca speranza di ritrovare superstiti, il capitano tedesco Eyk, si dirige verso la Prometheus, che però è abbandonata – con la sola eccezione di un silenzioso bambino e della sua piccola piramide di pietra nera… 1899 È la nuova serie degli autori di Dark, i tedeschi Jantje Friese e Baran bo Odar. Il loro è di nuovo un ambizioso enigma, che però questa volta ha meno interesse per i personaggi e li travolge subito con un artificioso intreccio. Siamo nella tipica serie puzzle in stile Lost, però con tutta la seriosità teutonica di una coppia di autori che non ama l'ironia. Recensione ❯
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