La serie ricostruisce le speranze e i sogni di una famiglia di immigrati coreani, seguendone le vicende attraverso quattro generazioni. Espandi ▽
Ricca di spunti su temi universali quali famiglia, amore, trionfo, destino e resilienza, la serie ricostruisce le speranze e i sogni di una famiglia di immigrati coreani, seguendone le vicende attraverso quattro generazioni, costretta a lasciare la propria terra natale all'indomabile ricerca di una prospettiva e una sopravvivenza migliori. A partire dalla Corea del Sud all'inizio del 1900, la saga viene raccontata attraverso gli occhi della straordinaria matriarca Sunja, che trionfa contro ogni previsione, e contrappone la sua storia a quella di suo nipote, Solomon, ambientata negli anni '80. Recensione ❯
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Uno spy drama basato sui romanzi con Jackson Lamb scritti da Mick Herron. Espandi ▽
Londra. River Cartwright, aspirante agente segreto dell'MI5 e nipote di una leggenda del mestiere, fallisce clamorosamente un test nell'addestramento e viene spedito a lavorare alla Slough House, la "casa nella palude", un distretto collaterale nel Barbican, in cui sono relegati coloro che hanno fallito irreparabilmente in servizio. A dirigere il reparto è Jackson Lamb, alcolizzato, petomane e sarcastico relitto di un'aurea stagione come spia, prima del crollo del Muro di Berlino. Mentre indaga su un giornalista vicino all'estrema destra, Cartwright pensa che ci sia una connessione con il rapimento di un giovane pakistano da parte dell'organizzazione terroristica Figli di Albione e decide di entrare in azione, disobbedendo ai propri superiori.
Tutt'altro che casuale la scelta del protagonista di Slow Horses. Rivolgersi a Gary Oldman per una spy story ambientata tra gli uffici e le strade di Londra significa cercare un ricongiungimento o un confronto immediatamente intuibile con la straordinaria interpretazione di Smiley in La talpa.
Slow Horses si immerge nel nero e nel macabro senza timore, ma senza mai abbandonare il sarcasmo del più feroce humour britannico, capace di trasformare quasi ogni riga di sceneggiatura in un insulto creativo. Recensione ❯
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Tratto da una storia vera, una serie drammatica targata Netflix e interpretata da Grant Gustin, star di The Flash. Espandi ▽
Un poliziotto sogna di entrare in un'unità cinofila e si allea con l'altrettanto sfortunata Ruby, un'intelligente ma indisciplinata cagnolina. Da una storia vera. Recensione ❯
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Tratto dall'omonimo romanzo di Agatha Christie. Espandi ▽
Sulla spiaggia di Marchbolt, nel Galles degli anni Trenta, un uomo è in fin di vita per una rovinosa caduta. Bobby Jones, figlio del locale vicario al momento impiegato come caddie in un vicino campo da golf, accorre al soccorso dell'uomo che, prima di spirare, domanda "Perché non l'hanno chiesto a Evans?". Questo innesca l'interesse di un losco e minaccioso figuro, che sembra seguire Bobby e che forse ha a che fare con il presunto suicidio di un suo amico. In aiuto al ragazzo, che verrà anche drogato a sua insaputa, interviene la sua amica Frankie, alias Lady Frances Derwent.
Un po' thriller e un po' giallo Agatha Christie - Perché non l'hanno chiesto a Evans? è soprattutto una commedia romantica, che vanta una confezione e un cast di lusso.
C'è un'atmosfera quasi fiabesca in Perché non l'hanno chiesto a Evans?, a partire dalla centrale storia d'amore tra la ricca e il povero, fino al minaccioso manigoldo che è muto e brutale come un orco. Gli omicidi arrivano a disturbare la quiete di un reame di assoluta pace e tranquillità, ben lontano dall'onda della Grande Depressione o dagli incubi nazionalisti e xenofobi che turbavano l'Europa. Recensione ❯
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Un intreccio troppo involuto per una serie che nemmeno i due protagonisti J. K. Simmons e Sissy Spacek riescono a salvare dal naufragio. Avventura, USA2022.
Prodotta dalla Legendary Television, una serie intensa, tra avventura e fantascienza. Espandi ▽
Fantascienza e terza età, salute mentale e sogni impossibili, on the road e cospirazioni si intrecciano in Notte stellata. Una serie che però funziona solo quando lascia perdere la fantascienza e rimane sui suoi due grandi interpreti: Sissy Spacek e J. K. Simmons. L'idea alla base delle serie è che tutti sono in cerca di qualcosa, ognuno insoddisfatto della propria vita. Il mistero dei teletrasporti fino ad altri sistemi solari promette un senso, un disegno superiore, tanto che Stella e la sua organizzazione parlano del loro ruolo come fosse una missione divina - e infatti si comportano anche come fanatici.la trama fantascientifica è dalle parti di un thriller cospirativo, ma avanza al rallentatore e infatti delle otto puntate di Notte stellata solo nell'ultima gli eventi si fanno incalzanti. Anche troppo: succedono infatti molte cose molto in fretta, in un finale sbrigativo e del tutto squilibrato rispetto alla lenta carburazione di una serie fino a quel momento soprattutto psicologica e quasi minimalista. La conclusione sembra invece più interessata ad accumulare cliffhanger (ma ci sarà davvero una seconda stagione in cui farli sfociare?) che non a trovare una qualche catarsi o pacificazione. Recensione ❯
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Serie western incentrata sulla figura carismatica di uno dei personaggi più celebri del vecchio West. Espandi ▽
Henry McCarthy ha una cospicua taglia sulla sua testa, ma prima di essere un noto fuorilegge è stato un bambino nella New York dell'Ottocento. La sua famiglia di origini irlandesi, in miseria, si lancia nell'avventura di un viaggio verso l'Ovest in cerca di fortuna, ma il padre cade presto in una cupissima depressione e la madre fatica a tenere in attivo i conti di casa, soprattutto quando il figlio minore si ammala. Henry fa la conoscenza di Jesse Evans, fuorilegge che ama fare soldi facili, e finisce arrestato per il furto in una lavanderia cinese. Scapperà di prigione e da allora vivrà da ricercato, assumendo l'alias di William H. Bonny. Sarà la sua futura nemesi Pat Garrett a dargli il nome con cui è passato alla storia: Billy the Kid.
Scritta interamente da Michael Hirst, Billy the Kid è un western che racconta in modo lineare la vita del protagonista, a cui avrebbe giovato una maggior concisione.
Gli attori sono tutti pressoché sconosciuti e si punta soprattutto sulla loro somiglianza con le iconiche figure che sono chiamati a interpretare. Il protagonista Tom Blyth, che incarna un Billy the Kid per lo più travolto dagli eventi, tutto sommato se la cava. Recensione ❯
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Una mini-serie dedicata a due genitori separati e alla loro complicata gestione dei figli. Espandi ▽
Ambientata a Manhattan durante una torrida estate, la miniserie vede come protagonista Toby Fleishman, un neo-quarantenne da poco divorziato che decide di rifarsi e di ricominciare a vivere esplorando un nuovo mondo fatto di app di incontri. La sua ex-moglie Rachel scompare tutt'a un tratto, lasciandolo da solo a occuparsi dei loro bambini. L'aiuto e il conforto dei suoi amici storici, conosciuti all'università, Seth e Libby, sembrano insufficienti a sostenerlo e la vita di Toby viene nuovamente catapultata verso l'abisso.
La serie Disney+ è un'imperdibile serie drammatica. Non solo per le scelte registiche che, letteralmente, prendono in contropiede lo spettatore, o per le scelte di casting che posizionano ogni interprete - sapientemente - in ruoli che rispecchiano i loro bagagli narrativi, potremmo dire.
Siamo di fronte a un'operazione esistenzialistica e commovente, tanto tragica quanto illuminante, che più di qualsiasi altra tematica, affronta in maniera del tutto originale e nuova uno dei concetti più suscettibili di interpretazione: quello di maturità (individuale, sociale; ma anche narrativa, educativa, alfabetica dal punto di vista audiovisivo). Recensione ❯
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Un racconto di formazione sull'amore, sulle prime rotture e sulla magia di un'estate perfetta. Espandi ▽
Un triangolo amoroso che si viene a creare tra una ragazza e due fratelli, sul rapporto in continua evoluzione tra le madri e i loro figli e sul potere duraturo delle forti amicizie femminili. Recensione ❯
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La serie è incentrata sulle vicende del terribile serial killer di Milwaukee e mette in scena con le sue numerose vittime uno dei più efferati e celebri "mostri" statunitensi. Espandi ▽
Jeffrey Dahmer è uno dei più famigerati serial killer degli Stati Uniti, nato nel 1960 a Milwaukee, ebbe una infanzia non facile e il primo omicidio lo compì a 18 anni. Drogava le sue vittime, spesso si dava anche ad atti di cannibalismo e le usava sessualmente a volte quando erano già morte. E' stato preso dopo che aveva commesso svariati omicidi ed è stato condannato a due ergastoli uno perchè giudicato colpevole di 15 uccisioni e un altro per il suo primo omicidio. Dahmer è stata ideata da Ryan Murphy insieme a Ian Brennan che hanno scritto anche parte degli episodi. A dare il volto al protagonista il bravissimo Evan Peters che già ha lavorato con Ryan Murphy in American Horror Story e in Asylum. Recensione ❯
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Tatiana Maslany veste i panni di She-Hulk/Jennifer Walters, un'avvocata specializzata in casi legali che vedono coinvolti i superumani. Espandi ▽
Jennifer Walters è in viaggio in auto con suo cugino Bruce Banner, alias Hulk. L'improvvisa apparizione di un velivolo extraterrestre li manda fuori strada e, nell'incidente, il sangue di Bruce e quello di Jennifer entrano in contatto, trasformando anche lei in una "gigantessa di giada". Con grande sorpresa di Bruce, Jennifer è molto più brava di lui a contenere la rabbia e presto impara a controllare a piacere anche la propria trasformazione. Tanto da decidere di tornare alla sua carriera di avvocato, che sarà però stravolta dalla nuova superidentità. Da subito contestata dal pubblico maschilista, She-Hulk: Attorney at Law gioca d'anticipo e decostruisce la stessa reazione che prevedibilmente ha suscitato. La protagonista è stata accusata di non aver fatto nulla per meritare i propri poteri e pure di essere una "Mary Sue", ossia un personaggio femminile a cui tutto riesce con facilità. L'origine incidentale dei poteri del personaggio è però fedele al fumetto di partenza, così come il maggior controllo che She-Hulk dimostra della trasformazione e della forza di Hulk. Dunque viene a mancare la foglia di fico del tradimento dell'originale e si esplicita tutta la pochezza di chi muove queste accuse. Recensione ❯
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La storia mai raccontata di Martha Mitchell e del suo ruolo nello scandalo Watergate. Espandi ▽
Gaslit racconta la storia dello scandalo Watergate - iniziato nel gennaio del 1972 prima della nota irruzione nella sede del Comitato Nazionale Democratico - ma lo fa attraverso lo sguardo laterale degli accadimenti che coinvolsero l'allora personaggio dello spettacolo Martha Mitchell (Julia Roberts), moglie di John N. Mitchell (Sean Penn), procuratore generale degli Stati Uniti sotto la presidenza Nixon. Non concentrandosi sulla figura presidenziale, la serie mostra, in maniera talvolta ironica, la costellazione di personaggi che vennero coinvolti nello scandalo, a partire dal giovane avvocato John Dean (Dan Stevens) ingabbiato in un complotto sempre più complicato allo scopo di spiare i democratici, che ben presto sfuggirà di mano fino alle più note conseguenze.
Un dramma molto ben confezionato, affidato quasi totalmente alle grandissime capacità delle attrici e degli attori del suo cast, forse consapevole della tradizione audiovisiva di questo soggetto.
Dovendo fare i conti con un passato attoriale e registico di grande rilievo, Gaslit riesce infine a rispettare gli elevati standard di una storia che ancora fa parlare e i cui personaggi secondari sono stati troppo spesso dimenticati. Ma non in questa serie. Recensione ❯
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Cassian è costretto a fuggire dal proprio pianeta. Anni dopo decide di cercare sua sorella e unirsi alla resistenza. Espandi ▽
Il prequel di Rogue One: A Star Wars Story, Andor, non solo è il titolo più maturo mai realizzato nell'universo di Star Wars: è anche la miglior serie di genere dell’anno.
Un team di grande livello, accompagnato da un musicista del calibro di Nicolas Britell, e da un cast eccellente che oltre a Skarsgård vanta: Diego Luna nei panni del riluttante eroe; Adria Arjona in totale controcasting rispetto ai ruoli da latina più o meno sexy; Andy Serkis capò in una delle parti migliori della sua carriera; Fiona Shaw pure in stato di grazia e non manca nemmeno una piccola parte per Forrest Whitaker.
Uno star power tenuto comunque attentamente sotto controllo, così come gli effetti speciali arrivano solo quando servono e sono per altro eccellenti, ma non fanno mai da palliativo a falle nell'intreccio. Del resto, come già Rogue One, Andor vuole avere un taglio più malinconico e realistico, senza buffi aliene né spade laser, contro un Impero che è davvero terrificante e perennemente sotto un cielo grigio, che rende più sporchi e reali anche i pianeti della galassia lontana lontana. Recensione ❯
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La serie è ambientata all'incirca 100 anni dopo i fatti raccontati in Vikings e porta sullo schermo le vere avventure dei grandi Vichinghi realmente esistiti. Espandi ▽
Ambientata cent'anni dopo la Vikings di Michael Hirst, questa serie sequel racconta di altri vichinghi che hanno fatto la Storia ed è fedele al tono e alla spettacolarità della serie originale. Canute è stata una delle figure storiche più importanti dei regni del Nord intorno all'anno mille, mentre Leif e Freydis fanno parte della Vinland saga, ossia le storie sull'esplorazione continente nordamericano. Anche Harald e Olaf sono poi personaggi storici di spessore, in particolare il secondo che, dopo la sua morte, fu canonizzato santo prima da un cardinale e poi da Papa Alessandro III. Dal punto di vista spettacolare la serie ha da subito il budget per la ricostruzione di grandi battaglie e scene di massa ed è fedele alla struttura delle ultime annate di Vikings, con uno scontro campale a metà stagione e uno a fine stagione. Una serie che non brilla, ma anche senza aggiungere poco più che un capitolo di Storia, soddisferà i fan della serie originale grazie alla fedeltà ai temi e ai valori produttivi messi in campo. Recensione ❯
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Com'è cambiata la vita delle protagoniste di Sex and the City? La serie racconta cosa è successo e come vivono adesso a cinquant'anni. Espandi ▽
Manhattan, oggi. Le amiche di sempre Carrie, Miranda e Charlotte vivono ancora favolosamente, pranzando in locali eleganti e indossando abitini firmati. Manca la quarta moschettiera, l’indomabile Samantha, che si è trasferita a Londra per lavoro ed è sparita dal radar delle amiche newyorkesi: o almeno così sembra. Miranda è sempre col marito Steve e il figlio Brady, che ora ha 17 anni e una fidanzatina con cui fa sesso rumoroso in casa dei genitori. Charlotte si divide fra il marito e le due figlie, la piccola una ribelle che disdegna il look Oscar De La Renta. E Carrie è sempre con Big, l’uomo dei suoi sogni che ha tanto faticato ad avere permanentemente al suo fianco. Ma la vita va avanti, e le sorprese sono dietro l’angolo: non tutte positive, ma tutte parte dell’esistenza complicata di queste donne contemporanee.
And just like that..., la nuova serie sequel di Sex and the City, sorprende per la capacità di staccarsi finalmente dai cliché passati. Infatti, pur mantenendo intreghe le personalità delle protagoniste, Michael Patrick King mette in scena la vita di tre donne finalmente cresciute, che tentano di adeguarsi ad una nuova società perfettamente al passo con quella reale contemporanea. Recensione ❯
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Legal drama adattamento del personaggio letterario ideato dallo scrittore di thriller Michael Connelly. Espandi ▽
Mickey Haller vive e lavora a Los Angeles, è un avvocato che alla scrivania del suo ufficiio preferisce la libertà che gli garantisce la sua Lincoln Town Car a bordo della quale spesso gli capita di preparare i suoi casi. Ha un'ex moglie, Maggie McPherson, con cui spesso si deve confrontare perché è un procuratore distrettuale e una seconda ex moglie, Lorna, con cui è ancora legato e che cerca di aiutarlo. Recensione ❯
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