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Un passo importante per Polanski e per tutti gli attori. La trama è presto detta: due undicenni hanno una lite, e uno dei due si fa davvero molto male in quanto l'altro l'ha colpito con un bastone. I genitori del colpito organizzano un incontro per mettersi d'accordo per un compromesso con i genitori dell'altro, e qui parte il caos. I genitori diventano sempre più infantili nelle loro azioni, il cui tentativo è dissacrare gli altri, che siano mariti, mogli, o genitori di un amico del figlio. Qualsiasi piccola cosa può far scattare una scintilla impazzita, perfino l'abbandono di un criceto rumoroso in mezzo alla strada, nel passato. Perfino la presenza di sigari. Perfino dei tulipani. E questa scintilla impazzita colpisce tutti quanti. Film con pochi difetti, scorretto ed esagerato a tratti ma senza mai eccedere, con 4 attori degni di essere chiamati tali (un merito particolare va soprattutto a quel Christoph Waltz che nel 2009 ci stupì con la sua interpretazione in "Bastardi Senza Gloria", degno dell'oscar che poi vinse, e che per questo film dovrebbe vincerne un altro... ma chissà cosa farà l'Academy), che interpretano quattro emozioni. O forse sarebbe più corretto dire stati d'animo, benché il senso sia quello, forse perché incarna meglio quello che il film vuole intendere. La Winslet è sincera ma cerca di non farlo notare troppo nascondendolo tra dei cordialismi che alla fine la trasformano nella più brutale del quartetto... forse (ed è di sicuro più brava della Foster... e lo dico a malincuore). Le Foster invece è arrabbiata ma lo nasconde quasi, e anche lei, alla fine, esplode. Reilly è inizialmente inquadrabile come un imbecille ma poi lentamente diventa sempre più capibile come personaggio, sempre meno mediocre e complesso, scoprendo in sè stesso l'aura di un personaggio che si nasconde dai suoi peccati diventando molto falso, proprio come persona. Waltz è il più calmo, almeno dal punto di vista del tono della voce, ma è anche molto riservato ed è il più odioso, ed è forse per questo suo modo unico di rendersi antipatico che lo rende così eccellente come attore. Ma ho dimenticato il punto portante del film: fa sbellicare! Sono andato a vederlo con due miei amici abituati alla comicità Vanzina e si sono spanciati lo stesso! Un tipo di divertire unico e diverso dal solito, per un film unico e diverso dal solito, il cui obiettivo sembra essere trovare un punto d'incontro tra film antiborghesi sulle famiglie (stile Festen) e film comici demenziali dalla struttura teatrale (stile La Cena dei Cretini). La cinepresa si muove benissimo senza sbagliare un'inquadratura. Gli darei 4 stelle e mezzo!
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