Titolo originale | Official Competition |
Anno | 2021 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Spagna |
Durata | 114 minuti |
Regia di | Mariano Cohn, Gastón Duprat |
Attori | Penélope Cruz, Antonio Banderas, Oscar Martínez, José Luis Gómez, Manolo Solo Nagore Aramburu, Irene Escolar, Pilar Castro, Melina Matthews, Carlos Hipólito, Nagore Aranburu, Daniel Chamorro, Mónica Bardem, Ken Appledorn. |
Uscita | giovedì 21 aprile 2022 |
Tag | Da vedere 2021 |
Distribuzione | Lucky Red |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,09 su 39 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 22 aprile 2022
Una commedia sulla feroce rivalità tra due attori con un talento enorme ma un ego ancora più grande. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Goya, In Italia al Box Office Finale a sorpresa ha incassato 631 mila euro .
Passaggio in TV
lunedì 5 giugno 2023 ore 0,40 su SKYCINEMA4K
CONSIGLIATO SÌ
|
Giunto ad una veneranda età ma ancora assetato di gloria, l'imprenditore Humberto Suarez vorrebbe legare il proprio nome ad un'opera destinata a restare nella storia. Subito ha pensato ad un ponte, poi è stato attraversato da un'idea migliore: un film. Un capolavoro cinematografico. Finanzierà ogni cosa, ma esige il meglio: il romanzo di un premio Nobel, la regista più in auge del momento, gli interpreti più bravi. L'eccentrica, elegantissima, visionaria Lola Cueva dirigerà dunque Félix Rivero e Ivàn Torres nel ruolo di Manuel e Pedro, fratelli di sangue e rivali in amore, in una tragedia che non risparmia colpi di scena.
È invece senza dubbio una commedia quella in cui si misurano ancora una volta Gastón Duprat e Mariano Cohn, su sceneggiatura di Andrés Duprat, ma sarà bene prestare attenzione a quell'immagine di apertura, un clown triste, per ricordare che la commedia non esclude la ferocia né il dramma, al contrario: si può nutrire di essi.
Dopo il brillante e intelligente Il cittadino illustre, sul mondo della letteratura, i due filmmaker argentini prendono la mira direttamente sul mondo del cinema, armati di bisturi e senza guanti. Si comincia con un'esilarante sessione di lettura del copione, perfetta introduzione ai caratteri dei personaggi principali: abbronzato, volgarotto, apparentemente vanesio il Félix di Antonio Banderas, che flirta con Hollywood e innamora ogni minuto una femmina diversa; intellettualoide, moralista, cultore della parola anziché dell'immagine, l'Ivàn Torres di Oscar Martinez, vecchia gloria del teatro (il sipario è spesso lo sfondo delle inquadrature che lo riguardano) oggi convertitosi alla pratica frustrante ma necessaria della trasmissione del suo sapere artistico tramite l'insegnamento. Ivàn e Félix non si stimano e non si sopportano, ma hanno una cosa in comune: si prendono entrambi esageratamente sul serio. Il loro ego è senza fine. Ammezzerebbero per primeggiare. La ciliegina sulla torta? Lola, la regista, non è da meno: per tirar fuori dai suoi due modelli la performance migliore che sono in grado di offrire è disposta a tutto, e li provoca e li manipola in ogni modo, gettando benzina sul fuoco della loro già incendiaria rivalità.
I livelli si sovrappongono e confondono, realtà e finzione del mestiere dell'attore si mescolano in un esercizio di stile e di virtuosismo, ed è subito spettacolo nello spettacolo (sullo spettacolo): si resterebbe all'infinito a guardare il trio Cruz-Banderas-Martinez recitare la parte di chi recita una parte, e intanto a sentirli parlare d'arte, se in maniera seria o buffonesca, se con snobismo o sincerità, non è dato distinguere: tutto è vero e tutto è falso, è la regola del gioco. Ma il film è anche tutto qui, in quest'unica idea, potenzialmente infinita, appunto, ma sempre uguale a se stessa.
Così, nella seconda parte, Finale a sorpresa si perde un po', e sembra camminare su e giù per le strade già percorse del labirinto che si è costruito addosso. Ridiamo di meno, ma forse è un effetto voluto, perché il clown - ce lo avevano detto- è una figura triste, disperata, terminale.
FINALE A SORPRESA disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
![]() |
€16,99 | – | ||
€16,99 | – |
Il film dal Trailer mi aveva incuriosito molto pensavo fosse ben miscelato e facesse ridere o che almeno fosse divertente quanto 'Disastro ad Hollywood' di Barry Levinson perché il bello di certe pellicole ambientate nel mondo del cinema e che spesso i registi sanno prendersi in giro e prendere in giro il dietro le quinte di un film, mi viene in mente anche 'Si gira a Manhattan' [...] Vai alla recensione »
Film di una noia assoluta, ho abbandonato a metà. Penelope Cruz che interpreta questa regista che assume due attori alla deriva per girare un film e li costringe a varie tecniche recitative. Tutto il film si incentra su questo, un piattume senza nessuna emozione, nessun siparietto comico niente di niente
Vorrei conoscere il nome del genio che ha cambiato il titolo originale in FINALE A SORPRESA. Davvero geniale.
Un film dove vige il paradosso e rimane paradosso.
Un film dove vige il paradosso e rimane paradosso.
Quando si legge sulla locandina che “Finale a sorpresa” è una “commedia [interpretata da Penelope Cruz, Antonio Banderas e Oscar Martinez] che ha conquistato critica e pubblico della mostra del cinema di Venezia”, si va al cinema pregustando qualcosa di appetitoso e frizzante. Non che il film non faccia ridere, anche se non di continuo, o che risulti banale: anzi, [...] Vai alla recensione »
DECISAMENTE OTTIMO FILM. DA VEDERE. BEN RECITATO. SI RIDE. CI SI DIVERTE. TUTTO TRATTEGGIATO PERFETTAMENTE
Un film dove video il paradosso e rimane un paradosso.
Un film dove video il paradosso e rimane un paradosso.
Film carino, ruoli non scontati, finale non scontato, vedi ile e godibile
Un film, firmato dal duo argentino Gastón Duprat - Mariano Cohn (che già incantarono Venezia con il freschissimo The Distinguished Citizen nel 2016), cade a fagiolo durante un'edizione particolarmente controversa e difficile. Lo spettro del famigerato e inintellegibile sistema di prenotazione Boxol, che ha lasciato a bocca asciutta più di un collega, nella sua demenziale e illogica ironia, ricorda [...] Vai alla recensione »
Lola Cuevas è un'eccentrica e affermata regista a cui è stata commissionata la realizzazione di un film da un imprenditore miliardario e megalomane, deciso a lasciare il segno nella Storia. L'ambiziosa impresa richiede i più grandi talenti, così Lola scrittura due stelle della recitazione: il divo sciupafemmine di Hollywood, Félix Rivero, e il capofila del cinema e del teatro impegnato, Ivan Torres. [...] Vai alla recensione »
Un magnate dell'industria farmaceutica si sente poco realizzato nonostante l'immensa ricchezza di cui dispone. Vuole lasciare dietro di sé qualcosa di duraturo, di unico, di irripetibile. Qualcosa di concreto: così, dopo aver costruito un ponte che porta il suo nome, decide di affidarsi a qualcosa di più raffinato da tramandare ai posteri. Un film, che però non può limitarsi ad essere "solo" un film. [...] Vai alla recensione »
Reale, finto, falsamente vero, veramente falso, verosimile... e così via, all'infinito. Il gioco delle mille maschere degli attori è l'esplorazione di un inganno senza uscita. Perché a tale mistificazione sono chiamati gli artisti della recitazione, né più e né meno. Il segreto è non prendersi (troppo) sul serio, ma solo quanto basta da suscitare inconsolabili lacrime, irresistibili risate, angoscianti [...] Vai alla recensione »
La coppia più brillante del cinema argentino mantiene le promesse -non che abbiano molta concorrenza, anche di registi singoli: è una cinematografia molto impegnata. "Quando dico 'interessante' vuol dire che non mi interessa", era la battuta mai dimenticata di "El Artista", da rispolverare per l'apertura della Biennale Arte. "Il cittadino illustre" raccontava uno scrittore che dopo il premio Nobel [...] Vai alla recensione »
Nel campo delle commedie d'autore, in grado di approdare anche nei concorsi dei grandi festival internazionali, si sono distinti negli ultimi anni gli argentini Gaston Duprat e Mariano Cohn. Approdati alla Mostra di Venezia del 2016, con «Il cittadino illustre» che portò alla Coppa Volpi di migliore attore il protagonista Oscar Martinez, si sono confermati nel settembre scorso sempre al Lido con «Finale [...] Vai alla recensione »
"Competizione ufficiale" è il titolo originale del terzo ca pitolo del discorso degli argentini Gaston Duprat e Mariano Cohn sul mondo creativo e sulle grottesche ed egomaniache sovrastrutture che si accompagnano ad esso. Dopo la letteratura, nel mirino della coppia di sceneggiatori e re gisti c' è dunque il cinema: quello dei grandi festival, delle idiosincrasie autoriali e dello star- system.
Ridersi addosso: con la dovuta - e necessaria - cattiveria, certo. Ma andando oltre il muro-schermo, oltre il ghigno della «mostruosa» stravaganza dello showbiz: per raccontare invece, sotto traccia, la predisposizione, umana troppo umana, alla prevaricazione dell'altro, all'annientamento, nel confronto che sempre diventa lotta, competizione, guerra, di qualcuno da sacrificare sull'altare del nostro, [...] Vai alla recensione »
Con il doppio argentino Cohn-Duprat si balla un tango cinematografico all'arsenico. Banditi i luoghi comuni sull'arte e gli artisti, bandito il femminismo a ogni costo, banditi i messaggi edificanti, bandito il sorriso pietistico in favore del ghigno scostumato. I registi amici o meglio complici, infatti, anche in "Finale a sorpresa" (titolo originale: "Competencia oficial") fanno sfoggio della loro [...] Vai alla recensione »
La satira si regge su un equilibrio delicato. Gli argentini Mariano Cohn e Gastón Duprat (Il cittadino illustre) sono due veterani, ma stavolta, rivolgendo il loro sguardo acuto al mondo del cinema, potrebbero essere stati imprecisi nei loro calcoli. Arrivato a ottant'anni, un imprenditore miliardario (José Luis Gómez) decide di finanziare un "grande film" per lasciare ai posteri una traccia.
Un film non finisce con la parola fine sui titoli di coda. Pieno di colpi di scena "Finale a sorpresa", in concorso alla Mostra di Venezia 2021, regia di Gaston Duprat e Mariano Cohn, distribuito da Lucky Red. Una satira del mondo del cinema con i capricci attoriali e le manie di grandezza di registi e produttori. La vita vera irrompe sul set e sconvolge con l'improvvisa notizia della malattia dell'attore [...] Vai alla recensione »
La coppia di registi argentini Cohn-Duprat torna a farsi beffe dell'arte e dei suoi protagonisti. Dopo la letteratura (Il cittadino illustre, che valse a Oscar Martínez una Coppa Volpi a Venezia) e la pittura (Il mio capolavoro), è il cinema, questa volta, il bersaglio della loro satira velenosa, puntellata sulle manie, i vezzi e i capricci di attori e registi, in cui la compenetrazione tra realtà [...] Vai alla recensione »
Quali sono le opere che si fanno ricordare e consegnano i loro autori alla memoria dei posteri? È l'interrogativo esistenziale che innesca "Finale a sorpresa", la bella commedia del duo argentino Gaston Duprat e Mariano Cohn già presentata in concorso alla scorsa Mostra del cinema di Venezia. Il ricco industriale farmaceutico Suarez sta per compiere 80 anni e vuole lasciare un segno del suo passaggio [...] Vai alla recensione »
In concorso a Venezia, Finale a sorpresa appartiene al filone del metafilm, o film sul cinema. Che ha dato capolavori come Effetto notte ma dove è facile, anche, inciampare nel tappeto della banalità. Ciò non accade al duo argentino Mariano Cohn e Gastón Duprat (Il cittadino illustre), grazie a un ottimo cast e a un buon numero di trovate divertenti.
Siete seduti. Su una panca, nella grande terrazza di una villa. Accanto a voi un uomo che non sopportate. Sopra di voi, un macigno del peso di svariati quintali a mezzo metro dalla vostra testa, sorretto solo da cinghie tenute su da una gru. Dietro di voi una matta che vi dice di rilassarvi. Il macigno ondeggia, il cielo è azzurro. Il macigno e molti altri oggetti, dal tubo di un'aspirapolvere a una [...] Vai alla recensione »
In genere i film sul cinema appassionano solo gli addetti ai lavori, ma Finale a sorpresa potrebbe rientrare nel gruppo delle rare eccezioni e conquistare i favori di un pubblico più vasto, vuoi per lo sfrontato piglio satirico, vuoi per l'eccellenza e l'accattivante fascino del trio di interpreti, ovvero la regista avanguardista Penelope Cruz, il vanesio divo hollywoodiano Antonio Banderas e l'altezzoso [...] Vai alla recensione »
Antonio Banderas e Oscar Martinez, il bello aitante energico sbruffone per il mainstream e il saggio intellettuale interessato all'arte, nei ruoli di due mattatori si fronteggiano alle prove a tavolino e poi di scena per un film diretto da Penelope Cruz, a cui viene bene fare la celebrità mondiale della regia, qualche caricatura da perdonare. Tralasciando lo stratagemma poco verosimile del magnate [...] Vai alla recensione »
Compiuti gli 80 anni il leader dell'industria farmaceutica argentina vuole lasciare un segno: «O faccio un ponte o finanzio un film». Opterà per la seconda ipotesi assumendo una squinternata regista, Lola Cuevas (Penélope Cruz), già nota per pellicole dai titoli spaventosi (La pioggia invertita, Bruma, Il vuoto). C'è da adattare un romanzo premio Nobel su due fratelli in lite e per rimanere in tema [...] Vai alla recensione »
Novello mecenate, ma anche un po' narciso, l'anziano e ricco industriale farmaceutico (Josè Luis Gómez) vuole lascia- re qualcosa che possa davvero rimanere, non un'eredità o un lascito, ma un'opera destinata a entrare nella storia dell'arte. Ha già creato una fondazione, con un magnifico edificio architettato con cura, teatro compreso, ma lui pensa davvero a qualcosa di più.
Un milionario ottantenne vuole produrre un film, trasposizione di un romanzo pagato caro. Lo affida alla vulcanica regista Lo- la (Cruz) che ingaggia Félix (Banderas) e Iván (Martinez) per i ruoli dei due fratelli protagonisti. Che mal si sopportano essendo agli antipodi, con una guerra dei nervi spassosa. Si ride e molto, grazie a battute azzeccate costruite a misura degli attori.
(Quasi) Tutto quello che avreste voluto sapere sul cinema e sulla frenesia del processo creativo, sul dietro le quinte, le idiosincrasie, le vanità sparse dei suoi protagonisti, Finale a sorpresa - Official Competition cerca di raccontarlo nel modo più satirico possibile. Il film spagnolo è diretto dalla coppia di argentini Mariano Cohn e Gastón Duprat, in sala ci va il 21 aprile 2022 distribuito da [...] Vai alla recensione »
No, non si tratta di «un esilarante "dietro le quinte" del cinema», come ci tiene a farci sapere la locandina. Troppo facile. Sai che originalità. Dovremmo ancora sorprenderci e divertirci con i «dietro le quinte del cinema»? Ah, che sbellicata. Proprio. Tanto che mi vergogno io stesso a suggerire di tornare a Truffaut (o all'Ottavio Fabbri di Movie Rush - La febbre del cinema: quello sì che era una [...] Vai alla recensione »
La Coppa Volpi come miglior attrice a Venezia gliel'hanno data per Madres Paralelas di Pedro Almodovar, ma forse Penélope Cruz l'avrebbe meritata altrettanto (se non anche di più...) per il ruolo della regista Lola Cuevas nel film Finale a sorpresa/Competencia Oficial diretto dai registi argentini Mariano Cohn e Gastón Duprat (Il cittadino illustre, Il mio capolavoro).
"È come un salvavita che scatta ovunque si viva una privazione di libertà": lo dice Vinicio Capossela in apertura di un documentario, "Bella Ciao", che riserva molte sorprese e una discreta quantità di emozioni, tutt'altro che nostalgiche. Uscirà in sala per tre giorni, dall'11 al 13 aprile, con I Wonder Pictures, e il 22 aprile sarà su Rai Tre. Diretto da Giulia Giapponesi e con il contributo di Andrea [...] Vai alla recensione »
I due registi argentini Gastón Duprat e Mariano Cohn hanno già dimostrato di essere interessati alla figura dell'artista fin dal loro debutto del 2008 (L'artista, appunto). Nel 2016, con Il cittadino illustre, la loro opera più celebrata, la sviscerano ulteriormente (il protagonista è uno scrittore premio Nobel) mostrando, con ironia e toni al limite del grottesco, ipocrisie e miserie dell'animo umano. [...] Vai alla recensione »
Anche se i due autori dietro la macchina da presa sono argentini così come gran parte del cast è spagnolo, ci siamo sentiti di intitolare questo articolo in un francese comprensibile a tutti perché questa espressione rende ancora meglio - anche a livello di fonetica - rispetto a come lo diremmo in italiano. Competencia Oficial è stata una chicca di divertissement all'interno della selezione ufficiale [...] Vai alla recensione »
Competencia oficial disvela un mondo incredibile, quasi mitico, pur ricco di figure iconiche, a volte addirittura stereotipate, spesso non approfondite, soprattutto là dove virano in tonalità tragicomiche. E' ciò che invece compiono Mariano Cohn e Gaston Duprat con una regia doppia e con l'aggiunta del fratello Andres Duprat per la sceneggiatura, in un'opera che non è passata inosservata nel Concorso [...] Vai alla recensione »
Questo non è un film sull'Arte. Non è un film sulla verità della finzione, e neppure sulla finzione della verità. Questo non è un film sul cinema. È invece una vertiginosa messa in abisso della superficie e insieme della profondità delle cose, svolta in gag di comicità immobile e in uno spazio da performance (del corpo, della voce, del gesto, d'artista) che è un non-luogo di vuoti e di pieni, di distanze [...] Vai alla recensione »
Gastón Duprat e Mariano Cohn lavorano da sempre sul mondo dell'arte e sulla difficoltà di vestire i panni dell'artista riconosciuto, di ricoprire un ruolo sociale, di distinguere il vero dal falso. Con Competencia oficial, esilarante commedia grottesca scritta e diretta di nuovo a quattro mani, ritornano su questi temi concentrando il discorso sul cinema, una forma d'arte che funziona secondo logiche [...] Vai alla recensione »
Sempre in Concorso è passato anche "Competencia oficial" della coppia argentina Gastón Duprat e Mariano Cohn, che si erano fatti notare soprattutto a Venezia con "Il cittadino illustre" che qualcuno ricorderà in gara 5 anni fa (Oscar Martinez, presente anche in questo film, vinse la Coppa Volpi). La coppia mantiene quel sarcasmo puntiglioso e sostanzialmente dal bersaglio facile anche in questa storia, [...] Vai alla recensione »
Un anziano e ricco industriale farmaceutico (Josè Luis Gómez) vuole lasciare dietro di sé un segno indelebile, qualcosa che possa davvero rimanere. Sì, c' è una fondazione, con un magnifico edificio, teatro compreso, ma lui pensa a qualcosa di più. Un film, per esempio. Non ha problemi economici, vuole il meglio. Acquista i diritti di un bestseller, che non ha letto, sulla rivalità tra due fratelli, [...] Vai alla recensione »
Di grande personalità invece, sempre in Concorso l' esilarante Competencia Oficial dei geni della satira moderna Duprat e Cohn (trionfo qui nel 2016 con Il cittadino illustre) ancora sbeffeggianti gli artisti e la loro prosopopea. Squinternata regista (Penelope Cruz) scrittura attori opposti (Maestro snob Oscar Martinez e Star superficiale Antonio Banderas) per film su fratelli rancorosi.
Una delle soluzioni standard nello schema della commedia, e del cinema tout court a dire il vero, consiste nel mettere a confronto due caratteri antitetici, portatori di una visione del mondo agli antipodi. È quanto provano a fare Mariano Cohn e Gastón Duprat in Competencia oficial, che avvisa sin dal titolo sul movimento portante della storia, due attori di formazione opposta, il divo hollywoodiano [...] Vai alla recensione »
Competencia Oficial, il film in concorso presentato oggi alla 78esima Mostra del cinema di Venezia è un vero spasso. Difficile ricordare altre proiezioni recenti con risate tanto sincere in una sala gremita di giornalisti e critici. Diretto dagli argentini Mariano Cohn e Gastón Duprat, che nel 2016 avevano partecipato al Festival con "Il cittadino illustre", "Competencia Oficial" vede riunita la coppia [...] Vai alla recensione »
Ah, il cinema, arte della falsificazione, magnifico inganno a cui ci si sottopone volontariamente. Ne sanno qualcosa i cinefili e le varie professionalità che popolano le sale dei grandi festival internazionali, per non parlare poi dei fan osannanti in attesa dei red carpet. Conoscono in ogni dettaglio queste pulsioni ossessive e tutto ciò che vi gira intorno i due registi argentini Gastón Duprat e [...] Vai alla recensione »
Cinque anni dopo aver sorpreso con Il cittadino illustre, Gastón Duprat e Mariano Cohn tornano in gara a Venezia con Competencia Oficial (Competizione ufficiale, per l'appunto). E, ancora una volta, considerando anche il più recente Il mio capolavoro (nel 2018 sempre al Lido, ma Fuori Concorso, diretto in quel caso solamente da Duprat), declinano in commedia arguta la riflessione sull'essenza dell'arte, [...] Vai alla recensione »
Pure una Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile finisce dentro un micidiale tritatutto meccanico in "Competencia Oficial", il nuovo film, in concorso, dei registi argentini Mariano Cohn e Gastón Duprat. Chissà se è la stessa coppa che proprio a Venezia vinse l'attore Oscar Martínez nel 2016 per la precedente commedia dei due, "Il cittadino illustre".
Mariano Cohn e Gastón Duprat, già in Concorso a Venezia 73 con Il cittadino illustre tornano al Lido, nuovamente in Concorso, con una commedia dalla satira acida e feroce sul mondo del Cinema. Un miliardario, come regalo per i suoi 80 anni, decide di produrre un film, un grande film, quelli con un super cast, quelli che vanno ai Festival. Acquisisce i diritti di un romanzo scritto da un Premio Nobel, [...] Vai alla recensione »