Noto per essere stato il boss della droga Avon Barksdale nella serie televisiva della HBO The Wire, Wood Harris occupa un posto di rilievo nell'industria cinematografica americana come caratterista.
Capace di dare spessore e autenticità a ruoli piccoli, ma spesso complessi e radicati nella realtà urbana e sociale degli Stati Uniti, ha una carriera segnata da interpretazioni memorabili per il pubblico statunitense, che lo hanno reso un volto riconoscibile, anche se non sempre sotto i riflettori del mainstream.
Studi
Wood Harris nasce a Chicago nel 1969, figlio di una sarta e di un autista di autobus, è il fratello minore dell'attore Steve Harris. Soprannominato "Wood" fin dall'infanzia, segue le orme del fratello maggiore e si laurea in arti teatrali alla Northern Illinois University e prende un master in Belle arti alla New York University.
Carriera cinematografica
Debutta cinematograficamente nel dramma sportivo e classico del genere urban Above the Rim di Jeff Pollack nel 1994, accanto a Tupac Shakur.
Quasi immediatamente, riesce a inserirsi a Hollywood in pellicole d'autore come Qualcosa è cambiato (1997) di James L. Brooks, Celebrity (1998) di Woody Allen, Attacco al potere (1998) di Edward Zwick e Lui, lei e gli altri (2000).
Sarà poi accanto a Denzel Washington in Il sapore della vittoria - Uniti si vince (2000) di Boaz Yakin, nel ruolo di Julius Campbell, un giovane atleta afroamericano in una squadra di football scolastica che è alle prese con l'integrazione razziale. Poi, nel 2002, è diretto da Charles Stone III in Paid in Full, un cult ambientato nel mondo del traffico della droga della Harlem degli Anni Ottanta, mentre negli anni successivi continua a presenziare e a specializzarsi come caratterista criminale (ma non solo) in altri titoli come Dirty - Affari sporchi (2005), Southland Tales - Così finisce il mondo (2006) di Richard Kelly, Cuori di vetro (2009), Provetta d'amore (2012), Dredd - Il giudice dell'apocalisse (2012) e il superhero movie Ant-Man (2015).
Ryan Coogler e la produzione lo imporranno poi nella trilogia di Creed a partire da Creed - Nato per combattere (2015). A lui andrà il ruolo di Tony "Little Duke" Burton, figlio dell'allenatore di Apollo Creed e mentore del giovane Adonis. Una parte che lo ha riportato al centro di una saga iconica.
Intanto, arricchisce la sua filmografia con C'era una volta a Los Angeles (2017), 11 settembre - Senza scampo (2017), Blade Runner 2049 (2017) di Denis Villeneuve e Una battaglia dopo l'altra (2025) di Paul Thomas Anderson.
La carriera televisiva
Simile la sua carriera nel piccolo schermo, che lo impone più marcatamente come caratterista in polizieschi e crime come NYPD - New York Police Department (1996), Oz (1997), New York Undercover (1998), ma soprattutto The Wire, dove interpreta uno dei personaggi centrali del serial. Harris presta infatti il suo volto a un carismatico e spietato boss di un'organizzazione criminale che controlla gran parte del traffico di droga a West Baltimore nelle prime stagioni. Un antagonista che incarna potere, lealtà e codice d'onore della strada, ma con tutti i limiti e le contraddizioni di quel mondo. Trentotto episodi dal 2002 al 2008, in cui si fa notare dal pubblico americano per una recitazione intensa, misurata e magnetica. Non un villain da cartolina, ma un affascinante essere umano, persino simpatico, eppure sempre pericoloso.
A questa performance, si aggiungono partecipazioni a The Twilight Zone (2003), Numb3rs (2007), Dr. House (2008), Southland (2010), Justified - L'ultimo della legge (2014), The Breaks (2017), Ryan Hansen Solves Crimes on Television (2019), Winning Time - L'ascesa della dinastia dei Lakers (2022) ed Empire, che lo terrà sul suo set dal 2018 al 2020, interpretando Damon Cross, un potente e misterioso uomo d'affari legato al crimine internazionale, ma che sviluppa una relazione romantica e carica di tensione con Taraji P. Henson.
Vita privata
Wood Harris è stato sposato con Rebekah Harris dal 2001. La coppia ha avuto due figli e ha vissuto per molti anni lontano dai riflettori, mantenendo una vita privata molto riservata.