16 anni dopo l'acclamato Akira, Katsuhiro Otomo torna a dirigere un anime dai toni epici e di raro perfezionismo tecnico. Otomo si butta dietro le spalle il futuro cyberpunk del suo film più noto e pone lo sguardo al passato, per la precisione alla Gran Bretagna vittoriana del XIX secolo. I fatti si svolgono alla vigilia e nel corso della Grande Esposizione, impressionante fiera delle meraviglie del progresso che si tenne a Londra nel 1851. Lo Steamboy del titolo è Ray, un ragazzino che, seguendo le orme del padre e del nonno, è un geniale inventore. Il nonno Lloyd torna improvvisamente dagli Usa, dove lavora col figlio per una multinazionale senza scrupoli, ed affida al nipote un globo di ferro capace di trattenere una pressione elevatissima e di generare immensa energia.