Un'insegnante musulmana difende una propria allieva da attacchi integralisti finendo con il subire le conseguenze delle sue prese di posizione. Espandi ▽
Amal è un’insegnante di letteratura in un istituto di istruzione superiore belga in cui c’è una presenza di studenti di fede musulmana che è anche la sua. Dal giorno in cui una studentessa viene attaccata in quanto sospettata di essere lesbica Amal prende le sue difese cercando di spiegare agli studenti della sua classe come l’Islam alle origini non fosse sessuofobico. Si troverà contro un collega convertito all’islamismo integralista che nella scuola insegna religione. Ne nasce un film di denuncia che si sviluppa dall’interno di coloro che appartengono al mondo islamico ma che non vogliono essere più surrettiziamente confusi con gli estremisti di cui non condividono nulla. Lo fa offrendo spazio sia agli insegnanti sia agli alunni mostrando come l’indottrinamento possa fare breccia negli animi più giovani rischiando di radicalizzarli. Con conseguenze devastanti per chi finisce al centro del mirino. Recensione ❯
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Una serie comica con Fabio De Luigi protagonista di una storia tutta da ridere, piena di imprevisti e sketch. Espandi ▽
Fabio De Luigi, icona della comicità italiana con 30 anni di carriera alle spalle, ha deciso di festeggiare in grande stile. Come? Attraverso un innovativo one prank show su Amazon Prime Video: in Amazing il comico si mette in gioco come mai prima d'ora. Tuttavia, c'è da chiedersi se questo show sia davvero all'altezza delle aspettative.
Il pretesto per Amazing - Fabio De Luigi, prodotto da Fremantle, è la consegna dell'"Amazing Award", un premio immaginario. Tuttavia, questo traguardo si rivelerà essere un'impresa molto più complicata di quanto De Luigi potesse immaginare, a causa dei "bastardi" che gli si frappongono lungo il cammino.
Dalla spassosa Virginia Raffaele alla Gialappa's Band, passando per Diego Abatantuono, il cast di amici che cerca di mettergli i bastoni tra le ruote è stellare. Ma questo basterebbe a rendere lo spettacolo davvero "amazing"? Siamo di fronte sicuramente a un esperimento interessante, ma la sua combinazione di nostalgia e comicità potrebbe non essere sufficiente a mantenere l'interesse del pubblico attuale. Recensione ❯
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Un uomo fa una terribile scoperta quando decide di conoscere la sua famiglia biologica. Espandi ▽
La storia di un uomo la cui ricerca della sua famiglia biologica porta lui e la sua ragazza Ryley in una magnifica villa tra le montagne del nord del Portogallo. Il suo entusiasmo nell'incontrare la madre e il fratello gemello, scomparsi da tempo, si trasforma presto in orrore quando scopre di essere legato a loro da un mostruoso segreto. Recensione ❯
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Tra Shyamalan e Salvatores, l'esordio di Baroni riflette sulla liberazione della carne. Drammatico, Italia2023. Durata 89 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Tre sorelle crescono in un mondo chiuso, educate dalla nonna e del padre al rispetto della religione e al soffocamento del desiderio. Espandi ▽
Tre giovani sorelle, le adolescenti Sara ed Ester e la più piccola Miriam, vivono in un casolare di campagna con il padre Armando e la nonna Paolina. Soggiogate da un oscurantismo religioso che affida al Vecchio Testamento ogni aspetto della loro educazione, le tre ragazze sono state abituate fin dalla nascita a soffocare ogni istinto. Il padre ha inculcato in loro il rispetto per l'autorità e il lavoro della terra, mentre la nonna le tiene sotto controllo con vessanti obblighi di penitenza e confessione. Ma cosa succederà a Sara, Ester e Miriam quando nel casolare arriverà un altro nipote, il maturo e silenzioso Primo?
Stretto tra il modello narrativo del cinema di Shyamalan e quello visivo dei primi lavori di Pallaoro (Medeas) o del Salvatores di Io non ho paura, l'esordio di Baroni indaga il percorso di crescita di tre giovani donne opponendo alla cattività dello spirito la liberazione della carne.
Visivamente Amen risulta pedante e didascalico, e laddove la solita produzione curata e un po' mielosa della Fandango si accompagna una recitazione impostata, in particolare di Paola Sambo e Luigi Di Fiore, rispettivamente la nonna e il padre. Recensione ❯
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Il documentario ripercorre la carriera di Michael Madsen dall'esordio sul grande schermo passando per il successo di Thelma & Louise e tanti altri. Espandi ▽
La prima volta che si fece notare, tutto sommato, era un brav'uomo, anche se non aveva capito niente della sua compagna Louise (Thelma & Louise, 1991). Ma un anno dopo, nel 1992, ecco lo psicopatico rilassato e molleggiato che balla Stuck in the Middle With You degli Stealers Wheel con un rasoio in mano, pronto a colpire il poliziotto legato a una sedia nell'hangar di Le iene: indimenticabile, folle Mr. Blonde, il grande Michael Madsen, volto imperscrutabile e corpo dirompente in altri film di Tarantino (la saga di Kill Bill, Hateful Eight) e non solo. Il documentario di Dominique Milano ne ripercorre la carriera, attraverso i suoi film (più di centosettanta) e le testimonianze di tutti quelli che hanno lavorato con lui. Recensione ❯
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Il mondo di Jin Wang va in pezzi quando dopo l'incontro con un nuovo studente straniero si ritrova coinvolto in una battaglia con divinità mitologiche cinesi. Espandi ▽
Teen drama sovrannaturale molto originale sia per l'inserimento di combattimenti di kung fu, con tanto di uso di cavi “invisibili” e sfide alla gravità nella tradizione del wuxiapian, sia per l'omaggio al fantasy cinese cinematografico e televisivo. Molto liberamente tratto dall'omonimo fumetto di Gene Luen Yang, ne è una vera e propria riscrittura, che lo declina al medium televisivo al punto da introdurre il personaggio di uno stereotipato cinese in una sit-com vintage e da realizzare un intero episodio nello stile di un fantasy cinese televisivo, con trucchi posticci e scenografie volutamente al risparmio. Non tutto però sembra integrarsi al meglio e alcune star, appena acclamate per Everything Everywhere All at Once hanno personaggi piuttosto marginali o che comunque interagiscono poco con il resto del cast. La più presente tra loro è senz'altro Michelle Yeoh, nei panni della dea Guanyin, che comunque incontra solo nelle ultime puntate alcune dei protagonisti e non incrocia mai i genitori di Jin Wang. Recensione ❯
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Esordio alla regia cinematografia di Cord Jefferson, sceneggiatore di serie come Succession: il racconto di un uomo che si batte contro gli stereotipi. Espandi ▽
Thelonious Ellison, inevitabilmente soprannominato "Monk" come il grande Thelonious jazzista, è uno scrittore nero di scarso successo. Un po' per gioco, un po' come provocazione, scrive sotto pseudonimo un volgare romanzetto noir, un cumulo di cliché con un titolo ideato per scandalizzare: "Fuck". Involontariamente diventa un bestseller. Monk può così provvedere alle spese per il ricovero della madre, affetta da Alzheimer, ma è scosso da dubbi morali e riflessioni che lo conducono sempre più verso la misantropia. Soprattutto quando, invitato a far parte della giuria del Literary Award, si trova a dover valutare proprio "Fuck".
C'è qualcosa di The Producers e del successo insperato di una provocazione in American Fiction, ma sotto la superficie di commedia drammatica ben scritta e ben recitata, si cela l'urgenza di riflettere amaramente sulle storture del presente.
Prigioniero delle sue intolleranze e del suo rigore autoimposto, quello di Monk è un personaggio finemente tratteggiato, emblematico di quanta difficoltà comporti oggi pensare con la propria testa e collocarsi al di fuori da correnti e schemi prefissati. Recensione ❯
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Gemini, Zap, Nitro, Ice, Blaze e Laser tornano per questo viaggio nella memoria della cultura pop. Espandi ▽
Negli anni '90 la gara televisiva ricca di stunt "American Gladiators" esaltava i fan. Questa docuserie esplora il successo del programma, che ha rischiato di non andare in onda. Recensione ❯
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Suso, María e Nacho sono tre amici quarantenni con una lunga amicizia alle spalle e con storie romantiche contrastanti. Una tragedia personale comporterà guardare indietro e analizzare questioni e segreti in sospeso. Recensione ❯
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Un omaggio sentito al teatro e al suo valore terapeutico. Con un cast all'altezza. Commedia drammatica, Italia2023. Durata 92 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Un lungometraggio che nasce dall'esigenza dello stesso Giuffré, che lavora da cinque anni in teatro con diversamente abili, di portare la "bellezza" di queste persone al di fuori, nel mondo esterno. Espandi ▽
Andrea, Paolo, Carlo e Paolone fanno parte di una compagnia di attori diversamente abili. Venuti a conoscenza di un provino per l'Amleto al Teatro San Ferdinando di Napoli partono senza avvertire nessuno utilizzando il pulmino dell'associazione. Mentre parenti ed assistenti sociali mettono in allarme la polizia e il commissario Claudia Grani inizia a cercarli, i quattro fanno numerosi incontri sul loro percorso. Anche perché al primo autogrill si fanno rubare l'automezzo e debbono cercare il modo di proseguire il viaggio con altre modalità.
Francesco Giuffrè conosce bene il teatro ed altrettanto bene il mondo dei diversamente abili con cui lavora da cinque anni sul palcoscenico. Ora trasferisce tutto ciò sul grande schermo.
Non c'è ombra di pietismo in questo film che ci ricorda anche quanto l'espressione teatrale, sia verbale che corporea, non possa sostituire la scienza ma sia comunque assolutamente terapeutica per chi, nel quotidiano, si sente continuamente condizionato dal volere e dalle indicazioni altrui. Recensione ❯
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Uno show ideato da CBS Studios e diretto da Owen Denis, il creatore della serie Infinity Train. Espandi ▽
Un gruppo di astronauti è impegnato nelle operazioni necessarie per esplorare lo spazio mentre cerca di trovare un alieno killer che ha assunto le fattezze di un membro dell'equipaggio. Recensione ❯
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L'assenza materna sublimata dall'immaginazione di una Roma acquatica e di un pianeta della cura. Un esordio sorprendente. Documentario, Italia, Lituania2023. Durata 101 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
Una sera d'estate di molti anni fa Roma è deserta: una donna, Teresa, raggiunge il Tevere e si lascia andare alla sua corrente. Gli abissi la inghiottono e la figlia Virginia attraversa la città per salvarla. Espandi ▽
"Quando vedo Roma vedo mia madre. E' così da quando lei è morta". Una sera d'estate di molti anni fa: la città è deserta, è in corso la finale del campionato del mondo di calcio. Una donna, Teresa, raggiunge il Tevere e si lascia andare alla sua corrente. Gli abissi la inghiottono e la figlia Virginia, nel buio della notte, attraversa Roma: vuole trovarla e salvarla. Virginia deve attraversare le profondità delle acque, della storia, dei miti, delle sciagure e dei bagliori vitali di una Roma senza tempo. Così può vedere di nuovo sua madre che emerge dall'oscurità del Tevere per volare verso Amor, "il pianeta della cura" circondato dall'acqua e dove le vie, le piazze, le fontane ricordano quelle di Roma e gli animali sono liberi di circolare. Recensione ❯
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Satoru Mizushima è un designer che preferisce cose tradizionali come oggetti fatti a mano e opere scritte a mano. Espandi ▽
Satoru Mizushima è un designer che preferisce cose tradizionali come oggetti fatti a mano e opere scritte a mano. Un giorno, incontra una donna misteriosa, Miyuki Miharu, al bar Piano. Sembra avere valori simili ai suoi e lui è attratto da lei. Satoru chiede il numero di cellulare di Miyuki, ma lei non possiede un cellulare. Fanno la promessa di incontrarsi al bar ogni giovedì. Da allora, Satoru e Miyuki si incontrano ogni giovedì e la loro relazione si sviluppa in modo romantico. Satoru decide di proporre a Miyuki, ma lei non si presenta al bar. Recensione ❯
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Una tesa e inquietante storia di doppie verità che ribalta i ruoli di coppia tradizionali. Con due attori superbi. Drammatico, Francia2023. Durata 150 Minuti.
Una donna è sospettata dell'omicidio del marito. Il loro figlio cieco dovrà affrontare un dilemma morale essendo l'unico testimone. Espandi ▽
Anatomy of a Fall utilizza i meccanismi del film di indagine quelli del “courtroom drama” per parlare d’altro: infatti non va valutato come esempio riuscito dei due generi, dei quali non ha la coerenza ermetica, ma come esplorazione metaforica di una relazione di coppia come questione supremamente percettiva. La regista francese Justine Triet alza parecchio il tiro rispetto al suo precedente Sibyl nel creare una storia (scritta insieme all’attore e sceneggiatore Arthur Harari) tesa e inquietante che compie una scelta fondamentale: quella di ribaltare i ruoli di coppia tradizionali. L’altro asso nella manica di Triet sono due superbi attori: Swann Arlaud nel ruolo dell’avvocato Renzi e soprattutto Sandra Huller in quello della protagonista sua omonima (il che fa venire il sospetto che la parte sia stata scritta su di lei): la sua risata, allo stesso tempo salvifica e ferina, è al centro di una caratterizzazione magistrale. Recensione ❯
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