American Fiction

Film 2023 | Commedia, Drammatico 117 min.

Regia di Cord Jefferson. Un film Da vedere 2023 con Jeffrey Wright, Skyler Wright, John Ales, Patrick Fischler, Carmen Cusack. Cast completo Genere Commedia, Drammatico - USA, 2023, durata 117 minuti. - MYmonetro 3,78 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 29 febbraio 2024

Esordio alla regia cinematografia di Cord Jefferson, sceneggiatore di serie come Succession: il racconto di un uomo che si batte contro gli stereotipi. Il film ha ottenuto 5 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 2 candidature a Golden Globes, ha vinto un premio ai BAFTA, Il film è stato premiato a Toronto, 5 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 3 candidature a SAG Awards, 4 candidature a Spirit Awards, 1 candidatura a Directors Guild, 1 candidatura a CDG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, Al Box Office Usa American Fiction ha incassato 21 milioni di dollari .

Consigliato assolutamente sì!
3,78/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,67
PUBBLICO 3,68
CONSIGLIATO SÌ
Una satira puntuta che graffia, diverte e commuove.
Recensione di Emanuele Sacchi
giovedì 29 febbraio 2024
Recensione di Emanuele Sacchi
giovedì 29 febbraio 2024

Thelonious Ellison, inevitabilmente soprannominato "Monk" come il grande Thelonious jazzista, è uno scrittore nero di scarso successo, inorridito dalla tendenza dei colleghi afroamericani a indulgere nei peggiori stereotipi black, pur di accontentare il senso di colpa del pubblico di pelle bianca e passare alla cassa. Un po' per gioco, un po' come provocazione, scrive sotto pseudonimo un volgare romanzetto noir, una storia di gangstas e disperazione, di poliziotti che maltrattano i neri e di questi ultimi che si sparano addosso tra bande. In sostanza, un cumulo di cliché con un titolo ideato per scandalizzare: "Fuck".

Involontariamente diventa un bestseller. Monk può così provvedere alle spese per il ricovero della madre, affetta da Alzheimer, ma è scosso da dubbi morali e riflessioni che lo conducono sempre più verso la misantropia. Soprattutto quando, invitato a far parte della giuria del Literary Award, si trova a dover valutare proprio "Fuck".

Nulla avviene per caso nella libera trasposizione che Cord Jefferson opera sul romanzo "Cancellazione" di Percival Everett. Persino lo pseudonimo adottato - Stagg R. Leigh - dovrebbe fungere da indizio sulle reali intenzioni di Monk.

Stagger Lee, o Stag-o-lee, è infatti una leggenda metropolitana, mitologico personaggio di magnaccia e assassino nero le cui sanguinose gesta si tramandano da generazioni attraverso una canzone folk. Monk veste i panni della caricatura ma nessuno se ne accorge. Specie gli editori, bianchi e agiati, quelli che si rifiutavano sistematicamente di pubblicare il suo ultimo romanzo, "impegnato" e assai poco black, ma si sciolgono di fronte al linguaggio crudo di "Fuck". Monk crede fermamente che il concetto di razza vada superato ignorando la diversità anziché accentuandola e che gli afroamericani siano molto più di un mucchio di luoghi comuni in cui rifugiarsi. Ma crede anche che il mercato chieda e chiederà a ripetizione questi ultimi perché guidato, fondamentalmente, dall'inestinguibile senso di colpa WASP.

"I bianchi pensano di volere la verità, ma non è così. Cercano solo di essere assolti" sentenzia l'agente di Monk, in uno dei molti passaggi memorabili di una sceneggiatura puntuta, che mira al ventre molle dell'ipocrisia identitaria, in una successione di gag irresistibili e paradossi - i bianchi sono gli unici ad apprezzare "Fuck" ma non sono neanche sfiorati dalla sensazione di ridicolo che questo possa comportare - che piacerebbero a Ruben Östlund per lucidità e capacità di destabilizzare.

C'è qualcosa di The Producers e del successo insperato di una provocazione in American Fiction, ma sotto la superficie di commedia drammatica ben scritta e ben recitata, si cela l'urgenza di riflettere amaramente sulle storture del presente. La transizione da un razzismo atavico a una radicale espiazione di facciata, condotta con superficialità, dimostra quanto nella sostanza i passi avanti siano stati minimi e quanto opere premiate o riverite come Moonlight - che pare nel mirino della parodia di "Fuck" - non facciano altro che capitalizzare sugli stereotipi black per accontentare pubblico e critica bianchi, mentre il mondo intellettuale sembra definitivamente sacrificato alle mode e al vento corrente del politicamente corretto.

Prigioniero delle sue intolleranze e del suo rigore autoimposto, quello di Monk è un personaggio finemente tratteggiato, emblematico di quanta difficoltà comporti oggi pensare con la propria testa e collocarsi al di fuori da correnti e schemi prefissati. Monk prende vita grazie a un'interpretazione che vale una carriera da parte di Jeffrey Wright, eterno caratterista che ha finalmente a disposizione un ruolo a tuttotondo, da protagonista di un film che graffia, diverte e commuove. American Fiction ha conquistato pure l'Academy, che forse - come gli editori di "Fuck" - non ha compreso di essere parte integrante del "problema" denunciato dal film di Jefferson.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
martedì 5 marzo 2024
Montefalcone Antonio

Pluripremiata opera prima – liberamente tratta dal romanzo di Percival Everett “Erasure”, in Italia “Cancellazione”, – è una pungente satira sull’industria culturale e sulla sua ipocrisia nei riguardi della comunità nera americana; un’industria infarcita di perbenismo di facciata, di stereotipi, di indignazione costantemente ricercata, di [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 marzo 2024
Felicity

American Fiction prende in giro gli stereotipi di genere su cui molti si soffermano pur dicendosi avanti anni luce rispetto agli altri. Monk combatte tutta la vita per non essere classificato come nero. Vale per le sue lezioni e, soprattutto, per i suoi libri che, tuttavia, i librai confinano sempre nella sezione afroamericana anche se i suoi personaggi non c'entrano nulla con quel mondo.

lunedì 19 febbraio 2024
pedro

“...l’unica cosa nera di questo libro è l’inchiostro...” American fiction è un bel film. Una commedia nera, anzi black, è il caso di dire, che va vista senza dubbio. Una famiglia borghese/benestante, di professionisti affermati con gli abituali o frequenti problemi personali e di gruppo. In defintiva una normale famiglia borghese.

giovedì 22 febbraio 2024
JonnyLogan

Il giornalista, regista e sceneggiatore Cord Jefferson esordisce dietro la macchina da presa portando in scena il romanzo Erasure (Cancellazione; 2007) dello scrittore e poeta Percival Everett. Esattamente come nel romanzo il protagonista, il 58enne Jeffrey Wright, desidera combattere gli stereotipi con i quali da sempre 'l'uomo bianco' e non solo, vede e percepisce gli uomini di colore [...] Vai alla recensione »

sabato 9 marzo 2024
Eugenio

Ciò che neghi ti sottomette, cio che accetti ti trasforma. In questa massima di Jung sta, a mio avviso, il significato di un film metanarrativo su Prime candidato agli Oscar, American fiction.   Nella storia di uno scrittore afroamericano,Monk (Jeffrey Wright molto capace), evidentemente in crisi- altrimenti non ci sarebbe storia- che si indigna per la caratura del politicamente corretto [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 febbraio 2024
LUCIANO SIBIO

Film che ha alla base una critica sui luoghi comuni di certi messaggi che i mass media americani passano in letteratura e cinematografia e che spesso tendono a penalizzare sotto forma di convenzioni narrative certe minoranze discriminate fortemente in passato e che nello specifico del film è rappresentato dalla popolazione di colore statunitense.

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
giovedì 21 marzo 2024
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Qualche volta ci si dimentica che la cinepresa è il testimone più acuto del nostro tempo. Da decenni, sospeso tra ferocia e retorica, il cinema americano si interroga sulla questione afroamericana negli Stati Uniti. American Fiction, esordio alla regia di Cord Jefferson, con intelligenza ironizza su come la società bianca d'Oltreo ceano sia manipolabile sul tema.

giovedì 14 marzo 2024
Francesco Alò
Il Messaggero

Su Prime Video c'è uno scrittore black di nome Thelonious Ellison incavolato nero per come gli editori vogliano sempre racconti sulla sua etnia a tema violenza. È il protagonista del film American Fiction. Scriverà per ripicca ciò che odia: un libro su neri in cui tutti sono gangster. E se gli editori, ovviamente bianchi, lo adorassero? Correte a leggere Cancellazione di Percival Everett per capire [...] Vai alla recensione »

sabato 9 marzo 2024
Gianluigi Negri
La Gazzetta di Parma

Scendere a compromessi dopo aver rifiutato, per una vita intera, i luoghi comuni. Provocare editori e lettori, per rabbia e reazione, usando gli odiatissimi cliché sui neri, per cercare di burlarsi di chi non aveva mai ben capito prima la sua voce. Rimanere vittima degli stessi luoghi comuni (e del proprio gioco), perché, alla fine, il mercato è il mercato: e solo così, abbassando il livello, si vendono [...] Vai alla recensione »

sabato 9 marzo 2024
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Occhio, che abbiamo il prologo - e il film-manifesto? - dell 'anno. Università di Boston, il professor Thelonius Ellison, detto Monk (un superlativo Jeffrey Wright), illustra il programma del semestre, allorché una studentessa alza la mano ed esprime il proprio turbamento per quanto sta scritto sulla lavagna: The Artificial Nigger, titolo di un racconto di Flannery O'Connor.

martedì 5 marzo 2024
Alice Cucchetti
Film TV

C'è sempre qualcosa di rivelatorio nell'osservare un attore generalmente impiegato come comprimario (anche di lusso) nella parte di protagonista. Specialmente se, come in questo caso, si tratta anche di personificare un discorso sui ruoli e le maschere che gli altri ci impongono, e a cui scegliamo di aderire o no, più o meno con coscienza. Thelonious "Monk" Ellison (nomen più che omen: una "crasi" [...] Vai alla recensione »

sabato 2 marzo 2024
Carlo Valeri
Sentieri Selvaggi

Quando lo scrittore e professore universitario Thelonious "Monk" Ellison scopre che in una libreria i suoi testi sono archiviati nel settore degli autori afroamericani, decide istintivamente di prenderli in blocco e spostarli in un altro reparto. Del resto qualche minuto prima al telefono con il suo agente, dopo aver appreso dell'ennesimo rifiuto di una casa editrice al suo ultimo libro - una rielaborazione [...] Vai alla recensione »

sabato 2 marzo 2024
Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Girato da Cord Jefferson in tre settimane, con i soldi che i film rivali hanno speso per le merende, è tra i dieci titoli in gara per il miglior film. Viene da "Cancellazione", il romanzo di Percival Everett che massacra la cancel culture: il candidato per cui fare il tifo. Una studentessa bianca con i capelli blu vede scritto sulla lavagna "The Artificial Nigger" e subito si inalbera: "Non posso [...] Vai alla recensione »

giovedì 29 febbraio 2024
Lidia Saller
Il Giornale

«Monk» è uno scrittore afroamericano in lotta con editori che non considerano il suo libro «abbastanza black». Per rabbia, scrive un romanzo infarcito di ogni stereotipo sui neri. Contro la sua volontà, diventa un bestseller. Quanto si ride nell'opera prima di Jefferson che fa a pezzi i cliché con i quali la comunità nera viene rappresentata nell'arte.

mercoledì 28 febbraio 2024
Giampiero Frasca
Cineforum

American Fiction è una storia filtrata almeno due volte prima di approdare sullo schermo. Tutto parte dall'esperienza autobiografica dello scrittore Percival Everett e dalla sua amara riflessione diventata un romanzo, Erasure, pubblicato negli Stati Uniti nel 2001, tradotto nel 2007 in Italia con il titolo Cancellazione per Instar e ora praticamente introvabile.

martedì 27 febbraio 2024
Lorenzo Ciofani
La Rivista del Cinematografo

Thelonious Ellison detto Monk è uno scrittore afroamericano stimato quanto di nicchia che insegna letteratura inglese all'università. È un uomo in crisi: diffida della sensibilità culturale dei suoi studenti ("Da quando sono tutti così delicati?" si chiede nella prima scena del film), non riesce a pubblicare il suo romanzo perché gli editori non lo considerano "abbastanza nero", ha una posizione accademica [...] Vai alla recensione »

lunedì 5 febbraio 2024
Fabio Longo
Ciak

Adattamento del libro dal titolo Erasure firmato da Percival Everett, il film American fiction, vincitore del Festival di Toronto e di vari altri riconoscimenti e tra i papabili ai prossimi Oscar, narra le vicende di un professore e scrittore americano, Thelonious Monk Ellison, colto ma non troppo socievole, interpretato magistralmente da Jeffrey Wright, che si irrita alla luce degli stereotipi ancora [...] Vai alla recensione »

venerdì 29 dicembre 2023
Giulia D'Agnolo Vallan
Il Manifesto

Una studentessa, bianca, in procinto di piangere, contesta l'uso di una parola scritta sulla lavagna. Appartiene a un libro di Flannery O'Connor che la classe sta analizzando - «Non ne vedo il motivo. Mi mette a disagio. È offensiva». «Con tutto il rispetto, Britney, se io ho superato il disagio puoi farlo anche tu», le risponde vagamente spazientito il professore di letteratura, afroamericano.

NEWS
OSCAR
lunedì 11 marzo 2024
 

Cord Jefferson vince la statuetta per la scrittura del film.  Vai all'articolo »

PRIME VIDEO
giovedì 29 febbraio 2024
Emanuele Sacchi

Cord Jefferson racconta lo stato pietoso della cultura in America e non solo. Candidato a 5 Premi Oscar. Su Prime Video. Vai all'articolo »

TRAILER
giovedì 9 novembre 2023
 

Regia di Cord Jefferson. Un film con Jeffrey Wright, Skyler Wright, John Ales, Patrick Fischler, Carmen Cusack. Guarda il trailer »

winner
miglior scenegg.ra non origin.
Premio Oscar
2024
winner
miglior scenegg.ra non origin.
BAFTA
2024
winner
miglior film
Toronto
2023
winner
miglior scenegg.ra non origin.
Critics Choice Award
2024
winner
film dell'anno
AFI Awards
2024
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