Titolo originale | Argylle |
Anno | 2024 |
Genere | Azione, Spionaggio, Thriller, |
Produzione | USA |
Durata | 139 minuti |
Regia di | Matthew Vaughn |
Attori | Henry Cavill, Bryce Dallas Howard, Sam Rockwell, Bryan Cranston, Catherine O'Hara Dua Lipa, Ariana DeBose, John Cena, Samuel L. Jackson, Rob Delaney, Jason Fuchs, Sofia Boutella, Jing Lusi, Stanley Morgan, Bobby Holland Hanton, Alfredo Tavares, Daniel Singh, Tomás Paredes, Joseph Aston Grant, Amra Mallassi. |
Uscita | giovedì 1 febbraio 2024 |
Distribuzione | Universal Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,34 su 15 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 1 febbraio 2024
Basato sull'omonimo romanzo di Ellie Conway. La pop star Dua Lipa esordisce come attrice. In Italia al Box Office Argylle - La Superspia ha incassato 838 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Grazie alla saga dedicata all'agente Argylle, Elly Conway è una delle scrittrici di maggiore successo in circolazione, un'erede di John le Carré che racconta con mirabile perizia di agenti dei servizi segreti con licenza di uccidere. Finché un giorno da creatrice di spy story ne diviene protagonista inconsapevole e recalcitrante, una volta trascinata nell'azione da Aidan Wilde, autentica spia agli antipodi dell'idealizzato e fittizio Argylle. Superato il panico iniziale, Elly comprenderà di trovarsi in serio pericolo e di avere in Wilde l'unica via di salvezza.
Introdotta da un trailer accattivante e ad alto tasso di glamour, la spy comedy di Matthew Vaughn (sua la regia della saga Kingsman) si dimostra all'altezza delle aspettative per circa un'ora, prima di trasformarsi gradualmente in un action all'insegna del kitsch più sfrenato.
La parodia si mescola alle velleità da blockbuster, sfruttando la scusante dell'autoironia per lasciarsi andare a effetti di computer grafica grezzi e camp. Argylle non lesina in violenze, seppur suggerite più che mostrate, con proiettili profusi in quantità ma spargimento di sangue ai minimi termini, in linea con le attuali tendenze disneyane. Indeciso su quale identità assumere, il film di Vaughn lambisce il dramma psicanalitico e addirittura accarezza la metafora sull'inevitabilità di celare il proprio profilo dietro a un avatar nel tempo della post-verità.
Per un attimo sembra quasi di poter credere che la sceneggiatura di Jason Fuchs imbocchi l'arduo cammino dell'allegoria, suffragata dal ricorso a "Now and Then", inedito dei Beatles pubblicato nel 2023 e ricostruito grazie all'intelligenza artificiale. Per due personaggi del film - sarebbe spoiler rivelare quali - diventa addirittura "la nostra canzone", dissociando così definitivamente il piano diegetico da quello extra-diegetico.
Nella nostra realtà nessuno ha ascoltato il brano fino a oggi; in quella di Argylle, invece, nascosta tra le scatole cinesi del metatesto, "Now and Then" è addirittura il Cupido di una futura relazione. Una deriva affascinante sulla post-verità e sulla continua contraffazione che, in linea con il ricorso insistito dei personaggi a degli avatar, rafforza il concetto di Fuchs sul nostro presente, inesorabilmente dissociato.
Peccato che questi spunti di sicuro fascino siano abbandonati troppo presto, per trovare rifugio nell'alveo rassicurante dell'action tonitruante, con una ingiustificabile tendenza alla prolissità. Vaughn spreca così un cast di stelle - tra cui Samuel Jackson, Sofia Boutella, Ariana DeBose, John Cena, Dua Lipa - trasformando il suo cinema post-post-moderno in ferma convinzione che le potenzialità dello storytelling si siano esaurite per sempre.
Una volta scrostate le pretese meta, di Argylle restano solo le occasioni perdute, nel bel mezzo di un blockbuster ordinario, che va ad aggiungersi, senza infamia né lode, al caos bulimico del prodotto mainstream odierno.
Una delle pochissime volte in cui ho rischiato di addormentarmi.
Argylle è scritto male. Molto male. Con una fantasia pari allo zero, con tutti i cliché del caso, con nessun tentativo di dire qualcosa di nuovo o di diverso sul tema, già di per se non nuovissimo, dello scrittore alle prese con una manifestazione reale, in carne ed ossa, del proprio mondo immaginario. Allora uno dovrebbe vederlo per il cast! Bryce, Henry, Sam, Dua Lipa, [...] Vai alla recensione »
film frizzantino ma poco originale e poco spontaneo, davvero troppo lungo senza un valido motivo, una Bryce Dallas Howard molto svogliata e mono espressiva aumenta sensibilmente la noia sopraggiunte
Dopo un weekend che ha visto, nella giornata di sabato 3 febbraio, trionfare l'ingenua seppur ironica commedia romantica Tutti tranne te, le superspie di Argylle - La super spia non convincono il pubblico. Che relega il nuovo film di Matthew Vaughn fuori dal podio, con un deludente incasso di poco meno di 300.000Euro dalla sua uscita. Dati che, ad una prima analisi, stupiscono.
Matthew Vaughn sembra convinto che per fare un film divertente siano sufficienti uno spunto bizzarro e uno sviluppo il più incasinato possibile. Non è proprio cosi. Non sempre. Quasi mai, via. Gli è andata bene con "Kingsman - Secret Service", agenti segreti fissati coi vestiti, una sartoria come copertura. Qui gli va male (e dice male a noi). Lo spunto strampalato.
Eliminiamo subito gli equivoci: Elly Conway non è lo pseudonimo con il quale Taylor Swift ha firmato il romanzo da cui è tratto Argylle, come si vocifera sul web, ma il nome della scrittrice protagonista del film, interpretata da Bryce Dallas Howard (che, oltre alla consueta bravura e humour, ci dimostra qui che può esistere una fascinosa, sexy super spia che non ha il fisico di una modella).
È un vero peccato constatare come il sistema Hollywood non sia più in grado di offrire (leggi: permettere) veri e propri cambiamenti o innovazioni. L'impressione è che anche quando ci troviamo di fronte a talento ed idee (Matthew Vaughn ha ampiamente dimostrato di possederle entrambe), si intervenga scientificamente per uniformare (leggi: rovinare) tutto.
Vedere la popstar Dua Lipa nei panni di una spia sexy che prima ti seduce e poi cerca di ucciderti è sicuramente un buon motivo per andare a vedere «Argylle - La super spia» diretto da Matthew Vaughn, già regista della celebre ed elegantissima saga «Kingsman». Questo nuovo spy movie dal budget astronomico (duecento milioni spesi più per pagare il cast stellare che per gli effetti speciali) racconta [...] Vai alla recensione »
Elly Conway (Bryce Dallas Howard) è una scrittrice gattara (ma si indigna se la definiscono "cat lady") senza vita sociale ma con una serie di best seller spionistici in bibliografia. Il suo eroe si chiama Argylle: giacca alla coreana, capelli a spazzola, grosso come Superman (lo interpreta Henry Cavill, l'ultimo Clark Kent al cinema) e battuta pronta.
L'investimento iniziale è stato di sicuro importante (sembrerebbe di circa 200 milioni di dollari) e non sappiamo, sinceramente, dire se esso sarà onorato al botteghino: in caso positivo questo Argylle - La Superspia diventerà, si mormora, una trilogia, dato anche l' "assist" dell'ormai consueto ma qui volutamente criptico finalino - quindi non scappate subito dalla sala all'inizio dei titoli di coda. [...] Vai alla recensione »
Che cosa succederebbe se una scrittrice di spy-story di successo come Elly Conway, abituata a condurre una vita solitaria in compagnia del gatto Alfie nella comfort zone della sua villa sulla scogliera, venisse all'improvviso coinvolta in un complotto spionistico a livello mondiale e fosse costretta a salvarsi la pelle come Argylle, il temerario e affascinante agente protagonista dei suoi romanzi? Il [...] Vai alla recensione »
Ci era mancato Matthew Vaughn. Tralasciando il superfluo The King's Man - Le origini, comunque godibile, aspettavamo con una certa ansia un altro lungometraggio all'insegna dell'azione ipercinetica, l'ironia e la bellezza coreografica. Detto fatto. Approda nelle nostre sale Argylle - La super spia, degnissimo prosecutore di una poetica partita con Kick-Ass (2010) e felicemente proseguita con la saga [...] Vai alla recensione »
Una celebre autrice di romanzi spy si trova coinvolta in una guerra tra spie, I suoi libri nascondono un segreto e lei è l'unica in grado di rivelarlo. Si perde il conto delle esplosioni, delle scazzottate e dei colpi «doppio salto carpiato» di scena. Dallas Howard in coppia con Sam Rockwell: scintille sul set e divertimento. Una action comedy strampalata e brillante.
Tra esterni e interni di un casolare francese collocato nel bel mezzo di un vigneto, giunti pressoché a metà della corsa adrenalinica di Argylle - La super spia, il personaggio di Samuel L. Jackson si sofferma brevemente a illustrare alla protagonista le fasi del processo di preparazione del vino locale, chiarificandone le qualità uniche derivanti dalle peculiarità del luogo di coltura.
Sin dal principio i cinecomic pop di Matthew Vaughn si misurano in primo luogo con corpi inadeguati o difformi rispetto alle performance loro richieste: dall'adolescente impacciato di Aaron Taylor-Johnson e la bambina "spaccaculi" Chloe Grace-Moritz di Kick-Ass (2010), all'adolescente problematico Taron Egerton di Kingsman - Secret Service (2014) - entrambi tratti da fumetti del britannico Mark Millar, [...] Vai alla recensione »
A due anni dalle prime foto di Dua Lipa e Ariana De Bose nel film che vi mostrammo, arriva al cinema Argylle - La super spia di Matthew Vaughn (la saga dei Kingsman), un film a lungo favoleggiato, del quale si diceva fosse tratto da un libro scritto sotto falso nome da Taylor Swift e che dovrebbe preludere a una trilogia. Distribuito da Universal Pictures, dal giorno dell'uscita in sala del 1 febbraio [...] Vai alla recensione »
Il nuovo canone dei film d'azione della nostra epoca, lo si scrive spesso, è la saga legata a John Wick. Non sono più gli anni dei picchiaduro senza fronzoli, figli di Stallone e Schwarzenegger. Oggi i combattimenti sono come delle danze, vicini più al musical che alle sparatorie senza requie. Il regista Matthew Vaughn dimostra di saper cogliere le sfumature del genere, e con Argylle - La super spia [...] Vai alla recensione »