La vita quotidiana nei territori occupati della Cisgiordania si apre al cambiamento grazie all'azione di un gruppo di giovani palestinesi. Espandi ▽
Quante volte abbiamo visto immagini dei territori occupati della Cisgiordania, della West Bank segnata dai posti di blocco, dei soldati israeliani che pattugliano lande semideserte, spesso prendendosela con ragazzini inermi o con anziani pastori che rivendicano il diritto di far pascolare gli animali sulle loro terre? La questione palestinese è uno stallo perenne, una condizione che dopo vari decenni è quasi istintivo – colpevolmente – considerare, se non naturale, almeno strutturale, parte del mondo che l’ha creata e alla quale appartiene.
Sarura mostra immagini di oggi, del 2009 e degli anni intercorsi tra la prima e la cosa visita dei registi. A parte la grana del digitale, meno definita e netta, nulla pare cambiato. In realtà ciò che è cambiata è la storia di At-Tuwani e del vicino villaggio di Sarura, sgomberato dagli israeliani. E sono cambiate le teste delle persone che lì vi abitano: oltre a resistere allo sgombero con la creazione di un comitato di lotta popolare, con azioni pacifiche contro il governo israeliano e con registrazioni audio e video delle violazioni dei diritti dei palestinesi, da qualche tempo si è cominciato anche a restaurare Sarura e le sue grotte.