Anno | 2021 |
Genere | Azione, Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 107 minuti |
Regia di | Johannes Roberts |
Attori | Kaya Scodelario, Robbie Amell, Hannah John-Kamen, Tom Hopper, Avan Jogia Donal Logue, Neal McDonough, Lily Gao, Nathan Dales, Stephanie Hawkins, Chad Rook, Marina Mazepa, Josh Cruddas, Pat Thornton, Holly de Barros, Janet Porter, Lily Gail Reid, Daxton Gujral, Dylan Taylor, Sammy Azero, Jenny Young, Nathaniel McParland, Pamela MacDonald, Heloise Catherine Pead Galvin, Sophia Ann Pead Galvin, Kalie Hunter, Andrea Ciacci, Kelly Reich, Robert Chaumont, Matthew MacCallum, Jason Lee Bell. |
Uscita | giovedì 25 novembre 2021 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 2,28 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 26 novembre 2021
Un ritorno alle origini del celebre franchise Resident Evil. Il regista e fan della saga Johannes Roberts riapre i giochi per un'intera e nuova generazione di appassionati. In Italia al Box Office Resident Evil: Welcome To Raccoon City ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 553 mila euro e 272 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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30 settembre 1998. Claire Redfield torna a Raccoon City per ritrovare il fratello Chris, che adesso fa il poliziotto. Claire è fuggita diversi anni prima dopo essere stata con lui per anni nell'orfanotrofio cittadino in seguito alla morte dei loro genitori. Raccoon City è adesso una città morente. La Umbrella Corporation che ne aveva fatto la sua sede principale sta infatti chiudendo baracca con tutto ciò che ne consegue a livello di occupazione. Ma c'è di più. Gli strani esperimenti che la Umbrella ha svolto all'insaputa di tutti stanno comportando ricadute pesanti. Claire, che ha colto qualche segnale di quanto sta per accadere, ne parla con Chris che, però, piuttosto rancoroso per la sua fuga passata, non vuole ascoltarla. Jill Valentine, collega di Chris, va con lui e altri poliziotti a indagare su strani accadimenti alla villa del fondatore della Umbrella, ma è questione di poco perché la situazione deflagri e orde di zombie attacchino in massa.
La serie di Resident Evil, nata nel 2002 con il film omonimo sulla scorta del famoso videogioco, è composta da parecchi film che si sono susseguiti nel corso degli anni (se non ho contato male, sei in tutto, senza considerare gli spin-off). Questo viene considerato un re-boot e appartiene senz'altro alla categoria dei film non necessari.
Al posto di Paul W.S. Anderson, a dirigere è stato chiamato lo specialista di horror Johannes Roberts, che dopo una carriera un po' in sordina, ha di recente azzeccato un bel colpo con il dittico 47 metri e 47 metri - Uncaged. E al posto di Milla Jovovich, che era l'emblema stesso della serie, nel ruolo di una nuova eroina c'è Kaya Scodelario che gli appassionati di horror ricorderanno per la sua incisiva e atletica prova in Crawl - Intrappolati.
La storia è più o meno sempre quella, con un forte accento complottista che di questi tempi va sempre di moda, soprattutto se ha a che fare con le malefatte di un'industria farmaceutica. Gli scopi della Umbrella, naturalmente, restano perlopiù oscuri o confinati nel consueto ambito dei mad doctor con manie di grandezza, ma questo è un dettaglio che gli amanti dell'azione e degli sparatutto troveranno irrilevante.
Quello che importa è lo spettacolo e lo spettacolo, a conti fatti, non manca. Massacri e sparatorie abbondano, soprattutto nella seconda parte che, dopo una prima metà non priva di atmosfere genuinamente macabre, si getta in una scorribanda a tutto gas dinamica, ma piuttosto ripetitiva e senza fantasia. Qualche tocco bizzarro ogni tanto ravviva il procedere, come il camionista in fiamme che entra con passo spedito nella stazione di polizia o come il mostro super eroistico in cui si muta, nel finale, il mad doctor di turno.
Il gioco di rimandi è a volte vorticoso: l'assedio alla stazione di polizia richiama Distretto 13 - Le brigate della morte di Carpenter che a sua volta richiamava La notte dei morti viventi di Romero, il cui cinema è in fondo alla base del concetto di Resident Evil. Jill Valentine, che gli appassionati della serie ricorderanno senz'altro, è qui un personaggio piuttosto qualunque, con un arco caratteriale piuttosto incerto per non dire incoerente.
Gli zombie sono ben realizzati, sbavano sangue in modo appropriato e sono famelici al punto giusto. La storia, però, è evanescente e cerca invano di trovare qualche variante interessante introducendo personaggi relativamente curiosi come la recluta riluttante interpretata da Avan Jogia.
Johannes Roberts si conferma regista abile a gestire il lato spettacolare e dinamico dell'horror, ma non riesce ad andare oltre a una confezione corretta di una vicenda risaputa. Kaya Scodelario offre una buona prova, capeggiando un cast che ci dà dentro, ma è poco servito da una sceneggiatura superficiale. Il sottofinale, in mezzo ai titoli di coda, preannuncia (o minaccia?) sviluppi futuri.
Resident Evil: Welcome to Raccoon City è un B-movie dichiarato e fiero di esserlo. Il regista Johannes Roberts nel ricostruire la Raccoon City di fine anni '90 attinge a piene mani dal cinema horror, in particolare quello di John Carpenter, costruendo la giusta atmosfera per immergerci in un mondo marcio e cupo. La nuova squadra di attori funziona e, pensando al futuro, sembra la scelta [...] Vai alla recensione »
Partendo dal presupposto che si tratta di un film a basso badget e, di conseguenza, va valutato come tale. Inutile star qua a parlare degli aspetti tecnici relativi ad effetti speciali, trucco o messa in scena, preferisco parlare piuttosto della sceneggiatura. Ormai da quasi vent'anni si continua a trattare il brand Resident Evil come un qualunque altro brand "zombie based".
Un film in cui la fotografia la fa da padrone... in negativo, visto che tutte le scene sono praticamente buio e non si distingue nulla.
Il film è tecnicamente valido (regia, recitazione...), ma non ha anima: scorre, ma scivola via senza grandi acuti; certo, la Scodelario è sempre un bel guardare, ma questo non può bastare. L'anima horror differenzia questo remake dai precedenti; tuttavia, come in tutti i prodotti moderni di quel filone, il clima ansiogeno e lo spavento sono palesemente drogati da improvvisi [...] Vai alla recensione »
Film a basso budget, decisamente inferiore ai suoi predecessori. Scarsa recitazione degli attori (ad eccezione di Neal McDonough), sceneggiatura pessima e personaggi senza un minimo di carisma. Il film cerca di riproporre gli eventi di resident evil 1 e 2 ma in solo un'ora e mezza non riesce nell'intento di seguire le varie strade e di dare spessore e spazio sufficiente ai vari protagonisti. [...] Vai alla recensione »
Non concordo assolutamente con chi ha recensito il film, dato che finalmente abbiamo un film che rispecchia molto piu' fedelmente il gioco e non quelle ca..te della vecchia serie cinematografica dove di horror non c'era nulla, non c'erano le ambientazione del gioco e i veri eroi non erano altro che delle misere spalle inutile di quella Alice che nel gioco neanche esiste.
Ho appena visto il film al cinema e devo dire che l'ho trovato molto interessante, con una solida regia, una valida recitazione degli attori ed una buona fotografia. La pellicola è fedele ma non identica al videogioco è la cosa mi ha fatto molto piacere perché un copia ed incolla sarebbe stato una mancanza di fantasia da parte del regista.
I videogiochi continuano a invadere le sale cinematografiche e le news da Hollywood (in lavorazione di film di "Super Mario") ci fanno capire che la cosa sarà ancora lunga. Tra i videogiochi horror di genere 'survival' più famosi al mondo, "Resident Evil" è arrivato al cinema nel 2002 grazie a Paul W.S. Anderson (dopo una lunghissima gestazione in cui a George Romero fecero scrivere una sceneggiatura [...] Vai alla recensione »
Forse non c'è regista migliore per tornare a pensare gli spazi di Resident Evil al cinema di Johannes Roberts. Quello di Roberts è in effetti un immaginario claustrofobico oltreché pervaso da una spinta alla gamification, come dimostra il fondamentale The Strangers: Prey At Night sorta di gioco modulare e ricombinatorio sulla struttura degli slasher.
Si dice che quando si hanno troppe aspettative su di un determinato progetto, inevitabilmente si è destinati ad essere delusi. Ed è esattamente quanto è successo con Resident Evil: Welcome to Raccoon City, reboot della saga tratta dal famoso videogioco. Ma andiamo con ordine. Da quando il progetto è stato annunciato, gli appassionati hanno cominciato ad attendere con ansia le prime immagini, tanto [...] Vai alla recensione »
Resident Evil - Welcome to Raccoon City parte proprio da quella piccola cittadina avvolta nella pioggia, che sta per essere distrutta. L'Umbrella Corporation non vuole che si sappia di una terrificante epidemia che sta per diventare incontrollabile e così decide semplicemente di lasciarsi dietro morti e silenzio. Con tutto questo dovranno fare i conti la giovane e ribelle Claire Redfield (Kaya Scodelario) [...] Vai alla recensione »
All'inizio ci si può cascare, in questo reboot della saga videoludica di Resident Evil, e addirittura pensare che quella lenza di Johannes Roberts (The Strangers: Prey at Night più che gli squalacci di 47 metri) porti a casa il risultato. Lontano dalla versione di Paul W.S. Anderson & Milla Jovovich, suggestiva ma molto infedele, il nostro, fan dichiarato del videogioco Capcom, pare indovinare l'atmosfera [...] Vai alla recensione »