L'attrice sudcoreana si è aggiudicata la stauetta per la sua interpretazione in Minari.
Anni '80: Jacob e la sua famiglia, immigrati sudcoreani stanchi di sopravvivere grazie a lavori come il sessaggio dei polli, si trasferiscono dalla California all'Arkansas. Jacob vuole avviare una coltivazione in proprio e rivendere i prodotti del suo lavoro nelle grandi città. La sua ambizione richiede enormi sacrifici e la moglie Monica è sempre meno disposta a concederne, specie per le complicazioni cardiache del figlio David. Pur di mantenere la famiglia unita Jacob accetta che si trasferisca da loro la suocera, Soonja: a differenza di Jacob, la donna è rimasta ancorata alle tradizioni coreane e si dimostra tutto fuorché corrispondente all'immagine tradizionale della nonna.
L'attrice sudcoreana Yuh Jung Youn si è aggiudicata l'Oscar come Miglior Attrice Non Protagonista.
Era una delle categorie più in bilico di questa edizione, quella della Miglior Attrice Non Protagonista, che ha portato alla vittoria la sudcoreana Yuh Jung Youn per Minari. Un premio meritatissimo per la sua divertente interpretazione che però l’attrice banalizza con: “ho avuto solo più fortuna delle altre”. Parole d’amore quindi per le altre candidate in particolar modo per Glenn Close, nominata per Elegia Americana. Siparietto divertente con Brad Pitt, produttore del film, che l’ha introdotta e le ha consegnato simbolicamente il premio.