martina martoglio
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domenica 29 dicembre 2019
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i-m-m-e-n-s-o
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Entro in sala con poca curiosità, frastornata positivamente dalla trilogia di Nola su Batman e l'immensa interpretazione di Ledger del suo Joker.
"Nulla potrà battere quel Joker" mi ripeto più e più volte prima di entrare in sala.
Boy I was wrong...so wrong. Sono rimasta TRAVOLTA da questa interpretazione e dalla sua psicologia interna.
Qui non stiamo parlando di un semplice film. Qui stiamo parlando di una introspezione psicologica di un bambino prima, di un adulto poi e infine di un criminale che non aveva altri sbocchi se non...diventare pazzo.
Ma non una follia becera e stupida, una follia interna giustificata anche dalla sua completa irrazionalità.
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Entro in sala con poca curiosità, frastornata positivamente dalla trilogia di Nola su Batman e l'immensa interpretazione di Ledger del suo Joker.
"Nulla potrà battere quel Joker" mi ripeto più e più volte prima di entrare in sala.
Boy I was wrong...so wrong. Sono rimasta TRAVOLTA da questa interpretazione e dalla sua psicologia interna.
Qui non stiamo parlando di un semplice film. Qui stiamo parlando di una introspezione psicologica di un bambino prima, di un adulto poi e infine di un criminale che non aveva altri sbocchi se non...diventare pazzo.
Ma non una follia becera e stupida, una follia interna giustificata anche dalla sua completa irrazionalità. La scena con cui lascia andare il nano aprendogli la porta con una inconsueta calma è...poesia cinematografica.
Il discorso finale davanti la TV è un discorso alla società, un monito all'ipocrisia.
Niente, non ci sono parole. Questo è davvero un capolavoro assoluto che fa solo impallidire il cinema (già di per sé) in fase calante degli ultimi 10 anni.
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boffese
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giovedì 12 dicembre 2019
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joaker phoenix
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Finalmente Joker , ma non pensate ad un cine-comic , non prendetelo sottogamba , questa e' la storia di molti , e' la storia di Arthur Fleck un ragazzo problematico , vittima di bullismo , schizofrenico e affetto da un disturbo di depersonalizzazione.
Personalmente ero diffidente , una diffidenza dovuta al regista e alla difficolta' di poter dirigere una pellicola cosi' complessa ,aveva una bomba innescata ed era molto semplice passare dal capolavoro , al classico flop che punta solo al box office.
Invece Todd Phillips ha fatto bingo , ha sbancato il botteghino con il DC comics piu' autoriale della storia cinematografica , non ha voluto strafare , ma e' riuscito a regalarci una pellicola accecante e disturbante ,che ti mette a disagio non solo per quel paio d'ore , anzi lo stomaco comincera' a soffrire soprattutto nei giorni seguenti.
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Finalmente Joker , ma non pensate ad un cine-comic , non prendetelo sottogamba , questa e' la storia di molti , e' la storia di Arthur Fleck un ragazzo problematico , vittima di bullismo , schizofrenico e affetto da un disturbo di depersonalizzazione.
Personalmente ero diffidente , una diffidenza dovuta al regista e alla difficolta' di poter dirigere una pellicola cosi' complessa ,aveva una bomba innescata ed era molto semplice passare dal capolavoro , al classico flop che punta solo al box office.
Invece Todd Phillips ha fatto bingo , ha sbancato il botteghino con il DC comics piu' autoriale della storia cinematografica , non ha voluto strafare , ma e' riuscito a regalarci una pellicola accecante e disturbante ,che ti mette a disagio non solo per quel paio d'ore , anzi lo stomaco comincera' a soffrire soprattutto nei giorni seguenti.
La vera bravura del regista e' stata quella di affidarsi pienamente a Joaquin Phoenix, ad oggi senza dubbio il miglior attore in circolazione , da anni capace di performance straordinarie come nel Gladiatore , Walk the line , The Master , I'm still here , The Sister's brothers e Don't worry.
L'interpretazione che da' ad un personaggio cosi' dannatamente ricco di tristezze , e' strepitosa , il suo sguardo inquieto e penetrante ,la risata soffocata , la sua postura scheletrica e ingobbita regala emozioni incredibili.
Buono lo script affidato a Scott Silver , che avevo molto amato per The Fighter di O. Russell.
Poi c'e' tutto il resto , la psicologia degli emarginati , la fine del capitalismo , l odio verso il diverso , la responsabilita' politica delle istituzioni , la condanna morale delle TV , il caos incontrollabile dei nostri tempi , il disagio sociale , un mixer di tutto quello che e' intorno a noi .
Ve l avevo gia' detto , non prendetelo per un semplice cine-comic , e' un Leone d'oro.
Voto : 9--
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astromelia
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mercoledì 11 dicembre 2019
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disturbante
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in realtà 3 stelle e mezza, non mi convince fino in fondo,mi pone solo domande scena per scena ma non lo reputo un capolavoro,piuttosto una conferma di phoenix che qui ribadisce i ruoli di tutta la sua filmografia e che gli sta cucito addosso appositamente....alcune scene risultano mozzate (saranno state tagliate in montaggio?), oscar? può darsi ma non esaltiamoci,l'opera è fedele a se stessa,nessuna invenzione ma una sorta di deja-vu.............
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alexnapoleone
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martedì 10 dicembre 2019
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rappresentazione fisica della malattia mentale.
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Questo film è un trattato di psichiatria allo stato puro. Joaquin Phoenix e la pellicola questione mostra senza troppi sofismi la nascita e l'evoluzione della psicosi schizofrenica e riporta il concetto di malattia mentale allo stato fisico. Mostra il meccanismo dell'anaffettività e l'instaurarsi in questa mancanza il meccanismo di pensiero lucido che muta in pensiero psicotico. Una descrizione cinematografica artistica come poche.
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carbo
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domenica 24 novembre 2019
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temi da film d'autore per un comic movie
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Alla evidente prova strepitosa d'attore del protagonista, fatto senz'altro sorprendente ma non nuovo quando si parla di un personaggio di per sè strepitoso come Joker, si unisce un ventaglio di argomenti affrontati ed esposti non tipico di un Comic Movie ma di un film d'autore.
Primo fra tutti e centrale nell'iter narrativo è la scala di grigi che circonda e compone le nostre vite. Lungi da considerare la crudeltà di Joker come un "bianco=buono" e "nero=cattivo" il film analizza a narra il percorso di un essere umano la cui cattiveria cresce in funzione delle batoste della vita ed ai propri sentimenti. Una sorta di Breakng Bad che porta il protagonista a compiere azioni degne e peggiori di un malavitoso e di un assasino ma che lo spettatore quasi giustifica essendo al corrente di quanto vissuto da Arthur.
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Alla evidente prova strepitosa d'attore del protagonista, fatto senz'altro sorprendente ma non nuovo quando si parla di un personaggio di per sè strepitoso come Joker, si unisce un ventaglio di argomenti affrontati ed esposti non tipico di un Comic Movie ma di un film d'autore.
Primo fra tutti e centrale nell'iter narrativo è la scala di grigi che circonda e compone le nostre vite. Lungi da considerare la crudeltà di Joker come un "bianco=buono" e "nero=cattivo" il film analizza a narra il percorso di un essere umano la cui cattiveria cresce in funzione delle batoste della vita ed ai propri sentimenti. Una sorta di Breakng Bad che porta il protagonista a compiere azioni degne e peggiori di un malavitoso e di un assasino ma che lo spettatore quasi giustifica essendo al corrente di quanto vissuto da Arthur.
Secondo e non meno importante è l'abbandono degli esseri umani all'interno della società da parte dell'organizzazione precostituita.
Nessuno si interessa o ha modo di curare veramente Arthur, ma lo isola, lo manda ai bordi della società e la sublimazione di questo concetto avviene con la presenza di Arthur alla trasmissione televisiva: "Cosa si ottiene se una società abbandona una persona con problemi psichiatrici? Accade che la società ottiene quello che si merita". E come non essere d'accordo con il protagonista, che nonostante la sua follia dilgante comunica un concetto così vero e brutale.
Ulterore tema è la necessità dell'Arte come valvola di sfogo e di uscita dalle proprie paure e difficoltà della vita.
Arthur è una persona con soli pensieri negativi e con una infelicità latente e persistente. Solo durante i propri balletti trova un sorriso, solo come Joker trova una sua soddisfazione. Indossare una maschera nella società è per tutti noi una liberazione e l'arte permette di farlo, mischiando quello che noi siamo davvero con ciò che vorremmo essere per ottenerne gioia. La rutilante sequenza di eventi che travolge il protagnista scatta con la perdita d questa valvola di sfogo, confermando che l'Arte è e deve essere necessaria nella vita di un essere umano.
Ultimo tema sociale ed inquietane è la gestione dell'opinione pubblica che risulta indomabile e che segue ahinoi logiche di ribellione al sistema e cerca la figura dell'antieroe per poter liberarsi delle oppressioni sociali. La passione con cui i cittadini prendono vigore dall'episodio di cronaca dell'omicidio nella metro è al tempo stesso inquietante e figlio di una società che non trova piu' nei suoi leader l'esempio da seguire ma che si oppone tifando per l'antieroe assassino, così come noi spettatori che ci troviamo coinvolti nella storia di uno dei cattivi piu' violenti e folli della storia DC e ci troviamo costretti a fare il tifo per lui.
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gian.ab
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venerdì 22 novembre 2019
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un capolavoro
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un vero e proprio capolavoro. Merita l'Oscar
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mercoledì 20 novembre 2019
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incomparabilità dei joker
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La recensione secondo me poggia su un'assunzione fallace, ossia giudica questo film tenendo a mente il Joker di Nolan di "The dark Knight", che per carità è un grandissimo film, eccezionale ma nulla a che vedere con il Joker di questo film. Innanzitutto in questa recensione ci scordiamo di un elemento importantissimo, ossia per la prima volta si squarcia il velo di Maya e vediamo Thomas Wayne per quello che realmente è. Egli non è un filantropo, non è un benefattore, egli è un uomo d'affari puro che genera probabilmente lui stesso il male, il marcio della città in cui vive. Arthur Fleck tenta tante, troppe volte a conformarsi in una società che lo vede come un rifiuto. Egli è l'ultimo tra gli ultimi e Joaquin Phoenix porta sullo schermo tutto il suo talento in questo.
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La recensione secondo me poggia su un'assunzione fallace, ossia giudica questo film tenendo a mente il Joker di Nolan di "The dark Knight", che per carità è un grandissimo film, eccezionale ma nulla a che vedere con il Joker di questo film. Innanzitutto in questa recensione ci scordiamo di un elemento importantissimo, ossia per la prima volta si squarcia il velo di Maya e vediamo Thomas Wayne per quello che realmente è. Egli non è un filantropo, non è un benefattore, egli è un uomo d'affari puro che genera probabilmente lui stesso il male, il marcio della città in cui vive. Arthur Fleck tenta tante, troppe volte a conformarsi in una società che lo vede come un rifiuto. Egli è l'ultimo tra gli ultimi e Joaquin Phoenix porta sullo schermo tutto il suo talento in questo. Ci tiene incollati alla sedia ad osservare un personaggio "parlante" ossia che con la sua vita parla senza che niente debba dire in più. Ci si aspetta che faccia determinate scelte, niente è immotivato. Si scava nell'anima del personaggio e lo si trova. Non è l'irrazionale Joker di Nolan che vuole vedere il mondo bruciare solo per il gusto di farlo. Non è l'antagonista di Batman che regge con lui il confronto. Abbiamo la fortuna di osservare in questo film il Joker "uomo", senza capacità sovrannaturali, senza uomini che lo sostengano, anzi schiavo dei suoi limiti. Phoenix regge sulle sue spalle un ruolo pesantissimo in modo divino. L'oscar sarebbe meritato ma forse non lo vincerà. I temi del film sono tanto, troppo attuali. Immaginate di mettere al posto di Thomas Wayne Hillary clinton, e avrete uno spaccato sulla società americana di oggi. Mi dispiace che chi abbia giudicato questo film si sia fermato alla scorza dura del fumetto, del personaggio e non abbia voluto farsi altre domande, forse quelle giuste. Voto: 4 meritato. PS: Spero non ci sarà alcun seguito.
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gustibus
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mercoledì 13 novembre 2019
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joker?..diseducativo,iper soppravalutato
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Gia'recensito,ma visto una seconda volta per capire lo stupefacente successo mondiale oltre che da noi,nel resto del mondo.Ora ho capito,da cinefilo,che questo film e'proprio stato baciato da una fortuna visiva,salvato sicuramente da Joaquin Phoenix bravissimo nell'interpretare un clown,un pagliaccio.Il joker fantasioso del fumetto e del famoso acerrimo nemico di Batman.Qui,a parte che si vede la famiglia Wayne dove vengono uccisi papa'e mamma di Bruce,la citta'si chiama Gotham,ma poi il film esce completamente dalla logica fumettistica per entrare nella realta'di oggi,niente fantasy,il personaggio e'quasi la medaglia al rovescio che non si vuol immaginare,vedere che il mondo,la vita fa proprio schifo ed e'meglio una specie di liberta'anarchica.
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Gia'recensito,ma visto una seconda volta per capire lo stupefacente successo mondiale oltre che da noi,nel resto del mondo.Ora ho capito,da cinefilo,che questo film e'proprio stato baciato da una fortuna visiva,salvato sicuramente da Joaquin Phoenix bravissimo nell'interpretare un clown,un pagliaccio.Il joker fantasioso del fumetto e del famoso acerrimo nemico di Batman.Qui,a parte che si vede la famiglia Wayne dove vengono uccisi papa'e mamma di Bruce,la citta'si chiama Gotham,ma poi il film esce completamente dalla logica fumettistica per entrare nella realta'di oggi,niente fantasy,il personaggio e'quasi la medaglia al rovescio che non si vuol immaginare,vedere che il mondo,la vita fa proprio schifo ed e'meglio una specie di liberta'anarchica.Todd Phillips il regista(leone d'oro!)non so che messaggio voleva dare a questo film,W il bullismo?w la liberta' senza legge?certo perché in questa storia nn ce'nulla di fantasioso,a parte i nomi della DC.Tutto e'svolto come fosse reale.Questo mi spaventa,e chi vi scrive seppur 66enne ha sicuramente i suoi difetti ma non sono moralista.Pero'un film che(e ne sono certo!!)se fosse stato fatto nel 1970 avrebbe avuto nella sala cinematografica 8/10persone alla visione,perche'non sarebbe stato capito per l'epoca.Ora dall'entusiasmo delle recensioni e dallo straordinario,incredibile successo di pubblico sembra un inno alla realta'di oggi,dando ragione a Joker,al regista che la ricchezza(..io sono povero)e'quasi un reato,la televisione crea mostri,la vita fa venir la voglia di suicidarti!Ma che messaggi da schifo sono?Non portate i figli piccoli a vedere questo orrido film,potrebbe risvegliare DNA nascosto.Assolutamente da vedere solo una volta,anche se ha avuto molta piu'enfasi di Arancia Meccanica di Kubrick!..ora cestinatemi pure.
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laurona
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martedì 12 novembre 2019
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potente...
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E' un bellissimo film, con un grande Joaquin Phoenix. Mi esimo però da dare il massimo dei voti, poiché mi ha ricordato un po' troppo da vicino, benché declinato in maniera leggermente differente, un paio di film di Scorsese (Te King of Comedy e Taxi Driver). Comunque merita
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emifisa
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domenica 10 novembre 2019
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phoenix mattatore di questa perla di philipps ma c'è un ma
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Il nuovo Joker di Phillips si è dimostrato all'altezza delle aspettative. Joaquin Phoenix osannato come prova attoriale dell'anno, anche se dissento su questo ultimo punto perchè ha sicuramente uscito una delle sue prove attoriali migliori ma non la migliore, forse la meglio costruita si. Sicuramente resta il fatto che siamo di fronte a un film al di sopra di tutto quello che sia uscito quest'anno. Stiamo parlando di livelli superiori, ma c'è un ma, che a mio modesto parere, nonostante parliamo di un filmone che è giusto precisarlo, non penso sia il miglior film dell'anno come in tanti secondo me lo stanno sopravvalutando. C'è sempre quel non so che di hollywoodiano, quella patina di luce, quella sicurezza nella stesura di sceneggiatura che va sul sicuro.
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Il nuovo Joker di Phillips si è dimostrato all'altezza delle aspettative. Joaquin Phoenix osannato come prova attoriale dell'anno, anche se dissento su questo ultimo punto perchè ha sicuramente uscito una delle sue prove attoriali migliori ma non la migliore, forse la meglio costruita si. Sicuramente resta il fatto che siamo di fronte a un film al di sopra di tutto quello che sia uscito quest'anno. Stiamo parlando di livelli superiori, ma c'è un ma, che a mio modesto parere, nonostante parliamo di un filmone che è giusto precisarlo, non penso sia il miglior film dell'anno come in tanti secondo me lo stanno sopravvalutando. C'è sempre quel non so che di hollywoodiano, quella patina di luce, quella sicurezza nella stesura di sceneggiatura che va sul sicuro. Non vedo quell'affondo finale che poteva fare. Infine il soggetto non è particolarmente ardito; Joker reietto della società, inascoltato e solo trova il suo modo di farsi ascoltare anche se violentamente trovando la sua realtà. Beh in un mondo in cui tutti sono soli e inascoltati grazie ai social che ci hanno reso ancora più soli, mi sembra una storia sicura che punta subito allo stato d'animo della società di oggi facendo tifare per il cattivo infatti. Insomma la paura di affondare il piede sul pedale dove doveva essere fatto, non è stato fatto, solo per tenere sempre quella situazione da blockbuster americana che da sicurezza. Poteva essere un 5 stelle ma devo metterne 4 a mio malincuore perchè sicuramente il film è da vedere e parliamo di uno dei migliori film usciti dell'anno e migliore dei film americani.
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