Alla evidente prova strepitosa d'attore del protagonista, fatto senz'altro sorprendente ma non nuovo quando si parla di un personaggio di per sè strepitoso come Joker, si unisce un ventaglio di argomenti affrontati ed esposti non tipico di un Comic Movie ma di un film d'autore.
Primo fra tutti e centrale nell'iter narrativo è la scala di grigi che circonda e compone le nostre vite. Lungi da considerare la crudeltà di Joker come un "bianco=buono" e "nero=cattivo" il film analizza a narra il percorso di un essere umano la cui cattiveria cresce in funzione delle batoste della vita ed ai propri sentimenti. Una sorta di Breakng Bad che porta il protagonista a compiere azioni degne e peggiori di un malavitoso e di un assasino ma che lo spettatore quasi giustifica essendo al corrente di quanto vissuto da Arthur.
Secondo e non meno importante è l'abbandono degli esseri umani all'interno della società da parte dell'organizzazione precostituita.
Nessuno si interessa o ha modo di curare veramente Arthur, ma lo isola, lo manda ai bordi della società e la sublimazione di questo concetto avviene con la presenza di Arthur alla trasmissione televisiva: "Cosa si ottiene se una società abbandona una persona con problemi psichiatrici? Accade che la società ottiene quello che si merita". E come non essere d'accordo con il protagonista, che nonostante la sua follia dilgante comunica un concetto così vero e brutale.
Ulterore tema è la necessità dell'Arte come valvola di sfogo e di uscita dalle proprie paure e difficoltà della vita.
Arthur è una persona con soli pensieri negativi e con una infelicità latente e persistente. Solo durante i propri balletti trova un sorriso, solo come Joker trova una sua soddisfazione. Indossare una maschera nella società è per tutti noi una liberazione e l'arte permette di farlo, mischiando quello che noi siamo davvero con ciò che vorremmo essere per ottenerne gioia. La rutilante sequenza di eventi che travolge il protagnista scatta con la perdita d questa valvola di sfogo, confermando che l'Arte è e deve essere necessaria nella vita di un essere umano.
Ultimo tema sociale ed inquietane è la gestione dell'opinione pubblica che risulta indomabile e che segue ahinoi logiche di ribellione al sistema e cerca la figura dell'antieroe per poter liberarsi delle oppressioni sociali. La passione con cui i cittadini prendono vigore dall'episodio di cronaca dell'omicidio nella metro è al tempo stesso inquietante e figlio di una società che non trova piu' nei suoi leader l'esempio da seguire ma che si oppone tifando per l'antieroe assassino, così come noi spettatori che ci troviamo coinvolti nella storia di uno dei cattivi piu' violenti e folli della storia DC e ci troviamo costretti a fare il tifo per lui.
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