|
Ultimo aggiornamento venerdì 26 luglio 2019
La storia di una giovane promessa del calcio dal carattere difficile e dall'insegnante chiamato ad aiutarlo in vista dell'esame di maturità. Il film ha ottenuto 4 candidature e vinto un premio ai Nastri d'Argento, 2 candidature a David di Donatello, In Italia al Box Office Il campione ha incassato 983 mila euro .
Il campione è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
e in DVD
e Blu-Ray
su IBS.it e su LaFeltrinelli.it.
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Christian Ferro sembra avere tutto dalla vita: a vent'anni, vive in una megavilla con più Lamborghini in garage, ha una fidanzata influencer, migliaia di fan adoranti e un contratto multimilionario con la AS Roma. Ma la sua brillante carriera di attaccante è messa a rischio dal carattere iracondo e dalla bravate cui si abbandona, istigato da tre amici che lo provocano accusandolo di essersi "ripulito". Il campione infatti viene dal Trullo, quartiere periferico della Capitale, e ha alle spalle anni di miseria e degrado, un padre assente e una madre scomparsa troppo presto. Non c'è personal trainer, psicologo o life coach che tenga: Christian continua a comportarsi come un asociale, coperto dall'impunità che accompagna quei campioni cui il pubblico perdona (quasi) tutto. È a questo punto che il presidente della Roma decide di far affrontare a Christian l'esame di maturità, per inculcargli un po' di disciplina e migliorarne la pessima reputazione. Al fine di preparare il ragazzo all'esame il presidente ingaggia Valerio Fioretti, un professore di liceo che dà lezioni private dopo aver lasciato l'insegnamento in classe. Valerio non sa nemmeno chi sia Christian Ferro (difficile da credere, per uno che abita a Roma....) e accetta l'incarico a fronte di un compenso mensile che è tre volte il suo ex stipendio. Ma anche lui ha qualche esame esistenziale da superare.
Il campione, lungometraggio di esordio di Leonardo D'Agostini, è uno sport movie all'americana sceneggiato da Giulia Steigerwalt, che americana lo è di nascita, su un soggetto di D'Agostini e Antonella Lattanzi, entrambi anche collaboratori alla sceneggiatura, ed è prodotto dal dream team della saga di Smetto quando voglio: Matteo Rovere e Sydney Sibilia.
Non c'è niente di particolarmente originale nella struttura del racconto, che attinge a molto cinema precedente: Stefano Accorsi nei panni di Valerio è un chiaro richiamo allo psicologo di Will Hunting - Genio ribelle e il rapporto di Valerio con la moglie sembra mutuato da Manchester By The Sea, per fare solo due esempi. Inoltre dietro a Il campione aleggia Francesco Bruni, sia perché la storia ricorda da vicino quella di Scialla!, sia perché il ruolo di Christian è interpretato da un attore scoperto da Bruni, Andrea Carpenzano.
Ed è proprio Carpenzano il punto di forza del film: fisicamente giusto per la parte, abile nel comunicare una natura "altra" rispetto alle proprie circostanze, e dotato di quell'innato senso del pudore che gli impedisce di esagerare con la coattaggine cinematografica o il giovanilismo da film.
La sceneggiatura è ben costruita e ricca di dialoghi divertenti anche se alcune sottolineature potevano essere evitate, così come non era necessario esplicitare alcune dinamiche fra i personaggi: un errore saggiamente evitato nel finale "alla Bruni". Ma è importante che Stegerwalt abbia concentrato la narrazione su due temi molto attuali: la frustrazione di una generazione stanca di vedere gli altri parlare, e prendere decisioni, al suo posto, e la necessità per tutti di ridarsi un valore non monetizzabile, non riducibile a "un tot".
Alcuni dettagli sono preziosi, come l'arredamento della casa di Valerio (la scenografia è di Alessandro Vannucci) e la sua passione per John Fante, e contribuiscono alla credibilità di una storia per altri versi improbabile. Preziosi anche i contributi di Massimo Popolizio, Ludovica Martino e Ilir Jacellari, rispettivamente dei ruoli del Presidente, della brava ragazza Alessia e del Mister straniero della Roma.
IL CAMPIONE disponibile in DVD o BluRay |
DVD |
BLU-RAY |
||
€9,99 | €12,99 | |||
€9,99 | - |
“... non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore” F. De Gregori – La leva calcistica della classe ‘68 CF24. Ventiquattro sta per il numero di maglia. CF per Christian Ferro, l’astro nascente del calcio italiano, il nuovo idolo dei tifosi della Roma. CF24 non è solo un nome d’arte o un soprannome ma [...] Vai alla recensione »
Christian è un giovane fuoriclasse della Roma che dopo essere stato redarguito più volte per le continue bravate extra calcistiche, viene minacciato da una società che da lui pretende un comportamento esemplare. Valerio è un professore di filosofia e lettere, digiuno di calcio, ed è l’uomo al quale la Roma affida Christian nel tentativo di fargli raggiungere [...] Vai alla recensione »
Chi l’ha detto che con la cultura non si mangia? Valerio Fioretti (interpretato molto bene da Stefano Accorsi), Professore di Lettere che da lezioni private al giovane calciatore, ci mangerà anche bene con i 4.000 euro al mese più 30.000 a titolo di studio conseguito. Magari bastassero alcune lezioni private di letteratura, filosofia e storia, per cambiare i giovani calciatori viziati [...] Vai alla recensione »
Solo i minuti iniziali hanno qualche "indecisione e grattano la frizione un poco", poi la storia fluisce bene ed è molto contemporanea e non solo per il calcio, una specie di "soldi, soldi" di un ora ben raccontata. Accorsi è molto bravo e credibile, per me interpretazione da 9. Molto bravo anche il calciatore e i comprimari.
La solitudine dei numeri dieci, questa potrebbe essere una sintesi della storia di un giovane campione, Christian Ferro, il cui talento è messo a dura prova dal carattere e dal degrado sociale che lo circonda. Non bastano una Lamborghini, una casa da sogno e un facile successo per dargli la felicità. E l’esame di maturità sembra uno scoglio troppo difficile da superare anche [...] Vai alla recensione »
Dialoghi terribili, attori mediocri, trama mediocre. Bel soggetto, pessima resa in sceneggiatura. Certi pezzi sembrano tratti da Boris (vedi scena tra Accorsi e Caprioli), altri dai soliti film italiani drammatici, ma senza immedesimazione. Per non parlare delle - pessime - battute. Ma perché in Italia bisogna necessariamente scrivere e girare film così? La prossima volta ingaggiate un bravo sceneggiatore [...] Vai alla recensione »
Gran bel film "Il campione", di Leonardo D'Agostini, e sorprendente l'interpretazione di Andrea Carpenzano, capace di tenere egregiamente testa ad uno Stefano Accorsi anche nell'arte difficile della misura, quanto mai difficile in un film come questo. E' un vero piacere assistere alle opere prime di autori profondamente calati nella realtà italiana contemporanea, [...] Vai alla recensione »
Una bella storiella che parafrasa molte reali situazioni che avvengono nel mondo del calcio. Un viziato fenomeno del prato verde, circondato da cose di lusso, denaro e persone attratte da questo, che vive la sua vita senza avvertire la minima responsabilità. E un prof, senza lavoro per tragiche avversità, che si offre per portare il suddetto calciatore al superamento dell'esame di [...] Vai alla recensione »
"Il Campione" è la storia di un campione, un calciatore romano ricco, famoso, ma anche solo e ignorante, costretto dal proprio dirigente calcistico a prendere un diploma, che si imbatte in un professore sfigato che non lo riconosce neanche perché vive un po' al di fuori dei suoi tempi: non è social, non segue il calcio, sbaglia addirittura il nome del calciatore in [...] Vai alla recensione »
Bravi gli attori e particolare e ben fatto il film per un esordio alla regia che merita di essere visto
Oltre ad una mancanza di tituli c'e' una mancanza di sottotitoli. Piu' che commedia ci vedo un film di fantascienza: immaginatevi Donnarumma che rinuncia al Chelsea per sostenere gli esami di Stato ... Comunque ben fatto.
sembra una buona storia in generale...; non manca di sensazinalismi e sembra mantenere la logica da manuale delle competizioni sportive, ricorderete di sicuro tutte le imprese di grandi giocatori e persone anche se non più al milan, per parlare di un grande componimento nonchè di una vetrina con 8 mitiche coppe, e se è stato bello per loro, essere tifosi, e come non comprendere [...] Vai alla recensione »
Al decimo minuto sai esattamente come va a finire, e va esattamente tutto come ti aspetti. Film più prevedibili ne abbiamo?
Sulle prime diresti che tra i due, il personaggio più interessante è il disilluso professore di Accorsi, uno che si presenta in sede della A.S. Roma a bordo di una Multipla scassata e con la barba incolta, ammettendo candidamente di non avere un’idea di cosa sia il calcio (“seguo i Mondiali...”) — e non il dinoccolato CF24, sorta di combinazione delle peggiori [...] Vai alla recensione »
Film di una banalità e di una scontatezza imbarazzanti che finisce esattamente come previsto dopo 10 minuti dall'inizio della visione. Peccato. Gli elementi per una storia più originale e profonda c'erano tutti, ma si è preferito andare sul pop per accontentare tutti quanti. Salvo solo gli attori, davvero bravi e azzeccati nei loro ruoli.
Sono andata a vederlo ieri perchè avevo letto recensioni buone e meno buone sul film e volevo vederci chiaro e devo dire che sono rimasta piacevolmente colpita dalla trama originale, dal fatto che non fosse SOLO un film sul calcio (bravi!) e da Andrea Carpenzano che avevo già visto nel film dei D'Innocenzo (e non mi aveva colpito particolarmente) che è davvero credibile nei [...] Vai alla recensione »
Sono andato al cinema sperando in un filmone sul calcio e invece... mi sono visto un film che racconta e racchiude molto di più! Il Campione è un film di formazione che racconta la storia di una giovane promessa del calcio che vive nell'agio più totale e nell'altrettanto totale anarchia, e di un professore che viene ingaggiato per farlo studiare con l'obbiettivo di [...] Vai alla recensione »
Il regista Leonardo D'agostini debutta sul grande schermo con una storia piuttosto stereotipata, anche dal punto di vista sociologico del nostro tempo: un calciatore geniale in campo, che conduce una vita piena di eccessi e completamente privo di cultura, che incontra un professore squattrinato ma che ama insegnare letteratura e filosofia.
Non sono una che si fa prendere spesso dalle storie al cinema, in particolare con i film italiani faccio un pò fatica. Per questo quando sono uscita dal cinema dopo aver visto quest'opera prima di Leonardo D'Agostini sono rimasta quasi esterrefatta. Dentro quella sala si era consumato un rito che troppo poco spesso accade con il cinema italiano, mi ero divertita, commossa, avevo visto [...] Vai alla recensione »
sono andato al cinema un po' titubante, temevo fosse il solito film italiano un po' buonista sull'allievo e il maestro, e invece sono rimasto piacevolmente colpito, anche dal fatto che ci sono tante scene di calcio molto spettacolari (più di quelle che sono sul trailer!) girate molto bene, sembrano prese dalle partite di alto livello, e ci sonoa nche i giornalisti sky!la storia è divertente e toccante, [...] Vai alla recensione »
Film molto interessante. Si esce dal cinema confidando ancora nel potere salvifico della scuola. Scritto e diretto bene, con cura e attenzione per i più piccoli dettagli, avvince ed emoziona. Basta riconoscersi in quella tenerezza che i protagonisti riescono a farci arrivare, senza mai essere scontati, prevedibili e banali.
Un coming of age dalla trama solida e originale, un film ben scritto che riflette sul rapporto di un calciatore giovane e ribelle che ha tutto dalla vita e un professore schivo alla ricerca della voglia di ricominciare. Come questi due mondi, forzati a stare insieme, riusciranno a "salvarsi" a vicenda? Beh... Andate al cinema! Consigliatissimo.
"Il campione" apre una finestra su un 'mondo' che fino ad oggi, è sempre stato snobbato dal cinema italiano. Il film è molto chiaro e lineare nel suo sviluppo ed arriva esattamente dove vuole arrivare: al cuore dello spettatore. Stefano Accorsi è una garanzia e Andrea Carpenzano si riconferma dopo l'ottima prova nel film "Tutto quello che vuoi".
Un film cpace di parlare e di farsi capire diretto a un pubblico che normalmente si preferisce nutrire di niente. Ma mi pare che toccare il mondo del calcio con occhio critico dia fastidio a molti. Le curve vanno riempite di tifosi acefali e tutto ciò che può indurre a una riflessione diventa oggetto di scherno,.
Primo manifesto: Paola Casella come puoi scrivere "film ben sceneggiato" de 'sta storiella con più buchi della difesa giallorossa, con i personaggi costretti a prendersi, lasciarsi, picchiarsi, abbracciarsi a seconda di come je gira al soggettista? Ma allora ai fumettisti de Lanciostory che je dai? Er Nobel? (ogni tanto scriverò in romanesco perché ho capito che mo' [...] Vai alla recensione »
Dai, il primo tempo la squadra tiene... Vabbe', Carpenzano ha tutto meno che le phisique du role ool passo a papera e una faccia intelligente, però con l'effettaccio sul palleggio iniziale gli dai pure credito... Accorsi sembra in perenne affanno nello sforzo di capire più qual è il suo posto nel film che nella supervilla del ragazzo.
Il futuro del cinema italiano passa attraverso la produzione. Spiace per gli autorialisti a oltranza, ma i grandi registi non hanno (troppo) bisogno di delicate costruzioni creative e comunicative, mentre la gran parte dei film distribuiti in Italia sì. E se c'è una causa più specifica delle altre per il momento non brillante della nostra cinematografia, questa va identificata nei processi di produzione dei film, che spesso sono sbagliati fin dall'ideazione e vengono di conseguenza promossi in maniera incerta o confusa. Il campione (guarda la video recensione) è un esempio perfetto di cinema italiano medio e intelligente, e di progetto lucido e ripetibile. Non a caso, è realizzato dalla Groenlandia Film di Matteo Rovere, cineasta ma (ci viene da dire) soprattutto produttore di grande acume, che spazia fra molti generi cinematografici e sforna prototipi a ripetizione, di quelli che possono essere fatti fruttare in vari modi.
Come per Veloce come il vento (ancora con Stefano Accorsi), il cinema sportivo fa da contesto narrativo a un romanzo di formazione, ambientato nel mondo del calcio e specificamente in quell'universo a sé stante che è la mitologia della AS Roma.
La vicenda di un giovane, famoso e immaturo calciatore alle prese con le indesiderate lezioni private di un professore fallito che nemmeno lo conosce è già di per sé una di quelle idee di partenza forti e limpide che il cinema italiano sembra far fatica a mettere in luce. Una volta impostato questo conflitto/attrazione, la sceneggiatura articola in varie direzioni il rapporto tra pubblico e privato del protagonista, aggiunge senza strafare le vicende personali dei due personaggi, e lavora persino su spunti sentimentali gestiti con una certa cura.
Per una volta, non si tratta di ammiccamento al pubblico, bensì di strategie produttive che si domandano quali spettatori intercettare - ed è davvero consolante assistere in sala alla proiezione di un film italiano semi-autoriale alla presenza di adolescenti curiosi, certamente attirati dal tema calcistico ma anche da atmosfere ben suggerite dal trailer, oltre che dalla presenza di Ludovica Martino, ben conosciuta per SKAM Italia.
Non c'è dubbio che - così come per il diversissimo Il primo re - si punti a un'alta percentuale di incassi proprio a Roma e dintorni, ma senza farne per forza un film a traino locale o regionale. In fondo, proprio la credibilità della rappresentazione del mondo del calcio (più veritiera che moralista, anche quando il regista Leonardo D'Agostini spinge sulla caricatura dei coatti dell'ambiente) consente di raggiungere una piena universalità del racconto. E se il romanesco di Andrea Carpenzano è talmente spinto da far desiderare qua e là i sottotitoli come per Gomorra, tutto dona credibilità alla storia che, anche grazie al team di attori capitanati da Accorsi e Popolizio, funziona a pieno regime.
Una trama lineare, un'escalation emotiva credibile, una gamma di riferimenti attualistici precisi ma non invasivi, personaggi e interpreti a loro agio nel tenere unite psicologia e azione. «Il campione» è un film concepito per piacere al pubblico andandolo, però, a stanare nei suoi riscontri di vita quotidiana lasciandogli il piacere della curiosità invece di fornirgli rigide istruzioni per l'uso: [...] Vai alla recensione »
Il Campione è la storia di Christian Ferro, figlio delle periferie, orgoglio de Roma. Ferro, il cognome sulle spalle è quello della madre, è uno di quei talenti che, nella nostra morente serie A, nascono ogni dieci anni. In una tifoseria ormai orfana del suo pupone, trovarsi tra le mani un giovane fenomeno romano e romanista non può che essere motivo d'orgoglio.
CF24 non è CR7 ma può diventarlo. Per mettere in riga quel campioncino capriccioso e svogliato, la Roma ingaggia Stefano Accorsi, coach per la maturità e il rapporto fra il giovane vuoto e il maestro svuotato disorienta entrambi. Il calcio non è un paese per geni. Morale: la Grande Guerra spiegata come il 4-4-2 è un oltraggio alla Storia e se si affida uno sbandato ad Accorsi il risultato è garantito. [...] Vai alla recensione »
Per essere un'opera prima italiana Il campione è un film piuttosto sorprendente. Nello stile: perché, opera prima di un giovane regista che si è fatto le ossa come assistente in produzioni televisive, non parla la lingua della tv ma quella del cinema. Poi perché, senza seguire le mode del momento, è una solida storia "all'americana"; anche se in un contesto tutto italiano.
"Ah, me so imprecisito?". Christian Ferro (il bravissimo Andrea Carpenzano) proprio non ci sta a farsi dare del preciso per cui fa bravate su bravate. Ricchissimo e indisciplinatissimo, il giovane ribelle del Trullo è un mito nel mondo del calcio. Questa sorta di Balotelli che, al contrario del giocatore della nazionale italiana, indossa la maglia giallorossa, ha bisogno però di una bella raddrizzata. [...] Vai alla recensione »
Nell'immaginario collettivo - soprattutto maschile - lo schema di gioco di una partita di calcio è una metafora di vita. Se poi la metafora prende ispirazione dalla realtà si mette in scena la vita di un giovane fuoriclasse della Roma, e viene fuori Il Campione film d'esordio cinematografico di Leonardo D'Agostini. L'opera prima di D'Agostini, sceneggiatore e regista che debuttò nel 2007 con il cortometrag [...] Vai alla recensione »
Giovanissimo, talentuoso, indisciplinato, ricchissimo e viziato. Christian Ferro e una rockstar del calcio tutta genio e sregolatezza. Valerio, solitario e schivo, con problemi economici da gestire e un'ombra del passato che incombe sul presente, e il professore che viene assegnato al giovane goleador quando - dopo l'ennesima bravata - il presidente del club decide che e arrivato il momento di impartirgl [...] Vai alla recensione »
"Facciamo che so' scemo, me lo dicevano sempre a scola". La battuta è di Christian Ferro (Andrea Carpenzano), il ventenne calciatore fantasista della Roma, senza diploma delle superiori, ma con tre milioni di euro netti all'anno di stipendio e una popolarità da idolo mondiale che sbanca la "capitale". Un po' Francesco Totti, un po' Marco Delvecchio (per sembianze fisiche ed esultanza con mani dietro [...] Vai alla recensione »
La Roma non ha scelta. Christian Ferro (Andrea Carpenzano) vale troppo per studiare così poco. Arriva il prof Valerio Fioretti (Stefano Accorsi) che gli chiede a bruciapelo: «Come ti chiami?» al colloquio per guadagnare 4000 euro al mese più 3000 se gli fa passare la maturità. Risatine. Veramente l'insignificante mortale non conosce il dio numero 24 della "Magica"? Carpenzano & Accorsi si passano la [...] Vai alla recensione »
Giusto per essere chiari. Il campione non è un film sul calcio. Eppure, si obietterà, è la storia di un giovane calciatore prodigio, Christian Ferro (Carpenzano, perfetto), così indisciplinato che il presidente della sua squadra gli impone un insegnante privato (Accorsi in sottrazione, con un unico exploit dei suoi, quando si scatena alla guida di un bolide, quasi a citare con ironia il pilota di Veloce [...] Vai alla recensione »