L'immaginario sovversivo del mostro
di Cristina Piccino Il Manifesto
Il Leone d'oro all'ultima Mostra di Venezia e ora le tredici nomination agli Oscar (comprese le categorie miglior film e miglior regista), agli occhi dei detrattori confermano la loro principale accusa al film e al suo regista, avere cioè annacquato l'horror in una soluzione cristallina di compiacenza hollywoodiana. Ma ne siamo sicuri? Non è che «l'amore vince su tutto» ha meno forza sovversiva di uno spavento «sanguigno» come codice vuole, specie se poi questo amore reinventa le regole dell'umano, e prima ancora dell'immaginario nel segno di un desiderio e di un piacere del corpo, di una sessualità goduriosa e felice oggi ancora più rivoluzionaria di fronte a media e abili imbonitori che stanno trasformando il movimento per l'eguaglianza e la libertà delle donne in una sorta di giustizialismo oscurantista. [...]
di Cristina Piccino, articolo completo (3973 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 15 febbraio 2018