Kristen Stewart dirige il suo primo cortometraggio avvalendosi della tecnologia delle reti neurali. Espandi ▽
Una distesa d'acqua che non ha inizio né fine. Onde, spuma, un ragazzo travolto sott'acqua, il suo corpo disteso sul fondo dell'oceano. Buio, coma. Il risveglio in una stanza asettica. La corsa in bagno ad abbeverarsi disperatamente. Senza acqua non può vivere, respira a fatica (non é dato sapere se il protagonista sia o meno realmente in vita, quasi a sottolineare che la realtà dei fatti conta ben poco, vale il modo in cui vengono interiorizzati e vissuti).