Anno | 2015 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Massimo Bonetti |
Attori | Francesco Montanari, Valeria Solarino, Alessandro Haber, Antonino Iuorio, Imma Piro Donatella Pompadour, Tony Sperandeo, Greta Sacco, Paco De Rosa, Andrea Delogu. |
Uscita | giovedì 24 maggio 2018 |
Tag | Da vedere 2015 |
Distribuzione | Ipnotica Distribuzioni |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,30 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento giovedì 3 gennaio 2019
Storia di un uomo qualunque che su un mirabile sfondo di mare e profumi mediterranei, trascina la sua esistenza soffocato dai debiti e dalla disperazione.
CONSIGLIATO SÌ
|
Su un mirabile sfondo di mare cristallino, sole, terre brulle e profumi mediterranei, due uomini, due vite profondamente diverse tra loro sono destinate ad incontrarsi. Le loro storie si intrecciano in uno strano ma intenso legame, che semplicemente nasce e cresce, pur contaminato da sofferenze passate e presenti, sopite e mai lenite. È la storia di Tanino, un giovane pescatore di un paese del Sud, appassionato e sognatore, provato quotidianamente da vicende familiari e personali sfortunate, che un giorno incontra Saverio, un famoso regista con cui, a poco a poco, scopre di avere in comune un insospettabile e quanto mai profondo amore per il cinema. Tanino ha una giovane moglie dal carattere forte, Sara, che ama i bambini quasi segretamente, che lotta ogni giorno contro le difficoltà di un'esistenza umile, semplice, resa ancora più complicata dalla presenza incombente della madre di lei, critica e profondamente in contrasto con lui, che non ha mai ritenuto all'altezza della sua unica e amata figlia.
Tanino condivide il peschereccio con Vittorio, anche lui pescatore, amico d'infanzia con cui tenta le imprese più pericolose. Ma un magnate del pesce, un personaggio temuto in paese, si serve della loro ingenuità mettendo a rischio la loro vita finché la fortuna non offrirà loro un piano migliore.
La drammatica storia del giovane pescatore segna l'esordio alla regia di Massimo Bonetti, noto attore che ha lavorato con i più grandi nomi del cinema italiano tra cui i fratelli Taviani, Pupi Avati e Massimo Troisi. Ispirato a una reale esperienza di Bonetti, La settima onda è nato dal ricordo dell'incontro con un pescatore di Gaeta che aveva particolarmente sorpreso il regista. L'uomo, nonostante il suo umile lavoro, era un appassionato di cinema tanto da citare La camera verde di François Truffaut.
Allora Bonetti chiese spiegazioni e il pescatore rispose che avrebbe voluto diventare attore, e alla domanda "Perché non l'hai fatto?" ha risposto con una certa malinconia "ho sempre vissuto qua". Da quello scambio folgorante di battute è nata una sceneggiatura minimalista ma fortemente incisiva in omaggio a Pirandello, un racconto crepuscolare e circolare come le onde del mare. "Ma certe nostre sere hanno un colore/ che non sapresti dire/ sospese fra l'azzurro e l'amaranto/ e vibrano di un ritmo lento, lento/ e noi che/ le stiamo ad aspettare/ noi le sappiamo prigioniere/ come le onde del mare,/ come le stelle del mare...", risuonano le note di Come le onde del mare di Gianmaria Testa che aprono e chiudono il film cullando la storia sul ritmo delle onde.
Di sale, di sole e di sud è bagnato il film di Massimo Bonetti, che racconta la storia di un uomo qualunque in un imprecisato paesino pugliese in un presente che assomiglia piuttosto agli anni '50. Tra la terra assolata e il mare blu, Tanino trascina la sua esistenza, soffocato dai debiti e dalla disperazione. Francesco Montanari si identifica magnificamente nel pescatore dallo sguardo intelligente e l'aria scanzonata, che per sopperire alla fame è costretto a una frenesia quotidiana quanto la moglie, un'impeccabile Valeria Solarino, tra Madonna bruna e donna mediterranea, tende invece a una disperata stasi. Bonetti cerca sui volti segnati dal sole, dalla fatica e dalla miseria, l'amore che resta quando non si ha neanche il tempo di amarsi.
Ai silenzi, ai rancori e alle incomprensioni del rapporto con la moglie, si oppongono invece le lunghe conversazioni con Saverio, un incredibile, come sempre, Alessandro Haber. Tra il pescatore e il famoso regista nasce un'amicizia sempre più intensa che inevitabilmente ricorda quella del postino, Mario Ruoppolo, e il poeta Pablo Neruda in Il Postino di Michael Radford e Massimo Troisi. Questa volta non è la poesia ma il cinema a creare una sintonia d'intenti su cui si evolve il loro rapporto fino all'inimmaginabile.
Bonetti dunque racconta l'amore per il cinema, la precarietà del lavoro, i secolari problemi del Sud, la corruzione, la difficoltà dell'esistere ma anche la fortuna e la capacità di sapersela cercare, l'amicizia e l'amore che possono resistere e crescere anche più forti tra la sabbia di una vita incerta. Gli sguardi riempiono i silenzi meglio di tante parole. La luce accecante del Mezzogiorno rivela tutte le ferite sul volto di Tanino, che dopotutto riesce a trovare la via di fuga da quella sua vita che sembrava destinata alla miseria.
Lentamente ci lasciamo coinvolgere nella rete delle vicende personali mentre un'emozione profonda tocca le corde più intime. Tra il mare azzurro e i vicoli bianchi, così rimaniamo a contemplare la magia dell'esistenza.
Film del 2015, ripescato con tre anni di distanza. Comprensibile, vista la fragile trama che racconta l'amicizia tra un pescatore indebitato (il volitivo Francesco Montanari) e un regista con tragedia famigliare alle spalle (Alessandro Haber, due spanne sopra tutti). Per allungare il brodo, ci sono anche la moglie (Valeria Solarino), l'ingombrante suocera e l'amico d'infanzia del protagonista, oltre [...] Vai alla recensione »