Un documentario che indaga il fenomeno del fandom attorno alla superstar indiana Rajinikanth. Espandi ▽
In quattro capitoli più un epilogo,
For the Love of a Man racconta, per lo più attraverso le voci dei suoi ammiratori e imitatori, il fenomeno di fanatismo nato e cresciuto in quasi mezzo secolo attorno a Rajinikanth, idolo delle folle ed eroe incontrastato di film distribuiti nel territorio ampissimo del Tamil Nadu, stato meridionale dell’India. Dove i gruppi di supporter si rivelano un formidabile e gratuito strumento di marketing, impegnati come sono a pubblicizzarne l’uscita online, con materiali stampati e feste in suo onore, e quindi ad assicurarne il rientro economico, riempiendo le sale in nome di un’ammirazione incondizionata. Il film procede con una successione piuttosto lineare di interviste, anche di strada, interrotta solo da spezzoni di film e dialoghi intimi ricreati ad hoc (come quello tra Mani, che ha speso tutto il denaro di famiglia per il Thailavar, “il leader”, e la moglie delusa). Gradualmente l’aspetto folclorico e colorito del fandom lascia spazio alle zone d’ombra di quel colossale fenomeno di intrattenimento. Con un guizzo inaspettato: il finale, che arriva come una fulminea epifania ad indicare i lati oscuri del potere del “semidio” e la sua necessità sociale.