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Ultimo aggiornamento venerdì 25 settembre 2020
Il film è l'adattamento cinematografico del musical di Broadway "Jersey Boys", vincitore nel 2005 dei Tony Awards. In Italia al Box Office Jersey Boys ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 802 mila euro e 215 mila euro nel primo weekend.
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Frankie e Tommy sono amici fraterni, che si arrangiano con qualche lavoretto illegale per il boss Gyp De Carlo. Ma Frankie è dotato di una voce straordinaria, tale da convincere persino il boss sul suo talento unico: nel giro di breve tempo, insieme a Bob e Nick, i due formeranno i Four Seasons, destinati a sbancare nel mondo del pop anni Sessanta.
Il rapporto privilegiato tra Clint Eastwood e la musica non è una novità: autore di diverse colonne sonore e di racconti di vita e suono come "Bird" o "Honkytonk Man", innamorato di ogni genere alla base della cultura americana. Come tale, anche del rock anni '50 misto al doo-wop - quello che Frank Zappa chiamava vaseline rock e scimmiottava con la finta band Ruben And The Jets -, che deve aver esercitato sull'ottantaquattrenne regista un fascino tale da convincerlo ad accettare la scommessa (l'ennesima di una carriera inarrestabile) di trasporre su grande schermo il successo di Broadway Jersey Boys. Storia tutta italo-americana di gang, furtarelli e ragazzi che diventano uomini, quella che idealmente sembrerebbe destinata a finire tra le mani di Martin Scorsese, anziché in quelle da cowboy urbano di Eastwood. Clint, invece, mostra rispetto per la materia e non tradisce lo spirito dello show, mantenendo anche l'espediente dei personaggi che si rivolgono alla macchina da presa. Una timidezza inconsueta, quella di Eastwood nei confronti dello script di John Logan e Rick Elice, che rende Jersey Boys una creatura a più teste, divisa tra momenti in cui ambire a qualcosa di più (quel sinistro alone di morte al lavoro che Clint sfiora, senza riuscire ad afferrarlo come in Space Cowboys) ed altri in cui hanno la meglio le esigenze di script, di pubblico o della produzione (tra i produttori esecutivi lo stesso Frankie Valli). Varie anime collidono senza mai riuscire ad amalgamarsi in maniera compiuta: il biopic musicale, la tentazione di un Glee ambientato negli anni della brillantina e il romanzo scorsesiano in chiave duplice, sul New Jersey e il difficile background italo-americano da un lato (Mean Streets) e l'epopea del Brill Building dall'altro (Grace of My Heart). Proprio l'ingresso in scena del Brill Building, tempio del pop e luogo in cui la storia della musica cambierà irreversibilmente, è ripreso con un sontuoso carrello verticale, che ad ogni nuovo piano del palazzo scopre un genere nascente di pop music. Seppur geniale, uno sprazzo isolato, che fa il paio con ben calibrati momenti di bromance tra i membri della band, prima che a prevalere definitivamente sia un copione sovraccarico di avvenimenti, con sequenze come quella della fuga di Francine, figlia di Frankie, di un'ordinarietà difficile da ascrivere a un regista come Eastwood. Un episodio inevitabilmente minore nella filmografia di Clint, ma sintomatico di uno spirito incapace di sedersi sugli allori senza assumersi dei rischi.
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Affermare che questo è un film minore di Eastwood è come dire che l'azzurro della Notte Sul Rodano di Van Gogh è meno brillante del blu della Notte Stellata. Estremamente ben fatto il film riprende tutti i luoghi comuni del film di genere a cui questo appartiene ma sa innovare la narrazione con grande sapienza cinematografica.
E' risaputo: un film di Eastwood non è tale se non c'è della buona musica. Un po' come vedere un film di Tarantino senza un goccio di sangue. Inaudito. Era speaker radiofonico in Brivido nella notte e sbandato autore di country music in Honkytonk man, ha diretto un tributo alla jazz music di Charie Parker in Bird, ha collaborato con Scorsese nella realizzazione del [...] Vai alla recensione »
Nel lunghissimo viaggio alla ricerca delle radici della cultura a stelle e strisce, Clint Eastwood recupera un famoso musical di Broadway ispirato alla favola dei Four Season e lo porta sul grande schermo. Le avventure di Frankie Valli, la voce, e del suo gruppo rappresentano un momento importante della musica statunitense, il prologo della stagione d’oro del rock & roll di Elvis Presley. [...] Vai alla recensione »
“Quattro ragazzi sotto un lampione… La prima volta che abbiamo creato quel sound, il nostro sound… quando tutto scompariva e tutto quello che restava era la musica. Quello è stato il massimo”. A parlare è Frankie Valli, leader della band degli anni ‘60 “Four Seasons”, e protagonista l’ultima fatica di Clint Eastwood che, per [...] Vai alla recensione »
Tratto da uno dei maggiori successi di Broadway nel decennio scorso, il nuovo film di Eastwood rappresenta la realizzazione del desiderio del regista di mettere la sua firma sotto a un musical, tanto da accettare di prendere il posto di Jon Favreau a progetto già avviato. Si tratta di un'ulteriore tappa nella esplorazione dei generi classici hollywoodiani e il risultato è una commedia [...] Vai alla recensione »
Quando capisci di possedere un talento naturale capisci che bene o male il tuo destino è già segnato. Clint Eastwood a ottantaquattro anni è ancor oggi un regista capace di saper tener in mano una macchina da presa e girare film di qualità senza lasciar indietro nulla del suo stile registico, così semplice e raffinato in grado di far entrare con naturalezza [...] Vai alla recensione »
Non è la prima volta che Clint Eastwood si muove all’interno dell’ambito musicale. Creatore di alcune colonne sonore, ha sempre avuto una passione per la musica. Ma è la prima volta che ci propone un film con questo stile. Trasposizione cinematografica dello spettacolo di Broadway dedicato alla parabola del gruppo rock degli anni 60, i Four Seasons, il film affronta con [...] Vai alla recensione »
Clint Eastwwod è sempre stato un appassionato di musica (basti ricordare “Bird” il film su Charlie Parker) e abbastanza vecchio da ricordare bene gli anni ’50 e ’60. Descrive, quindi, molto bene l’ascesa di Frankie Valli e del gruppo Four Seasons verso i successi nel rock. I soliti mafiosi italiani sono la giusta cornice del quartiere vicino a Newark nel New Jersey, [...] Vai alla recensione »
il biglietto d’acquistare per “Jersey boys” è :5)Sempre. “Jersey boys” è un film del 2014 diretto da Clint Eastwood, basato sull’omonimo musical del 2006 di Marshall Brickman, con la sceneggiatura di John Logan e Rick Elice. Con: John Lloyd Young, Erich Bergen, Vincent Piazza, Michael Lomenda, Joseph Russo e Christopher Walken. L [...] Vai alla recensione »
Clint a ottant'anni suonati non si stanca di provare cose nuove. Così riadatta per il grande schermo un musical che racconta la storia di Frankie Valli e dei suoi Four Seasons, costruendo un biopic decisamente atipico per i suoi standard. Il film fatica a decollare, sospeso com'è tra la descrizione dell'ascesa del gruppo e la tentazione di trasformarsi nel musical dal quale il progetto è partito. Vai alla recensione »
Clint Eastwood racconta l'ascesa e caduta di un gruppo di ragazzi italoamericani che negli anni 60 seppe conquistare cuori e classifiche. Francesco Stephen Castellucci cresce nel quartiere malavitoso New Jersey, fa il garzone di barbiere ed è dotato di una bellissima voce, il suo amico Tommy è un piccolo delinquente aspirante mafioso ma anche un buon chitarrista.
La scelta di Eastwood di portare sulla scena una storia, non ripartendo da zero, ma da un'opera teatrale, è ben riuscita infatti, la musica acquista la giusta importanza ma non prende il sopravvento, evitando così l'effetto musical, che avrebbe sacrificato la storia. La scelta di mixare musica e storia di vita dei personaggi, è simile a quella fatta dai fratelli Coen [...] Vai alla recensione »
Film in cui si racconta la storia e l'ascesa del famoso cantante degli anni '50/'60, Frankie Valli e del suo gruppo "4 Seasons". Quest'ultimo film di Clint Eastwood è la sua trasposizione cinematografica dell'omonimo musical di Broadway e, come tutte le opere di questo grande attore/regista, risulta molto ben diretta, ben interpretata e precisa [...] Vai alla recensione »
Agli inizi degli anni ’60 Frank Valligiani (John Lloyd Young), un giovane americano figlio di immigrati italiani, si lascia coinvolgere da Tommy De Vito (Vincent Piazza) in alcuni furti per l’ascendente che questi esercita su di lui. Frank ha il sogno di cantare e Tommy ha un piccolo complesso rock, con altri ragazzi, anche loro implicati in azioni malavitose sotto l’egida del [...] Vai alla recensione »
Quattro ragazzi sotto un lampione, un sound innovativo, originale, giusto: l’inizio di uno dei più grandi successi musicali d’America di sempre, direttamente dallo stato più “Italian Style” qual’era all’epoca degli anni ’60 il New Jersey. Frankie Valli, nelle grazie del maggior boss Gyp De Carlo, con la sua voce definita incantevole e con Nick, Bobby e Tommy, darà vita a questo fenomeno per vederlo [...] Vai alla recensione »
JERSEY BOYS (USA, 2014) diretto da CLINT EASTWOOD. Interpretato da JOHN LLOYD YOUNG, ERICH BERGEN, MICHAEL LOMENDA, VINCENT PIAZZA, CHRISTOPHER WALKEN Storia dei Four Seasons, gruppo pop rock fondato nel 1951 e attivo fino alla metà degli anni ’60, formato inizialmente dal chitarrista e manager della band Tommy DeVito, dal giovane cantante dalla voce effeminata e angelica Frankie Castellucc [...] Vai alla recensione »
Ultima fatica dell’ormai mitologico Clint, Jersey Boys è tratto da un musical di successo, a sua volta basato sulla storia dei Four Seasons, una delle prime boyband a cavallo tra gli anni 50 e 70… I nostri eroi, Frankie, Tommy, Nicky e Bobby, italoamericani pasta-e-fasul e brillantina che partono dal New Jersey, iniziano i primi concerti in sagre, ristoranti e sale da bowling, firmano il loro primo [...] Vai alla recensione »
Il film è la trasposizione cinematografica di un musical di successo che negli ultimi anni ha fatto rivivere in teatro alcuni dei più famosi successi dei Four Seasons, un gruppo americano che contò svariati numeri uno in classifica negli anni 60. La storia racconta le avventure del quartetto musicale formato da quattro giovanotti italoamericani, dagli inizi della loro carriera [...] Vai alla recensione »
Siamo a fine anni '50, il giovane Castelluccio (questo il vero cognome di Frankie Valli, con la i e snza la y) dall'evidente origine italica, apprendista barbiere, viene incoraggiato a coltivare la sua straordinaria voce, calda e dotata di un falsetto ineguagliabile, da amici, da Tommy, un piccolo aspirante boss che lo fa entrare nella sua ruspante band e soprattutto dal potente boss della [...] Vai alla recensione »
Non perdoneremo mai al vecchio Clint quel dialogo con una sedia vuota in funzione anti-Obama ma volentieri gli perdoniamo questo musicarello biografico che più che ad uno stinto bio-pic somiglia invece al ritratto di almeno due epoche e sicuramente di una generazione.Senza scomodare Coppola e Scorsese,numi tutelari della Brucculinuland,Eastowood ci fornisce uno spaccato onesto e senza cliché [...] Vai alla recensione »
Pianista, esperto ed appassionato di musica, Clint Eastwood racconta, senza particolari toni nostalgici, la travagliata quanto complessa evoluzione del gruppo musicale dei Four Seasons, di grande successo negli anni '60. Ma come spesso succede nei suoi film biografici, il regista non è interessato tanto all'aspetto musicale, ma si concentra maggiormente sulla vita privata dei protagonisti, [...] Vai alla recensione »
Barbecue, si un po di troppa carne al fuoco. Resta il fatto che mi è piaciuto. American dream per chi ha vissuto o ricorda gli anni 50/60 in quel periodo ci fu il passaggio dai 78 ai 45 giri e fu la rivoluzione della nusica. Quella america non esiste più ora c'è American night mess. Un buon film che merita la visione che ci può aiutare a sognare per due ore e a [...] Vai alla recensione »
Maledetto Clint ma come mai anche quando tratti argomenti e generi fuori dalle tue corde e sotto sotto li giri con la mano sinistra il sette te lo guadagni lo stesso? Adesso Clint il vecchio sceglie la strada del musical e non un musical qualsiasi uno di quelli che negli ultimi anni a Broadway ha fatto incassi stratosferici e ha vinto numerosi premi, Jersey Boys ossia la vita artistica del [...] Vai alla recensione »
Un film bello, molto bello , mi è piaciuto molto. Certo il pubblico aveva mediamente una certa età ma l'ho visto uscire contento anzi molti si sono fermati a vedere tutti i titoli di coda.Clint ha fatto centro . E' riuscito a fare un film musicale parlando anche di cose più profonde .In un certo senso il film ha anche una parte storica , raccontandoci gli anni cinquanta [...] Vai alla recensione »
Clint Eastwood non delude mai. Un film che va in crescendo, raffinate battutte ironiche fino all'ultimo minuto, una citazione alla Hitchcock di gran classe.
Clint Eastwood non delude mai, e anche questa volta ha mostrato al pubblico l'ennesimo suo film assolutamente riuscito. E' interessante come venga seguito il processo di crescita di un giovane aspirante cantante in un New Jersey degli anni '50, caratterizzato dalla presenza di numerosi clan mafiosi, in cui le possibilità di un futuro "pulito" risultavano quasi nulle.
IN SORDINA IL VECCHIO CLINT, SENZA IL MARTELLANTE BATTAGE PUBBLICITARIO CHE ACCOMPAGNA L'USCITA DI TUTTI I FILM DEI VARI SCORSESE, FRATELLI COHEN, LARS VON TRIER, WOODY ALLEN, TARANTINO ETC ETC, CONFEZIONA UN ALTRO OTTIMO PRODOTTO, L'ENNESIMO DI UNA LUNGA CARRIERA DI REGISTA CHE SI E' FIN QUI MANTENUTA SU OTTIMI LIVELLI. UN FILM CHE "SCIVOLA GIU' COME IL ROSOLIO", CHE NON TI "FA PENSARE", CHE NON AFFRONTA [...] Vai alla recensione »
film molto bello, girato con stile e gusto che non annoia un momento
Il film narra l'ascesa di Frankie Valli, un ragazzo del New Jersey che arriva a ottenere un successo internazionale con la sua incredibile voce. La storia è narrata dai vari membri del gruppo iniziando da Tommy Devito, passando per Bob Gaudio e finendo con Nick Massi (spoiler) che racconta la disgiunzione del gruppo. Ovviamente le canzoni molto belle e nel cast c'è anche il veterano [...] Vai alla recensione »
Molto ben fatto. Piacevole da vedere, ti prende e non ti fa annoiare. da vedere.
Sempre sorpreso dagli ultimi film di Clint. Forse perchè ancorato agli stereotipi del duro ma devo ricredermi e cambiare il pensiero in " il duro dal cuore tenero". Se uno guarda il film con il pensiero di vedere la storia dei Four Season, nota qualche imprecisione ma, secondo me, non è la cronologia della band che Clint vuole narrare ma la storia di 4 italoamericani del New [...] Vai alla recensione »
...pur essendo un ammiratore del regista ero perplesso dal genere in cui si cimentava.La perplessità è stata sostituita dalla sorpresa e dall'ammirazione per un film assolutamente godibile, perfetto nell'ambientazione e nella rappresentazione dei personaggi.Nonostante la discreta lunghezza della pellicola, non si avverte mai un momento di stanca.A mio parere uno dei migliori film di Clint Eastwood. [...] Vai alla recensione »
A 85 anni Clint riesce a colpire ancora il pubblico con un film che non parla di quattro amici che volevano fare musica, ma di uno che voleva farla e di altri che più che altro cercavano fama e soldi. Jersey boys coinvolge completamente lo spettatore con una Fantastica colonna sonora con le canzoni dei tour seasons; sono uscito dalla sala cantando
Alla cassa del cinema, accanto al tittolo del film, nello spazio destinato al genere c'era scritto "Musical". Mai definizione fu più riduttiva. Il film di Eastwood non risulta affatto essere "solo" un musical, ma spazia tra quello e la descrizione di entrata nell'età matura dei personaggi, lòa descriziojne di una parte d'America (New Jersey) di quegli anni, la definizione a tinte psicologiche forti [...] Vai alla recensione »
Clint non delude mai. Un film che va in crescendo, sottile ironia, e una citazione alla Hichcock che non svelerò per non togliere la sorpresa a chi non ha ancora avuto il piacere di vedere questo film
Questo film è un capolavoro e non c'è bisogno di spiegare il perché, se non lo avete capito: riguardatelo!
Quando in Italia qualcuno aveva dubbi sulla grandezza di Clint Eastwood come regista, in Francia, già ai tempi di"Assassinio sull'Eiger"e comunque dei suoi primi film come autore, dubbi non ce n'erano: sia "Positif" sia "Les cahiers du cinéma", riviste"rivali"per motivazioni estetiche ma non solo, apprezzavano il rapporto significante-significato [...] Vai alla recensione »
Sceneggiata dagli autori dell'omonimo spettacolo di Broadway,la storia di uno del gruppo pop autori di alcune delle hit anni '50-'60 più famose di sempre.Il film non aggiunge nulla di nuovo e rispetta rigorosamente gli stereotipi del genere:amicizie,spacconate,umorismo e sentimentalismi,spettacolo,illusioni,conflitti,tragedie,riconciliazioni,ecc.
Forse sono uno spirito troppo semplice, ma mi viene solo una sintesi: una c.... di storia di quattro s...... che hanno fatto un sacco di soldi con la peggior musica nella storia degli U.S.A. Quest'ultimo aspetto, rilevante per gli interessati, per gli altri solo una ulteriore testimonianza delle bizzarrie della vita, non basta a giustificarne il racconto.
Un film senza costrutto, storia banale che, anche da un punto di vista musicale, lascia nella delusione più totale. Interpretazioni superficiali... da citare l'unica buffa espressione di John Lloyd Young quando fa la "faccia feroce". Peccato, l'ambientazione è ricostruita con maestria e attenzione ai particolari, ma rinuncia a dare uno sguardo più ampio [...] Vai alla recensione »
Che cosa tiene insieme le persone? Cosa consente a uomini e donne di unirsi nelle prove più estreme, in guerra (Flags of Our Fathers), sul ring (Million Dollar Baby) o nella vita quotidiana, anche quando nulla li avvicina (Gran Torino)? È la domanda che scorre in filigrana dietro Jersey Boys, il nuovo e godibilissimo film di Clint Eastwood, molto applaudito a Taormina dopo la severa accoglienza di [...] Vai alla recensione »
Che il legame di Clint Eastwood con la musica sia forte e profondo è noto, avendo egli stesso composto le colonne sonore di alcune sue pellicole e avendone girate due dedicate al jazz: il documentario The Piano Blues e il biopic di Charlie «Bird» Parker. Tuttavia, sulla carta, Jersey Boys sembrava condurre il nostro in una terra straniera. Intanto il film si basa su un musical, vincitore nel 2006 di [...] Vai alla recensione »
E alla fine arriva il (finto) musical. L'84enne Clint Eastwood avrebbe voluto dedicarsi alla quarta versione di È nata una stella, ma poi ha "ripiegato" su Jersey Boys, dallo spettacolo di Broadway: protagonisti, i Four Seasons, poi Frankie Valli (John Lloyd Young) & The Four Seasons, un quartetto rock-pop-doowop di ragazzi italoamericani che nei '60 seppe conquistare cuori e classifiche con Sherry, [...] Vai alla recensione »
Ve la ricordate la canzone Sherry? Nel 1962 raggiunse la vetta del prestigioso Billboard Hot 100 consacrando il talento di Frankie Valli (nome d'arte di Francesco Stephen Castelluccio, chiare origini italiane) e dei suoi Four Seasons, gruppo iconico che negli anni Sessanta mandò in delirio una nazione. Un successo durato nei decenni e consacrato da un musical tributato da 8 anni di record.
E' all'inizio (siamo nei primissimi anni Cinquanta) la battuta chiave del film: «C'erano tre modi per uscire dal quartiere: entravi nell'esercito e magari finivi ucciso; diventavi mafioso e magari finivi ammazzato; o diventavi famoso». Il quartiere è il New Jersey italoamericano malavitoso. Francesco Stephen Castelluccio è ancora un ragazzino, di giorno fa il garzone di barbiere ed è dotato di una [...] Vai alla recensione »